Caccia a Orochi!, Shuda e Lienne

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Dark Squall
view post Posted on 22/2/2011, 00:33




<i>Era da un bel pò di tempo che Shuda non aveva modo di andare a caccia...una caccia eccitante,pericolosa,al limite dell'estremo,qualcosa che in breve gli facesse mettere a rischio la vita e,in fin dei conti,riuscisse a fargli passare più di venti minuti in compagnia di un mostro idiota e debole,come di solito erano anche i suoi avversari...in effetti,non poteva proprio dire di essersi divertito,negli ultimi tempi...così,deciso ad affrontare qualcosa di inumanamente possibile,si avviò alla sede del Clan centurio...chissà come mai,ogni volta che vi entrava c'erano membri che fuggivano da tutte le parti,mentre altri si limitavano a fissarlo semplicemente sconvolti...marciò con decisione fino alla bacheca più grande,in cui erano scritti i nomi dei ricercati peggiori al mondo...notò,con un ghigno di soddisfazione,che tra i ricercati di Classe Omega spiccava il suo nome,seguito a distanza di un solo posto dal nome della suprema Alter...il suo sguardo però si posò ancora più in basso,verso quello che sembrava essere un ottimo avversario...Yamata no Orochi...un rumore alle sue spalle lo fece voltare:dieci guerrieri,di diverse razze,avevano sguainato le proprie armi,spade,lance e quant'altro,e adesso lo fronteggiavano,ben decisi a sfidarlo,a quanto gli sembrava...uno di loro,quello che sembrava il più feroce,si fece avanti:era alto almeno due metri e mezzo,largo quasi altrettando,non grasso,ma muscoloso,molto muscolo...reggeva tra le mani una grandissima ascia,non molto dissimile da una naginata,e sorrideva divertito guardando il mezzodemone,che di rimado lo guardava con uno sguardo annoiato.

-Con che coraggio ti presenti qui,dannato?Sei un ricercato su cui pende una bella taglia,sai?Non vedo l'ora di riscuoterla,una volta consegnata la tua testa a chi ha commissionato la tua cattura...allora...intendi seguirci con le buone,o dobbiamo portarti via con le cattive?-

Shuda lo guardò,ancora annoiato,mentre un secondo guerriero incoccava una freccia nel suo arco...era un'arma discretamente strana,formata con quella che sembrava essere un'ala di drago...carino,ma non abbastanza potente,questo lo sapeva.La freccia partì rapidissima,nemmeno un secondo dopo fu davanti al visto di Shuda che,fissandola,non si scansò nemmeno...un secondo dopo,però,reggeva saldamente la freccia tra indice e medio,spezzandola poi con una semplice pressione delle dita...il guerriero con l'arco lo fissò strabiliato,mentre il primo guerriero,quello con l'ascia,scostandosi i lunghi capelli castani dal viso,si avventò su di lui con un ruggito belluino...un secondo,un istante di lampi d'acciaio...l'ascia disegnò una elissi perfetta nell'aria,atterrando precisamente avanti rispetto a Shuda...il guerriero che la brandiva,nel frattempo,si ero guardato alle spalle,incredulo,prima che,con lentezza quasi banale,la sua testa cominciasse a perdere sangue...una sottile linea rossa si stava allargando sulla gola di quel tizio,ma un secondo dopo la pelle si saldò nuovamente,come se nulla fosse successo...gli occhi dell'uomo rotearono nelle orbite,dirigendosi verso l'alto e restando bianchi...gli altri guardavano il suo corpo orribilmente spaventati,e fissarono Shuda con qualcosa di simile al puro terrore dipinto negli occhi.

-C-Che cosa hai fatto?-

Shuda si voltò di nuovo verso la bacheca,continuando a leggere di quel ricercato...ma volle comunque rispondere alla domanda che quel guerriero gli aveva fatto.

-Gli ho sferrato un fendente alla gola...la lama è entrata davanti ed è uscita nuovamente dall'altra parte...la sua testa però non si è staccata a causa del forte calore del mio fendente,che ha fuso di nuovo la pelle in un unico agglomerato...soddisfatti ora?-

I guerrieri,di punto e in bianco,sparirono,emettendo una quantità di rumore non ben precisata...in due parole,stavano scappando come conigli.Shuda ormai aveva finito di leggere tutto quello che poteva e,soddisfatto,si recò all'Hangar sotterraneo della fazione degli Alter,dove un ometto untuoso e zelante si avvicinò subito a lui...la massa di capelli neri spettinati che aveva sulla testa si era tinta di un grigio scuro,facendolo sembrare molto più vecchio di quel che fosse in realtà;il fisico,una volta aitante,era collassato in malo modo,rendendolo fiacco e flaccido...il sorriso era discontinuo,dato che alcuni denti erano volati via,e gli occhi grandi,quasi tondi,rendevano la sua espressione opaca,come di perenne noia.L'uomo cominciò a parlargli con un tono di voce melenso,quasi seccante,dietro alla reverenza era possibile capire,piuttosto facilmente,la paura che aveva per quel cliente così scomodo.

-Oh,signor Shuda...quale onore per me averla qui!E' passato un bel pò da quando mi ha chiesto un mezzo di trasporto,vero?Oggi cosa desidera?Una bella macchina sportiva?Una moto?-

Shuda guardò per bene tutto quello che c'era in quella zona dell'Asshia...tra aerei,elicotteri,macchine e moto,c'era davvero l'imbarazzo della scelta...ma poi il suo sguardo venne a posarsi su qualcosa di diverso,di semplicemente bellissimo...aveva trovato il mezzo di trasporto adatto a lui,e se lo sarebbe fatto consegnare,volente o nolente che fosse stato il proprietario.Si diresse veloce verso quello che sarebbe stato il suo mezzo di trasporto,ammirandolo da ogni angolazione...poi,con un sorriso lievemente soddisfatto,puntò il dito contro di esso esclamando,con voce forte,sicura e imperiosa:

-Quello...voglio quello.-

L'uomo spostò lo sguardo da Shuda al mezzo di trasporto,mentre sulla fronte alcune goccioline cominciavano ad addensarsi...prese un fazzoletto,si deterse il sudore e disse,con voce incerta:

-Ehm...non che io sia contrario,ma non è proprio quello che si dice un mezzo sicuro...di norma,uccide tutti quelli che lo usano per spostarsi da qualche altra parte,non importa chi siano...i loro corpi in cenere sono tutto quello che sia mai stato trovato.-

E azionò un pulsante alla sua destra,mentre moltissime luci si accendevano e veniva rivelato finalmente il mezzo di trasporto prescelto da Shuda...un enorme drago,nero e nerboruto,lungo circa dodici metri e alto quasi quattro,con enormi ali richiuse sulla schiena e una testa allungata,con due corna sulla sommità...svegliato dalla presenza di Shuda e dell'uomo,spalancò la bocca ed emise un ruggito poderoso,mentre la gola cominciava ad illuminarsi...un secondo dopo,un getto violentissimo di fiamme si abbattè su Shuda,dato che l'uomo che era proprietario della concessionaria si era scansato appena il drago aveva ruggito...le fiamme durarono per un bel pò,riducendo in cenere tutto quello che toccavano e facendo addirittura tornare allo stato liquido il metallo di cui era formato il pavimento...ma,quando le fiamme si diradarono,il drago fissava con sguardo indispettito il corpo di Shuda che,benchè fosse a petto nudo,non aveva subito nemmeno un graffio e lo guardava con una strana luce maniacale negli occhi...si avvicinò alla gabbia,prendendo la testa del drago con le mani,una alla sua destra e una alla sua sinistra,abbassandola in modo che questi potesse guardarlo dritto negli occhi.

-Da questo momento in poi sei mia...chiaro?-

Il drago ruggì ancora,tentando di mordere la testa di Shuda...
Il cielo azzurro,per qualche secondo,fu oscurato da qualcosa che gettava ombra sul suolo circostante...un enorme drago nero volava,libero e senza alcuna catena,nel cielo azzurro,con qualcosa,o qualcuno,sul dorso...

-Vira verso est,e scendi di quota...arriveremo tra quasi dieci minuti,se continui a salire non saprai dove fermarti.-

Con un ringhio simile ad un verso di comprensione,il drago eseguì gli ordini di Shuda...quando l'animale,infatti,aveva cercato di mordere la sua testa,il ragazzo aveva fermato le sue fauci con le mani,allontanandole dalla sua testa e lasciando che quello potesse richiuderle senza alcuna punizione...un solo avvertimento,comunque,era stato dato a quel drago.

