Shadow e Lux possono andare d'accordo?!

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=Erin=
view post Posted on 12/3/2011, 15:16




OT/Quest in compagnia di Dark Riku per imparare la tecnica:
SPOILER (click to view)
Super Freeze Arrow: Attraverso un arco di ghiaccio creato dalla ragazza, Yuuki è in grado di scagliare 4 frecce (anch’esse di ghiaccio) molto resistenti, che inseguono l’avversario. Se quest’ultimo viene colpito , oltre al danno (che vari a in base al livello dell’avversario), il corpo verrà completamente ricoperto da uno strato di ghiaccio in grado di bloccare i movimenti per un turno.
Tecnica offensiva.
/OT

Erano passate quasi due settimane da quando la giovane Yuuki aveva affrontato il Supremo degli Alter. Più ci pensava, e più il sorriso le compariva sulle labbra. Se l’era vista davvero brutta, questo è vero, ma si era divertita come mai prima. Poteva ritenersi fortunata di essere ancora viva. Per la prima volta era svenuta , stremata, sul campo di battaglia, ma era rimasta soddisfatta delle ferite lasciate all’avversario. Sicuramente gli si sarebbe presentata davanti ancora, prima o poi, richiedendogli un altro scontro.
L’unica cose che aveva notato però, era la difficoltà nel riuscire a colpire Shuda avendo a disposizione solo quelle poche tecniche. Doveva riuscire ad impararne di nuove, così avrebbe potuto lottare molto più facilmente con qualsiasi persona le si fosse presentata davanti.
Diede una rapida occhiata al libretto degli appunti che portava sempre con se. Sere prima vi aveva annotato alcune tecniche da poter imparare non appena avesse avuto qualche minuto libero, e quando le ferite glielo avrebbero permesso .
La più semplice, e quella che forse le permetteva un minor movimento era la Super Freeze Arrow, ovvero la creazione di una freccia di elemento ghiaccio che avrebbe potuto danneggiare e bloccare l’avversario per un lasso di tempo abbastanza soddisfacente.
Una volta deciso rimise il libretto nello zaino e continuò il suo giro nel mercato dell’Assiah. Aveva bisogno di procurarsi altre bende: le ferite non erano ancora guarite completamente e avevano bisogno di fasciature per rimanere protette.
Arrivo infine a quella piccolo negozio che fungeva anche da infermeria per gli abitanti comuni di quella fortezza. Era così strano vedere come cambiasse il villaggio sottostante rispetto alle tre fazioni che padroneggiavano la vetta del monte.

-Buongiorno signorina Yuuki! Qui anche oggi?-

-Buongiorno signora. Si, purtroppo non sono ancora guarita del tutto.-

-Povera cara. Aspettami un attimo, arrivo subito.-

La vide sparire in mezza ai banconi, per poi tornare con delle bende imbustate. Quella simpatica nonnina dai capelli bianchi suscitava in Yuuki molta simpatia. Sempre allegra e pimpante, difficilmente le si sarebbero dati i suoi sessant’anni.
Dopo aver pagato il conto e aver riposto le bende nello zaino , Yuuki si diresse verso il centro addestramenti. Forse quella era la giornata ideale per poter imparare la nuova tecnica: le temperature basse l’avrebbero aiutata nel forzare la magia di ghiaccio di cui erano costituite le frecce e l’arco.
Purtroppo per lei però, quella mattina, sembrava proprio che molti Lux avessero deciso di occupare il campo di battaglia. Tra combattimenti amichevoli, allenamenti di gruppo o in solitaria, un posto libero era quasi difficile da trovare.

-E va bene, vorrà dire che per stavolta me ne andrò fuori-

Passò nelle sue stanze per cambiare le bende al braccio sinistro e per appoggiare giù lo zaino e prendere le spade. Uscendo dalla fortezza avrebbe potuto incontrare , e trovarsi disarmata non era di certo una buona cosa.
Mosse il braccio per controllare che il bendaggio fosse fatto bene, dopodiché uscì, dirigendosi verso l’uscita.
Quella era la prima volta in cui rivedeva quel famoso portone dal quale era entrata, non vi era mai passata nemmeno quando usciva per dare la caccia ai ricercati, forse perché usciva sempre dal garage che dava dietro alla fortezza.

-Vediamo di trovare un buon posticino dove allenarsi-

Caricò bene in spalla le spade e uscì, ritrovandosi davanti il lungo sentiero delineato dal bosco che avvolgeva quell’enorme montagna e la base della fazione dei Blue Guardian.
 
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view post Posted on 12/3/2011, 17:09
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Ot\ Quest per l’ apprendimento di:
CITAZIONE
Lame nere: Finwe evoca 7 grosse lame demoniache interamente di colore nero, e costituite di un acciaio non comune particolarmente resistente, che rimangono sospese immobili attorno a lui. Ad un suo gesto, le lame vengono scagliate a raffica contro uno o più bersagli (solo se vicini) in rapidissima successione, modificando autonomamente la propria traiettoria di lancio in caso il bersaglio si sposti dalla propria posizione iniziale. Una volta terminato l' attacco le lame scompaiono così come sono apparse.

\Ot

Una notte agitata, un sonno irrequieto, di quelli che non donano ristoro ma solo frustrazione mentale e fisica. Dopo una nottata per nulla serena, Finwe si svegliò di soprassalto nella penombra della sua stanza, ansimando e strizzando gli occhi ed analizzando con lo sguardo la camera in cerca di chissà cosa. L’ ambiente era molto spoglio, senza il minimo segno di personalità, ma d’ altronde non vi passava che il tempo minimo per recuperare le forze fra un allenamento e l’ altro, cosa che oramai sembrava avvenire sempre meno spesso.

Da un po’ di tempo i suoi sogni si erano fatti cupi, minacciosi. Qualcosa lo turbava, una sorta di nero presagio, una sventura in vista. Eppure da quando era arrivato alla fortezza si sentiva rinato, in un luogo finalmente adatto a lui, seppure non conoscesse nessuno e trascorresse le giornate ad allenarsi da solo come aveva sempre fatto fin da bambino, evitando e nascondendosi da chiunque, abitudine che ancora non riusciva a sopprimete a causa di quel senso di vergogna che non cessava di provare per le sue origini. Ma in un certo qual modo quel logo gli donava una serenità mai provata prima.

Mettendosi a sedere sul letto, notò che il sole era già sorto da un pezzo. Gli abitanti dell’ Assiah si erano dunque in tutta probabilità già messi in moto per le attività del mattino. Era piuttosto strano che avesse dormito così a lungo pur riuscendo a riposare così poco. Ad ogni modo, a quel punto l’ unica cosa da fare era tirarsi su dal letto ed uscire un po’. Dopo essersi accuratamente coperto l’ ala col mantello, sospinse delicatamente la porta ed uscì nell’ area antistante i dormitori, bene attento a non attirare minimamente l’ attenzione su di se. Non era un buon momento per recarsi al campo di battaglia, sicuramente troppo affollato, meglio ripiegare verso un’ area più tranquilla, tanto per fare due passi.

Il alto nord-est della fortezza era considerata zona neutrale e nessuna delle tre fazioni (quattro considerando i blue guardian) poteva ambire ad avere influenza su di essa. Questo la rendeva un luogo perfetto per chiunque desiderasse rifugiarsi nel sicuro ventre della città senza doversi immischiare nelle lotte di potere delle fazioni che abitavano le aree circostanti, nonché luogo preferito da mercanti, fabbri e venditori di ogni sorta di attrezzatura con cui rifornire i ben remunerati guerrieri.

Quando il mezzo-demone si addentrò in una delle viuzze che si inerpicavano irregolarmente lungo il pavimento roccioso, come se questo fosse stato scavato naturalmente dall’ erosione di un fiume, non poté non accorgersi immediatamente di quanto popolata fosse la fortezza. Da tutte le parti gruppi più o meno folti di persone erano impegnati in fitte conversazioni, chi per trattare sul prezzo della merce chi semplicemente per parlare del tempo e degli impegni della giornata. Finwe si sentiva non poco spaesato in quell’ ambiente così frizzante e movimentato, sicuramente troppo vivace e affollato per i suoi gusti.

Nella fretta di mettersi al riparo da sguardi indiscreti (con eccessiva premura dato che in tutta probabilità nessuno si sarebbe accorto di lui, considerando l’ incredibile varietà di tipi eccentrici che passeggiavano lì vicino nell’ indifferenza più assoluta) andò ad impattare contro una graziosa bambinetta, che correva distratta intenta in un qualche gioco infantile, facendola cadere a terra. Per di più, evento ben più tragico per il mezzo-demone, nell’ impatto il mantello scivolò da un lato quel tanto che bastava da lasciare scoperta l’ orrida ala nera, alla mercé degli occhi dei passanti. La bimba scoppiò immediatamente a piangere attirando questa volta almeno una dozzina di sguardi curiosi, tutti puntanti sul “losco individuo” che ne aveva provocato il pianto e, forse, sulla sua sinistra estremità.

Preso dal panico, assai più terrorizzato dal trovarsi al centro dell’ attenzione di una folla che non dal’affrontare un mostro feroce, si rigettò il mantello sulle spalle e con uno scatto fulmineo sfrecciò il più lontano possibile da quel “palcoscenico”, senza badare minimamente a quale fosse la direzione che le sue gambe prendevano. Quando si accorse di essere oramai giunto al cancello d’ ingresso, l’ accesso principale all’ Assiah, non ebbe alcun dubbio su cosa fare: sfruttando la rincorsa che aveva già guadagnato spiccò un poderoso salto e oltrepassò in un sol balzo il portone mastodontico, ritrovandosi infine oltre le mura del castello.


-Anf, anf-

Era a corto di fiato dopo l’ insensata corsa nel quale si era appena cimentato, piegato sulle ginocchia per recuperare la respirazione regolare, ma finalmente si trovava lontano da tutto e da tutti. O almeno così pensava. Non appena ebbe rialzato la testa infatti, vide a pochi metri da lui Yuuki, la strana ragazza che aveva incontrato in combattimento nel centro addestramenti dei Lux, fazione di cui faceva parte. Paralizzato da quel nuovo incontro, rimase immobile come nel tentativo di diventare invisibile e non essere notato, ma il rumore che aveva provocato nell’ atterrare non poteva di certo non essere stato udito da una così breve distanza.
 
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=Erin=
view post Posted on 13/3/2011, 22:49




La giovane Lux stava per incamminarsi lungo la strada, ma dopo pochi passi sentì uno strano tonfo dietro di lei. Di scatto, sorpresa da quello strano rumore, si voltò per ritrovarsi davanti lo stesso ragazzo che poco tempo prima si era ritrovata a fronteggiare in un combattimento di gruppo.
I capelli chiari e la postura accucciata impedivano a Yuuki di poterlo vedere in volto, ma a giudicare dalla velocità in cui la sua schiena di abbassava e si alzava, doveva aver corso fino a li. In più, dato che non aveva sentito il consueto cigolare dell’enorme portone, di certo Finwe era piovuto dall’alto.
Dopo le prime incertezze decise di avvicinarsi, per poi fermarsi un istante non appena gli occhi rossi del mezzo demone la fissarono.
La ragazzo non riusciva bene a capire, va dall’espressione che poteva leggere nel suo viso, doveva essergli successo qualcosa. Per un attimo lo vide bloccarsi, restare fermo come se volesse tramutarsi in pietra, oppure sparire.
Yuuki lo guardò un po’ stranita, per poi buttare l’occhio lungo l’enorme cancello e sorridere. Una volta avvicinatasi si abbasso.

