Let's my fire!, C'mon baby

« Older   Newer »
  Share  
Skullblaka
view post Posted on 24/5/2009, 16:09




Apprenderò:

Soul impact:
Una tecnica comune a tutte le creature angeliche. Struttando l'energia astrale superficiale (ovvero l'energia che è propria del corpo angelico) cioè l'energia di scarto, gli angeli possono sfruttare la propria energia per provocare o limitare i danni. Dando una particolare pressione all'energia astrale ,che sarà fatta coagulare nel palmo della mano dell'utilizzatore in questione, si verrà a creare una lieve esplosione ,dovuta alla pressione dell'energia della sfera con l'energia dell'utilizzatore, che si propagnerà circondando il corpo dell'utilizzatore. Provoca danni medio-alti ai nemici delle vicinanze e può parare attacchi esterni limitandone il danno. Se il livello del nemico è pari o inferiore il danno che l'utilizzatore riporterà per il colpo nemico sarà nullo,se il nemico è di un livello maggiore l'esplosione limiterà i danni del 50%. Durante la durata della tecnica l'angelo in questione non potrà muoversi oltre il perimetro dell'utilizzo dell'esplosione. Tuttavia le tecniche critiche trapassano con facilità l'esplosione,quindi non vengono nè annullate nè limitate.
image
6 post da 70