-Provaci ancora una volta,e di te non farò restarre nemmeno il ricordo...mi sono spiegato?-

Nella mente del drago era ancora visibile lo sguardo del giovane vampiro..freddo,distaccato,senza alcuna traccia di timore...e,soprattutto,il crescente istinto omicida che persino quell'animale così selvaggio poteva intuire...si era sottomesso,ovviamente,per paura di quell'essere...ma aveva avuto i suoi privilegi,alla fine...il vampiro non lo teneva chiuso in una gabbia,almeno,lo faceva volare di nuovo...e,da quel che aveva capito,il ragazzo era deciso a lasciarlo libero finchè non avesse avuto bisogno di nuovo di lui,e questo gli bastava.Il drago fece una giravolta a mezz'aria,lasciando Shuda a reggersi solo con i fianchi sulla sua pelle squamosa...in effetti,non ricordava di aver mai viaggiato sul dorso di un drago,prima di quell'occasione...e,doveva ammetterlo,gli stava piacendo moltissimo.Improvvisamente,un sorriso si allargò sul viso di Shuda che,incurante dell'altezza a cui si trovava,spalancò le ali staccandosi dalla schiena del drago;questi si fermò,non sentendo più il contatto con il corpo del giovane,e si guardò alle spalle,continuando a sbattere le ali.

-Che ne dici di una piccola sfida?Useremo entrambi il fuoco per cercare di fare quanti più danni possibili a quelle piccole montagne,che ne dici?Colui che ne distrugge la maggior parte,vince!-

Il drago,con un ruggito poderoso,cominciò a incanalare nel suo corpo una fiammata abnorme,che scagliò contro la metà della montagna prescelta...essa fu così forte da spaccarla praticamente in due,lasciando solo una collina di altezza precisamente dimezzata rispetto alla montagna colpita.Shuda,dal canto suo,sollevò la mano destra,su cui comincavano a formarsi delle piccole scintille rosse...a poca distanza dalla sua mano si creò una sfera rossa di piccole dimensioni,che crebbe fino a formare un'altra decisamente più grande...infine la lanciò,e quella colpì la montagna senza sortire alcun danno effettivo.Il drago esplose in un ruggito fragoroso,non dissimile da una risata...Shuda,però,sorrideva...un secondo dopo,con un tremendo boato,la montagna esplose,interamente,lasciando nell'aria solo un polverone nerastro,mentre anche la collinetta creata dal drago si disintegrava...con un sorriso soddisfatto,Shuda montò di nuovo a cavallo del drago,carezzandone il collo sul lato destro.Un ruggito esasperato del drago fu ben udito dal vampiro,che gli disse:

-Non te la prendere,dai...per questa volta è andata male,la prossima volta forse riuscirai a battermi.-

In pochissimo tempo,forse perchè il drago desiderava almeno far sfoggio della sua velocità,i due arrivarono a destinazione...Shuda smontò con eleganza dal suo dorso,dandogli un paio di colpetti con il palmo della mano sul muso,prima di dirgli:

-Adesso sei libera di andare...quando avrò bisogno di te ti farò un fischio,in tutti i sensi....tieniti pronta e,soprattutto,tieniti alla larga da qui,non vorrei che tu venissi coinvolta nel mio scontro con il ricercato...intesi?-

Il drago ruggì nuovamente e partì di gran carriera verso le montagne...con un sorriso,Shuda si chiese se per caso volesse continuare a provare da solo l'opera di demolizione di montagne cominciata prima con Shuda.Discese al suolo con molta velocità,provocando una sottospecie di scoppio...si era avvicinato moltissimo alla velocità del suono,e questo aveva generato un'onda sonora abbastanza potente...un ruggito in lontananza lo fece sorridere...chissà come mai,in quel ruggito riusciva chiaramente a cogliere la parola "Spaccone".Al suolo,ad aspettarlo,non c'era nessuno,ma dubitava che la Suprema dei Blue Guardian avrebbe faticato a seguirlo.Ora era solo questione di trovare il serpentone e il favoloso tesoro che custodiva...la Spada di Kusanagi...
Shuda sorrise ripensando a quello che aveva letto una tempo...in effetti lui conosceva molto bene la leggenda della spada di Kusanagi,uno dei tre tesori di Yamato...una spada veramente leggendaria,a tutti gli effetti...avrebbe deciso poi il da farsi,per il momento non voleva compromettersi...



 
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~•Dark Empress
view post Posted on 4/3/2011, 18:18




-Shugohakke Rokujyuu Yonshou!!-
Gli occhi neri come la pece, attornati da grosse venature che stavano a indicare l'attivazione della tecnica oculare chiamata Byakugan tramandata dal potente clan Hyuga, della Demone della Quarta Notte erano sbarrata, la sua pelle grigia era cosparsa di ferite e graffi, dalla bocca contenente le zanne affilate della ragazza scendeva una scia di sangue color rosso scuro che ne stava a indicare la densità. I capelli rossi e lunghi si districavano nel vento che la sua aura, portata al massimo, creava, attorcigliandosi a volte nelle bianche protuberanze, simili a corna, che le uscivano dal capo della ragazza.
I vestiti simili a una tunica color grigio erano0 strappati e rivinati mentre erano legati al corpo della demone da un enormecintura color violetto.
Le mani, culminanti con lunghe e affilate unghie più simili ad artigli cominciarono a muoversi in ogni direzione a velocità sempre più elevata, mentre la sua energia spirituale fuoriusciva dalle mani grazie al Byakugan formando delle linee taglienti che rimanevano come scie lasciate dalle mani.
Raggiunto un altissimo livello di velocità, mentre l'intero busto rimaneva immobile, l'energia rilasciata dalle mani aveva formato una rete simile a un fittissimo e impenetrabile scudo di puro Chakra, che una volta raggiunto l'apice della potenza si ingrandì di botto creando una mini fortezza di forma sferica, ma non ci fu nulla da fare.
La gigantesca coda piena di enormi aculei, grande quanto, se non di più, un intero grattacielo di circo duecento piani, si scaraventò contro la tecnica difensiva più potente della suprema dei Blue Guardians infrangendola senza il minimo problema; L'intero corpo della demone fu travolto e sbalzato via dal corpo, mentre la ragazza fece un volo di circa trenta metri all'indietro urlando per la potenza del colpo subito, cadendo nel lago.
Riemersa si risollevò in piedi e, con l'aiuto del Chakra si stabilizzò in posizione eretta come se sotto di lei vi fosse una superficie solita, mentre intorno a lei vi era un enorme lago molto agitato dai movimenti causati dalla creatura apocalittica che la suprema stava affrontando.
Davanti a lei vi era l'immenso Demone Tricoda, uno dei potentissimi nove cercoteri, una fonte di potere infinito, la quale aveva una forma di un'abnorme tartaruga, grande come un intero villaggio con gli interni di uno strano tessuto rosso, quasi totalmente ricoperti da una spessissima armatura di titanio, sulle zampe e sul dorso, riempite entrambe di enormi spuntoni grigi.

SPOILER (click to view)
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Lienne aveva deciso di dare la caccia ai cercoteri per appropiarsi di quell'immenso potere, ma forse stavolta era andata troppo oltre le sue capacità, ma chiunque la conoscesse sapeva che era una combattente molto molto testarda.

-E' TUTTO CIO' CHE SAI FARE!!?? MI DELUDI, SEI SOLO UN'ENORME TARTARUGA OBESA!!-

L'immensa creatura emise un ruggito assordante, ma Lienne era giàò concentrata su altro, era già a quota 337 sigilli in solo mezzo minuto; si era allenata tantissimo per velocizzare al massimo la composizione dei quattrocentoquarantaquattro sigilli che richiedevano l'attivazione della sua tecnica suprema.
Ben presto li ebbe finiti tutti e unì le mani come se fosse un segno di preghiera per poi urlare:

Tecnica Proibita Suprema: Invocazione del Flauto Titanico!!