-Sai … i cancelli li hanno inventati per qualcosa . Di certo saltarli può risultare un buon allenamento, ma è anche scomodo, non ti pare?-

Si alzò, per poi porgergli la mano per aiutarlo a tirarsi su. Non sapeva se il ragazzo avrebbe accettato quella sua sfacciataggine nell’avvicinarlo, ma di certo con un espressione del genere in volto non lo avrebbe lasciato li senza fiatare.
Gli sorrise, cercando di trasmettergli un po’ di calma, e di fargli capire che non aveva cattive intenzioni. Rimase comunque un po’ sull’attenti, in modo da reagire nel caso il ragazzo avesse tentato un attacco. Di certo, sebbene ora fossero fuori dalla fortezza, non poteva sottovalutare un membro di un’altra fazione.

-Hai la faccia di uno che ha appena visto passare un fantasma. E’ tutto ok?-

Aspettò la risposta dello Shadow, per poi iniziare a muovere i primi passi per allontanarsi ed inoltrarsi nella foresta. Se non ricordava male, seguendo il letto del fiume che , in parte, circondava l’Assiah, di doveva trovare un’enorme spiazzo costellato qua e la da rocce aguzze e piccoli gruppi di alberi. Quello di certo sarebbe stato un ottimo luogo dove poter testare e imparare la tecnica senza rischiare di ferire qualcuno.
Fece qualche passo per poi voltarsi verso Finwe.

-Sto andando ad allenarmi per imparare una nuova tecnica. Vuoi farmi compagnia? Non ti preoccupare non ho intenzione di darti addosso o attaccarti di sorpresa, è una promessa!-

Alzò una mano, come per giurare nuovamente, dopodiché aspettò la risposta del ragazzo.
 
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view post Posted on 14/3/2011, 17:30
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Come era logico supporre, l’ arrivo del mezzo-demone non poté passare inosservato, nonostante il quanto mai inutile tentativo da lui perpetrato di mostrare nonchalance, e la sua presenza venne immediatamente rilevata. L’ attenzione della ragazza, che in un primo momento stava volgendo le spalle al portone (evidentemente in cammino verso la direzione opposta) venne immediatamente attirata dal rumore provocato dall’ atterraggio al suolo dopo il balzo da lui effettuato per oltrepassare il cancello, ritrovandosi di fronte una faccia conosciuta, più che mai sorpresa da quell’ inaspettato incontro.

I due si fissarono per un attimo, senza sapere esattamente cosa dire, date le ben singolari condizioni in cui erano venute ad incrociarsi le loro strade. Finwe era ancora piuttosto nervoso per quanto successo poco prima, lo stomaco sottosopra per l’ agitazione ed il cuore che batteva all’ impazzata, incapace di mettere insieme una frase di senso compiuto, mentre Yuuki sembrava esaminarlo da capo a piedi in cerca di qualche indizio a giustificare il suo sempre bizzarro comportamento. Era possibile che ancora non riuscisse a controllarsi quando si trovava in mezzo alla gente, come se fosse l’ unico individuo “particolare” della fortezza?


§ E lei cosa ci fa qui…§

Cercando di calmarsi il più possibile e riacquistare la sicurezza che mostrava più in combattimento che non nell’ interagire con gli altri, visto e considerato che la situazione si era parecchio alleggerita e si trovava di fronte una persona “conosciuta”, notò che la giovane Lux gli si stava avvicinando con un lieve sorriso in volto. Quando lo ebbe raggiunto fece quindi un ironico accenno al fatto che i cancelli non fossero stati inventati per essere scavalcati, in quanto abbastanza scomodo, ma per essere aperti e quindi attraversati e gli porse una mano così da aiutarlo a rialzarsi.

La cosa poteva sembrare abbastanza strana, in quanto i due appartenevano a fazioni rivali e quindi teoricamente erano nemici, eppure il mezzo-demone sentiva in cuor suo di potersi fidare per una qualche strana e sconosciuta ragione. Nonsotante la sorpresa di un così inaspettato gesto di gentilezza, allungò istintivamente la mano destra andando ad afferrare quella che gli veniva offerta così da rimettersi in piedi, la respirazione tornata alla normalità e la mente un po’ più sgombra da pensieri. Di nuovo sostenuto dalle proprie gambe però, come vergognandosi per un gesto di momentanea debolezza , ritirò immediatamente la mano, non in maniera sgarbata ma con una sorta di disagio in una situazione di contatto fisico a lui molto poco affine. Forse anche a causa di questa insolita reazione, Yuuki parlò di nuovo, domandandogli se stesse bene:


CITAZIONE
-Hai la faccia di uno che ha appena visto passare un fantasma. E’ tutto ok?-

Lo Shadow la osservò sorriderli ancora una volta, come se cercasse di tranquillizzarlo, dato lo sguardo ancora un po’ provato che aveva in volto, nonostante non vi fosse davvero nessun motivo per essere nervosi. Si, non c’era davvero ragione di agitarsi ora: era lontano dagli sguardi indagatori dei curiosi, lontano da tutta quella gente normale che lo guardava con occhi terrorizzati additandolo come un mostro, lontano da tutto quell’ odio. Ulteriormente rincuorato, nel tono più gentile che gli fu possibile e forse palesemente forzato, rispose quindi:

-Si, tutto bene, non preoccuparti. Ho solo avuto un piccolo incidente, ma ora è tutto passato-

Udendo questa rassicurazione, la giovane riprese il suo cammino in direzione opposta alla fortezza ma dopo appena qualche passo si arrestò di colpo, voltandosi nuovamente verso di lui e domandandogli:

CITAZIONE
-Sto andando ad allenarmi per imparare una nuova tecnica. Vuoi farmi compagnia? Non ti preoccupare non ho intenzione di darti addosso o attaccarti di sorpresa, è una promessa!-

La proposta era allettante: di certo al momento non desiderava rientrare nell’ Assiah, meglio rinfrescarsi un po’ le idee al dì fuori della fortezza ed un bell’ allenamento con una guerriera abile come Yuuki era sicuramente la soluzione migliore per intrattenersi ed allontanare i pensieri negativi. Ora il suo atteggiamento era tornato quello un po’ spavaldo del guerriero che c’ era in lui, sempre pronto a mettersi apertamente alla prova contro avversari anche ben più esperti di lui, un lieve sorriso di sfida stampato in faccia.

-Bè, non credere che sia così facile cogliermi alla sprovvista! Comunque sarò ben lieto di allenarmi con te, al momento non ho provo voglia di tornare indietro-

E si incamminò deciso dietro di lei, dimenticandosi per un attimo del motivo che lo aveva fatto arrivare lì.

Edited by Dark-Riku - 14/3/2011, 19:39
 
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view post Posted on 23/5/2011, 02:14




Dopo un attimo di titubanza nel vedere la giovane Lux avvicinarglisi e tendergli la mano, Finwe fece leva su quell’aiuto per alzarsi e mettersi in piedi. Yuuki, dal canto suo, era ben felice di aver visto una reazione positiva da parte del ragazzo. Sebbene gli si fosse avvicinato con l’intento di vedere come stava e di aiutarlo, non poteva negare di essersi mantenuta sull’allerta, nel caso di un possibile attacco. Sebbene ora si trovassero al di fuori dalle mura dell’Assiah , ciò non escludeva la possibilità che fra i due potesse scoppiare una battaglia.
Dopo qualche istante vide l’espressione agitata sul volto di Finwe svanire, seguita subito dopo da un gesto rapido nel ritirare la mano.
Yuuki fece un lieve sorriso, come per rispondere a quel disagio da parte dello Shadow .
Subito dopo gli chiese come stesse, aspettando una risposta, prima di ripartire verso la sua destinazione.

-Non sapevo che in città ci fosse qualcosa in grado di spaventare un guerriero. Certo, però, devo ammettere che a volte i commercianti sono peggio dei mostri … Sono in grado di convincerti a comprare di tutto.-

Non riuscì a trattenere una risata mentre ripensava ai mille tentativi fatti, il giorno prima, da un rivenditore di abiti per venderle un lungo abito da sera. Dove ammetterlo, era davvero bello, ma di certo non ne avrebbe fatto nulla. Quello che la interessava di più ora era combattere, e non svagarsi a qualche ballo o con qualche appuntamento.
Ripensando all’allenamento, le venne la strana idea di invitare anche il giovane appena rincontrato e fu ben lieta di vederlo seguirla l’attimo successivo.
Aveva avuto il piacere di affrontare Finwe in un combattimento a tre con il vice supremo, ed era rimasta piacevolmente sorpresa dal vederlo fronteggiare senza troppi problemi avversari più forti.

-Si parla di allenamento e subito si ritrova l’energia! Vedo che non sono l’unica ad amare i combattimenti, o comunque le prove. Ad ogni modo pensavo di allenarmi in solitaria, senza bisogno di nemici o comunque dei bersagli … -

Rimase in silenzio per un attimo, per poi ricominciare a parlare. Non sapeva perché, ma in quell’istante l’istinto del vampiro che riposava dormiente in lei si era risvegliato. Un lieve odore di sangue le era arrivato alle narici, accompagnato dal vento. Molto probabilmente, pensò, doveva trattarsi del sangue di qualche animale ferito o finito come cena per altri.

-Sono sicura che non sia facile coglierti alla sprovvista …. Anche se di solito con i miei avversari punto sulla sorpresa-


Ancora un volta l’odore la colpì in pieno volto, ma stavolta con maggior intensità, tanto da doverla obbligare a portarsi una mano sulla bocca e bloccare la respirazione. Questa volta non poteva sbagliarsi, l’odore non era affatto quello di un animale, ma di un essere umano.
La conferma alle supposizioni non tardò ad arrivare. I rumori della foresta smisero di riempire il silenzio dei boschi, lasciando campo libero al sibilo tranquillo delle fronde degli alberi.
La giovane vampira si bloccò di colpo, proprio quando anche le foglie smisero il loro lento ondeggiare.
In un batter d’occhio una nube di fumo si alzò verso il cielo; un boato tremendo si sentì echeggiare per tutta la valle, mentre una fortissima onda d’urto travolse la vampira di colpo.
Yuuki incrociò le braccia davanti al volto, rimanendo ferma davanti alla Shadow, come per fargli da parziale scudo, in modo tale che non fosse completamente investito da quell’onda tanto tremenda.
Cosa poteva aver generato una forza tale da provocare una tale reazione ad una distanza così elevata. Poteva giurare che la colonna di fumo fosse a chilometri di distanza da loro. Non si voltò nemmeno verso Finwe, mentre il tatuaggio che portava sul braccio iniziava a ritirarsi, come a scomparire all’interno della sua pelle.

-Io vado a controllare. In volo ci metterò molto meno. Se hai ancora intenzione di seguirmi io ti aspetto la … Penso che il piano d’allenamento subirà qualche piccola modifica-

Spiccò il volo, dirigendosi verso la zona in cui aveva visto generarsi quell’enorme colonna di fumo. Si voltò solamente un istante per vedere se il vice supremo Shadow aveva accettato o meno quella seconda proposta.
Come previsto raggiunse in pochissimo tempo il luogo prestabilito, ritrovandosi davanti uno spettacolo a dir poco agghiacciante. L’esplosione, perché solo di quello poteva essersi trattato, aveva creato un vero e proprio cratere, ai cui margini giacevano pezzi di case, alberi e telai di vario genere.
Con attenzione la ragazza tornò a terra, riprendendo la sua forma vampiresca e guardandosi intorno. L’odore di sangue, ora, era misto a quello della genere e di carne bruciata.

-Ma chi può aver fatto una cosa simile. Ha sterminato un intero villaggio!-


Iniziò ad avanzare fra le macerie, guardandosi intorno alla ricerca di superstiti. Dopo quello che aveva visto non era sicura di poter trovare qualcuno ancora in vista. Forse un guerriero avrebbe potuto resistere a quell’attacco, ma dei semplici civili sicuramente no.
Ad un tratto, da un cumulo di macerie iniziò a sentire dei lamenti, e senza pensarci due volte corse verso quella voce che iniziava a diventare via via più chiare.
Quella che sentiva era la richiesta di aiuto di una donna, insieme al pianto insistente di un bambino. Quando finalmente riuscì a sollevare tutto quel cumulo di legno e roccia, vide una ragazza stesa a terra, con accanto un bambino in fascie.

