Caccia alla Leggenda!!, Caccia+Quest

« Older   Newer »
  Share  
~•Dark Empress
view post Posted on 28/3/2011, 23:26




SPOILER (click to view)
Apprendo via quest per 5 post da 70 righi:

-Mangekyou Sharingan
image
Questo stadio dello Sharingan aumenta ancora i poteri dello Sharingan. I valori sono aggiunti a quelli dello stadio precedente. Quindi se attiva lo Sharingan Ipnotico Sayuri mantiene cmq gli aumenti e gli effetti dello sharigan normale (es.Sayuri mantiene il thundermaster)e in più riceve gli aumenti del Mangekyou.

-Permette di prevedere le mosse dell'avversario..(ovviamente prevedere non significa evitare...l'utilizzatore dello Sharingan può evitare la mossa dell'avversario solo se ha una maggiore Velocita&Agilità e una maggiore Energia Mentale)
--Aumento dei riflessi..( Velocità ed agilità + 20)
-Aumento del Energia Mentale...+30
-Aumenta Abilità con le armi e Mira + 20

Tribute to Jiraya:

Avete presente quando da piccoli ci dicevano che appena una foglia si staccava da un albero in fiore in piena primavera, e questa foglia non aveva nemmeno un difetto, essa volava trasportata dal vento e si poggiava in un lago di rugiada nel bel mezzo di una notte di luna piena, e li nasceva un bambino dalle capacità straordinarie??
Certo la parola straordinario è difficile da definire: fuori dall'ordinario sarebbe di significato letterale, ma fuori dall'ordinario è tutto ciò che nella mente di ciascuno non corrisponde alla realtà; il problema sta nel fatto che la realtà non è uguale per tutti; gli esseri umani vivono aggrappati ciascuno alla propria conoscenza e alla propria rappresentazione del mondo e questo chiamano "realtà",però i concetti stessi di "conoscenza" e "rappresentazione" sono quanto mai labili e ambigui. Nessuno può essere sicuro che ciò che chiama realtà non sia solo una illusione. In fondo, non è forse vero che le persone vivono immerse nel torpore dei propri preconcetti?
E allora come mai certe persone vengono definite straordinarie, addirittura leggendarie? Vi è un limite al concetto di illusione che crea una realtà comune? O è solo che una certa persona può fare così tanto la differenza da manipolare egli stesso la concezione labile di realtà altrui?
Eppure nessuno, e quando si dice nessuno era veramente nessuno, metteva in dubbio il leggendario nome di uno dei tre ninja, appunto, leggendari, Jiraya, chiamato anche Eremita dei Rospi, colui che addestrò prima il quarto Hokage del villaggio della foglia e poi due ragazzi destinati al compimento di una profezia portatrice di pace nel mondo dei ninja; aveva da solo protetto interi villaggi, preso il controllo del sommo re dei rospi Gamabunta ed era stato addestrato nelle grandi arti eremitiche da Fusaku uno dei due sommi saggi magnificenti del monte Myoboku, Fusaku.
Nonostante queste e altre lodi che tale ninja portava nella sua storia, il suo carattere era piùttosto sfontato ed esuberante, nonostante le sofferenza, aveva sempre un bel sorriso e una gran voglia di scherzare... e Sayuri non potè mai dimenticare quel sorriso.
La ragazza ebbe il piacere di passare un paio di settimane in compagnia dell'Eremita Porcello, così era il soprannome che la kunoichi aveva dato al sommo Jiraya dalla volta in cui aveva sorpreso a spiarla nelle terme della foglia, e da lì nacque una fantastica amicizia:

RICORDI:
-AAAAAHHHHAAAAAAAAHHHHHHH!!! CHI DIAVOLO SEI TU!!!?-

SBANG!!! Il rumore di una scodella dell'acqua calda che si infrangeva contro la cucuzza dell'uomo dall'occhio lungo risuonò in tutto il villaggio tanto forte che tutti i volatili nei paraggi si levarono in volo spaventati e confusi da tale frastuono tra gracchii e pigolii. Un enorme bernoccolo fuoriuscì tondo e arrossato dalla folta capigliatura bianca e ispida dell'uomo, che percorreva in una lunga coda di cavallo l'intera schiena, il quale pareva dall'età piùttosto avanzata. Vestito molto elegantemente, con una toga ninja e vari attezzi legati attorno, e un enorme rotolo legato al bacino che risiedeva nei retro-fianchi.

"Jiraya: Ahi!!! Ma quando diamine sei forte?? Mi hai quasi fracassato la testa... Oh aspetta dove stai andando torna qui!!!"

Sayuri uscita dalla vasca aveva afferrato al volo le sue cose e si era vestita a tempo di record come se dovesse attuare una tecnica di combattimento; successivamente notò meglio l'uomo: aveva degli strani disegni lineari dul viso, ma anche una faccia da pesce lesso abbastanza celebroleso, inoltre sulla freonte vi era un coprifronte piùttosto particolare con due protuberanze simili a corna sui lati e al centro l'ideogramma della parola eremita.

-E Tu oltre a un guardone saresti un eremita??-

"Jiraya: AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH Vuoi dirmi che non conosci il sommo Jiraya?? L'eremita dei rospi??"