quelle parole fecero cambiare nuovamente il cielo, che dai nuvoloni scuri divenne sereno, ma buio come mille notti artiche... il vento incominciò a soffiare fortissimo e gelido mentre si concentrava davanti alla regina dei Blue Guardians diventando un gorgo di potentissima energia oscura che continuava a concentrarsi sempre di più, fino a diventari una lieve striscia di pura oscurità infernale... questa poi avvolta da una luce viola si tramutò in un piccolo flauto traverso che, viste le crepe e il materiale di creta aveva l'aria di essere antichissimo... si pensava che fosse il flauto con cui Satana creasse e richiamasse i suoi demoni guardiani più potenti, tre Shikigami che rappresentavano la nascita dei combattimenti, rappresentavano la distruzione dell'attacco, l'inattacabile difesa e l'indissolubile velocità... ed adesso quel flauto risideva nell'unica discendente che conosceva la melodia che invocava quelle tre creature della distruzione... i tre seguaci di Lienne ghignavano, ancora dentro il flauto, mentre questa posava le labbra sul foro da cui iniziò a far passare l'aria che iniziò ad emettere dei suoni dolci e puri che fecero calare il silenzio più assoluto nella zona; tutto sembrò isolarsi mentre rimaneva solo quella dolce melodia nell'aria, ma quella era solo la quiete prima della tempesta... il suono finì tutto ripiombò nel più totale del silenzio, dopo qualche decina di secondi un gigantesco fulmine viola cadde ai piedi del Demone della Quarta Notte formando un cerchiò che si ricoprì di tanti segni, di natura mistica che si allargò per una grande area... da lì iniziarono ad emergere le tre sagome della leggenda, i creatori dei combattimenti, i figli della guerra... tre titani; il primo aveva il petto nudo e gli occhi bendati da una fascia, attorno ai polsi erano legate due lame ciascuno mentre la parte inferiore era semplicemente coperta da un panno enorme, quello era il titano creatore della capacità di evitare i colpi e correre più veloce del vento, privo di occhi perché capace di percepire ogni singolo movimento di ogni singolo atomo nell'aria; il secondo era un enorme titano completamente legato da delle bende dall'inguine fino al capo che era completamente ricoperto di aghi che infilzavano il cranio che sembrava essere completamente girato, quello era il titano creatore della difesa inattaccabile, capace di fermare col suo corpo anche il più potente degli attacchi e saper usare il suo corpo durissimo e resistente anche come arma; L'ultimo era il titano più crudele e distruttivo dei tre, i lunghissimi capelli coprivano il viso, si diceva che chi vedesse quel viso diventasse solo una putrida massa di carne maciullata, il corpo era ricoperto da una tunica nera mentre sotto braccio teneva una gigantesca mazza di metallo con degli spuntoni che fuoriuscivano ovunque; quello era il titano creatore dell'offensiva in tutta la sua potenza, in tutte le sue forme e in tutti i suoi generi... quei tre titani alti come una fortezza comunicavano mentalmente con la loro padrona, cosìcchè adesso aveva tre grandi, anche se non ancora quanto l'avversario, alleati dalla sua.

-Voglio Brodo di Tartaruga stasera per cena... non accetto altre opzioni, questo è il menù e voi siate degni di essere i miei chef.... ANDATE!!-

In preda alla stanchezza la ragazza incominciò persino a delirare, parlando di cucina e chef. Ma i demoni erano in simbiosi con la mente della padrona e capirono cosa ella intendesse prima ancora che le parole venissero pronunciate.
Il Demone Tricoda, nemmeno il tempo di una mossa, sentendosi minacciato, caricò nelle sue fauci gigantesche un enorme agglomerato di energia alquanto instabile; stava per preparare un attacco assurdamente potente.
Pochi secondi di caricamento e dalla mostruosa bocca del Cercotero partì un enorme raggio di color rosso cremisi che non prometteva nulla di buono; di scatto il demone Mummia, incarnazione demoniaca della pura difesa si mise tra gli alleati e il raggio, era intenzionato a pararlo.
Con un piccolo rantolo sembrò evocare una strana tecnica, che era conosciuta come triplo Rashoumon, difatti tre enormi muri giganteschi emersero dall'acqua; questi muri avevano l'aspetto delle entrate delle pagode giapponesi e sul portone avevano incise le tre facce di Satana in persona.

SPOILER (click to view)

SCENA DAL 2:30 AL 3:50


Il raggio si scontrò contro il primo Rashoumon creando delle crepe e infrangendolo senza troppi problemi ma incontrando il secondo già desistette dall'infrangerlo in un lasso minimo di tempo, na alla fine anche il secondo muro demoniaco venne infranto ma al terzo l'enorme raggiò esplose con il terzo muro creando un enorme esplosiane alla quale seguì una grande coltre di fumo.
Un corpo velocissimo sembrò uscire da quella coltre per lanciarsi contro il mostro; era il deomne con le lame ai bracci che era a stento visibile a occhio nudo e, per quanto la tartaruga nonostante la sua massa immensa riuscisse a muoversi velocemente, non potè fare nulla contro il demone che infilzò nelle aperture che congiungevano le zampe al corpo del mostro con le sue due lame legate ai bracci.
Il Demone Tricoda emise un fortissimo rantolo per poi scagliare tutte e tre le code sul demone che l'aveva appena ferito con una velocità impressionante trapassandolo in più punti del torace; il demone per quanto veloce non riuscì a evitare il colpo essendo troppo vicino e piano piano si disintegrò in un cumulo di polvere nera come se fosse sabbia metallica.
Ma nel contempo il terzo demone, incarnante la potenza offensiva in ogni suo genere stava caricando in se un raggio simile a quello precedentemente assestato dalla tartaruga.

-GIGANOREIS!!-

La suprema Lienne lanciò in simbiosi con la sua creatura un suo di raggio piùttosto potente ma nulla rispetto a quello delle creature, il quale però si fuse a quello di altissima potenza del demone con la mazza per conferirgli ulteriore potenza e una connotazione di elemento oscuro, del quale il Giganoreis era impregnato.
Il colpo si schiantò contro il guscio rinforzato del Demone Tricoda causando una potente espolosione, alla termine del quale però lo scudo naturale dell'animale sembrò essere solo crepato in una piccola parte, era praticamente indistruttibile.
Lienne dovette a quel punto rassegnarsi, aveva speso fin troppe energie ed era allo stremo, tantochè perse le sue sembianze di Demone della Quarta Notte e risprese le sue sembianze umane, i suoi occhi persero persino il Byakugan tornando color blu zaffiro e i capelli da rosso cremisi tornarono ad essere la folta chioma bionda di sempre, e anche i vestiti mutarono nuovamente in quelli classici che la Suprema era solita portare.
Lienne con le ultime forze rimaste aprì un portale oscuro dimensionale sotto i suoi piedi cadendovi sotto, mentre il demone lanciò un altro dei suoi devastanti attacchi stavolta eliminando i rimasti.
Teletrasportatasi nella sua sala del trono Lienne cadde al suolo in ginocchio mentre il fiatone le gonfiava i polmoni come se avesse tgenuto il respiro oltre il limite da lei consentito; era stremata come mai in vita sua.

Che stupida.... credevo di.... essere in grado.... di poter catturare.... uno di quei cosi....

Lienne era così stanca che faceva fatica persino a pensare... Poco dopo si accasciò a terra perdendo i sensi e dandosi a un lungo riposo rigenerante...

Un paio di giorni dopo Lienne si era completamente ripresa dallo scontro e decise che era venuto il momento di mettersi sotto duro allenamento, e quale modo migliore se non dare la caccia ai mostriciattoli del buon vecchio caro Clan Centurio; apparsa davanti al posto Lienne entrò, ma la scena che le si presentò la lasciò perplessa, era quasi vuoto, vi era solo il proprietario, il barista e due uomini di cui uno morto per terra con la tesata che aveva segni di bruciature su tutto il collo.
Appena videro la nuova arrivata subito si rivolsero a lei con voce scontrosa.

-Se cerchi il vampirello lo hai mancato di poco, altrimenti smamma che oggi siamo chiusi... Quel bastardo ha preso il volantino del Yamata no Orochi ed è andato via...-

Oddio no.... ma perchè mi perseguita?? E che palle, vorrà dire che farò una caccia con lui se è l'unico ricercato disponibile.

Lienne fissò la concentrazione sul supremo Alter Shuda, il che non richiese molto tempo, poichè conosceva benissimo il suddetto personaggio e ciò che era collegato alui; a breve si aprì un nuovo portale nella quale ella entrò, per poi riuscire in una piccola landa costeggiata dal mare, si trattava della Costa Phon, la costa marittima più adiacente all'Assiah.
Lì vide colui che cercava, e da lui si allontanava un enorme drago nero... La ragazza fece segno con la mano.

-Ehi pipistrellino!! Hai un mezzo di trasporto un po' vecchiotto non credi?? Non si va in giro con i draghi da tempo... Comunque, con il putiferio che hai combinato al Clan Centurio non ho potuto prendere in consegna alcun ricercato, ergo mi prenderò metà del bottino cacciando il tuo assieme a te, che tu lo voglia o meno, in quel caso riscatterei solo due taglie al posto di una.-
 
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Dark Squall
view post Posted on 5/3/2011, 22:37




E dunque eccolo lì,in riva alla costa Phon,guardando il mare e lasciandosi cullare dalla brezza marina che spirava dolcemente contro il suo corpo...ma aveva ormai imparato che il novantanove per cento delle volte una scena idilliaca come quella stava solo a significare quanto duro sarebbe stato lo scontro con il ricercato,il nemico o l'entità che fosse.Una specie di contrappasso...rovinare una scena idilliaca per riuscire a conseguire un risultato,dimentico di qualsiasi conseguenza potesse mai derivare dalle sue azioni...guardò il sole che si levava lentamente dalle acque,irradiando ovunque la sua luce così brillante e intensa...da far venire il voltastomaco,qualcosa il cui solo pensiero lo disturbava grandemente.Stettè lì,riflettendo sul da farsi,quando notò qualcosina venir fuori dall'acqua...qualcosa di bianco,sfiorava appena la superficie del mare,increspando le onde e muovendosi molto velocemente...pose una mano alla spada,prima di vedere qualcosa di enorme spiccare un balzo dall'acqua,avvitarsi e ricadere con un tonfo sordo e un canto decisamente rilassante,anche se intenso...rinfoderò quei due centimetri di spada che aveva estratto dall'elsa scuotendo la testa e sentendosi un pò sciocco...era solo una balena,una grande balena che aveva deciso di fare un piccolo tuffo sollevando quintali d'acqua...improvvisamente avvertì una determinata sensazione e,già sapendo quello che avrebbe trovato voltandosi,si girò e vide Lienne,la sovrana dei Blue Guardian...che diavolo ci faceva lei lì?Voleva essere spazzata via?Indubbiamente non si rendeva conto che in quel luogo stava per avvenire un combattimento tra due ricercati di classe Omega,altrimenti,come minimo,il buonsenso le avrebbe detto di scappare a gambe levate e di non voltarsi indietro...e invece eccola l',arrivando di gran carriera come se quella fosse semplicemente una scampagnata e loro due si fossero dati appuntamento...eccola giungere attraverso un portale oscuro come suo solito,una peculiarità che non aveva perso da quando era stata trasformata da una Nessuno ad un demone...bhè,ad ognuno il suo.

