| La caccia non finiva mai, così come era eterno il ciclo che alternava giorno e notte, anche quelle frequenti gite alla ricerca di mostri da uccidere non finivano mai. Quel giorno Itachi sarebbe andato per l'ennesima volta a caccia sebbene al contrario di quel che accadeva di solito, Itachi quel giorno sarebbe stato accompagnato da Destiny la vampira che poco tempo prima aveva fatto il suo ingresso nell'Assiah. La giornata si prospettava interessante alla luce della scoperta che il loro avversario sarebbe stato Ydras. Itachi come suo solito fare si era informato sulla creatura, non gli piaceva essere impreparato, la preparazione era fondamentale per determinare la buona riuscita di una missione, o almeno così gli insegnarono all'accedemia Ninja. Anche se la sua vita passata celava molti brutti ricordi, c'erano alcune cose che non poteva dimenticare in alcun modo e quella lezione di vita era proprio una delle tante cose buone lasciate all'Uchiha in quei anni tetri. Da quando era arrivato nell'assiah erano successe molte anzi moltissime cose. Sono passati tre anni da quando l'Uchiha mise per la prima volta piede nella grande e splendida fortezza entrando, dopo un breve esame, tra le fila dei guerrieri lux.Tutto quel che succcesse in seguito gli rivelò la sua vera natura, buona si, ma con un lato che definire malvagio è un eufemismo. Quella malvagità era annidata molto a fondo nel guerriero quella malvagità aveva un nome Madara Uchiha. Madara è l'antenato del giovane Itachi, colui che fondò il villaggio della foglia assieme a Hashirama Senju, colui che successivamente sarebbe diventato il primo capo villaggio, il primo Hokage. Quella storia ora accompagnava Itachi da vicino, dalla notte in cui Madara e Itachi diventarono tutt'uno. Erano passati molti anni e ormai Itachi non era più in collera con il suo demone sebbene Madara non avesse perso quella sua aria di superiorità che avrebbe dato ai nervi a chiunque. Itachi sorrise, era sovrappensiero, mentre passeggiava per la fortezza lux. Era ancora presto, il sole ancora non era sorto. Aveva alcune cose da sbrigare prima di poter intraprendere dinuovo la caccia che tanto amava. Prima cosa doveva procurarsi il volantino dell'Ydras così da ricevere le ultime informazioni necessarie. Camminando lentamente si avviò verso la sede del clan centurio. Arrivò a destinazione dopo poco più di mezzora. Non rimase molto con il vecchio proprietario aveva molta fretta. Destiny si sarebbe incontrato direttamente nel luogo dove dimorava il mostro. La fortezza di Nalbina, dove si trovava la bestia, era molto distante e di sicuro il viaggio sarebbe stato stancante. Proprio mentre questo pensiero gli attraversava la testa che gli venne un illuminazione. Era una cosa disdicevole per un Lux ma lui adorava oltremodo raggirare il povero venditore di auto che si trovava appena a due isolati da li. Si avviò con passo svelto verso la concessionaria, era molto molto ansioso di mettere le mani su l'ennesimo modello d'automobile appena messa sul mercato. E fu proprio come se l'aspettava. Esposta in vetrina c'era la Ferrari FF, la prima automobile della casa con guida 4x4. Doveva assolutamente averla e con il solito stratagemma riuscì a farsi dare le chiavi dal rivenditore e una volta acceso il motore partì, a gas spalancato, facendo fischiare i pneumatici al contatto con il terreno. Il viaggio fu breve, alla velocità di 300km/h era più che evidente che L'uchiha non avrebbe impiegato molto tempo a giungere a destinazione. Di sicuro era arrivato per primo e senza aspettare la ragazza si inoltrò nella fortezza, quella che un tempo era un esempio di maestosità ora era ridotta ad una maledorante palude, proprio a causa dell'Ydras. La sua ricerca fu premiata all'istante infatti davanti a lui c'era la creatura, sembrava che avesse captato in qualche modo la presenza del ninja. Ora i due contendenti erano faccia a faccia se così si poteva dire, mancava solo la ragazza ma la creatura non sembrava voler aspettare e Itachi da bravo gentiluomo la accontentò.
"Itachi: Vuoi giocare bestiaccia? bene fatti sotto!"
Estraendo la sua lunga e mirabile katana si precipitò all'attacco menando una serie di fendenti, mirando alle teste della creatura che per certi versi somigliava allo Yamata no Orochi.
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