per ora
50/420

Edited by Skullblaka - 20/3/2011, 12:51
 
Top
Skullblaka
view post Posted on 27/5/2009, 20:19




Classica giornata di maggio. Un caldo asfissiante invade tutte le abitazioni del globo ,inondandole con il sudore e il boccheggiare di quei poveri cristi che ci abitano dentro. Era una domenica ed essendo una giornata insopportabile, il nostro paladino dei lux preferì abbandonare momentaneamente la sua dimora e dedicarsi a hobbies di altro genere, invece di strasene seduto grattandosi la pancia a fissare lo schermo del televisore,come fosse un vegetale. Il mondo là fuori era meraviglioso , non poteva mica starsene chiuso a svolgere quell’odioso lavoro d’ufficio noto con il nome di “capo fazione”. Sembrava più la vita di un pazzesco burocratico incapace di vivere a pieno i sapori della vita. No! Era quasi estate poteva ancora allenarsi e combattere un po’ prima di mettere la spada in un polveroso scaffale e andare a prendere la tavola da surf. Così quel giorno decise che avrebbe finito in fretta il lavoro da scrivania così da tenersi libero per il resto della giornata così da dilettarsi a vagabondare in cerca di orride creature da spedire all’altro mondo o da damigelle con un bel davanzale da salvare da un pericolo imminente. L’idea non gli dispiaceva affatto, anzi non desiderava altro. Così,pieno di un quasi adolescenziale vigore,si catapultò fuori dalla sua gabbia d’oro e si preparò ad una missione sconosciuta. Si vestì leggero per sopportare meglio il caldo, come armi prese solo le lame kukuri, due piccole katane molto pratiche e maneggevoli ,utili in uno scontro corpo a corpo contro un essere più grande dello spadaccino. Le infilò dietro la schiena formando una X con le due lame poste una sopra l’altra. Indossò il casco militare mimetico, il resto del suo armamentario lo lasciò al sicuro nel suo regno. Motivo: essendo armato in questo scarso modo avrebbe dovuto sforzare di più le sue forze e la cosa non poteva fargli altro che bene. Arrivò a palazzo. Il palazzo del cherubino era simile ad un piccolo castello più che ad un municipio. Fu costruito in pietra agli inizi della creazione della fortezza intera,come base amministrativa. Doveva essere l’unica ,ma i costruttori si resero conto che c’erano altri tre progetti come quello in atto di costruzione. Così dopo che i terreni furono spartiti dalle genti dell’assiah il castello fu rimodellato sotto forma di palazzo, rendendolo più lussuoso e più curato. Il cherubino si trovò davanti alla “porta”. Era una porta molto simile al portone del gobbo de notre dame in grandezza e robustezza. Bussò alla porta dopo aver percorso i possenti gradini in marmo. Nessuno andò a aprire. Il cherubino sbuffò irritato. Questo gli poteva procurare qualche scocciatura non indifferente. Un ritardo gli avrebbe impedito di sgattaiolare discretamente dal suo ufficio senza farsi notare da Barbiel la sua ferrea e intransigente segretaria. Pensò sul da farsi. Aveva un paio di opzioni: 1) distruggere la porta 2) volare sul terrazzo e entrare dalla porta posta lì 3) continuare a bussare per ore e ore 4) usare qualche utile tecnica per entrare nel palazzo. La prima opzione fu esclusa a priori, per il semplice fatto che una volta distrutta chiunque sarebbe potuto entrare inosservato. E inoltre c’era il fatto che a ricomprarla chi ci avrebbe pensato? Chi rompe paga. O aveva troppi soldi meglio evitare spese extra. Escluse il volare sul terrazzo per i seguenti motivi: la porta sarebbe stata sicuramente chiusa, dato che nessuno stava là dentro. Poi il palazzo era protetto da un campo magnetico proprio al vertice del palazzo, fu usato per evitare invasioni dal cielo. Onde evitare di essere folgorato o incenerito escluse anche questa eventualità. La terza opzione era stupida,non poteva perdere così altro tempo. Gli rimase l’usare una tecnica per spuntarla. Iniziò a pensare a quale fosse la più opportuna. Quasi tutte le sue tecniche erano ad uso offensivo e poche potevano tornargli comodo. Dopo un lungo pensare usò la tecnica Barbed Wire, così dopo aver creato un filo elettrico lo fece passata entro la serratura e con una piccola scossa fece saltare il blocco , così che la porta si spalancò da sola. Perfetto! Entrò guardingo, guardandosi attentamente in giro. Non c’era anima viva. Le cose andavano per il verso giusto. Continuò a camminare furtivamente in punta di piedi diretto verso la sua cattedrale lignea. Era un po’ paradossale: lui,uno dei più forti guerrieri dell’Assiah , doveva comportarsi in una maniera così ridicola e frivola solo per avere un po’ di libertà da una cattedra polverosa. Si avvicinò alla fatidica porta del suo studio. Grattò lievemente la porta, ma mentre le sue dita distavano pochi millimetri dalla superficie dell’ingresso , sentì un sospiro provenire da dentro la stanza. Deglutì, mentre un brivido gli percorreva la schiena. Come aveva fatto quell’essere ad entrare? E come aveva nascosto la sua presenza? Doveva indubbiamente essere un mago di altissimo rango o un assassino specializzato. Skullblakael si spostò per non far vedere la sua ombra dalla fessura della porta. Poi contò fino a tre. La suspense del momento lo stava uccidendo. Dopo aver contato i fatidici secondi, rapido tirò un violento calcio alla porta, mentre contemporaneamente afferrava per i manici le due lame kukuri. Sfondata la porta balzò agilmente nascondendosi trai pezzi del legno distrutto , poi fissò il bersaglio, ma trovarlo appariva difficile. Vide un’ombra muoversi dietro ad un tenda, l’aveva trovato! Anche se nascondersi dietro una tenda era poco originale , strategia obsoleta da ragazzini dell’asilo. Iniziò a scattare verso la tenda, ma il piede inciampò su uno stivale e scivolò rovinosamente, in una caduta di poco stile e vergognosa per un uomo del suo grado militare. Il suo corpo rotolando si ritrovò nella tenda, che intanto era trattenuta da qualcuno. Uno schiaffo gonfiò la guancia del cherubino , che fu scaraventato fino al muro. Prima che potesse domandarsi che fosse successo, vide davanti a se una ragazza che si copriva dolcemente e eroticamente con la stoffa della tenda che aveva strappato. La giovane fissò meglio quello che per lei era un pervertito come tanti che la pedinava chissà da quanto. Poi notò che era il supremo dei lux. Disse balbettando imbarazzata:

"Ecco… ecco… ecco… ecco… ecco.. le chiedo scusa per lo schiaffo mio signore. Ero venuta qui con il favore della notte per chiederle aiuto per una missione di vitale importanza per me e per il mio popolo. Dato che non l’avevo trovata ho dormito qui e mi sono lavata nel bagno adiacente a questa stanza , ma come vede non mi sono ancora cambiata!”

Skullblakael mezzo intontito annuì scioccamente, per poi prendere parola e dire:

“Tranquilla… non so di cosa si tratti questa missione , ma verrò a darti una mano. Questo e altro per una signorina così deliziosa come lei”

Fece un baciamano degno di un gentiluomo inglese, poi si spostò nell’altra stanza attendendo che la giovane si cambiasse, tenendo l’occhio appiccicato allo spioncino della porta con le narici grondanti di sangue …
SPOILER (click to view)
immagine ragazza una volta vestita:
image
 
Top
1 replies since 24/5/2009, 16:09   67 views
  Share