CITAZIONE
-Ehi pipistrellino!! Hai un mezzo di trasporto un po' vecchiotto non credi?? Non si va in giro con i draghi da tempo... Comunque, con il putiferio che hai combinato al Clan Centurio non ho potuto prendere in consegna alcun ricercato, ergo mi prenderò metà del bottino cacciando il tuo assieme a te, che tu lo voglia o meno, in quel caso riscatterei solo due taglie al posto di una.-

Shuda la guardò,per un secondo incredulo e con gli occhi sgranati per la sorpresa...lei,lì,per affrontare un ricercato come Yamata no Orochi e,nel caso impedita,anche Shuda?Era uno scherzo o cosa?Vide nei suoi occhi la determinazione e improvvisamente la sua espressione mutò di colpo,mentre lui portava una mano alla fronte e rideva sonoramente di quella affermazione,quasi fosse una battuta implicita e non voluta,ma che comunque aveva sortito il suo effetto...Cercando di riprendere fiato per il gran ridere,scosso in tutto il corpo,riuscì ad articolare:

-Tu...contro due omega...credi...ahahahaha...di...ahahahahah...vincere?AHAHAHAHAHAHAHA!-

Aveva gli occhi velati di lacrime,mentre fissava Lienne e cercava di capire dove fosse lo scherzo,ma improvvisamente sentì qualcosa alle sue spalle,qualcosa che gli fece percorrere la schiena di un vero e proprio brivido avvertendo qualcosa sollevarsi dall'acqua...che stava piano piano ribollendo,trasformandosi in una sostanza verdastra e senza alcuna lucentezza,anzi,era molto torbida.Improvvisamente una grandissima ombra scura cominciò ad agitarsi sotto la superficie dell'acqua,creando onde di acqua velenosa che lui fu costretto a tagliare in due per non farsi colpire,salvando se stesso e Lienne...l'acqua,infatti,appena colpite alcune rocce,prese subito ad agire come un potentissimo acido,a cui la sua spada aveva resistito solo per la sua grande forza e per il fatto di essere ricoperda di energia di fuoco.Indubbiamente qualcosa aveva rotto il suo sonno,decisamente qualcosa che non era un bene svegliare improvvisamente,così come era successo...ma cosa avrebbe mai potuto far risvegliare un essere che fino a qualche secondo fà dormiva placidamente,o quasi?Fu presto detto:appena la superficie dell'acqua si infrase,rivelando una gigantesca testa di serpente,Shuda potè vedere che nelle sue immense fauci c'era proprio la balena che lui aveva visto prima...evidentemente,la bestiola aveva fame.Sgranocchiò la balena senza alcuna fretta,mentre dalle sue zanne colava bava mista a sangue e carne di quell'animale,ormai ridotto ad una poltiglia sanguinolenta.Il serpentone non ci mise molto a buttarla giù,mentre Shuda fissava la scena disgustato...poi,improvvisamente,dall'acqua emerse una seconda testa...e una terza,e una quarta,finchè lui e Lienne non ebbero sedici occhi gialli e famelici puntati contro.

-Che fortuna...indubbiamente il serpentello ritiene che noi possiamo essere classificati come cibo...pronta a sfidare questo mostriciattolo,Suprema Blue Guardian?Spero che tu ti sia ricordata ti portare anche il mio regalo con te,aiuterebbe moltissimo la situazione,ritengo.-

Fissò negli occhi ogni singola testa,pensando un pò a che diavolo potessero fare loro due contro una cosa del genere...indubbiamente doveva essere un fortissimo mostro,ma come abbatterlo e come distruggerlo,se l'unico che aveva avuto l'opportunità di sconfiggerlo era stato un dio?Pensò e ripensò,passando in rassegna ogni tecnica a sua disposizione...in effetti molte di quelle erano letali,ma per un ricercato di classe Omega,non era poi così sicuro che avrebbero sortito gli effetti sperati.Alla fine decise...sollevò la spada,dicendo:

Bankai!

Il suo corpo fu avvolto da un'aura rossa e nera davvero terrificante,e per un attimo anche il mostro si bloccò a fissarlo,mentre una vera e propria tempesta di polvere circondava l'intera zona...nel punto in cui c'era Shuda,si sentiva chiaramente qualcosa come un piccolo sole ardere di un'energia che veniva liberata a oltranza,come se in quello stesso momento il vampiro stesse facendo esplodere qualcosa...poi,d'improvviso,un'enorme fiammata si liberò dal centro,assumendo la forma della morte...poi,così com'era arrivata,venne di nuovo inglobata al centro,mentre una specie di onda d'urto dissolveva la polvere,e al centro,avvolto in un manto nero e reggendo tra le mani una katana nera,calmo e rilassato come non mai,Shuda stava fissando il suo nemico con uno strano sguardo...quasi sufficienza,come se non lo ritenesse al suo livello...fissando la spada al suo fianco,fece un piccolo inchino al mostro,alzando la testa e dicendo semplicemente:

-Tensa Zangetsu...Catene oscure straziano il cielo.-

Sorrideva visibilmente,ormai,dato che la forza di quella tecnica stava nel conferire una velocità innata al combattente...alzò la spada,puntandola contro il nemico prima di dire,con voce ruggente:

-Pronto ad affrontare un altro ricercato di classe Omega,mostro?Spero che tu lo sia,altrimenti non potrò divertirmi con te!-

Aveva sul visto un' espressione feroce,quasi animalesca,con un ghigno malvagio stampato in volto e una luce sinistra negli occhi...in effetti,era davvero terrificante,guardarlo in quello stato.Aumentò a dismisura la sua aura,che fece non solo tremare il terreno,ma che addirittura lo spaccò in vari punti...poi,scattando agilmente,si mosse a zig zag tra le otto teste del mostro,sperando di confonderlo.

§L'ultima volta hanno usato otto botti di Sakè per farlo ubriacare...spero che i miei movimenti gli confondano altrettanto il cervello...§

Decise di correre molto velocemente,prima di fermarsi davanti ad una delle teste e sorridere...sollevò la mano destra,sempre con quel ghigno diabolico sul volto,e cominciò ad accumulare energia...l'unghia dell'indice della sua mano crebbe e si tinse di un colore rosso scuro,mentre Shuda puntava la mano verso tre diversi punti del corpo del mostro-la zampa destra,sopra l'attaccatura del ginocchio,il punto del corpo dove si incrociavano le teste e la testa che aveva davanti-prima di portare indietro la mano e dirigere in avanti l'indice,esclamando:

-Scarlat Needle!-

Tre puntini scarlatti volarono ad una velocità impensabile verso le zone del mostro che lui voleva colpire...in effetti,non avrebbe avuto nessuna delusione nel vedere che non erano andate a segno,ma forse una di quelle sarebbe riuscito a colpire il mostro...e,allora,avrebbe provveduto a colpirlo con le altre tredici,prima di scagliare al sua Antares.Per essere sicuro di poter in qualche modo colpire meglio il mostro,poi,decide per una tecnica che non aveva ancora completamente sperimentato...posizionò le mani al petto,incrociandole e scatenando buona parte della sua forza spirituale,mentre le mani si tingevano di una lieve sfumatura nerastra con delle scariche elettriche di color nero pece...improvvisamente,poi,lui alzò le mani e davanti,intorno,dietro e sopra il mostro si vennero a creare dei piccolissimi frammenti riflettendi,non dissimili in effetti a tante piccole,minuscole stelline...ma quelle che potevano sembrare stelle alla luce del sole incandescente e brillante che c'era altro non erano se non puri quanto compressi frammenti di una tecnica che lui di solito usava solo per difendersi...il Crystal Wall.Sostanzialmente la funzione di quel muro di cristallo era una:riflettere al nemico il colpo che veniva spedito contro Shuda con la medesima potenza con cui veniva spedito,agendo da vero e proprio specchio...utilizzandolo in quel modo,invece,cercò di creare una fitta rete di rimbalzi utilizzando una tecnica piccola ma mortale,come la Scarlat Needle,riflessa su piccoli frammenti di specchio,al fine di colpire Orochi almeno,se fosse stato possibile,con alcune delle punture velenose della tecnica dello scorpione...e,nel caso in cui tutte e tredici fossero andate a segno,avrebbe provveduto a utilizzare l'ultima delle punture,la morte cremisi,Antares,recando morte al nemico con un'altissima probabilità...unico problema restava quello:il serpentone sarebbe rimasto placidamente immobile a farsi colpire?O avrebbe in qualche modo parato i colpi che lui e Lienne avevano intenzione di portare contro di lui semplicemente utilizzando una tecnica difensiva?Non seppe darsi una risposta,di certo entrambi i guerrieri avrebbero visto la forza di quel mostro di lì a poco.