-Riuscite a camminare!?-

Chiese tempestiva alla ragazza, che si asciugò le lacrime e si alzò barcollando, prendendo il bambino fra le braccia. Yuuki l’aiutò ad uscire da quella trappola, notando solo un istante dopo il corpo di un uomo ormai morto. Molto probabilmente era stato lui a fare da scudo alla ragazza e al piccolo, salvandoli.
Accompagnò i due superstiti ai piedi di un albero.

-State bene?-

-Vi ringrazio-


Disse fra i singhiozzi, mentre continuava a cullare il bambino che non accennava a smettere di piangere. Notate alcune ferite Yuuki non perse tempo ed evocando la magia energia sul corpo della ragazza, le curò almeno le ferite superficiali.

-Lo so che non è il momento più adatto ma … potete dirmi che è successo? Chi ha fatto tutto questo?-

-Un mostro! Un essere spaventoso …. Ci ha attaccati e ha distrutto tutto. Nostro padre ci ha fatto da scudo per proteggerci.-

-Un mostro?-

La Lux si voltò nuovamente verso quelle macerie, incredula che tutto quella potenza potesse essere scaturita da un mostro. Sicuramente fra i ricercati dell’Assiah doveva esservi qualcosa. Possibile che non avesse mai trovato nulla. Si voltò nuovamente verso la ragazza, che aveva ricominciato a parlare.

-Erano mesi e mesi che continuava ad attaccare il villaggio. I maghi e i soldati erano riusciti sempre a tenere quel mostro lontano ma questa volta, non sappiamo come è riuscito a passare e … ha distrutto ogni cosa-


Ed ecco ancora delle lacrime rigarle il volto. Dopo qualche istante e dopo aver respirato a fondo, il capitano lux prese una decisione. Si alzò in piedi, facendo segno alla ragazza di fare lo stesso.

-Ascoltami bene. Non lontano da qui, verso nord, seguendo la strada troverai una fortezza chiamata Assiah. Entra e dì che ti manda Yuuki della fazione dei Lux. Li troverai qualcuno che ti aiuterà. Mantieniti sempre sulla strada, non cercare scorciatoie.-

-Si-

-Prima di andare devo chiederti di darmi una descrizione di quel mostro-

Un ennesimo cenno sul capo e la giovane iniziò a descrivere la creatura che aveva distrutto il villaggio. Si trattava di un essere dal corpo simile a quello di un cane. Sul dorso aveva degli aculei affilatissimo e dalla bocca fuoriuscivano vampate di fuoco. Gli occhi, rosso come il sangue.
Dopo quest’ultima richiesta Yuuki accompagnò la ragazza fino alla strada, aspettando di vederla svanire in lontananza.
Rimase ad aspettare ancora qualche secondo, in attesa di vedere se il giovane Finwe l’aveva seguita, o si era recato sul posto.


OT/ Questa è la bestiolina in questione

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/OT
 
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view post Posted on 23/5/2011, 21:40
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La strana coppia prese a camminare verso una meta (perlomeno per uno di loro) imprecisata, l’ uno dietro all’ altra, in silenzio. Dopo appena qualche passo però, la vampira parlò di nuovo con lo stesso tono disinvolto e cordiale, alludendo ai commercianti della fortezza come eccessivamente insistenti e fastidiosi, il qual pensiero le suscitò persino una risata divertita. Anche Finwe si sforzò di sorridere, seppure i suoi contatti con i venditori del posto fossero ancora praticamente nulli, se non per quanto riguardava i beni di primissima necessità. Non si poteva certo dire che lo shopping fosse il suo passatempo preferito. Dopo un altro breve istante di riflessione, Yuuki disse ancora:

CITAZIONE
-Si parla di allenamento e subito si ritrova l’energia! Vedo che non sono l’unica ad amare i combattimenti, o comunque le prove. Ad ogni modo pensavo di allenarmi in solitaria, senza bisogno di nemici o comunque dei bersagli … -

A questa affermazione il mezzo-demone cominciò a fissarla da dietro con grande attenzione, ispezionandola da capo a piedi come in cerca di un qualche particolare dettaglio che potesse aiutarlo a risolvere un intricato mistero. Non riusciva a credere a quanto i due si assomigliassero, nonostante membri di due diverse fazioni dagli ideali e dai principi così in disaccordo fra di loro. Si era sempre immaginato i guerrieri Lux come creature immacolate, divine, sempre dalla parte del bene e del giusto, restii a combattere e più propensi alle soluzioni diplomatiche. Invece in quella ragazza riusciva a percepire lo stesso ardore e la stessa passione per la lotta che egli stesso sentiva ribollire dentro di se ogniqualvolta si trovasse di fronte un nemico da fronteggiare, di qualsiasi valore e portata, senza la minima esitazione nel colpire. Tutti i Lux erano come lei, o si trattava semplicemente di un caso particolare? Cosa nascondeva veramente dietro quel volto angelico?

Riscuotendosi di colpo dai suoi così confusi pensieri, esclamò in risposta:


- Bé, credo che in fondo avere un bersaglio su cui testare una nuova tecnica possa dare un’ idea più precisa della sua reale efficacia –

Quasi non fece in tempo a finire la sua frase che dovette arrestarsi di colpo per non urtare la sua accompagnatrice, che aveva interrotto la propria marcia senza alcun preavviso, con gli occhi persi nel vuoto, da qualche parte verso la foresta. Inspiegabilmente poi, la lieve brezza che soffiava gentilmente nell’ aria mattutina cessò di colpo, in maniera assolutamente innaturale, esattamente come accade prima di una tempesta, e lasciando dunque presagire un ‘imminente pericolo. Difatti immediatamente un tremendo boato sopraggiunse alle orecchie dei due, accompagnato da un’ imponente colonna di fumo che saliva dalla boscaglia, mentre un onda d’ urto dalla forza terrificante si abbatteva su di loro sospingendoli prepotentemente indietro. Finwe cercò di ripararsi dal vento incessante utilizzando il cappuccio ed avvolgendosi nel proprio mantello, rimanendo accovacciato per garantirsi una maggior stabilità.

Quando tutto si fu calmato, Yuuki annunciò senza tanti fronzoli di voler andare a controllare più da vicino quale potesse essere stata la causa di quello strano fenomeno e che lo avrebbe atteso là se avesse desiderato raggiungerla. Quindi, senza attendere un attimo né una riposta, spiccò il volo e si dileguò nel cielo che nel frattempo pareva essersi notevolmente rabbuiato. Ripresosi da quel brusco quanto inaspettato inconveniente, lo Shadow si raddrizzò bene in piedi tentando di scrollarsi di dosso un po’ della polvere che la breve tormenta aveva portato con se, riflettendo sul da farsi. Era più che mai curioso di venire a capo di quel mistero e di vedere coi propri occhi cosa potesse aver scatenato un tale disastro e, a giudicare dal fumo che ancora si innalzava tetro e dall’ odore di bruciato, il verificarsi di una qualche esplosione.


§ Temo di non avere altra scelta a questo punto §

Dolente di ciò che stava per fare, in quanto non andava per nulla fiero di dover ricorrere a quella estrema risorsa, si sfilò rapidamente il mantello e lo gettò a terra, socchiudendo gli occhi. Avrebbe potuto tranquillamente recuperarlo al ritorno. In un unico sussulto tutti i muscoli del suo corpo iniziarono a contrarsi, attraversati da scariche e spasmi che sembravano essere sul punto di lacerargli la carne, mentre invece non facevano altro che rafforzarli e renderli ancor più resistenti. Lentamente il colore della sua carnagione si schiarì fin quasi a diventare bianca, le unghie mutarono in artigli affilatissimi, due imponenti corna aguzze spuntarono sulla parte superiore della sua testa ed una seconda ala fuoriuscì dalla spalla sinistra, dimenandosi furiosamente.

Si trovava ora in uno stadio che lo rendeva in tutto e per tutto uguale ad un demone completo, pur non essendolo realmente. Era passato un bel po’ di tempo dall’ ultima volta che si era trovato costretto a ricorrere a quella metamorfosi, ed era stato ben felice di evitare quella dolorosa quanto indesiderata procedura. Ma ora la situazione richiedeva le capacità sovrumane che gli derivavano dalla sua discendenza demoniaca ed era seriamente intenzionato a sfruttarne tutti i vantaggi senza però incappare negli altrettanto notevoli difetti. Col respiro affannato nel tentativo di mantenere il controllo sulla bestia dentro di se che tendeva sempre a prendere il controllo, spalancò le ali e con un solo battito delle stesse si proiettò in alto di parecchi metri in direzione del luogo designato.


§ Ecco, ci siamo §

Dopo pochi minuti di volo, Finwe riuscì a scorgere in basso una donna che camminava in direzione opposta alla sua e poche decine di metri pi in là la guerriera Lux, che sembrava attendere impazientemente il suo arrivo, al limitare di quello che fino a poco prima doveva essere stato un villaggio e al cui posto ora rimaneva solo un grosso cratere annerito. Scivolando in picchiata verso terra andò a posarsi davanti a lei, ripiegando le ali e riassumendo in breve le sue sembianze ordinarie, onde evitare pericolose conseguenze per tutti.

- Scusa il ritardo, ma come puoi vedere non è una passeggiata per me passare a quello stadio. Comunque che diavolo è successo quaggiù? -
 
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=Erin=
view post Posted on 1/6/2011, 01:19




OT/Finisco questa quest come capitano lux/OT

Solo pochi minuti erano passati da quando la donna che Yuuki aveva appena soccorso era sparita sul lungo sentiero sterrato. Ora la giovane Lux doveva occuparsi di scoprire chi era quel terribile mostro che aveva devastato in quel modo il villaggio. Alzò gli occhi al cielo per un attimo e vide una sagoma in lontananza. Che si potesse trattare di Finwe? Pensandoci, si rese conto che prima di spiccare il volo verso quel luogo,non aveva nemmeno dato il tempo al giovane Shadow di parlare e darle una risposta.
Intanto quella sagoma continuava ad avanzare e farsi sempre più nitida, fino ad assumere un vero e proprio aspetto. Un uomo dalle ali nere come la pece, la carnagione bianchissima, quasi come la sua e due corna sul lato superiore della testa stava pian piano perdendo quota. Man mano che si avvicinava Yuuki poteva scorgere sempre più particolari, fino a riconoscere gli abiti indossati da Finwe. Che anche lui potesse trasformarsi?
Non ci volle molto prima che la giovane scoprisse la verità. Una volta atterrato al suolo quell’essere alato inizio una rapida mutazione, ridiventando il ragazzo dalla carnagione rosea e con un'unica ala nera sulla schiena. Senza tante cerimonie il ragazzo si scusò per l’attesa, andando subito al sodo.
Yuuki si voltò nuovamente verso l’ex città, per poi rispondere a quello che, a quando pareva, sarebbe diventato il suo compagno di caccia.

-Scusami tu per essermene andata via con quella foga e grazie per avermi raggiunto. Queste macerie sono i resti di un villaggio. Ho trovato solo due superstiti, una donna e un neonato che ho mandato all’Assiah. Forse li hai anche visti venendo da quella direzione.
A quanto pare un mostro continuava ormai da molte settimane ad attaccare questo luogo. Puntualmente veniva bloccato da dei soldati, ma questa volta sono riusciti a fare ben poco come puoi vedere. La donna di prima mi ha dato una descrizione rapida di quell’essere … era molto provato …. Ci troviamo davanti un essere dalle sembianze canine, con degli spuntoni sulla schiena. Dalla bocca fuoriescono delle fiamme e gli occhi sono rossi come il sangue …. Mi chiedo perché i mostri debbano sempre avere certi occhi. Va bhe-


Disse facendo spallucce, rendendosi conto della frase appena detta. Forse stava solamente cercando di sdrammatizzare la situazione. Subito dopo riprese.