-No, non mi sovviene nulla del genere, dovrebbe per caso?? Poi sommo è segno di lode, è non è molto lodevole spiare le donne che fanno il bagno alle terme.-

Di colpo il grande Eremita sembrò scattare in una posa tra la rabbia e lo stupore, con gli occhi che diventarono completamente bianchi e dai lineamenti molto marcati, che ne indicavano ancor di più lo stupore e la rabbia.

"Jiraya: COOOOOOSAAA??? COME TI PERMETTI!1 MA LO SAI CHI SONO IO??!!!"

Di colpo anche Sayuri prese la stessa identica espressione.

-SI CHE LO SO, SEI UN EREMITA PORCELLO E GUARDONE, ECCO CHI SEI!! E SE NON VUOI UN'ALTRA SCODELLATA IN TESTA TI CONVIENE GIRARE I TACCHI!!-

"Jiraya: AHAHAHAHAHAH Ma lo sai che sei davvero simpatica?? Hai lo stesso vigore mio quando ero giovane AHAHAHAHAHAH, vieni ti offro una scodella, ma stavolta piena di Ramen AHAHAHAHAH"

Sayuri a primo impatto dubitò, l'uomo sembrava un pervertito, ma il sorriso e la serenità che l'uomo molto sbruffone infondeva nell'aria era piùttosto piacevole, metteva allegria, e in fondo che male c'era a prendere solo un poco di ramen?

...

-Grazie della mangiata Eremita Porcello... ahahahahah-

"Jiraya: Ancora con questo nome? AHAHAHAHAHAHAH mi piace!! Adesso devo vedrmi con quella vecchiaccia dell'Hokage, ci vediamo ragazzina!! "

...

E in quel giorno di pioggia, non solo l'acqua mischiato ai sali nuvolari scendeva giù al suolo; anche un altro liquido, un po' più salmastro cade tra i fili d'erba della foresta della foglia antistante all'omonimo villaggio.
Le lacrime di Sayuri scendevano senza sosta a causa della notizia appena ottenuta, senza sapere che questa, una volta rivelata la verità ancora nascosta, sarebbe stata causa del prossimo grande viaggio della ragazza.
Solo i passi degli zoccoli però fecero smettere quel continuo singhiozzare, erano giorni che Sayuri non vedeva Jiraya ma il rumore dei grandi zoccoli del Ninja Leggendario erano inconfondibili.
Egli si accovacciò accanto a lei e, per la prima volta, il suo sguardo non aveva niente di ironico, era serio.

"Jiraya: non mi avevi detto di essere un'Uchiha."

-Che differenza fa... a-adesso sonol'u-unica...-

Il freddo della pioggia mischiato ai singhiozzi del pianto non permettevano nemmeno a Sayuri di parlare con regolarità costringendola a una sorta di balbuzia alquanto fastidiosa.

-Non capisco p-perchè l'abbia f-fatto... Era un ninja a-ammirato da tutti, considerato un genio... e-eppure...-

"Jiraya: Dimmi Sayuri, cos'è per te un genio??"

Sayuri rimase spiazzata alla domanda dell'eremita dei rospi, non sapeva la risposta; aveva sempre sentito il fratello essere definito con quell'appellativo prima di diventare un traditore.
Era difficile definire una parola che poteva assumere tantissimi significati diversi dal campo intellettuale a quello strategico, a quello di capacità. Era, vero, cos'era un genio?

"Jiraya: Con questo non voglio dire che tuo fratello non lo fosse ma sai gli esseri umani vivono aggrappati ciascuno alla propria conoscenza e alla propria rappresentazione del mondo e questo chiamano "realtà",però i concetti stessi di "conoscenza" e "rappresentazione" sono quanto mai labili e ambigui. Nessuno può essere sicuro che ciò che chiama realtà non sia solo una illusione. In fondo, non è forse vero che le persone vivono immerse nel torpore dei propri preconcetti?
E allora come mai certe persone vengono definite straordinarie, addirittura leggendarie? Vi è un limite al concetto di illusione che crea una realtà comune? O è solo che una certa persona può fare così tanto la differenza da manipolare egli stesso la concezione labile di realtà altrui?
Io personalmente sono definito addirittura Leggendario, ma entrambi sappiamo che sono solo un vecchio Eremita Porcello e Guardone no?? AHAHAHAHAH"

Quella fragorossa risata, potente e inopportuna, fermò le lacrime della kunoichi della foglia, tanto la metteva di buon umore... eppure scherzando Jiraya stava cercando di dare a Sayuri un'importantissima lezione.

"Jiraya: Genio o Traditore che sia, deve essere tuo fratello a dirti cosa è o non è, con le parole o con i fatti, è lui l'unico da cui puoi ottenere le risposte che cerchi, e io ti accompagnerò alla sua ricerca, finita una missione per cui oggi sto per partire, ma nell'attesa del nostro prossimo incontro ecco a te, a me non serve sono negato con le marionette AHAHAHAHAHAH!!

Il Grande Eremita uscì dalla tasca un rotolo di medie dimensioni color violetto, che conteneva una tecnica d'invocazione potentissima, una collezzione di dieci marionette a chakra intrusivo in grado da sole di spodestare un'intera fortezza.
Ma gli occhi di Sayuri brillavano per la promessa fatta dall'Eremita Porcello nei suoi confronti e istintivamente scattò ad abbracciarlo lasciandolo di stucco, ma poi il viso di quest'ultimo si trasformò in una dolce smorfia di tenerezza.