-Lienne ascolta,non dobbiamo in alcun modo permettere che questa bestiaccia si difenda o abbia la possibilità di organizzarsi...dunque,mi dispiace,ma dobbiamo continuare a colpirlo,sempre,in ogni modo e con ogni mezzo,altrimenti questo bestione potrebbe avere la meglio...dunque...testa bassa e occhi aperti!-
 
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†Lu¢ifer†
view post Posted on 1/4/2011, 16:01




Yamato No Orochi.Bastava quel nome per incutere terrore nelle genti di tutto il Mondo esterno.Quella mitica bestia era sempre stata considerata una leggenda fino a quando poche decine di anni fa fece la sua apparizione scatenando caos e distruzione in lungo e in largo.La leggenda descriveva il mostro come un drago o un serpente avente otto teste e otto code, con gli occhi rossi come ciliegie invernali. Il suo corpo era così gigantesco da poter coprire otto valli e otto colline, il suo ventre era sempre coperto di sangue e di fiamme.Itachi leggeva beato l'antico testo del Kojiki, nel quale erano contenute tutte le leggende tramandate di padre in figlio e che furono poi successivamente scritte in modo che il tempo non variasse mai più quelle storie fantasiose e che avvolte celavano al loro interno delle vere realtà.Itachi si rituffò con maggiore foga nella lettura, voleva scoprire di più su quel mostro.A Itachi da qualche tempo era venuta uno strano interesso per quei rettili, viscidi ma altrettanto, i serpenti ben presto divennero una vera a propria fissazione per il giovane sebbene non riusciva a spiegarsi bene il perchè.In poche settimane aveva riempito la sua nuova libreria di volumi di enciclopedie che trattavano tutte la storia e le varie specie di serpenti esistenti nel mondo.Fu proprio leggendo un di questi libri che Itachi si imbattè per caso nel nome dello Yamata No Orochi, descritta come una creatura malvagia e potentissima spingendo l'Uchiha a ulteriori ricerche.Finalmente dopo settimane di richerche trovò il libro che cercava e ora giaceva steso sul letto a sfogliare avido le pagine dell'antico testo contenente la storia completa della mitica bestia dalle otto teste. Riprese a leggere la storia.A quanto pareva L'Orochi abitava proprio in una regione di Yamato, denominata Izumo.Durante quegli anni sempre secondo la leggenda Orochi chiedeva in sacrificio delle vergini, una per ogni anno in cambio della promessa di non devastare le terre di quella gente.Dopo essere stato esiliato dal paradiso, Susanoo, dio del mare e delle tempeste, giunse nella regione dominata da Orochi dove incontrò tre persone disperate: due genitori ed una giovane ragazza. I due anziani gli riferirono che la ragazza, Kushinada, era la loro figlia e la prossima predestinata al sacrificio alla malvagia creatura. Alcune leggende riferiscono di altre sette figlie che già avevano precedentemente subito la stessa sorte che ora attendeva la fanciulla.La bellezza della loro figlia era sconvolgente talmente sconvolgente che Susanoo finì inevitabilmente per innamorarsene.Questo spinse il Dio delle Tempeste verso un inevitabile battaglia contro lo Yamata No Orochi.Così, il dio promise che avrebbe salvato la sua vita, in cambio della possibilità di sposarla. Ovviamente, i genitori acconsentirono al matrimonio, pur di aver salva la vita della loro figlia. Susanoo, allora, ordinò che fossero raccolti otto barili di sake, da disporre di fronte alla casa dove vivevano i tre, quindi trasformò Kushinada in un pettine, che usò per acconciarsi i capelli, quindi si nascose in una vicina foresta.Quel che successe in seguito è riportato in varie versioni, tutte più o meno simili ma nel libro che leggeva il Ninja erano riportate solo due versioni, le più accreditate dallo scrittore.La prima narrava che lo Yamata no Orochi giunse di fronte alla casa di Kushinada, trovò gli otto barili di sake e non poté far a meno di ubriacarsi, finché ogni testa cadde addormentata. Solo quando tutte le teste del mostro scivolarono in un sonno profondo, Susanoo abbandonò il suo nascondiglio e le recise, uccidendo il drago leggendario.La seconda invece non era in disaccordo, infatti l’altra versione della leggenda racconta, invece, di come Orochi fosse sì ubriaco, ma non addormentato all'arrivo di Susanoo. Ne seguì, quindi, un combattimento che durò per ore, deciso alla fine solo dalla stanchezza e dalla mancanza di lucidità del mostro, che ne decretarono la sconfitta.Dopo aver tagliato tutte otto le teste di Yamata no Orochi, Susanoo cominciò a tagliargli anche le otto code. Sempre secondo il mito, riuscì a tagliare senza difficoltà le prime sette ma, quando giunse all'ottava e maggiore di esse, la sua spada impattò contro qualcosa di molto resistente. Fu così che Susanoo trovò la leggendaria spada Kusanagi no tsurugi.Un’altra versione della leggenda narra che, dopo l’uccisione del drago ad otto teste ed il rinvenimento della spada,Kusanagi no tsurugi fu consegnata alla Dea del sole Amaterasu, sorella di Susanoo, come dono di riconciliazione. Da allora, la spada è ritenuta una dei Tre Tesori Sacri di Yamato.Dopo la morte di Yamata no Orochi, Susanoo sposò la giovane Kushinada e i due vissero felici in una casa costruita nella regione di Izumo.Itachi fece una smorfia schifata leggendo l'ultima riga che riguardava le nozze del Dio e la ragazza umana, visto che non era una cosa che gli interessava molto in quei momenti.Gettò il libro a terra ormai aveva letto abbastanza, si alzò dal letto e si avviò verso la sua cucina.Fuori dalla finestra il sole iniziava a brillare alto nel cielo, dopo una intera notte passata a leggere finalmente quella grande sfera luminosa faceva la sua apparizione su tutta l'Assiah.Alla vista dei primi raggi di sole che filtravano attraverso il vetro della finestra Itachi si sentì finalmente molto meglio.Lo Shinobi come suo solito aveva trascorso una notte insonne, non riusciva più a dormire senza rivivere quei terribili momenti che appartenevano al suo passato, quei stessi momenti che lo tormentavano da anni e che non lo lasciavano riposare. Negli ultimi tempi però quella sensazione di disagio che provava era aumentata e nei suoi incubi appariva ricorrente un dettaglio che prima di allora non aveva mai notato. Un uomo alto, dalla pelle bianca pallida come la luna e quei occhi che Itachi non riusciva a scordare.Quelle iridi gialle con quella pupilla così simile a quella di un rettile.Itachi aveva sentito parlare di lui, era un ninja del suo stesso villaggio e proprio come Itachi era un nunkenin, era conosciuto con il nome di Orochimaru.Il giovane Uchiha nn seppe spiegarsi il perchè di quelle apparizioni ma era certo che quando aveva visto per la prima volta quel ninja era iniziata quella strana fissazione verso i serpenti.Nel percorso che portava verso la cucina Itachi dovette scavalcare una miriade di scatoloni contenenti pelle di serpente o diavolerie simili ma nonstante tutto quel materiale c'era qualcosa che gli mancava, la pelle di Yamata no Orochi e la pelle del Serpente Bianco. Itachi in nessun modo riuscì a trovare questi due oggetti sebbene avesse cercato in lungo e in largo.La sua casa era troppo piccola per contenere tutte quelle cianfrusaglie e pensava seriamente di spostarsi nell'antico tempio Uchiha nel mondo esterno.Li avrebbe portato tutta questa roba, era sicuro che li non avrebbe destato sospetti.Ma tutto ciò era rimandato fino a quando non avesse avuto del tempo libero e quella mattina era già pieno di impegni anche se uno su tutti lo intrigava.Infatti la sera precedente gli era stato recapitato un messaggio di un giovane assistente del vecchio gestore della Sede Del Clan Centurio.Nel messaggio era contenuto un invito, il proprietario della sede aveva richiesto al ninja di presentarsi il mattino seguente all'edificio centrale che si trovava nel lato neutrale dell'assiah.Tuttavia sull'invito non c'era scritto un determinato orario e Itachi decise che anche se era presto si sarebbe recato subito li.Stranamente quel giorno decise di non portare con se il suo mantello nero, neanche il capello ma indossò solamente la sua tuta da Anbu.Uscì subito dopo aver fatto colazione, e si diresse lentamente verso la sua metà.Si preannunciava una giornata come piaceva ad Itachi, tanto sole e poche nuvole avrebbero coperto quel cielo così blu e magnifico.Ci mise mezz'ora per arrivare davanti alla porta del grande edificio nel quale risiedeva il Clan Centurio, un clan famoso per la sua occupazione che consisteva nel raccogliere informazioni sui ricercati e proporre ai guerrieri le ricompense offerte in caso di loro cattura oppure dell'uccisione del ricercato.Itachi non ebbe neanche il tempo di entrare che il vecchio già lo aveva anticipato uscendo dalla porta e spingedolo dentro in maniera molto comica.L'uomo fece sedere Itachi su una delle poltrone in pelle della grande sala in cui si riunivano solitamente i cacciatori di taglie per discutere e rimembrare catture epiche o battaglie in cui avevano perso un occhio a qualche altro arto esibendo durante il racconto le numerose cicatrici come se fossero un vanto.Itachi non possedeva cicatrici, non perchè avesse paura di ferirsi ma semplicemente perchè anche non aveva incontrato qualcuno capace di fargli talmente male da lasciare il segno.Il vecchio non parlava, sembrava teso e quasi imbarazzato.Ciò che stava per porporre era una follia, una vera follia.Senza proferir parola lasciò cadere sul tavolinetto difronte ad Itachi un foglio.Lo shinobi si sporse in avanti afferrò il volantino e nei suoi occhi iniziò a brillare una strana luce, la stessa luce che preannunciava l'inizio di qualcosa di Interessante.L'anziano uomo vedendo la reazione del ninja si tranquillizzò e avvicinandosi a lui si sedette su una sedia proprio di fianco alla poltrona sulla quale era seduto l'Uchiha. Dopo tanto quel silenzio fu spezzato, e fu l'uomo a parlare rivolgendosi ad Itachi.