-Io ho intenzione di trovarlo e ucciderlo. Mi sembra strano che non rientri ancora fra i ricercati dell’Assiah. Altre ad eliminare un pericolo potremmo trovare in quell’essere un ottimo avversario per testare le nostre tecniche. Che ne dici!? E poi una mano in più mi viene sempre utile. Avevo pensato di iniziare con un giretto di perlustrazione, per vedere se quella simpatica bestiola abbia lasciato delle tracce. Se ci dividiamo troveremo di certo qualche informazione in più –

Aspettò, questa volta, la risposta del ragazzo, per poi dirigersi verso le macerie e iniziare, pian piano ad arrampicarsi e ad avanzare lentamente per poter addentrarsi alla ricerca di qualche traccia.
Era da molto tempo che non le capitava di vedere tanta devastazione. Dopo essere andata via dal clan di angeli non aveva più assistito o preso parte ad attacchi di alcun genere. Certo, con la Miko che l’aveva aiutata soccorreva i superstiti o i feriti di disgrazie simili, ma non le era più capitato di trovarsi nel posto in cui le atrocità erano successe. Per un attimo le tornarono in mente i massacri che lei stessa aveva fatto in passato, senza avere pietà di alcuni: in fondo era la regola, le razze impure non dovevano esistere. Si guardò per un attimo le mani , sporche di quel sangue invisibile che solo lei poteva ancora vedere e sentire. Sospirò e scuotendo un po’ la testa ricominciò a guardarsi intorno alla ricerca di qualche indizio. Sebbene i minuti non passassero veloci, quella ricerca le sembrò eterna. Dovunque guardasse trovava solo corpi schiacciati o dilaniati, morte e distruzione ovunque.
Ad un tratto però sentì da sotto delle macerie un rumore. Si avvicinò e usando tutta la forza che aveva in corpo sollevò un macigno che doveva essere un piccolo pezzo di una parete caduta a pezzi. Quel rumore risultò essere solamente dei detriti caduti sotto l’ennesimo cedimento. Fece per andare avanti, ma non appena mosse un passo, quella poca parete che era riuscita a restare in piedi, cadde a terra creando un gran polverone. Yuuki, dopo aver aspettato che tutta quel fumo sparisse, si avvicinò nuovamente, notando uno strano liquido colare verso il basso. Osservando più attentamente vide residui dello stesso anche sulle altre parti di parete. Rimase sorpresa , poi, nel vedere che i lati toccati da quella sostanza stavano iniziando pian piano a corrodersi.

-Ma che cosa … Deve trattarsi di qualche tipo di acido-


Continuò il giro d’ispezione e finalmente, proprio al centro di quel cratere vide delle impronte. Quello che però la fece rimanere di stucco fu la grandezza di quelle orme, quell’essere doveva essere alto almeno tre metri. Seguì la direzione presa da quell’animale, fino a incontrare sul percorso Finwe. Molto probabilmente aveva notato anche lui le stesse tracce, in fondo era difficile non vederlo. Dando uno sguardo in lontananza, Yuuki vide le tracce perdersi, addentrandosi nella boscaglia. La cosa strana però fu vedere gli alberi senza alcun segno di violenza o passaggio. La giovane si voltò verso il ragazzo, per iniziare a parlare.

-A quanto pare il nostro amichetto è più grande del previsto. Inoltre ho trovato dell’acido sulle macerie delle case, e a giudicare da come ne scioglieva i muri, deve essere molto corrosivo. Ne ho trovato un po’ anche vicino alle orma, non vorrei che quella sostanza provenga dal mostro. Tu hai trovato qualcosa?-

Rimase ad ascoltare quello che lo Shadow aveva da dirle ed era quasi certa che l’idea che le era balzata alla mente, era la stessa che frullava nella mente del ragazzo. Se volevano trovare quell’animale dovevano continuare a seguire le sue orme, e dunque addentrasi nella foresta.
La ragazza si avviò così verso il bosco, seguendo quelle enormi orme. In quel luogo però nulla sembrava essere stato toccato, persino gli animali proseguivano nella loro vita come se nulla fosse successo. Ad un tratto, però , le ombre scomparsero, lasciando i ragazzi senza alcun sentiero, via da seguire.

-Le orme finiscono qui … Proviamo a proseguire, magari riusciamo a trovare qualcosa-


Continuava a guardarsi intorno, sempre più sorpresa e incapace di capire come , una bestia di quelle dimensioni, poteva essere sparita così nel nulla.
Passò almeno una mezz’ora, quando ecco far capolino fra gli alberi un’abitazione fatta di legno, una piccola casa al centro di una piccola radura, ben coperta dalla luce del sole dall’enormi fronde di grandi alberi che delimitavano quello spazio. Sembrava quasi di trovarsi in uno di quei luoghi descritti e tanto raccontati nelle storie raccontate ai bambini prima di andare a dormire. Forse doveva trattarsi di una casa abbandonata, ma proprio quando Yuuki stava per girare il passo e cambiare direzione, la porta dell’abitazione di aprì, e subito dopo vi uscì una giovane donna. Ma cosa ci faceva una ragazza, sola, nel folto di una foresta? Come mai sembrava così tranquilla,possibile che non fosse a conoscenza dell’esistenza di quell’enorme creatura che minacciava quel territorio?
 
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view post Posted on 1/6/2011, 18:23
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Un dolore lancinante attraversò la schiena del mezzo-demone mentre riassumeva la sua forma normale, come se la pelle gli si stesse staccando dal corpo per far posto ad una nuova. Quella metamorfosi era sempre alquanto dolorosa per lui, in entrambi le sue fasi, ma più di una volta si era ritenuta necessaria alla sua sopravvivenza e quindi bene o male aveva fatto l’ abitudine a quel dolore che lo scuoteva ogniqualvolta se ne servisse. Ripiegando l’ ala nera rimasta, che al momento risultava ben visibile data l’ assenza del consueto mantello a coprirla, si avvicinò alla ragazza che lo stava aspettando e che subito spiegò ciò che era riuscita a scoprire nella sua breve permanenza in quel luogo di distruzione. A quanto pareva, secondo quanto raccontato da una superstite (sicuramente la donna che aveva notato allontanarsi dall’ alto), la colpa era da attribuirsi ad un enorme bestia di forma canina, dotata di enormi aculei sul dorso e di occhi iniettati di sangue. L’ ultima frase che uscì dalla bocca della Lux, però, sembrò pietrificare per un istante Finwe, che con un sobbalzo preoccupato socchiuse gli occhi e si voltò di lato così da non dover fissare direttamente la sua interlocutrice e nascondere quindi i suoi occhi di “mostro”.

Dopo un attimo di esitazione e di silenzio, questa riprese a parlare, proponendogli di dare la caccia a quella creatura, stranamente assente dalla famosa lista dei ricercati dell’ Assiah, così da combinare il loro allenamento alla caccia di quel temibile cane infernale. Dopodiché propose di perlustrare la zona in cerca di tracce ed indizi che li potessero ricondurre alla sua tana, dividendosi per coprire un’ area maggiore. Con voce flebile e non troppo convinta, il ragazzo rispose, sempre senza voltarsi come se il suo sguardo fosse attratto da qualcosa di incredibilmente interessante:


- Si…va bene –

Il suo scarso entusiasmo non derivava da una mancanza di motivazione, tutt’ altro. Infatti, per quanto trovasse assai ingiusta e sbagliata l’ opinione espressa poco prima dalla sua compagna d’ avventura, in quanto basata su di un semplice stereotipo, su una cosa non poteva non essere pienamente d’accordo con lei: la creatura che aveva provocato quel disastro era estremamente pericolosa ed andava fermata ad ogni costo. Dopo averla vista allontanare oltre i resti di una catapecchia crollata, decise di mettersi in movimento anch’egli guardandosi intorno con attenzione in cerca di un qualche segno del passaggio della bestia o di indizi che ne esplicassero la natura e le fattezze precise. Dovunque il suo sguardo si posasse però, non trovava che morte e desolazione: le macerie si accavallavano una con l’ altra rendendo impossibile distinguere dove finissero i resti di una struttura e dove cominciassero quelli di un’ altra, in un’ amalgama indistinta di resti umani e mobilio fuoriuscito dai muri abbattuti; l’ erba e le piante che si erano col tempo sospinte sino ai margini del villaggio si contorcevano su se stesse, bruciate ed annerite dal fuoco. La vita sembrava aver abbandonato quel luogo maledetto.

§ Cosa diavolo può aver provocato tutto questo? Possibile che quella creatura sia stata in grado di compiere un simile disastro in appena pochi minuti? §

Improvvisamente però, qualcosa catturò il suo sguardo rilucendo ai raggi del sole che timidamente stavano ritornando a fare capolino da quelle nubi cineree che da svariati minuti avevano sovrastato l’ azzurro del cielo. Avvicinandosi con cautela trovò con un certo disgusto i resti di quello che doveva essere stato uno dei soldati di pattuglia, o perlomeno quel poco che ne restava. Ma la sua attenzione non era veramente concentrata su di lui, bensì sul vero motivo che lo aveva spinto a muoversi in quella direzione, vale a dire la sua arma: una lunga lancia poggiata a terra al suo fianco. La cosa bizzarra che si poteva notare a prima vista era la punta, molto storta ed in parte liquefatta come fosse stata esposta ad un altissima temperatura oppure corrosa da un qualche acido. Ma la vera scoperta fu un’ altra: a metà dell’ asta infatti era conficcato un enorme aculeo nero, che passava da parte a parte l’ acciaio dell’ arma dividendola quasi in due. Attorno all’ area di entrata dello spunzone, il metallo sembrava anch’ esso in parte liquefatto e sulla punta sembrava essersi rappresa una qualche sostanza verdastra. In tutta probabilità il soldato doveva aver cercato di colpire la bestia alla schiena con la lancia e dunque una delle spine si era infilata nell’ arma per poi staccarsi. E a giudicare dai residui dalla sostanza in cima, dovevano essere intrisi di un’ emanazione acida. Staccandolo con cura e facendo molta attenzione a non toccarne la suddetta parte, lo avvolse rapidamente in un lembo di stoffa e se lo mise in tasca, prima di ripartire nella sua ricerca.

§ E quelle??? §

Giunto al limite del centro abitato, Finwe non poté non notare delle orme ben segnate sul terreno sporco di cenere che chiaramente si allontanavano in direzione opposta, verso la boscaglia. Ma la cosa veramente strana era che non si trattava di orme di animale, bensì di impronte di piedi umani (o perlomeno umanoidi). Poteva trattarsi di un qualche sopravvissuto, oppure di una persona che aveva come loro assistito al disastro e poi era fuggita, ma anche di una creatura semiumana che si era avvicinata a quel luogo incuriosita. In ogni caso valeva la pena indagare, anche se questo significava spostarsi un po’ più in profondità nella foresta. Sicuramente avrebbe rincontrato la vampira più avanti, ne era certo. Senza perdere tempo quindi si mise a seguire le misteriose tracce, allontanandosi sempre più dal villaggio fino a raggiungere, dopo diversi minuti di marcia, un piccolo bivio lungo un sentiero sterrato. Una diramazione sembrava condurre al villaggio, mentre l’ altra si addentrava sempre più fra le piante. Le impronte che lo avevano condotto fin lì sembrano svanire nel nulla, ma in compenso al loro posto ne apparivano altre incredibilmente più grosse e animalesche. Che il soggetto che le aveva lasciate fosse stato intercettato dalla creatura e ne fosse diventato il pasto? Ad ogni modo, come volevasi dimostrare, Yuuki fece bene presto la sua comparsa, proprio dalla prima delle due diramazioni, interrompendo i pensieri del mezzo-demone. Dopo aver spiegato di aver notato parti di muro corrose come da un acido, chiese se anche lui avesse trovato qualcosa. Subito le porse l’ aculeo che aveva rinvenuto, spiegandole tutto ciò che aveva scoperto.

