Reole>>Residenza King, Un'enorme residenza sul crepuscolo di una città.

Mi voltai per guardare Jester che s'era appena svegliato.

No; non potevo. Goditi la tua adolescenza finché puoi e sii più scansafatiche che riesci...

dissi ironicamente.
Poi afferrai un'altra tazza dal pensile e la riempii con del latte appena riscaldato, posando poi sulla tavola anche due confezioni di cereali al cioccolato e al miele, un barattolo di zucchero e un cucchiaio.

Se vuoi del caffè te lo aggiungo

"Cioccolata..."

disse, quasi in trance, mentre si versava i cereali e aggiungeva lo zucchero alla tazza, mescolando poi con il cucchiaio.
Mentre era concentrato in questa operazione scosse la testa un paio di volte per indicare che non importava il caffè.
Infine, dopo aver messo in bocca e inghiottito la prima cucchiaiata, si rivolse ad Edward.

"Sono abituato ad alzarmi presto, al circo ci facevano esercitare per un'ora prima di farci fare colazione"

Infine si guardò intorno curioso.

"E il maggiordomo di cui mi parlavi?"

Chiese, perplesso.

Te l'ho detto: è in vacanza ! Tornera fra cinque giorni.

Rimasi un po' stupito, ma lo rassicurai mostrandogli altre crepes alla nutella che avevo tenuto da parte la sera prima. Poi presi la mia tazza vuota e la sciacquai nel lavandino, per poi riporla nel suo pensile assieme alle stoviglie che tolsi dalla macchina per lavarle.
Infine afferrai il telecomando e accesi la TV, che fuoriuscì da un'incasso nascosto all'interno del muro. Al telegiornale già annunciavano la mia vittoria, ma cambiai canale mettendo dei cartoni animati per Jester; c'era il mio preferito: Tom&Jerry.

Jester si distrasse alla vista dele crepes, annuendo alla domanda. Poi si voltò quando la televisione si accese. La guardò in modo strano, osservando le immagini cambiare.
Guardò il cartone con interesse per un minuto, per poi voltarsi verso Edward, con un'espressione interrogativa.

"Perchè prima parlavano di te?"

Chiese, riferendosi al telegiornale.

Uh ? Beh non è ovvio ? Sono il nuovo Supremo del regno Blue-Guardinas. E' già una fazione in meno; mi restano da conquistare i Lux e poi potrò rivendicare i territori che mi dovrebbero appartenere per diritto...

Dissi scrocchiando le nocche. Sicuramente un bell'obbiettivo da perseguire. Comunque non sarebbe stata un'impresa troppo difficile: dovevo solo avere pazienza... Pian piano sarei riuscito a diventare abbastanza forte da poter sconfiggere addirittura i più grandi Supremi mai esistiti: Skull e Shuda. Tra l'altro ricordo che Albert spesso mi raccontava di quando mio padre Axel si scontrò con Skull: per poco non lo uccideva soffocandolo.

Comunque quei pensieri non mi dovevano interessare per il momento.
Il Sole era già levato nel cielo terso. La temperatura era salita parecchio rispetto la sera precedente.

Io faccio un tuffo in piscina. Tu vieni ?

chiesi mentre già mi avviavo per prendere un pantaloncino da bagno e indossarlo.

"Si"

Disse, sempre allegro, seguendolo verso la piscina.

Già che dovevo prenderne uno per me, presi anche un costumo per Jester accessoriato di elastico. Poi salii in camera per prendere due asciugamani e per indossare il pantaloncino.

Feci velocemente il letto e spalancai le finestre lasciando libera la vista sull'ampio terrazzone dotato di piscina. La piscina era piuttosto profonda, circa cinque metri e in alcuni punti anche sei e mezzo.

Presi un elastico da una ciotola e legai i capelli in una lunga coda.
Infine, dopo aver acceso le varie postazioni idromassaggio, salii sul trampolino alto circa quattro metri e mi lanciai di testa provocando un lieve schizzo sul pelo dell'acqua, che si manifestò con delle onde simili a cerchi concentrici.

Risalii sul bordo del liquido trasparente e dissi a Jester: tuffati, te la riscaldo !

Infatti presi l'accendino dal pacchetto delle sigarette che avevo poggiato sul bordo della vasca poco prima, e provocai una scintilla che accese una fiamma.

Stai a vedere... i miei occhi iniziarono a diventare rossi fino a sembrar riprodurre al loro interno l'immagine delle fiamme, la mia voce divenne quasi malefica, rauca ed echeggiante.

ho un nuovo trucco da mostrarti !