"Propietario:Scusa se non ho detto niente ma temevo mi prendessi per pazzo se ti facevo questa richiesta.Invece sembri addirittura contento, beh non mi interessa il perchè, forse sarà per i soldi o forse perchè pensi che sia un degno avversario...In ogni caso, un uomo si è già diretto li, gli ho promesso di mandargli un guerriero potente a spalleggiarlo.Quel mostro è terrificante Itachi, l'ho visto distruggere montagne con un sol colpo. Cos'hai da dire al riguardo? ah e accetti di andare giusto?"

Itachi gli sorrise, era palese che non vedeva l'ora di partire ma doveva accettare ufficialmente e l'uomo gli porse i documenti da firmare.Senza pensarci due volte firmò e guardando l'anziano disse.


"Itachi:Beh che distrugge montagne non me ne può fregar di meno, sono immobili e grandissime.Mi preoccuperò quando sarà il grado di colpire una mosca a cento metri di distanza. Beh allora io vado, non vorrei tardare all'inizio dello scontro."

Itachi si alzò e l'anziano proprietario lo accompagnò fuori dalla porta.Ora aveva un obbiettivo in quella giornata tranquilla ma non aveva un modo per raggiungere quell'obbiettivo.Visto che si trovava ancora nell'assiah poteva noleggiare una macchina, o meglio una jeep.Ma l'idea non lo soddisfaceva voleva qualcosa di meglio.Voleva qualcosa di veramente fuori dal comune.Entrò nel concessionario e fu li che la vide e fu amore al primo sguardo.Un veicolo rosso fiammante,dalle linee aggrazziate ma che allo stesso tempo conferivano un look aggressivo. Quella vettura era conosciuta ovunque con il Nome di Ferrari.L'uomo notò l'interesse del ragazzo e si avvicinò.

"Riventore:Bella vero?Questa macchina può essere tua per soli 120'000 guil. Questo è quello che si chiama un VERO AFFARE"

"Itachi:Questa è quella che io chiamo una rapina!Ora tu mi consegni le chiavi, io esco con la macchina e prima di domani la riavrai tutta intera...Intesi?"

Nelle iridi dell'Uchiha venne a formarsi come consueto lo Sharingan e guardando l'uomo dritto negli occhi lo manipolò così che acconsentisse alla sua richiesta.Dopo pochi minuti che l'uomo fu sparito ritornò con in mano un mazzo di chiavi.Consegnò quella della ferrari al Ninja e poi sparì dinuovo.Itachi aprì lo sportello, gli interni erano bellissimi tanto quanto gli esterni e si fermò ad ammirare quell'opera d'arte.Si sedette dopo qualche istante sprofondando nei sedili in pelle, erano comodissimi, stentava a crederci che potesse esistere un simile mezzo di trasporto.Afferrò il volante, infilò la chiave e quando la girò partì quel rombo indistinguibile di 600 cavalli di potenza tutti erogati da quella macchina fantastica.Uscì accellerando e facendo fischiare i pneumatici a contatto con l'asfalto.Il viaggio sarebbe stato più corto del previsto.Non ci mise molto ad arrivare ma quando fu arrivato si sulla Costa Phon quello che vide lo fece innervosire.Shuda il vampiro, era già all'opera e cercava di colpire la bestia con una tecnica strana di cui Itachi non conosceva il nome e che sperava non avesse successo visto che gli avrebbe rovinato il divertimento.Scese dalla macchina, era indiavolato, si diresse correndo come un fulmine verso la spiaggia dove ora si trovava il mostro.Shuda aveva già iniziato il suo attacco e Itachi non voleva essere da meno.Saltò, fu un saltò strabiliante atterrando sul dorso della creatura mentre estraeva la sua Mugen, la Katana Divina composta da Innoncence un materiale creato apositamente per rendere quella spada Potentissima.Sebbene già di per se era una katana fuori dal comune Itachi conosceva la tecnica adatta a renderla ancor più potente e in grado attraversare persino le scaglie della terribile bestia Orochi.Con un gesto fulmineò Itachi fece scorrere indice e medio lungo la lama della sua spada, esclamando.

"Itachi:Innoncence attivati!"

La spada prese a brillare di una luce bluastra mentre la sua potenza venive rilasciata anche se Itachi sapeva che quella non era la piena potenza che era in grado di sviluppare.D'un tratto però Itachi si ritrovò rinchiuso assieme alla bestia in una specie di prigione mentre tre piccolissime sfere scarlatte si dirigevano verso il mostro.Era ovvio, quella era la tecnica di Shuda che permetteva di riflettere gli attacchi.Era un ottima idea doveva ammetterlo, in quel modo la bestia difficilmente sarebbe riuscita ad evitare le sfere.Itachi ripensò a quanto letto quella notte e del fatto che Susanoo aveva fatto ubriacare la bestia.

§Peccato non aver otto barili di sakè a portata di mano§

Pensò il ninja mentre iniziava a correre su per il collo di una delle teste.La belva era talmente grande che poteva essere un vantaggio sia per Shuda che per Itachi, infatti non si sarebbe potuta nascondere da nessuna parte considerando la sua stazza.Una volta finito il percorso del collo si ritrovò sulla testa della bestia.Fece un rapido inchino verso Shuda e poi alzando la spada sopra la propia testa e impugnandola con due mani tentò di affondare la lama nel cranio della bestia.Se fosse riuscito a togliere di mezzo una testa si sarebbero ritrovati in vantaggio già dalle prime fasi dell'incontro.Nel frattempo prese le sue precauzioni azionando per la seconda volta in quella giornata Lo Sharingan.Le sue iridi si colorarono di rosse mentre le tre tomoe apparivano dal nulla ad ornare l'iride stessa.Itachi decise che era meglio partire già con la sua innata attiva, infatti un sol colpo sarebbe potuto rivelarsi fatale per l'Uchiha.Inoltre tramite il suo doujutsu avrebbe tenuto d'occhio la tecnica del suo "alleato" così da non rischiare di venirne colpito.
 
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Enemy@
view post Posted on 3/4/2011, 22:40




Nuovi nemici erano giunti al cospetto dell'enorme bestia, e sin da subito sembravano dimostrare abilità e ottimo ingegno. Ma non sarebbero di certo stati quei due esseri tanto infima a poter uccidere quell'essere dall'enorme potenza.
Uno dei due, tentò di tagliare una delle teste di Orochi, saltandogli letteralmente addosso, mentre l'altro lo stava attaccando con degli aghi, sfruttando degli specchi quasi come per ingannare quelle teste.
La testa che il giovane Lux stava tentando di tagliare si voltò verso di lui e in un attimo degli enormi aghi di ghiaccio vennero generati dalla gigantesca bocca del mostro, per poi correre a tutta velocità verso il vice supremo , che stava attaccando con una velocità strabiliante.
Per tutta risposta, come per copiare la prima testa, tutte le altre diedero libero sfogo agli elementi di cui erano padrone. Gli aghi vennero distrutti sotto la potenza del fuoco, mentre fasci di energia composti da elemento sacro, fulmine, vento, acqua, acido e oscuro corsero verso il supremo alter per tentare di colpirlo.
 