- Credo che sia da questi cosi che faccia uscire l’ acido, ho notato che ne è ancora in parte intriso. Direi che dovremo fare particolare attenzione quando lo incontreremo. Ah, sono arrivato qui seguendo delle tracce apparentemente umane, ma da questo punto sembrano terminare di colpo. Forse la donna che hai trovato prima non era l’ unica superstite, ma a questo punto dubito che troveremo ancora qualcuno vivo –

Dopo aver condiviso tutte le varie informazione raccolte, i due decisero di rimettersi in cammino, seguendo le tracce del mostro fino a quando gli fosse stato possibile. Ad un certo punto infatti, a causa della vegetazione sempre più folta, le tracce non risultarono più visibili attraverso l’ erba alta, costringendoli a proseguire un po’ alla cieca. Improvvisamente però, completamente circondata dalle piante e sovrastata dalle chiome degli alberi, comparve una casupola dalla’ aria dismessa, che non sembrava essere abitata.

- Che strano, cosa ci fa qui così isolata una casa? Chi mai vivrebbe in un luogo simile? Bé, in ogni caso voglio dare un’ occhiata più da vicino. Passerò dal retro, così se ci fosse qualcuno con cattive intenzioni potremmo bloccarlo da due lati –

Scivolando silenziosamente fino all’ ingresso posteriore, Finwe sospinse delicatamente e molto lentamente la porta malandata, temendo che potesse uscire dai cardini arrugginiti e schiantarsi al suolo mettendo in allarme qualche possibile occupante. Quindi, quatto quatto penetrò in punta di piedi nell’ abitazione, in cerca di risposte.
 
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view post Posted on 26/6/2011, 01:02




Sovrappensiero, spiegando quasi meccanicamente quello che aveva appreso poco prima dalla donna soccorsa, Yuuki arrivò ad un dettaglio di quel mostro che la fece pensare. Gli occhi rossi erano un particolare che molte volte le era capitato di vedere in mostri definiti malvagi o nemici. Per un attimo le balenò davanti la figura di quella sottospecie di cane con occhi identici ai suoi, le stesse pupille ovali , le stesse venature inquietanti.
Quando alzò il volto, scuotendo la testa come per scusarsi di quell’essere così fra le nuvole vide Finwe voltarsi di lato, come per nascondere qualcosa.
Un po’ perplessa e vedendolo leggermente a disagio decise di lasciar perdere e concentrarsi principalmente sulla missione che si stavano accingendo a svolgere.
Quel mostro non sarebbe stato un essere facile da battere, questo era poco ma sicuro.

-Mi raccomando fa attenzione mentre perlustri la zona. Non dubito delle tue capacità ma … non si sa mai quali diavolerie abbia in serbo questo cane-


Detto questo iniziò a perlustrare la zona. Davanti a se non vedeva altro che macerie , distruzione e morte. Pensare che pochi istanti prima in quel luogo regnasse la vita, la volontà di creare nuove cose, di migliorare e di permettere alle generazioni future uno stile di vita più dignitoso.
Ma cosa poteva essere successo? Com’era possibile che le difese che avevano funzionato fino a quel giorno, fossero cadute così facilmente.
Fra un pensiero e l’altro, indizi e tracce trovate qua e la, si ritrovò a camminare su di un sentiero che portava al di fuori della città distrutta.
Prima di addentrarvisi ancora si voltò verso il cratere e chiudere gli occhi, come per rivolgere una preghiera silenziosa per tutte quelle anime che si erano ritrovate a morire prima del tempo.
Dopodichè continuò il cammino, fino a che quelle orme dalle dimensioni disumane vennero affiancate da altre, più piccole, della grandezza del proprio piede.

&Molto probabilmente un’altra vittima&


Si ritrovò poi ad incontrare nuovamente Finwe che, prontamente le riferì tutto quello che aveva trovato, mostrandole inoltre un aculeo nero come la pece, sul quale sembravano esserci delle tracce dello stesso liquido che la ragazza aveva trovato sui murie e sulle macerie.
Prese quell’aculeo, facendo attenzione nel non andare a contatto con quel liquido verdastro, per poi restituire il pezzo a Finwe.

-Proviamo comunque a proseguire in questa direzione. Un essere di quelle dimensioni non può di certo essere sparito nel nulla così , non ti pare? Forza andiamo
-

Fu proprio in quel momento, quando gli occhi della ragazza incontrarono quelli dello Shadow, che Yuuki si accorse del perché della reazione di qualche minuto prima. Molto probabilmente il ragazzo aveva preso davvero molto sul personale quella frase.
Rimase in silenzio per qualche secondo, mentre camminavano in mezzo alla folta vegetazione, dopodiché senza voltarsi e cercando di parlare piano per non farsi sentire da un possibile nemico si rivolse al ragazzo.

-Se la frase di prima ti ha offeso dimmelo pure. Devo essere sincera, l’ho detto senza pensare … o meglio mentre pensavo a me. Sono per metà vampiro e non vado fiera del colore dei miei occhi quando ho fame. Per come li vedo io i tuoi non sono gli occhi di un mostro. Sono rossi è vero, ma a volte il rosso porta con se anche bei significati. Ad ogni modo, se ti ho offeso, ti chiedo scusa non era mia intenzione-

Non parlò più per tutto il resto di quella camminata. Solo quando, con stupore, si ritrovò davanti una casa il discorso ritornò ad essere vivo. Entrambi i ragazzi erano sorpresi di vedere un’abitazione ancora intatta , ma soprattutto, nel fitto della foresta. Senza pensarci due volte , e avvisando al volo la Lux, Finwe si avvicinò di soppiatto all’entrata secondaria della casa, con l’intenzione di curiosarne l’interno.
I tentativi della giovane di fermarlo fallirono ed evitò di urlargli dietro proprio per evitare che qualcuno si accorgesse della loro presenza.
Quando vide Finwe sparire dietro la casa, la porta principale si aprì e una ragazza dai lunghi capelli neri e dalla pelle rosea fece la sua comparsa. L’incredulità fu ancora più forte. Una ragazza, sola, in quel luogo e con la minaccia di un gigantesco mostro.
A guardarla bene sembrava così tranquilla e a suo agio mentre puliva i vetri dismessi della casa.
Fu proprio quando la vide accingersi nel tornare all’interno della casa che Yuuki si fece notare. Che cosa sarebbe successo se, rientrando , si fosse ritrovata Finwe davanti?

-Mi scusi!-

Urlò, iniziando ad avvicinarsi quasi correndo. La fanciulla si girò immediatamente verso di lei, mostrandole un sorriso dolce e radioso. Non sembrava, davvero, avere alcun problema.

-Salve, posso esservi di qualche aiuto-


-Io … e un mio amico … stiamo cercando un mostro che sembra essersi diretto in questa direzione. Voi l’avete forse visto?-

Raggiunse la giovane, che nel frattempo aveva richiuso la porta alle proprie spalle. Per ora, la possibilità che lo Shadow venisse scoperto erano diminuite. Doveva solo cercare di trattenere la ragazza il tempo necessario, sperava solo che Finwe non ci mettesse molto.

-Un mostro!? No, non l’ho visto. L’area circostante è protetta da un cerchio magico che impedisce al male di entrare. Se quella creatura avesse tentato di oltrepassarlo me ne sarei accorta-

-Siete una maga?-

-Una specie, possiamo dire. Studio gli incantesimi per volere di mio padre e amo occuparmi di alchimia ed erbe medicinali-

Disse indicando un piccolo orto che,fino a quel momento Yuuki non aveva notato. Qualcosa però le suonava strano. Se quella barriera di cui la giovane parlava respingeva il male, com’era possibile che non avesse sentito nessuna resistenza durante il suo tragitto fino a quel punto. Nemmeno la Double Gynriu nera, simbolo della sua parte malvagia, non aveva dato nessuna vibrazione o cenno di fatica.
 
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view post Posted on 5/7/2011, 16:06
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Le fitte piante che crescevano in quella porzione di foresta donavano alla zona un’ area piuttosto cupa e spettrale, completamente e costantemente immersa in una sovrannaturale penombra. La sensazione era che qualcosa di potenzialmente letale potesse spuntare fuori da un momento all’ altro dietro ad ogni arbusto frusciante, eppure tutto sembravano incredibilmente tranquillo, quieto. Il silenzio regnava sovrano. Un silenzio però innaturale, in quanto neppure i normali suoni della fauna boschiva giungevano alle orecchie di chi fosse in ascolto, segno che effettivamente qualcosa di poco chiaro vi fosse, da quelle parti. Ma se non altro le tenebre avrebbero aiutato Finwe a penetrare nell’ abitazione senza dare troppo nell’ occhio. Dopo essersi avvicinato in punta di piedi al retro della casa, notò con piacere che la sua ipotesa era fondata: l’ abitazione aveva un ingresso secondario, malconcio e sgangherato quanto quello principale, eppure privo di polvere, segno che veniva quotidianamente adoperato. Vi era anche una specie di piccolo giardino, che avvolgeva la costruzione lungo tutto il lato destro fino a quello anteriore, ricco di grosse piante esotiche dai colori scuri e poco rassicuranti.

§ Sembra proprio che qui ci viva qualcuno §

Schiacciandosi contro la porta con l’ orecchio poggiato al freddo legno scheggiato, in cerca di un qualche rumore allarmante all’ interno, lo Shadow ripensò a quanto detto da Yuuki pochi minuti prima, quando si era scusata per l’ affermazione sugli occhi rossi del mostro. Nonostante avrebbe voluto risponderle qualcosa e la sua testa si fosse riempita di riflessioni da condividere con lei, non era riuscito a trovare le parole giuste per esprimere i propri pensieri e si era limitato a scuotere la testa, come a voler lasciar perdere quella storia. Ad ogni modo dopo diversi secondi la situazione sembrava tranquilla, per cui decise che era il momento di entrare in azione. Spinse la vecchia porta con più delicatezza possibile, per evitare di farla cigolare troppo, aprendolo con estrema lentezza quel tanto che bastava da poterla oltrepassare in silenzio. Una volta all’ interno non poté non notare immediatamente l’incredibile quantità di vecchi libri adagiati sulla libreria dinnanzi l’ ingresso, perfettamente puliti ed in ordine. Altri invece si trovavano aperti su di una scrivania, quasi al centro della stanza, vicino al camino spento sulle cui ceneri troneggiava un grosso calderone nero mezzo bruciacchiato. Nel fondo ribolliva uno strano intruglio color porpora, dal quale si disperdeva ancora un aroma pungente non riconducibile a nulla che il mezzo-demone conoscesse, e questo non poteva che significare che era stato adoperato molto recentemente.

§ Si, ormai non c’è più alcun dubbio. Ma come può qualcuno vivere qui, con quella creatura e chissà cos’ altro in giro? E questi libri? §

Si avvicinò alla scrivania ingombra, chinandosi sul libro che sormontava tutti gli altri ed osservando la pagina sulla quale era aperto: vi era raffigurata una strana creatura, solo abbozzata e dai contorni poco chiari, indistinguibili. Sotto erano scritti con caratteri lunghi e sinuosi un grosso titolo ed una didascalia, ma in una strana lingua che il ragazzo non riusciva a decifrare. Nell’ altra pagina c’era invece quello che in apparenza poteva essere un elenco di nomi, di istruzioni oppure di ingredienti. Non riusciva bene a capire di cosa si trattasse, ma di certo non si trattava di un comune libro di narrativa. Quel volume puzzava di magia nera, un’ arte complessa e pericolosa con la quale non amava affatto trovarsi a contatto, specialmente nella tana di chi la praticava. Conveniva uscire velocemente e riferire quanto scoperto. Un rumore lo fece però sobbalzare. Sembrava che qualcuno avesse appena chiuso la porta.