-Grazie Eremita Porcello.-

...

-Lady Hokage mi ha mandata a chiamare lei?? E per la missione di ricerca che devo intraprendere domani assieme al Maestro Jiraya??-

Al suono dell'ultimo nome il viso dell'Hokage si fece ancora più teso di quanto già non fosse; nella stanza erano anche presenti la maestra Kurenai, che si occupava dell'addestramento di Sayuri, e, sulla scrivania, un piccolo rospo dall'aria anziana caratterizzata da dei pelucchi bianchi che emergevano sul mento e sul capo, mentre l'intero corpo era avvolto in una tunichetta verde scuro.

"Tsunade: Sayuri, questo è il Supremo Maestro Fusaku del Monte Myoboku."

-Il Maestro dell'Eremita Porcello!!-

Ogni volta che Sayuri pronunciava il nome del suo amico gli occhi le si illuminavano di gioia e il sorriso si allargava a dismisura e, nonostante il discorso che stava per avvenire anche il piccolo rospo si mise a ridere fragorosamente, ricordando il Maestro Jiraya.

"Fusaku: AHAHAHAHAHAH Eremita Porcello, un nomignolo affettuoso perfetto per il piccolo Jiraya!!"

Nonostante il clima di serenità che il nonno rospo cercava di portare nella stanza, dalle altre facce Sayuri notò che qualcosa non andava, la guardavano tutti con uno sguardo serio e teso, quasi preoccupato.

-Lady Hokage, è percaso successo qualcosa??-

"Fusaku: Vedi Bimba mia, il Piccolo Jiraya è........... caduto in battaglia."

"Tsunade: Sapevo che tu e Jiraya nell'ultimo mese avevate legato molto, lui tesseva sempre le lodi sulle tue capacità di eloquio e di combattimento, e ci tenevo che fossi informata. Io stessa avevo sconsigliato a Jiraya di partire da solo, ma lui doveva raccogliere informazioni sul capo dell'akatsuki, un'organizzazzione che vuole radere al suolo Konoha; purtroppo il Maestro Jiraya non ha potuto evitare lo scontro che non ha potuto reggere, il Ninja Leggendario dei Rosp..."

-LUI NON ERA UN NINJA LEGGENDARIO!! ERA L'EREMITA PORCELLO!!-

E le lacrime ripresero a scendere.... più forti di prima... e con un'ulteriore ferita da rimarginare....


Sayuri, arrivata alle porte della fortezza Sarafan, stringeva forte tra le mani la pergamena che il Maestro Jiraya le aveva donato l'ultima sera che si erano visti; nonostante lui non ci fosse materialmente Sayuri sin dall'inizio se lo portava dentro al cuore, e per questo aveva deciso di intraprendere il viaggio verso l'Assiah anche senza di lui materialmente affianco.
Un enorme portone ligneo si erigeva di fronte la kunoichi con dei cardellini in ottone e ferro piùttosto arrugginiti e rovinati; nell'altra mano Sayuri teneva una mandato di cattura per un ricercato di classe Omega, il livello più alto che il club centurio, sede del ritrovo più frequentato di cacciatori di taglie, offriva; non c'era da lamentarsi, Sayuri puntava al top del top, poichè fra i pochi eletti di quellac classe infernale lei aveva scelto il peggiore, Shuda il Vampiro, il Supremo Alter che aveva già avuto modo di incontrare.
Il primo incontro tra i due fu carastterizzato da un'affronto verso Sayuri da parte del ricercato senza confronti; l'aveva trattata come un animale lanciandole del cibo per terra, a lei che portava in grembo non solo il nome più onorevole del villaggio della Foglia ma anche la benedizione di uno dei suoi più grandi ninja, e questo per Sayuri andava ben oltre il rischiare la vita.
Entrò nella fortezza e notò subito un'enorme scalinata di fronte a se', costeggiata da un enorme colonnato in granito dentellato, e delle tende strappate con un drappeggio color rosso purpureo; Sayuri avanzò e si ritrovò in un'enorme spiazzale, col tetto scoperchiato chissà se per usura del tempo o per qualche combattimento catastrofico avvenuto in precedenza, l'età del posto era contrassegnata da una vegetazione selvatica di rampicanti che si diramava quasi ovunque.