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Dark Squall
view post Posted on 10/4/2011, 21:41




Indubbiamente per un ricercato di classe Omega un confronto con due guerreri non doveva essere un'esperiena così tanto traumatica...sempre se questi due guerrieri non fossero stati Shuda e Itachi...perchè,improvvisamente,eccolo sopraggiungere con un entrata in scena discretamente scenica,in sella ad una moto da cui spiccò un salto di proporzioni epiche,atterrando direttamente sulla schiena del mostro,atterrando elegantemente sul bestione quasi fosse abituale per lui ricadere su ricercati di classe Omega o su serpentoni a otto teste,mentre Shuda non vedeva più Lienne...evidentemente la Suprema Blue Guardian se l'era data a gambe,ma lui non avrebbe saputo dirlo...un attimo prima c'era,un secondo dopo non c'era più,sebbene fosse entrato in scena Itachi...sapeva comunque che lui era un più che valido sostituto,era molto potente e aveva alcuna particolarissime tecniche che potevano essere usate benissimo contro quella bestiaccia...Shuda,fissandolo,sorrise un pochino,certo che quella mossa avrebbe portato a conseguenze non proprio piacevoli per lui.Ma per il momento quello che lui doveva fare era distrarre il bestione per il tempo necessario ai colpi di Shuda di andare a segno e magari mettere k.o il bestione con le punture della sua Scarlat Needle,che rimbalzassero o meno sugli specchi creati mediante il Crystal Wall.Anche se,evidentemente,doveva aspettarsi un pò di più da Itachi...e da Orochi steso.Infatti il primo,appena atterrato,afferrò la spada che emanava un'aura decisamente forte,facendola illuminare dopo aver scorso due dita sulla lama...poi,come un razzo,cominciò a correre sul collo della bestiolina,arrivando fin sopra ad una delle teste e,dopo aver sollevato la spada sopra la sua testa,tentò di forzarla contro il collo della bestia,tentando di strappare almeno una delle teste che quel bestione aveva...anche se era una bella impresa,staccare una testa ad un ricercato classe Omega che aveva la pelle più dura dell'acciaio...e infatti,non appena il mostro ebbe sentore che qualcuno stava camminandogli sulla schiena,ecco che un delle sue otto teste si avvicinava ad Itachi,e quella su cui era in piedi si voltò quasi come se fosse posseduta,girandosi di centottanta gradi e spalancando la bocca...fu una scena impressionante,come vedere una caverna che si spalancava improvvisamente davanti agli occhi del giovane Lux...era grande quasi trenta metri,e come se non bastasse le zanne che si trovavano all'interno erano un'infinità,come quelle degli alligatori e non quelle dei serpenti.Improvvisamente la bocca cominciò ad essere illuminata di una forte luce bluastra,e degli aghi di ghiaccio di dimensioni colossali,grandi quanto delle stalattiti,si avventarono sul vice Lux,mentre lui osservava le altre teste spalancare la bocca e ognuna,illuminandosi di colori diversi,sparare getti di fuoco,acido ed acqua o raggi oscuri,di vento,di tuono o di luce venivano sparati contro di lui...siccome non voleva perdere tempo e siccome sapeva che da una simile distanza era difficile per Itachi concentrarsi sull'attacco,decise di concedergli del tempo per fare a pezzi almeno una delle teste del nemico,utilizzando la sua abilità di firemaster per controllare la fiammata emersa dalla bocca del serpentone e facendola girare come un tornado attorno ad Itachi,tenendola comunque distante dal suo corpo,cercando di far sciogliere i ghiaccioli prima che questi si avvicinassero al suo corpo e intanto cercando di usare la fiamma per ferire la pelle del serpente,prima di concentrarsi sui raggi nemici che gli erano stati lanciati...sorrise,prima di alzare una mano e porre il palmo in direzione delle zone di fronte a se da cui stavano arrivando tutti quei colpi...decise in una strategia abbastanza semplice,mentre davanti al suo corpo,ad una debita distanza di circa cinquantra metri,creando ben cinque cerchi di grandi dimensioni nel tessuto spazio-temporale...e,quando i vari raggi furono vicini ad essi,quelli di elemento acqua,vento,tuono,acido e sacro vennero risucchiati all'interno di quei cinque cerchi,che altro non erano se non portali creati tramite il suo Wind Walk.Quando furono tutti completamente risucchiati,Shuda spalancò davanti alle altre teste,che avevano lanciato quegli attachi,cinque diversi portali,chiudendo quelli precedenti,e da quei portali uscirono i colpi che prima erano stati risucchiati,ognuno diretto contro una testa diversa da quella che li aveva lanciati...Shuda sorrise,prima di vedere qualcosa che non aveva notato...il raggio oscuro che era stato lanciato dopo quelli altri si stava dirigendo molto velocemente verso di lui,che però non si lasciò impressionare...il raggio di energia,oscuro e crepitante di piccole folgori nerastre e violacee,aveva un'altezza di quasi venti metri e un altezza di circa trenta,e al suo confronto anche il corpo del vampiro sembrava solo un granello di polvere...purtroppo per quel serpentone,però,le cose stavan andando molto male:sollevò un mano e il raggio,semplicemente,sbattè contro di essa,prima di finire del tutto disintegrato,scomposto in moltissime sferette nere che vennero assorbite dalla sua armatura di viverna.Poi,dato che non voleva lasciare tutto il divertimento a Itachi,cominciò a raccogliere energia dentro il suo corpo,che improvvisamente prese a tremare di una fortissima energia...in breve,tutto il suo essere fu pervaso dalla stessa aura nera cosparsa di folgori che prima era stata tanto evidente,mentre il terreno circostante iniziava a creparsi e vere e proprie zolle di terra venivano lanciate verso l'alto per poi finire sbriciolate dalla potenza del suo reiatsu,o energia spirituale.
Subito dopo,il suo corpo mostrò evidenti segni di squilibrio...le mani non erano più lungo i fianchi,ma strette intorno allo stomaco come se stesse per rigettare quello che aveva mangiato...le gambe,ormai in ipertensione,stavano lentamente affondando nel terreno,facendolo scendere di alcuni centimetri mentre dopo un improvviso piccolo di energia il cratere andava allargandosi...poi,con un urlo disumano,due grandi ali nere,piumate,fuoriuscirono dal suo corpo,mentre i suoi canini si allungavano e i gli occhi diventavano rossi come le fiamme dell'inferno...le spade che reggeva ancora saldamente in mano brillarono per qualche istante di una luce rossa e nera e scomparvero,lasciando il posto ad una falce lunga e nera,che culminava in una spada serpente di colore rosso,lunga almeno un metro.
Osservò proprio quella stessa arma,rigirandola tra le mani,sorridendo diabolicamente,prima di staccare la spada serpente che era all'estremità lanciandola in aria...

-Ihio,Zabimaru!-

La spada esplose,mentre una grande luce rossa stava ancora diffondendosi in tutta la zona...quando si disperse,Shuda fu visibile a qualche metro di altezza,mentre guardava il suo nemico dall'alto...sotto di lui,un'enorme scheletro di serpente si snodava,pronto a colpire...Shuda,semplicemente alzando lo sguardo sul nemico,alzò una mano,dicendo:

-Zabimaru...la pappa!Hikōtsu taihō!-

Il serpente spalancò la bocca,che si illuminò di una luce rossa incredibilmente accesa,prima che le scaglie che componevano il suo corpo,fatte tutte di bambù,si illuminassero della stessa energia...le scaglie,chiudendo gli spazi tra loro,emisero dei leggerissimi rumori simili a scatti,mentre anche l'ultimo segmento si univa alla testa e dalla bocca di Zabimaru esplodeva un enorme raggio rosso diretto verso il corpo del mostro.