Affacciandosi all’ apertura che dava sulla seconda stanza della casa, priva di chiusura, Finwe riuscì a scorgere attraverso una finestra annerita Yuuki, che sembrava intenta a parlare con qualcuno. Il cuore gli balzò in gola. Che stesse cercando di trattenere il proprietario dell’ abitazione, di ritorno da chissà dove? Non c’era più un istante da perdere. Sempre badando a non fare troppo chiasso, raggiunse nuovamente l’ ingresso sul retro e uscì più rapidamente di quanto non fosse entrato, richiudendosi la porta alle spalle. Iniziò quindi ad aggirare la casa sul lato sinistro così da avvicinarsi al punto dove aveva avvistato la vampira, ascoltando con cura se qualche voce rompesse il silenzio del bosco. Ad un trattò udì nuovamente il tonfo della porta che girava sui cardini arrugginiti e capì che l’ altro interlocutore aveva fatto rientro nella dimora. Superando la finestra a testa bassa, per paura che l’ occupante potesse scorgerlo dalla finestra e quindi intuire “l’ invasione”, Finwe raggiunse la sua compagna di viaggio e prima ancora di farle dire chi fosse la persona che aveva oro ora incontrato, prese a raccontarle nei particolari ciò che aveva visto, dai libri in quell’ oscura lingua al calderone, concludendo poi:


- Chiunque abiti là dentro penso sia tutt’ altro che indifeso. Quei libri hanno tutta l’ aria di riguardare magia nera di stadio avanzato, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che siano scritti in quella strana lingua. Pensi che la persona che vive qui possa sapere qualcosa su ciò che è accaduto al villaggio? -

Edited by Dark-Riku - 26/7/2011, 01:41
 
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view post Posted on 26/7/2011, 00:02




Più ci pensava e più quella ragazza la insospettiva. A guardarla era davvero una donna dalla bellezza disarmante. Non sembrava avere nessun difetto, persino il profumo che emanava era dolce e delicato. Chiunque l’avrebbe vista non avrebbe ma potuto pensar male di una creatura di quell’aspetto. Persino Yuuki, essendo una ragazza, era rimasta per un attimo stupita.
Diede una rapida occhiata attraverso i vetri scuri della casa davanti a lei, come per cercare un qualche segno di Finwe. Quel ragazzo era sgattaiolato via sotto i suoi occhi ad una velocità incredibile. Aveva sempre sentito parlare degli Shadow come a degli esseri che penavano solo al proprio tornaconto, spietati ma gentili allo stesso tempo. Vivevano per loro stessi e non gli importava del bene o del male; erano loro, con la propria eticità, a determinare ciò che era giusto o meno fare.
Sentì la giovane sfiorarle un braccio, e la sua attenzione tornò immediatamente al discorso che aveva lasciato in sospesa. Doveva fare molta attenzione al modo in cui si comportava, altrimenti il suo tentativo di distrarre la donna dal rientrare in casa sarebbe stato del tutto inutile.

-Scusatemi … Stavo solo pensando ad una cosa. Scusatemi la franchezza, ma cosa ci fa una fanciulla sola , nel folto di una foresta? Capisco che voi abbiate fiducia nelle vostre forze magiche ma .. non temete che quel mostro possa eludere la vostra barriera ed attaccarvi?-

Ripensandoci un attimo, pensò di aver fatto una domanda stupida. Se la giovane non sapeva dell’esistenza di quel mostro feroce, come poteva temere. Ogni creatura è portata a pensare che la propria cosa sia un luogo sicuro dove rifugiarsi, dove vivere tranquilli. Un luogo dove il male non esiste, dove non possa arrivare in alcun modo.

-Esseri di quel genere, signorina, non sono in grado di oltrepassare quella barriera … Come vi ho già detto. Amo la solitudine dei boschi e vivo bene, protetta da questi alberi. Non cambierei questo luogo per nulla al mondo. Quel villaggio era poco protetto, quei soldati erano come ramoscelli secchi , se comparati alla potenza di quella belva-

Uno strano scintillio comparve negli occhi della giovane. Yuuki agrottò la fronte, sorpresa che la donna sapesse del villaggio e , ancora di più del modo in cui parlava del mostro. Come poteva parlare in quel modo, se prima le aveva detto di non sapere della sua esistenza?
La cosa iniziava a piacerle sempre meno. Sorrise alla giovane, mentre vide un’ombra muoversi fra gli alberi. Molto probabilmente Finwe aveva finito il suo giro di ricognizione ed era uscito dalla casa.

-Ad ogni modo, ora io devo andare. Vi raccomando di fare attenzione e di non sottovalutare i mostri che si aggirano per questi boschi-

-Non si preoccupi molto per me. So badare a me stessa-

Detto questo la ragazza, con fare leggiadro, si voltò e con pochi passi rientrò in casa. Yuuki rimase per un attimo ad osservare quella casa, cercando di ripensare al discorso breve appena fatto. Ora le restava di sapere che cosa aveva trovato lo Shadow per farsi un’idea più chiare di chi fosse in realtà la giovane.
Non dovette attendere tanto. Si allontanò di poco dalla casa, e immediatamente vide Finwe avvicinarsi a testa bassa, come per non dare troppo nell’occhio.
Le raccontò subito quello che aveva visto e scoperto in quella casa, e Yuuki sembrò sempre più sospettosa sull’identità di quella bella giovane.

-Non lo penso.- disse rispondendo al ragazzo- Sono sicura che quella ragazza sappia molto di più di quanto non dica. Mi ha riferito di aver studiato incantesimi, di conoscere l’alchimia e le erbe medicinali. Inoltre ha detto di aver creato una barriera qui intorno, sostenendo che il male non vi può entrare. Ora mi chiedo come sia possibile che … io essendo un vampiro non abbia avvertito nessuna resistenza nell’arrivare fino a qui. La mia spada nera è stata forgiata con ciò che di più malvagio esista a questo mondo , eppure è tranquillissima. Non ha accennato nemmeno ad un fremito-

Fu proprio in quel momento che la spada bianca iniziò a tremare sulla sua schiena. La ragazza la estrasse, e nel momento esatto in cui la lama smise di vibrare, la terra sotto i loro piedi iniziò a muoversi. Possibile che vi fosse un terremoto? Non le era mai capitato di sentire che quella fosse una zona sismica.
Il cielo azzurro improvvisamente si tinse di nero, con alcune sfumature rosse. Gli alberi intorno a loro iniziarono ad appassire velocemente, mentre le foglie cadevano a terra, prendendo fuoco e dileguandosi senza nemmeno lasciare la cenere.
La casa iniziò come a decomporsi, diventando liquido vischioso e scuro come la pece.

-Ma che diavolo sta succedendo-

Un’altra scossa di terremoto e pian piano il manto d’erba verde scomparve, prendendo la forma di teschi , ossa e corpi in decomposizione, avvolti da una nebbiolina che le arrivava fino alle caviglie. Qua e la massi di roccia sulle quali erano ammassati altri corpi mutilati, altri trafitti da armi. Alcune armature , alcune rocce erano come corrose.

-Sai Finwe … ho la netta sensazione che ci siamo spinti fino in bocca al nostro caro animaletto-

Estrasse anche l’altra arma, mentre in lontananza vedeva una figura ingobbita avvicinarsi.
Quando uscì dalla lieve nebbiolina provocata dal bollire di quel liquido che stava iniziando ad ammassarsi, per prendere una forma ben definita.
La figura ingobbita che si presentò davanti agli occhi dei due fu quella della giovane. La pelle del suo viso sembrava aver perso tutta la sua elasticità, era come se stesse scivolando via dal suo volto. Le mani, prima lisce come la seta, erano diventate rugose e piene di macchi, con lunghe unghie gialle.

-Caspita, degna delle streghe delle favole non ti pare-

Sussurò Yuuki a Finwe, mentre si preparava a quello che sembrava essere un combattimento.
Dietro quella “Strega” il liquido prese solidità, per poi trasformarsi nel mostro di cui i due compagni avevano avuto una descrizione.
Avevano trovato la belva che aveva distrutto quel villaggio ed anche colei che , molto probabilmente, l’aveva creata.

-Sono ormai anni che non abbiamo visite Zekros. Due creature molto singolari non ti pare?-

Una voce gracchiante echeggiò intorno ai due ragazzi, mentre la pelle del viso cadeva a terra, per lasciare spazio a quella vera dell’anziana donna. Un’altra scossa del terreno e improvvisamente una crepa percorse a due chilometri dai due giovani il terreno.
Il pezzo di terra su cui erano si staccò dal suolo, sollevandosi a chilometri di altezza, avvolto in una sfera nera. Ma quella che secondo loro doveva essere terreno, altro era che un ammasso di ossa e corpi , sui quali nascevano alberi secchi, formati anch’essi da ossa di esseri umani.

-Questo posto mi da i brividi-

Disse la giovane, mentre l’anziana donna lanciò il gigantesco mostro all’attacco. La bestia si fiondò a grandi passi verso i due giovani, spalancando le fauci, dalle gali sembravano uscire le fiamme dell’infermo.
Prontamente Yuuki si spostò dalla traiettoria della belva, che non sembrava vantare una velocità sbalorditiva. Ma proprio quando pensava di essere scampata dal pericolo, l’anziana donna le comparve davanti, con una mano protesa verso di lei.
Un vortice di vento circondò Yuuki, iniziando a vorticare ad una velocità impressionante. Pian piano la ragazza sentì il vento diventare come mille lame e tagliarle le carni. Il tutto durò pochi secondi, dopodiché venne sbalzata contro la parete oscura. Immediatamente il suo corpo venne attraversato da una scossa di elettricità, che la fece poi cadere a terra.
La ragazza si rialzò a fatica, stordita da quella scossa inaspettata. Stringeva ancora fra le mani le Double Gynriu, i tagli riportati non erano profondi e nemmeno le ustioni troppo forti, ma doveva ammettere che la risata sguaiata di quella donna stava iniziando a darle sui nervi.
Non sarebbe di certo stato un attacco di quel calibro a metterla K.O.

-Ridi finchè puoi vecchiaccia-

Dopodichè , con uno scatto fulmineo corse in direzione della donna. Le arrivò a pochi centimetri dal volto mentre ancora rideva sonoramente e senza nemmeno pensarci un attimo le tranciò la testa di netto.
Un sorriso le comparve sul volto, mentre vedeva il gigantesco mostro voltarsi per un secondo verso di lei. Aveva appena ucciso la sua padrona, era normale che le lanciasse uno sguardo d’odio.

-Finwe, fa attenzione, la parete circostante è elettrificata!-

Detto questo, fece per correre verso il mostro, pronta a dare man forte allo Shadow,sebbene sapesse che sarebbe riuscito a cavarsela benissimo da sola.
Quello che la lasciò stupefatta però fu il fatto di sentire ancora la risata della vecchia donna.
Si voltò di scatto e vide la testa ricongiungersi con il corpo e l’anziana donna sorriderle compiaciuta.

-Uccidermi sarà molto più difficile. Ho aspettato anni in attesa di due anime che fossero in grado di darmi l’energia necessaria per uscire da questo luogo e ridarmi la giovinezza persa. Mi ciberò delle vostre carni e potrò tornare libera come un tempo!-
 
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view post Posted on 29/7/2011, 17:41
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I sospetti che erano andati piano piano a delinearsi nella mente del mezzo-demone durante la sua “ispezione” non poterono che essere pienamente confermati dalla sua compagna di viaggio, la quale, non appena egli fu riemerso dall’ ombra sinistra della costruzione, descrisse dettagliatamente l’incontro che aveva appena avuto con la proprietaria dell’ abitazione, una giovane donna di bell’ aspetto e dai modi gentili, durante il quale più di un particolare nei suoi discorsi l’ aveva lasciata alquanto perplessa. Oltre a dimostrare di conoscere la bestia in questione più di quanto non volesse far credere in un primo momento e di essere al corrente degli avvenimenti riguardanti il villaggio distrutto infatti, aveva parlato di una barriera magica in grado di respingere il male, impedendo l’ ingresso in quell’ area alle creature oscure. Ma se questo era vero, com’ era possibile che una vampira ed un mezzo-demone potessero essersi avvicinati così tanto ed addirittura essere riusciti a penetrare all’ interno della dimora senza la minima difficoltà?