-Esci fuori!! So che sei qui Supremo Alter! Abbiamo un conto in sospeso ed è ora che tale conto venga chiuso!-
 
Top
Dark Squall
view post Posted on 29/3/2011, 00:41




Era da un bel pò di tempo che nessuno aveva visto il supremo Alter...dove fosse e cosa facesse nel luogo in cui era non era un'informazione di dominio pubblico,dato che di punto in bianco era andato via,dopo l'addestramento speciale che aveva effettuato con Rowana al fine di farle controllare il suo demone interiore...si sapeva solo che un giorno come un altro era stato visto dirigersi velocemente verso il garage in cui c'erano i mezzi di trasporto,scegliere una moto nera e veloce e sfrecciare a tutta velocità verso un luogo che nessuno sapeva individuare...nemmeno seguirlo era utile,dato che la sua moto non fu più vista in alcun luogo.Il Supremo Alter,anche se faticava ad ammetterlo,aveva quasi rischiato la morte in seguito all'allenamento di Rowana,non tanto per le ferite ricevute dal suo demone,quanto per la prova a cui il dio drago l'aveva sottoposto in cambio del potere che gli era stato concesso...a riprova di questo,i numeri dall'uno al cinque erano impressi come ferite marchiate a fuoco nella sua pelle,mentre il numero sei era solo accennato,come se qualcuno l'avesse inciso con un bisturi sul suo petto,all'altezza del cuore.Strano ma vero,era debolissimo come non gli capitava da secoli,e di certo non poteva recuperare le sue energie in un luogo come l'Assiah,in cui i combattimenti erano all'ordine del giorno e non si poteva mai rifiutare una proposta di sfida lanciata da chicchessia,quasi fosse obbligatorio per i guerrieri rispondere di si alle richieste di combattimento di reclute,soldati,vice supremo e supremi stessi.Ora,forse,aveva trovato un luogo abbastanza decente in cui soggiornare almeno in attesa di recuperare le forze,senza scontri di sorta e senza incontri con creature strane e distruttive.Un tempo molto antico,in verità,ma che sarebbe stato perfetto allo scopo:aveva trovato quella costruzione in uno dei suoi tanti vagabondaggi,ritenendolo un posto ideale per non essere trovati e per riposarsi.Era giunto al tramonto del giorno successivo l'allenamento con Rowana e si era rinchiuso lì dentro,usando la sua tecnica Albero Blade per sbarrare ogni entrata al tempio e per essere più tranquillo possibile.Fatto questo,per un giorno intero aveva spinto la sua aura al massimo,cercando di eliminare ogni segno di quello sforzo immane che gli era quasi costato la vita,riuscendo in un giorno solo a cancellare solo uno di quei numeri,il numero cinque,dal suo petto,mentre il resto continuava a sanguinare e a far male come non mai,come se quell ferite stessero riproducendosi per la prima volta sul suo corpo.Si stava concentrando talmente tanto che non si accorse della presenza di un essere enorme,mostruoso,incredibilmente forte alle sue spalle finchè questi non lo paralizzò del tutto,parlandogli bonariamente:

-Siamo messi male,eh?Mi dispiace vederti ridotto a poco più di uno straccio..sicuro che non vuoi che ti guarisca io?-

Shuda,riacquistato il controllo parziale di alcune funzioni motorie del suo corpo,sbuffò sonoramente,ritornando a concentrarsi dicendo all'entità dietro di lui:

-Grazie,Rasetsu,ma preferisco non avere aiuti esterni...io mi sono ridotto in questo stato e io ne verrò fuori.-

Il dio demone sulle prime annuì,poi,come cambiando idea,continuò a dire,con voce quasi dispiaciuta:

-Fossi in te accetterei la proposta...è giunta una guerriera con l'intenzione di catturarti,e mi sembra molto forte...al tuo livello attuale non riusciresti a fronteggiarla,conciato come sei...quindi hai tre scelte:accettare il mio aiuto e farti curare,scappare via da questo luogo e cancellare la tua presenza,o scegliere di combattere,a tuo rischio e pericolo.-

In quel momento anche Shuda avvertì,contemporaneamente,il suo corpo che veniva liberato dalla paralisi e una forza molto grande avvicinarsi infuriata e sconvolta...non seppe dire di chi fosse quella forza,ma di sicuro era grande,quasi quanto la sua,e sconvolta dal dolore e dalla rabbia...una questione difficile...ma che fare?accettare di nuovo l'aiuto del dio?scappare come un codardo e salvarsi?O combattere,come aveva sempre fatto,accettando quello che ne sarebbe derivato?Orgoglioso com'era,sapeva che sia la prima che la seconda erano impraticabili,e dunque sarebbe ricordo alla terza...il dio demone,alle sue spalle,scosse la testa,come se lo giudicasse impazzito,prima di sparire così com'era arrivato,in un singolo alone di luce verdastra.Shuda restò così com'era,senza muovere un muscolo e continuando a curare il suo corpo praticamente a pezzi,rilassando tutto il corpo prima che una voce rabbiosa salisse fino alle sue orecchie,che si mossero indistintamente,una volta recepita quella voce:

CITAZIONE
-Esci fuori!! So che sei qui Supremo Alter! Abbiamo un conto in sospeso ed è ora che tale conto venga chiuso!-