Edited by Dark Squall - 10/4/2011, 23:01
 
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†Lu¢ifer†
view post Posted on 16/4/2011, 18:53




E così lo scontro ebbe inizio. Sarebbe stata una lotta di proporzioni epiche, le future generazione avrebbero raccontato di come Itachi Uchiha e Shuda dalla Fiamma esplosiva avevano affrontato il mostro dalle otto teste conosciuto con il nome di Yamata no Orochi. Si prospettava una scontro difficile, Itachi era ben al corrente della grande potenza della mitica bestia che ora i due guerrieri si ritrovavano a fronteggiare. Per sua fortuna a lottare assieme a lui c'era il Supremo Alter, un guerriero famoso in tutta l'assiah per essere praticamente immortale sebbene Itachi era più che mai deciso a verificare se queste storielle raccontavano il vero oppure se erano leggende prive di fondamento. In ogni caso Itachi avrebbe avuto molto tempo per pensare ai suoi affari personali, ora infatti c'era un impegno che richiedeva tutta la sua attenzione e concentrazione. L'ingresso in scena del Ninja si poteva definire un tantino teatrale. Il suo arrivo fu preannunciato da un rombo assordante del motore dell'automobile, guidata dallo Shinobi, la quale si avvicinava ad una velocità indicibile. Ancor più teatrale fu il suo ingresso nello scontro, con un balzo decisamente spropositato si inalzò di parecchi metri così da atterrare sulla schiena del serpentone. In rapida successione estrasse prima la sua Katana Divina chiamata Mugen e poi attivò su di essa la tecnica che ne rilasciava in maniera parziale le potenzialità. Ora Itachi era più forte veloce e pronto a combattere, lui era nato pronto e ora aveva l'occasione di dimostrare di meritarsi pienamente il titolo di Vice Supremo che gli era stato concesso. Erano anni che aspettava quel momento, finalmente si sarebbe potuto misurare con un ricercato omega e questo era un bel traguardo considerando che fino a quel momento il suo più grande bottino lo aveva ricavato da un semplice Feroxusaurus, un demone lupo di bassa lega. Ricordava benissimo quel numero scritto a caratteri cubitali sul vecchio manifesto consegnatogli dal vecchio amico e proprietario della Sede del Clan Centurio. Quel quattro accompagnato da altrettanti zeri faceva gola a molti cacciatori di taglie, in particolar modo sembrava avesse attirato l'attenzione di un uomo, anzi di un vampiro. Quel vampiro era Shuda, il supremo alter, uno dei guerrieri più temuti dell'intera Assiah e ironia della sorte, nemico mortale del giovane Itachi. L'animo buono dello Shinobi lo aveva condotto da Skullblakael, un cherubino che rappresentava tutto ciò che c'era di buono al mondo e questo inevitabilmente lo portò a condividere almeno in parte la sua visione di giustizia, una visione che includeva un mondo privo di male, e Shuda come massima espressione del male non era contemplato nel mondo idealizzato dell'Uchiha. Tuttavia sapeva benissimo che la sua forza non era tale da permettergli di avere la meglio sul demone alter, Itachi però non si scoraggiava perseverava negli allenamenti e nell'apprendere tutto ciò che gli poteva risultare utile contro quel vampiro così tanto odiato. Ironia della sorte in quella infausta giornata i due si ritrovarono spalla contro spalla a fronteggiare un nemico di mortale potenza, un nemico dalle proporzioni epiche, un mito, una leggenda, Lo Yamata No Orochi. I due erano già all'opera, chi come Shuda aveva adottato una strategia prudente, rimanendo a distanza invece Itachi era passato all'azione diretta con la grande voglia di utilizzare la sua katana per tranciare qualche gigantesco lembo di carne alla creatura. Entrambe le offensive si rivelarono inutili. Il titano che sovrastava quella vasta area sembrava avere dalla sua un potere inimmaginabile, e diede forse un piccolo assaggio ai due pretendenti alla sua taglia. La vera forza di quella creatura si rivelò mostrusa e risiedeva in tutte e otto le teste della bestia. Infatti la mitica bestia mostrò ai suoi due avversari svariati poteri, ogni testa era in grado di generare un elemento diverso, fuoco, tuono, ghiaccio, veleno, luce, oscurità,vento e infine acqua. La bestia sembrava preoccuparsi di più del demone alter in quanto venne direzionato verso Itachi solamente l'attacco di elemento ghiaccio. Itachi si sentì un pò snobbato ma presto avrebbe fatto ricredere il serpentone. Gli aghi ghiacciati erano diretti verso il mezzodemone Lux, tuttavia grazie al suo Sharingan potè accorgersi in tempo dell'attacco e avrebbe contrattaccato all'istante se Shuda non si fosse messo in mezzo. Infatti il supremo alter sfruttò la sua abilità FireMaster per controllare una delle tecniche dello Yamata No Orochi e creò una specie di scudo che si frappose tra Itachi e il fascio di energia di ghiaccio scioglendolo e salvando difatto Itachi. Avrebbe dovuto essergli riconoscente ma nonostante l'aiuto Itachi si sentiva come se fosse un bambino e Shuda fosse una specie di balia e questo non gli andava molto a genio.
Lo Shinobi era più che mai deciso a mostrare la sua potenza, ma non era ancora giunta la fase dell'incontro in cui avrebbe dovuto utilizzare quella tecnica segreta che nessuno aveva ancora avuto occasione di vedere. Pensava già a come contrattaccare ma all'improvviso nella sua mente si insinuò una voce, Itachi conosceva alla perferzione quel suono melodioso. Era Madara Uchiha, il suo demone nonchè antenato che stava cercando di mettersi in contatto con il giovane Uchiha. I due non erano mai andati molto d'accordo avevano una visione contrastante della pace, e questo bastava a farli litigare ogni volta che uno dei due tirava fuori l'argomento. Le parole del demone ninja risuonarono chiare e forti nella mente del giovane Ninja.


"Madara: Itachi, questo non è un avversario alla tua portata. Lascia che io faccia la mia apparizione, ho già avuto modo di confrontarmi con questa bestiaccia ed è solo grazie alla provvidenza divina che le ha dato l'occasione di continuare ad infestare queste terre con la sua presenza. FAMMI USCIRE!"

Come al solito il tono di voce era tutt'altro che gentile e Itachi pur essendoci abituato ad essere trattato con superiorità anche questa volta non potè fare a meno che sentirsi offeso in qualche modo e la sua risposta non si fece attendere, il dialogo avveniva solamente nella mente del guerriero perciò nessun'altro all'infuori di loro due poteva udire le parole pronunciate dai due demoni.

"Itachi: Tu caro il mio demone uscirai solo se e quando lo decido IO. Non mi provocare, altrimenti potrei decidere di morire piuttosto che darti la soddisfazione di sfruttare questo mio corpo per i tuoi fini bellicosi. E tu sai benissimo che con la mia morte inevitabilmente scompariresti anche tu e non credo che sia quello che vuoi sbaglio forse?"

Non vi fu risposta. Questo diede la conferma che le parole di Itachi erano state chiare e che il demone aveva recepito il messaggio. L'Uchiha sorrise ripensando a quanto Madara ora era in collera. Quella breve gioia però non poteva durare, lo shinobi ora aveva altro a cui pensare e non aveva il tempo materiale per crogiolarsi in queste futili soddisfazioni. Il ninja potè osservare all'opera il supremo alter, creando svariati portali, il vampiro ridirezionò gli attacchi contro lo yamata no orochi ripagando così il serpentone con la sua stessa moneta. Itachi però vide con la coda dell'occhio il fascio di energia tuono, quell'attacco faceva giusto al caso suo. Con lo Sharingan attivo difatti Itachi poteva controllare l'elemento tuono, modellarlo, direzionarlo come meglio credeva. All'improvviso quel fascio di elettricità cambiò forma, lentamente il cilindro di tuono prese le sembianze di una corda. Magicamente la corda andò a formare un cerchio e con grande rapidità volò attraverso l'aria raggiungendo la testa in grado di controllare l'elemento ghiaccio e manipolandola fece in modo che la corda tentasse di avvolgere le fauci della testa in modo da non permettere più alla bestia di utilizzare le tecniche di ghiaccio. Questo però non era che l'inizio della battaglia e Itachi non si aspettava che quella corda fosse sufficiente a bloccare una bestia di quella stazza. Ora doveva iniziare a fare sul serio e questo voleva dire sfoderare la versione base della sua arte infernale, l'amaterasu. Come d'incanto sul collo della testa, bloccata dalla corda di tuono, apparì una fiamma nera. Quella fiamma color della pece si avviò a gran velocità lungo il collo della bestia tentando di bruciare la pelle della creatura. Ma non era questo lo scopo della fiamma nera, infatti la fiamma era direzionata verso gli occhi della testa da lui scelta come bersaglio della tecnica. Mentre la fiamma compiva il suo lavoro itachi potè concentrarsi sulle altre teste. Stava per partire all'attacco quando un pensiero gli balenò alla mente.

§Perchè espormi così tanto quando posso attaccare questo colosso alle fondamenta? Si farò così iniziamo dal basso, meglio causargli qualche preoccupazione§

Estraendo anche la Samehada scese dalla schiena della bestia. Ora si trovava difronte alle gambe dello Yamata No Orochi. Guardò Shuda, il quale era ancora intenzionato a colpire le teste, e alla fine si decise a parlare urlando abbastanza forte da far si che il supremo alter potesse udire la sua voce.

"Itachi:Shuda, tu continua ad attaccare dall'alto io mi concentrò un pò qui nei piani bassi. Chissà magari un attacco da più vie può davvero mettere in difficoltà questo serpentone!"

Con foga e velocità Itachi iniziò a menare fendenti con la sua mugen, nel mentre la sua Samehada tentava di letteralmente strappare la carne dalle ossa gigantesche del suo avversario.
 
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=Erin=
view post Posted on 13/9/2011, 00:13




Shuda 8 exp , 200 guil, 10ap
Dark empress 5 exp , 100 guil 6ap
Lucifer 6, 150 guil , 8ap
 
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