Sospesa sulla mia mano sinistra si accese una grossa sfera di fuoco; con un gesto della mano simile al lancio di un oggetto lasciai che la fiamma di divagasse sull'acqua. Le fiamme erano così intense da riuscire a riscaldare l'intera piscina, aiutate ovviamente dal riscaldamento automatico.

Quando mi fermai ero un po' stanco e mi girava la testa, ma volevo provare la nuova tecnica che avevo imparato. Posai l'accendino e mi lasciai scivolare, sino a cadere sul fondo della piscina. Gli occhi chiusi e il fiato sospeso: rimasi così per parecchi minuti. Chissà, magari ero morto !

Jester lo guardò tuffarsi, per poi salire sul trampolino.

'Quatro metri... tsè! Al circo era molto più alto di questo'

Pensò, mentre guardava di sotto, ammirando il giochetto che l'altro aveva fatto con il fuoco.
Lo vide scivolare sul fondo della piscina e aspettò che riemergesse. Vedendo che non accadeva urlò.

"Non mi tuffo se te prima non riemergi!"

La scena ideale sarebbe stata aprire di colpo gli occhi neri e fa fuoriuscire dalla bocca una specie di grosso tubo dotato di aguzzi denti per azzannare la gamba di jester e trascinarlo nell'acqua per poi sbranarlo. ma poi uno si chiede. perché dovrei sbranare un ragazzino così carino e affettuoso ? E poi perché dovrei abbassarmi ai livelli di un mostro ?

Comunque decisi di rimanere laggiù. gli occhi chiusi, la braccia mi tiravano in su come se volessero riemergere, proprio come un cadavere; neanche una bolla compariva sul pelo dell'acqua.

Attesi, "morto", che succedesse qualcosa...

"Va bene, visto che vuoi giocare..."

Disse, mentre sorrideva maligno. Gli apparvero in mano dei bastoni, che scagliò prontamente contro la superficie dell'acqua.
Quelli si spaccarono, cominciando a bruciare l'acqua stessa.

"Sai, a giocare con il fuoco ci si scotta."

Uff... Proprio non si voleva tuffare... Comunque io non emersi. rimasi immobile, concentrando, grazie alla nuova tecnica, le fiamme che mi avrebbero dovuto bruciare in una sfera che continuava a spegnersi per l'acqua. In prati il fuoco veniva attirato nella mia mano, convertino in fiamme adatte alla mia energie e subito spente dall'acqua.

Mi sottovaluti piccoletto; eh ? pensai

"Va bene, visto che non vuoi salire...."

disse, osservando la sua tecnica svanire.
COminciò a far ruotare le mani, mentre all'interno apparivano delle piccole sfere.
Le scagliò tutte contro l'acqua.
All'impatto con essa avrebbero liberato delle scariche elettriche, avendo la proprietà di scatenare un elemento opposto a ciò che tocavano, qualcunque cosa fosse, purchè avesse una proprietà elementale.

Sentii il mio corpo venire colpito improvvisamente da terribili scariche elettriche. Provai un dolore immenso alla testa come se avessi una spina nel cervello. I muscoli vibravano dolenti. Non riuscii a resistere.

Aprii gli occhi e distratto non trattenni più il fiato. Per liberarmi delle scariche e per respirare crai un'onda d'urto abbastanza potente da separare momentaneamente in due parti l'acqua, e con un salto vi salii sopra, utilizzando un sottile strato di energia sul tallone per potervi camminare sulla superficie.

Ehi ! Mi hai fatto male ! dissi portando una mano alla testa. Mi chiesi il perché di un colpo così violento; anche se c'era da aspettarselo, dopottutto stava giocando.

Camminando sull'acqua lo raggiunsi fingendomi distratto, passai oltre il trampolino e feci per andarmene, per poi girarmi di scatto e con un salto salire sulla tavola di ferro e tentare di prenderlo in braccio per lanciarlo in acqua, e poi seguirlo.

Jester vide finalmente che era uscito, lamentandosi per avergli fatto male.
Come risposta gli fece una linguaccia.
Lo lasciò fare fino a che non arrivò sulla tavola, sempre tenendolo d'occhio.
Quando lui si voltò, Jester fece un saltello, per poi tuffarsi dal trampolino, con due rotazioni prima di distendersi, un attimo prima di finire in acqua.

Dopo che si tuffò, in risposta alla sua linguaccia, gliene feci una anche io. Poi mi tuffai fino ad arrivare al fondo, inarcare la schiena e tornare su in sperficie galleggiando.

visto ? l'acqua è calda !

dissi mentre gli schizzai un po' del liquido trasparente