Ecco spiegato il mistero del misterioso visitatore...era la nuova ragazza Uchiha dei Lux,che di certo voleva sfidarlo al solo fine di ottenere la ricompensa che poteva servire a sistemarsi per un bel pò...dopotutto,sulla sua testa pendeva una bella taglia,davvero molto alta per un ricercato,solo che non ci aveva mai fatto caso perchè nessuno era mai stato così pazzo da accettare una sfida del genere...e invece adesso una pazza c'era,ed era anche forte.Chiuse gli occhi,visualizzando la zona in cui lei era con la sua solita visione dello spazio aereo..eccola li,di fronte al tempio,emanante aura iraconda e terribile in tutte le direzioni...poteva semplicemente farla esplodere con la sua balletto flare,di lei non sarebbe rimasto nulla,ma,mentre si accingeva ad evocare la tecnica,cambiò idea...sarebbe stata una vigliaccata,e lui di simili cose non ne faceva..aveva sempre sfidato i suoi nemici faccia a faccia,e mai li aveva pugnalati alle spalle.Un disonesto onesto,potremmo dire,che aveva un codice morale tutto suo,e che di rado cometteva una qualche bastardata che da quel codice deviava.Per un momento soppesò l'idea di essere sconfitto,e di certo la cosa non gli andava...finire ucciso era l'ultimo dei suo propositi...finire invece nella prigione di Assiah...quella era una storia completamente diversa,che avrebbe potuto rappresentare anche una bellissima occasione per confrontarsi con le creature da incubo che si diceva abitassero quella maledettissima prigione...creature fortissime e di cui i prigionieri stessi avevano paura.Dunque,sorridendo suo malgrado,ebbe modo solo di trasmettere alla ragazza questo messaggio in forma telepatica,mentre una sottilissima brezza cominciava a scuotere i fiori e la vegetazione che si trovava intorno a lei in quel vastissimo piazzale,mentre la luna in cielo brillava fiocamente,nascosta da alcune nuvole che ne coprivano la luce fasulla che emanava:

§E dunque sei giunta fino a qui...vediamo se riesci a entrare nel tempio che io stò difendendo,e vediamo se riesci ad arrivare fino a me,nella zona centrale di questa costruzione antica.§

Così dicendo,i rami che stavano alle entrate le lasciarono libere,ma solo per avventarsi contro la giovanissima ragazza,spuntando da ogniddove,cercando solo di perforarle il corpo e di ucciderla...anche se non era questo quello che aveva comandato loro Shuda.Avrebbero dovuto trattenersi almeno un pò,in modo da ferirla,ma da permetterle comunque di poter arrivare almeno nelle prime due stanze del tempio...e per lei non sarebbe stato di certo facile arrivare fino a lui,dato che quella costruzione non solo era immensa,ma era stata concepita come un vero e proprio labirinto per impedire ai predoni di tombe di mettere le mani sul tesoro che quella costruzione celava al suo interno.Dunque come prima cosa si limitò a lanciare la sua esca,cercando di attirarla all'interno di quella zona in cui lui,fortunatamente,aveva avuto modo di conoscere e sperimentare ogni minimo anfratto,ogni singola stanza,controllando passaggi segreti e zone nascoste,senza la conoscenza delle quali ogni persona,in quella costruzione,sarebbe stata di certo perduta.I rami si disposero in un modo insolito,inizialmente,strisciandole attorno nella sola speranza di confonderla,prima che altri rami,celati al di sotto della sua persona,ma molto silenziosamente,erodessero il suolo,e infine,quando i rami che le giravano attorno si chiusero come una gabbia al di sopra della sua snella figura,quelli che invece divoravano la terra dal sottosuolo,come delle vere e proprie anguille,sbucavano dal suolo e cercavano di congiungersi con quelle che al di sopra si trovavano,una specie di enorme sfera fatta di enormi spuntoni taglienti atti solo a spaccare la ragazza in tanti piccoli pezzettini.Non che si aspettasse di sconfiggerla con un colpicino del genere,questo no,ma il vampiro in quel momento,per la prima volta in vita sua,era discretamente preoccupato...non fosse stato per quelle ferite ricevute,sarebbe uscito di corsa a combattere contro di lei uno contro uno,usando la spada e colpendola con tutto quello che aveva,magia e forza bruta comprese.Ma,tenendo conto di com'era combinato il suo corpo,era impossibile anche solo sperare in un combattimento facile contro una persona come quella Uchiha,non perchè fosse forte,piuttosto perchè quella forza in quel momento era al servizio di un sentimenti corrotto come la rabbia e il dolore,cosa che poteva significare la sconfitta di un guerriero,ma dall'altro lato gli garantiva una potenza fuori dal comune,in grado di permettere a chiuque di tenere testa a qualsiasi situazione,a qualsiasi nemico,anche il più forte...figurarsi se poi questo nemico era anche ferito,il compito della giovane era reso solo più semplice...ma lui non si sarebbe arreso,e sarebbe andato inconto al suo destino a testa alta,offrendo il petto alle ferite piuttosto che la schiena in una vigliacca ritirata,e di contro colpendo solo al petto,e mai alle spalle,poichè sapeva che infamia fosse per un guerriero essere colpito alle spalle,durante una fuga,di modo da essere disonorati nella memoria da coloro che avessero visto quelle ferite.E dunque che la fanciulla si facesse avanti,spezzando il fronte,avanzando tra le file nemiche,abbattendo tutti gli avversari,fossero anche mille,e infine si ergesse di fronte a lui,ritta in piedi,con la sola convinzione della sua forza a sorreggerla e la presunzione di essere la migliore a spingerla a fare sempre meglio,fino ad arrivare alla sconfitta,o alla averlo sconfitto.Non disdegnò nemmeno per un secondo di considerare quella fanciulla come una temibile nemica,seppure ancora acerba per la sua giovane età...dal canto suo,avrebbe messo insieme tutto quello che conosceva,tutta la tattica,la strategia,la scaltrezza e l'ingegno che gli era possibile porre in un combattimento per cercare non solo di fermarne l'avanzata,ma addirittura di distruggerle la convinzione di riuscire vincitrice in uno scontro come quello.Aveva sfidato un ricercato di classe Omega,e dunque avrebe dovuto accettarne le conseguenze,volente o nolente che fosse,e di continuare fino in fondo,se le era possibile,o voltarsi e darsela a gambe,se notava una difficoltà troppo grande.Sorridendo,il demone vampiro attendeva,ancora seduto e cercando di rimarginare le ferite,la sua preda,o la sua carnefice...
 