- Hai perfettamente ragione, neppure io sono stato minimamente infastidito da questo ipotetico scudo incantato, e il mio sangue è per metà quello di un demone. Perlomeno me ne sarei dovuto accorgere…E anche le mie katane sono impregnate del potere demoniaco con cui sono state forgiate. Sono armi malvagie, assetate di sangue…eppure non mi hanno trasmesso alcun disturbo -

Estrasse solo per metà la katana di sinistra dal fodero dietro la schiena, voltando la testa di lato per ispezionarne la scintillante lama rossa. Nulla di strano. Eppure il legame che lo univa a quelle armi, eredità del padre ed unico avere lasciatogli dai genitori, era talmente forte da fargli credere talvolta che esse fossero dotate di una volontà propria, capaci di agire autonomamente in nome del loro padrone e che potessero persino condizionarlo nelle sue scelte, donandogli in combattimento una determinazione ed una aggressività non sue. Se davvero fosse esistita una difesa simile, glielo avrebbero comunicato in qualche maniera.

§ La cosa mi convince sempre meno. §

Finwe cercò di spremersi le meningi per venire a capo di quella bizzarra situazione. Ma non vi fu più molto spazio per le riflessioni. Improvvisamente la terra sotto i loro piedi cominciò a tremare irrefrenabilmente, scossa da violentissimi e continui sussulti. Sembrava che il terreno sotto i loro piedi si stesse sgretolando per inghiottirli nei meandri più reconditi del pianeta, ma in realtà non si stavano minimamente muovendo. Era tutto il resto, ogni cosa intorno a loro, che si muoveva e mutava in un panorama raccapricciante e mostruoso, cancellando ogni elemento naturale e lasciando il posto a visioni di morte e degradazione: teschi spolpati, cadaveri consunti, ed armi sgretolate dall’ incuria del tempo. Un’ ambiente insomma terrificante ed irreale, frutto in tutta probabilità di un qualche incantesimo oscuro, che non faceva presagire nulla di buono.

- Dove diavolo siamo finiti? Questo si che non mi pare un bel posto dove vivere… -

Poi, eccola comparire dalla pesante bruma quasi tangibile che si era subitamente alzata da terra: una donna, seminascosta nella foschia, che camminava lentamente verso i due. Quando il suo volto comparve finalmente però, l’ immagine che giunse fu quella di una vecchia rugosa ed ingobbita, la pelle flaccida e rugosa, i capelli irsuti ed ispidi come lana grezza ed un sorrido malevolo in viso.

- E sarebbe questa la ragazza bellissima con cui hai parlato? -

Alle sue spalle una grande massa di una sostanza liquida che sembrava animata si condensò e prese lentamente consistenza, assumendo le sembianze di un gigantesco mostro rossastro dalle fauci fiammeggianti. Senza alcun dubbio doveva trattarsi della belva che stavano cercando. Il suo aspetto minaccioso e le dimensioni mastodontiche non lasciavano spazio a incertezze ed appariva chiaro come dei comuni soldati non avessero potuto nulla contro quell’ energumeno. La strega parlò con una voce acuta e sgradevole, rivolgendosi affabilmente alla bestia come si trattasse di un comune animale da compagnia ed appellandolo col nome Zekros. Dopodiché una grossa zolla di terreno, su cui si trovavano tutti i presenti, si staccò dal suolo e si sollevò in aria ad un’ altezza vertiginosa circondata da una cupola oscura. Adesso lo Shadow e la Lux erano in trappola e se volevano uscirne avrebbero dovuto combattere contro quel duo infernale.

§ Molto bene allora, in ogni caso eravamo qui per questo, no? §

Il mostruoso cagnaccio scattò a passi pesanti verso le sue due prede, l’ una accanto all’ altra, mentre la vecchia si esibiva in una maligna risata sgangherata. Per quanto non sembrasse molto agile di certo questa carenza era compensata da una forza distruttrice di cui già avevano avuto una dimostrazione sufficiente con il cratere lasciato durante il suo ultimo attacco. Yuuki guizzò rapidamente da una parte, scostandosi dalla traiettoria della sua corsa, e prontamente Finwe la imitò facendo altrettanto, in direzione opposta alla sua, così da lasciar sfilare la furente creatura in mezzo a loro, più concentrata sul devastare tutto ciò che calpestasse che non su che cosa esattamente stesse colpendo. Voltandosi un attimo verso la vampira vide che adesso era alle prese con l’ incantatrice, che a quanto pareva conosceva un gran repertorio di trucchi magici tutti volti ad ucciderla. Oltretutto sembrava che la parete che li intrappolava fosse elettrificata e questo costituiva un ulteriore pericolo.

§ La magia non è il mio forte, forse è meglio che se la vedano tra loro. Io preferisco occuparmi di quel cucciolone…anche se temo che non sarà affatto facile avere la meglio su di lui §

Questi infatti si era già riposizionato, pronto per lanciare un nuovo furente assalto, sbuffando fiammate dalle mandibole extralarge ed emettendo un verso agghiacciante. Avvicinatosi quanto bastava al giovane guerriero sollevò la testa caricando il colpo e quindi la affondò a terra sopra di lui, i lunghi aculei che gli spuntavano sulla testa pronti a trapassarlo da parte a parte. Finwe ricordava bene il corno che aveva rinvenuto fra le macerie e i segni lasciati dal suo veleno. Non poteva in nessun modo permettersi di venire colpito. Poco prima che la testata impattasse al suolo, il mezzo-demone si gettò in avanti effettuando una capriola ed infilandosi fra le zampe simili a colonne di marmo, proprio sotto l’ addome del mostro. Estrasse quindi rapidamente le Soul Stealers, e colpì ripetutamente tutti e quattro gli arti titanici senza però riuscire minimamente ad intaccarle. Sembrava di colpire dei blocchi di cemento.

§ Ma di che accidenti è fatto questo coso??? §

Non riuscendo più ad individuare il suo bersaglio, Zekros cominciò a dimenarsi selvaggiamente, pestando i piedi e ruotando su stesso, fino a sferrare un tremendo calcio in pieno addome a Finwe, che venne sbalzato via a qualche metro di distanza. Rialzandosi a fatica, una mano stretta al petto per controllare che tutte le costole fossero a posto, il ragazzo esaminò il nemico che si trovava di fronte. Come poteva attaccare un simile colosso e sperare anche solo di ferirlo se le sue spade sembravano del tutto impotenti di fronte a quella mole ed alla sua scorza d’ acciaio?
 
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=Erin=
view post Posted on 21/8/2011, 17:21




E' una risposta un po' rapida, spero che mi perdonerai xD Ultimamente, non so perchè, ma non ho moltissima voglia di scrivere XC


La giovane vampira era incredula davanti a quello che era successo. Ne era sicura, aveva tranciato di netto la testa di quella donna, com'era possibile che fosse ancora viva e che le stesse ridendo addosso. Molto probabilmente quella missione doveva essere molto più difficile di quanto immaginasse.
Quella strega, se così la si poteva chiamare, sebbene fosse meno forte di loro, aveva un asso nella manica che sarebbe stato difficile da contrastare. Come si poteva uccidere qualcuno che si rigenerava ad una velocità di quella portata?
Gli occhi di Yuuki corsero per un attimo a Finwe. Anche il ragazzo sembrava trovarsi in difficoltà. La coranna di quell'enorme bestione sembrava essere tanto resistente da non essersi nemmeno scarlfita sotto i fendenti del ragazzo.
Quando la ragazza si voltò, l'anziana donna le stava piombando addosso , con le braccia tese e le mani ad uncino. Con un rapido movimento Yuuki evitò quell'attacco, continuando a sentire l'anziana ridere e parlare con quella bestia che alzava quelle che dovevano essere orecchie.
Yuuki impugnò saldamente le spade, per poi ricominciare a combattere. Doveva riflettere e trovare alla svelta un modo per fare fuori quella vecchiaccia.
Un altro fendente andò a segno, e poi un altro ancora, ma la carne di quell'essere continuava a rigenerarsi. Non era un vampiro, di questo la giovane capitana lux era sicura, ma allora quale essere o quale magia poteva assicurare una guarigione così veloce.
Quel potere rasentava l'immortalità. D'altronde non aveva forse detto di essere intrappolata in quel luogo da anni e anni.
Di certo, se sia lei che Finwe fossero morti lasciandola libera, il mondo si sarebbe ritrovato prigioniero di una donna pronta a mangiare le anime di ogni singolo mortale e non.

-Sto già iniziando a stanzarmi-


Disse la giovane, sussurando appena quelle parole. Continuava ad attaccare, servendosi persino delle sue tecniche più forti, ma nulla sembrava scalfire abbastanza quella donna per poterla uccidere.
Finwe , dal canto suo, sembrava trovarsi in difficoltò tanto quanto la vampira. Sicuramente avrebbero potuto uccidere quei due senza tanti problemi, ma l'uno sembrava avere una difesa impenetrabile, mentre l'altra sembrava avere vita eterna.
Ad un tratto però qualcosa catturò l'attenzione di Yuuki. Aveva colpito la strena ad un braccio, tagliandoglielo di netto.
Dietro la figura della donna, vide la bestia gigantesca barcollare, gemendo, come se fosse stata colpita a sua volta, eppure Finwe in quel momento non l'aveva nemmeno sfiorata.
Una pietra color pece scivò poi lungo il petto della donna, e dondolando sotto gli spostamenti di quest'ultima. Brillava di una strana luce e al centro sembravano spostarsi dei fasci di energia del colore del sangue. Assumevano una forma molto simile a quella della bestia delle immense dimensioni.
Per un attimo un flash back tornò davanti agli occhi della ragazza. Era ancora un angelo di giovane età, ma suo padre l'aveva voluta in battaglia.
Ogni giorno, quando partiva e salutava la madre, la vedeva piangere , disperarsi. Non voleva che lei combattesse, gli angeli donna raramente venivano scelti per combatterei. Lei però era Yuuki, la figlia del capo clan. Lei e suo fratello gemello dovevano partecipare alle battaglie, dimostrarsi i migliori, i più instancabili. Dovevani, a tutti i costi, portare onore al padre.
In un occasione si era trovata a combattere contro una donna. Al collo portava un ciondolo molto simile a quello della vecchia davanti a lei e , per quanto la colpisse, questa non sembrava riportare ferite gravi. La pelle si rigenerava, come i nervi, perfino le ossa.
Stava avendo la peggio, avrebbe rischiato la morte, se solo suo fratello non le avesse salvato la vita. Era corso in suo aiuto sebbe stesse affrontando una bestia che sembrava essere al servizio di quella donna.
Finalmente i ricordi si aggiustarono, ormai spogli della paura che la ragazza aveva provato in quel momento.
Quella che ora aveva davanti agli occhi altri non era che un'invocatrice. Molti erano in grado di evocare , al loro fianco, esseri dall'immenso potere e dalle straordinarie capacità, ma solo in pochi stringevano con esso un legame indissolubile di sangue.
Servendosi di una pietra, nella quale imprigionavano il sangue dell'animale , demone e essere che fosse, si univano a lui in una simbiosi mai vista. Un anima, divisa in due corpi pensanti.
Per ucciderne uno dovevano eliminare, contemporaneamente anche l'altro.
Con uno scatto repentino, indietreggiò, ed evocando gli aghi di ghiaccio li lanciò sulle gambe dell'avversaria che in un attimo cadde a terra. Questa volta quella tecnica aveva fatto il suo dovere. Anche la bestia sembrò barcollare, loccandosi e con un ruggito tremendo si voltò verso l'invocatrice. Sembrava lamentarsi, come grudare verso la donna e ordinarle di alzarsi , di riprendersi.
Molto probabilmente, pensò la ragazza, il loro legame doveva essere più forte di quanto pensasse.
Si avvicinò a Finwe e approfittando del momento di pausa attirò la sua attenzione.