Top
~•Dark Empress
view post Posted on 31/7/2011, 00:43




Non vi fu risposta alcuna proveniente dall'interno dell'enorme forte al quale Sayuri, con i ricordi del vecchio maestro stretti tra mani e mente, era giunta seguendo la grossa aura del vice-supremo Alter; egli aveva osato infangare il nome della nobile stirpe degli Uchiha e adesso doveva pagare affinche la prossima volta che avrebbe sentito quel nome si sarebbe inginocchiato tremando di paura con lacrime di disperazione pronte a scendere dagli occhi. Shuda ancora non si era rivelato ma la ragazza udiva il respiro affannoso di un uomo ferito all'interno del castello, e di certo non si sarebbe fatta scrupoli, come lui non se ne sarebbe fatti nel caso le due parti fossero state rovesciate.
Gli occhi rosso sangue della ragazza, decorati da tre punti neri equidistanti in meno di niente diedero un'impulso di allerta alla ragazza che subito notò sbucare dal terreno degli enormi e resistenti rovi, mentre ne percepiva altrettanti che passavano sotto i suoi piedi.
La ragazza stava venendo accerchiata.

§ Tsk... eppure dovrebbe sapere che gli Uchiha sono bravi contro le pianticelle... Inoltre devo dire di non aver mai amato chi ha il pollice verde. §

Con questi pensieri ironici nella testa un ghigno di sufficenza si disegnò sul giovane viso di Sayuri la quale mise le mani a una grande velocità in varie posizioni per stabilire la prima tecnica di uno scontro che sembrava avrebbe movimentato quella notte.

-Katon: Gōkakyū no Jutsu!!-

Mise indice e medio della mano destra e iniziando a soffiare un'enorme vampata di fuoco si sprigionò dalle rosee labbra della fanciulla; le lingue di fuoco formarono una sfera gigantesca che sfondarono uno dei muri dei Rovi che si stavano chiudendo su Sayuri e si diresse verso il muro della fortezza, al conttato con il quale esplose in una grande conflagrazione creando un varco.
La Kunoichi senza pensarci due volte corse in direzione dei due varchi per evitare di essere stritolata in quella morsa mortale e si inserì nel cortile principale della fortezza e li vi trovò lui: sembrava indebolito, affaticato ma per nulla oppresso dal dolore, anzi sembrava portarlo con fierezza, quasi una sorta di vanità, espressione che presto, con delle ferite in più, sarebbe passato.
La ragazza racchiusa nel suo mantello nero che le nascondeva qualsiasi cosa eccetto la testa assunse un'espressione neutra e indecifrabile, ma il tono famelico della sua voce non lasciava dubbi, voleva del sangue.

-Finalmente ti ho trovato... Spero che tu ti ricordi chi io sia... Tranquillo, non sono così pazza da pensare di finirti con le mie mani, ci penseranno loro per me.-

Dal mantello, che con un rumore secco si levò di lato, venne fuori il braccio sinistro dell'Uchiha e nella rispettiva mano stringeva una pergamena color grigio chiaro con uno strano simbolo stampato; la Kunoici alzò le dita superiori lasciando srotolare la pergamena la quale si rivelò contenere dieci simboli uguali a quello stampato all'esterno.

-Sennin: Chikamatsu no Shū-

E un'enorme nuvola gialla si materializzò attorno a Sayuri; al dissiparsi di quest'ultima si rivelò una scena terrificante: la pergamena che prima era nelle mani della ragazza ora era sospesa per aria davanti ad essa, ed attorno a lei dieci marionette tutte vestide da una veste bianca come le ali di un'angelo; era la collezione delle dieci marionette di Chikamatsu, le marionette più potenti mai costruite, utilizzabili grazie a una tecnica di controllo a distanza e quindi senza alcuna necessità di fili.
L'aspetto variava nelle dimensioni e nei caratteri facciali della marionetta, ma erano di poco conto; le vere differenze risiedevano nelle armi che nascondevano.
Ma Sayuri non fece nulla, ne le sue marionette, voleva prima capire le intenzioni del demone, se voleva combattere, o arrendersi al suo destino e quindi a una morte veloce e indolore.
 
Top
Dark Squall
view post Posted on 31/7/2011, 16:23




Shuda non stava per nulla bene,sentiva fitte dolorose in tutto il petto e in tutta la schiena,mentre le ferite ricevute dall'addestramento che aveva intrattenuto con Rowana...non poteva capitare una cosa peggiore,effettivamente,dato che in quel momento si stava trovando a combattere contro una guerriera che indubbiamente era molto forte,ed essendo lui ferito,doveva fare moltissima attenzione...avrebbe potuto essere battuto,e la cosa non gli andava molto a genio.Si trovava ancora seduto in posizione di meditazione,con le gambe piegate e con i piedi incrociati,le braccia che assumevano la posizione di una delle tante tecniche yoga per la meditazione,aperte e con le dita a formare una specie di figura geometrica:le punta delle dita di pollice,indice,anulare e mignolo si toccavano,mentre i due medi erano piegati,l'uno a toccare l'altro,mentre il ragazzo cercava di riprendere un pò di energia e,incurante del combattimento che stava avvenendo all'infuori della zona in cui lui si era rifugiato,rilassato come non mai e incamerando dentro il suo corpo le energie che si stavano agitando molto velocemente dentro di lui....i numeri sei,cinque e quattro che sembravano incisi come da un bisturi sul suo petto erano ormai scomparsi,ma i numeri tre,due e uno ancora erano visibili,e facevano molto male...ma almeno il dolore si era ridotto,e di molto,mentre lui continuava a far vorticare la sua energia attorno al suo corpo,cercando di ripristinare i punti energetici principali che nel combattimento/allenamento con Rowana erano stati inibiti,colpiti o indeboliti...in breve,un flusso molto grande di energia prese a scorrere all'interno del suo corpo,e a lui tanto bastò,sentendo un sollievo atroce quando la sua stessa energia riprese a fluire nel giusto senso all'interno dei meridiani energetici e all'interno dei gangli nervosi,per non parlare dei vari chakra che vennero completamente riattivati non appena il flusso di energia cominciò a scorrerci dentro.Shuda esalò un sospiro di sollievo,e la sua stessa energia provocò un cratere sotto di lui,che cominciò a ingrandirsi a mano a mano che lui sviluppava più forza...bene,in quel modo almeno la Shin Ryu Issei poteva essere usata di nuovo,anche se solo per un turno,ma almeno in situazioni di estrema difficoltà avrebbe saputo come fare.Intanto però decise di prestare attenzione alla creatura che si era avvicinata così tanto a lui,e dunque tese tutti i sensi in quella direzione,concentrandosi e cercando di capire cosa diavolo stesse accadendo ad appena venti metri da lui,all'esterno di quelle grandi mura che in quel momento nascondevano la sua presenza.La guerriera Lux sembrava in qualche modo aver capito cosa stesse succedendo al di sotto dei suoi piedi,mentre enormi radici cominciavano a scavare a molti metri di profondità,cercando di estendere un reticolo sotto di lei e creare una gabbia che potesse in qualche modo rinchiuderla o almeno rallentarla,ma lei evidentemente aveva pensato a cosa fare in una situazione del genere,perchè Shuda potè avvertire chiaramente che ella concentrava una parte della sua energia nella bocca,da cui eruppe un colpo con la potenza del fuoco.Il colpo,che sospettava essere una palla di fuoco,infranse il muro e lasciò che la luce entrasse in un posto oscuro come quello.Enormi sciami di pipistrelli svolazzanti presero a nascondersi all'interno di quella costruzione,volando all'interno di cubicoli e caverne per spostarsi verso luoghi più oscuri e freddi.Il ragazzo era ancora a occhi chiusi,l'aura enorme e rossa che si aggirava attorno a lui tranquilla,come una morbida corrente acquatica,se non per il fatto che era incandescente e che brillava moltissimo,ora che anche i raggi del sole la colpivano...sembrava che si stesse nutrendo anche del loro calore,perchè da rossa divenne color arancio,poi fu avvolta da sottili venature nere,mentre lui apriva gli occhi come dopo un grande sonno e li fissava sul corpo della giovane guerriera...aveva lunghi capelli neri,e occhi molto strani,rossi e con tre simboli concentrici che sembravano delle gocce.Il suo fisico era esile,ma la potenza che aveva quella ragazzina era molto grande,forse pari alla sua,se non addirittura superiore...di colpo si svegliò,sorridendo come se gli avessero portato la colazione a letto o gli avessero regalato qualcosa di inestimabile valore...bhè,in effetti lei lo aveva fatto,stava per regalargli un combattimento degno di tale nome.

CITAZIONE
-Finalmente ti ho trovato... Spero che tu ti ricordi chi io sia... Tranquillo, non sono così pazza da pensare di finirti con le mie mani, ci penseranno loro per me.-

Shuda vide come la mano sinistra della ragazza fuoriuscisse dal suo mantello,reggendo quella che sembrava una pergamena grigia con inciso un sigillo...mosse le dita su di essa ed enunciò,con voce chiara e sicura:

CITAZIONE
-Sennin: Chikamatsu no Shū-

Ci fu un piccolo scoppio,e una nuvola di fumo giallo investì la ragazza,nascondendola per un secondo alla vista di Shuda...ma,quando la nuvola di fumo si diradò,egli vide che la ragazza non era più sola:al suo fianco,adesso,stavano dieci marionette,ognuna diversa dall'altra...una di esse aveva un fisico possente,e una maschera con due corna gialle sulla fronte;la seconda,invece,era completamente bianca,eccezion fatta per una parte sopra la bocca,di colore più scuro,e sembrava molto un animale.La terza e la quarta erano vicine,una con un volto rosso e un ciuffo di capelli bianchi,abbastanza bassa,mentre la quarta aveva una faccia lunga e piatta,di un leggero color bluetto,e i capelli neri.La quinta era la marionetta di una bambina,con dei lunghi capelli rossi raccolti in due boccoli in cima alla testa,reggendo due spadoni.La sesta aveva dei curiosi fori sulla testa,era discreatamente alta e aveva un viso bluastro,mentre la settima,l'ottava e la nona erano vicine,la prima con un fisico grassoccio e due line rosse sul viso,l'ottava aveva un fisico normale e una capigliatura bianca,molto disordinata,la nona aveva un viso feroce,i capelli bluastri ritti in testa e due segni verdi sotto il viso.L'ultima,invece,aveva un unico occhio e dei capelli che le coprivano la testa per tre quarti...dopo averle analizzate una per una nell'aspetto e nelle caratteristiche,Shuda si alzò,chiudendo gli occhi e respirando profondamente,prima di voltarle le spalle e raggiungere una zona nella penombra,ove raccolse la sua maglia,che infilò,insieme all'elmo dell'armatura della viverna,che però non indossò.Si voltò infine verso di lei,lasciando per terra anche le ali dell'armatura,incrociando le braccia e dicendole,con voce annoiata:

-Certo che mi ricordi chi sei,sei quella ragazzina Uchiha molto maleducata che mi ha snobbato profondamente all'arrivo mentre si abbandonava a dolci rimpatriate con il fratello Itachi.-

Si rassettò il vestito,togliendo delle tracce di polvere con delle semplici spazzolate della mano,senza darle la minima importanza...poi,ad un certo punto,la guardò e disse:

-Da come ti sei presentata qui,e da come hai evocato quelle marionette,devo desumere che tu voglia combattere...ah,e io che pensavo di potermi riposare un pò...e va bene allora,combattiamo.-

Scomparve improvvisamente,ritrovandosi fuori nel cortile,e si mise a correre verso la foresta...quando fu arrivato vicino ad una grande quercia,scartò a sinistra,poi continuò verso quella direzione per quasi cinquecento metri,prima di gettarsi verso sud...continuò a correre fino a trovarsi di fronte ad un'enorme spiazzo della fortezza,con una scalinata che salì rapidamente,affacciandosi poi su quella che sembrava una gigantesca piazza.Ai lati di questa,per impedire alle persone ci cadere,c'era un alto muro,che sembrava che loro stessero combattendo in un anfiteatro,e delle grandi colonne scanalate correvano tutto attorno alla piazza in roccia.Il ragazzo si voltò e attese che anche lei lo raggiungesse...non ci sarebbe voluto molto,dopotutto non aveva nemmeno azzerato la sua energia e dunque lei lo avrebbe senza alcun dubbio seguito in quel luogo,che lui giudicava più adatto a combattere per loro due.Rigirò un paio di volte la spada nelle mani,attendendo che la ragazza si palesasse dinanzi a lui,poi pensò che sarebbe stato meglio cominciare a prepararsi per quello scontro,almeno non avrebbe fatto attendere la ragazza più del necessario.Sollevò la spada al cielo,dicendo semplicemente:

Bankai!

Il suo corpo fu avvolto da un'aura rossa e nera davvero terrificante,mentre lui continuava ad aspettare l'arrivo di quella ragazza,dato che ormai sentiva il rumore delle marionette avvicinarsi a lui,mentre una vera e propria tempesta di polvere circondava l'intera zona...nel punto in cui c'era Shuda,si sentiva chiaramente qualcosa come un piccolo sole ardere di un'energia che veniva liberata a oltranza,come se in quello stesso momento il vampiro stesse facendo esplodere qualcosa...poi,d'improvviso,un'enorme fiammata si liberò dal centro,assumendo la forma della morte...poi,così com'era arrivata,venne di nuovo inglobata al centro,mentre una specie di onda d'urto dissolveva la polvere,e al centro,avvolto in un manto nero e reggendo tra le mani una katana nera,Shuda stava fissando l'entrata di quella zona con uno strano sguardo...completò la tecnica dicendo semplicemente:

-Tensa Zangetsu...Catene oscure straziano il cielo.-

Bene,in quel momento era pronto a combattere,e non faceva altro che aspettare l'arrivo di quella ragazza,sorridendo visibilmente e facendo roteare la spada,tanto per fare qualcosa,andando avanti e indietro in quell'enorme spiazzo,canticchiando tra sè una canzoncina che aveva più la sonorità di un inno sacro o di un canto da messa nera.Sperava con tutto il cuore che quella ragazza riuscisse almeno un pò a farlo divertire,dato che non aveva modo di combattere contro qualcuno al suo livello ormai da troppo,troppo tempo,e non vedeva l'ora di godersi uno scontro come si doveva,sebbene volesse tantissimo altro tempo per recuperare le forze...sapeva però che sarebbe stato molto maleducato da parte sua non accettare una sfida da quella ragazza,e dunque mise a tacere quei pensieri,attendendo con impazienza l'arrivo di lei e delle sue orribili marionette.
 
Top
3 replies since 28/3/2011, 23:26   52 views
  Share