-Ascoltami, se vogliamo finire questo giochetto in rapidità dovremmo uccidere quei due simultaneamente. Quella donna è un'invocatrice e l'amico qui è il suo animaletto di compagnia. Alcuni di questi ..."maghi" creano un legame di simbiosi che lega i corpi. Se uno viene ferito l'altro ne risente, la forza dell'uno diventa quella dell'altro ... Il problema è che il colpo che gli lanceremo dovrà essere mortale.-

Una sfera di energia venne lanciata dalla vecchia in direzione dei due. Evocando la barriera Yuuki parò il colpo, evitando che potesse colpire in qualche modo anche Finwe. Poi si trasformò, lasciando che le sei ali d'angelo lo spuntassero dalla schiena.

-Facciamola finita-


Spiccò il volo, andando a posizionarsi proprio sopra la vecchia, che liberatasi dall'intorpidimento alle gambe creato dagli Agust forzen di Yuuki le si stava scagliando addosso evocando una sfera di elemento oscuro.
La ragazza posizionò le mani una di fronte all'altra e improvvisamente uno strano vapore iniziò a materializzarsi, a pendere una forma ben precisa. La temporatura intorno alla giovane calò vertiginosamente e un arco ricurvo venne creato dal vampore acqueo che diventò ghiaccio. La corda dell'arco era un filo quasi invisibile di energia bianca come la neve.
Yuuki afferrò l'arco con la mano destra, mentre sul palmo della sinistra si andarono a formare verticalmente quattro freccie. Vortici di rugiada che roteando come piccoli tornadi di solidificarono diventando quattro frecce di ghiaccio spessissimo e duro da spezzare.
Posizionò rapidamente le frecce sulla corda e poi sulla parte più spessa del ghiaccio che formava l'arco. Quelle tre frecce non sembravano muoversi, stabili, come sostenute da una magia che non permetteva loro di precipitare verso il suolo.
Tirò la corda di quell'arco ghiacciato .

-Finwe adesso!-

Urlò, per poi scoccare le freccie che si diressero a gran velocità verso la donna. Due di esse la trapassarono da parte a parte. La prima, colpendola in pieno petto e distruggendo anche il ciondolo oscuro, la seconda all'altezza dello stomaco.
Un urlo aghiacciante, un' altro lamento straziante. Finwe era riuscito a colpire il mostro al momento giusto. Finalmente quella storia era finita.
Il blocco di terra sospeso per aria, precipitò verso il basso, mentre quello scenario macabro si disintegrava cadendo a terra con un gran frastuono.
Yuuki volò a terra, cercando di ritrovare, in mezzo a tutta quella polvere Finwe.
Non aveva visto il ragazzo , non ne aveva avuto il tempo, vista l'immediata perdita dei poteri dell'invocatrice che sembrava essersi dissolta nel nulla. Solo i suoi abiti erano rimasti per testimoniare la sua esistenza.
Yuuki tornò ad assumere la sua forma di vampira. La pelle si fece più bianca, la sete di sangue tornò a grattarle la gola.
Finalmente intravide la figura di Finwe e gli si avvicinò.

-Tutto apposto?!-

Disse in primis preoccupata, poi vedendo il ragazzo in buone condizioni tirò un respiro di sollievo. Si guardò poi intorno, quell'incantesimo e l'anima dell'anziana donna era completamente sparito.

-Penso proprio che non la rivedremo mai più. Ad ogni modo abbiamo eliminato quel mostro. Io torno indietro, mi toccherà risistemare i vestiti o comprarmene di nuovi-

Si guardò un attimo gli abiti bruciacchiati e leggermente tagliati dove la donna era riuscita a colpirla.
Poi , dopo aver aspettato e ascoltato quello che aveva da dire il ragazzo si avviò con calma verso l'Assiah
 
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view post Posted on 20/9/2011, 18:04
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La mente di Finwe lavorava freneticamente, cercando di trovare una strategia di attacco adeguata, mentre la furia selvaggia del mostro lo costringeva a mantenersi in costante movimento onde evitare di finire calpestato sotto i suoi titanici zoccoli d’acciaio. Possibile che quella creatura non avesse alcun punto debole? La sua corazza naturale era davvero insuperabile? Ogni volta che il giovane tentava di colpire un punto qualsiasi del suo corpo, questi sembrava infrangersi contro un muro di pietra, senza ottenere il minimo effetto. Per di più la belva sembrava imbizzarrirsi sempre di più ogni volta che non centrava la sua preda, e di questo passo rischiava seriamente di finire ridotto in poltiglia, nonostante questi non sembrasse disporre di attacchi particolarmente temibili.

§ E adesso che m’ invento… §

Nei pochi attimi di pausa concessigli da quella furia, riuscì a notare che anche Yuuki sembrava non passarsela troppo bene. Sebbene contrariamente a quanto stava accadendo allo Shadow, la vampira riuscisse a colpire facilmente la strega, ella sembrava in grado di rigenerare ogni sua ferita in pochi secondi, grazia a chissà quale stregoneria. Quei due avversari erano molto più temibili di quanto avessero stimato inizialmente e a questo punto sembrava non restargli più alcuna possibilità di vittoria. Un’ altra cosa però balzò all’ occhio del mezzo-demone, notando come la Lux osservasse con attenzione ogni reazione di Zekros quando la sua padrona veniva ferita da un suo colpo: questi sembrava soffrire in egual maniera rispetto alla donna e nel medesimo punto ove era stata lesa. Che dunque fra i due esistesse un qualche legame magico per mezzo del quale l’ uno non poteva vivere senza l’ altro? Ma se anche così fosse stato, questo non spiegava come l’ incantatrice riuscisse a rigenerare il proprio corpo all’ infinito, seppure questo venisse ferito a morte, e per quale ragione alla sua creatura non toccasse invece la stessa sorte.

§ No, dev’ esserci dell’ altro sotto… §

Nella sua analisi della situazione non si era reso conto che il mastino infernale stava preparandogli una sgradita sorpresa: mentre sollevava il capo cornuto verso l’ alto, il collo si stava gonfiando in maniera preoccupante, come se avesse appena ingurgitato una quantità eccessiva di cibo. Ma purtroppo di qualunque cosa si trattasse non stava entrando nel suo corpo, bensì era in procinto di fuoriuscirne. Appena il tempo di concepire ciò che in tutta probabilità stava per accadere, che un fragoroso flusso di magma incandescente erutto dalle sue fauci spalancate in un getto abbagliante, inondando rapidamente il terreno e cominciando a corroderlo. Per evitare di liquefarsi sotto quella lava incandescente, Finwe dovette alzarsi faticosamente in volo grazie all’ ausilio della sua ala, che però essendo sprovvista della sua gemella, sarebbe stata in grado di sostenerlo ancora per poco.

§ E’ così che deve aver distrutto il villaggio in appena qualche minuto…Dannazione, devo escogitare qualcosa in fretta o mi farò un bel tuffo in quel fiume di lava! §

Il potere erosivo della sostanza aveva scavato in pochi istanti un discreto avvallamento, limitandone così l’ espansione ad un’ area più limitata, come una grossa piscina infuocata, fuori dalla quale erano ancora impegnate in combattimento le altre due contendenti. L’ orrida creatura se ne stava invece tranquillamente immersa nella sostanza, segno che neppure quel potere così distruttivo riusciva in alcun modo ad impensierirlo. Improvvisamente però Yuuki attirò la sua attenzione, come se volesse dirgli qualcosa, ma da dove si trovava non riusciva a sentirla abbastanza bene da riuscire a capire con esattezza le sue parole. Il ragazzo scese allora rapidamente a terra, così da poter anche dare un po’ di riposo al suo stanco arto alato ed ascoltare la sua compare in quella che sperava essere una strategia definitiva.

- Dici sul serio? Non sarà facile, quel coso sembra indistruttibile, ma vedrò di inventarmi qualcosa –

A quanto pareva per poter sconfiggere definitivamente quei due avversari, avrebbero dovuto colpirli in perfetta sincronia, onde evitare che si ritemprassero a vicenda. Ma come poteva fare se ogni suo attacco fino a quel momento era stato del tutto vano? E per di più ora non poteva neanche avvicinarlo a causa del lago di magma, quindi avrebbe dovuto lanciare un attacco a distanza abbastanza forte da abbatterlo in un sol colpo.

§ Un momento…se è vero che la strega riesce a rigenerarsi grazie alla creatura, forse a sua volta la creatura non subisce danni per via del legame con la sua padrona. Forse nel momento esatto in cui essa verrà colpita a morte da Yuuki, la sua bestia rimarrà indifesa per qualche secondo. Il mio tempismo allora dovrà essere perfetto! E per farcela dovrò utilizzare la mia nuova tecnica §

Il mezzo-demone rinfoderò le sue fidate katane. Questa volta non gli sarebbe state d’ aiuto. Poteva contare solo su se stesso e sulla propria determinazione. Allargò le braccia, concentrandosi più che poteva nella creazione delle sue nuove armi, gli occhi serrati per lo sforzo. Ed ecco che lentamente, una per una, sette scintillanti lame nere, lunghe e sottili, apparvero tutto intorno a lui, fluttuando nel vuoto immobili. Erano armi antiche, affilate e letali, tramandate nei secoli dalle tribù di demoni selvaggi, ed ora accorse in suo aiuto e pronte a sostenerlo nel suo difficile compito. Non si voltò neppure verso la sua alleata, concentrato sul mantenere stabili e pronte le sua spade, ma sapeva che al momento giusto gli avrebbe dato il segnale. E infatti, quando la sua voce fece riecheggiare il grido “Adesso”, la lame saettarono istintivamente verso il gigante, mentre questi si dimenava e gridava per le ferite riportate dalla sua evocatrice, segno dunque che era appena stata colpita, andando a conficcarsi in più punti del suo collo taurino, ora non più impenetrabile come pochi istanti prima. La creatura si accasciò esanime nella sua stessa lava, rapidamente inghiottito in quel gorgo infernale. Era finita!

- Si, ce l’ abbiamo fatta!!! –

Neanche il tempo per esultare, che l’ intero blocco di terreno sul quale si trovavano i due guerrieri precipitò nuovamente a terra, tornando alla sua ubicazione originale. Finwe si alzò a fatica, spostando un grosso macigno che gli era ruzzolato addosso, ma a parte quello senza particolari danni. Yuuki lo raggiunse subito, anche lei sembrava essere in buone condizioni, affermando che la donna e la sua bestia erano stati definitivamente annientati. Incamminandosi verso la via del ritorno, rispose allora ironicamente:

- Di certo non mi mancheranno quei due. Erano davvero un’ accoppiata tremenda, ma anche noi ce la siamo cavata egregiamente. Già, davvero niente male per una Lux-
 
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Dark Squall
view post Posted on 21/9/2011, 00:05




molto,molto bene^^

Allora,facendo un rapido calcolo sono giunto alla conclusione che le vostre righe si equivalgono e che dunque,per me,meritate gli stessi exp...quest molto lunga,bravi sul serio^^Allora...sono ben 13 exp a testa,600 guil,60 ap a testa,+ le tecniche apprese.
 
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14 replies since 12/3/2011, 15:16   139 views
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