Un ritrovamento inspettato

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=Erin=
view post Posted on 20/6/2011, 18:11




Le fredde e veloci gocce di pioggia stavano continuando a cadere ormai da più giorni in quella giungla piena di vegetazione. Il sole, ormai, per chi vi abitava era un ricordo lontano. Il calore dei suoi raggi non colpiva più le fronte degli alberi che continuavano imperterrite a proteggere gli animali che la popolavano. Piante di ogni genere e colore, animali di piccole e grandi dimensioni continuavano a vivere la loro vita nella solita routine.
Quel giorno però degli intrusi sembrava rompere la tranquillità della giungla di Golmore. Urla terrorizzate , accompagnate da un veloce rumore di passi incerti risuonavano ovunque. Delle voci rauche, ansimanti. Degli uomini dalle uniformi nere, con i volti coperti da cappucci dello stesso colore correvano a più on posso, inciampando a volte sulle radici degli alberi o scivolando sul terriccio o sui sassi bagnati.
Dietro di loro, a poca distanza, una ragazzi dai capelli bianchi camminava a passo svelto, con uno strano sorriso in volto.

-Se restituirete quello che avete rubato, molto probabilmente vi permetterò di vivere-

Disse alzando la voce, in modo tale che quelle sei persone che le correvano davanti la sentissero e si fermassero. Ma a nulla servì quel richiamo. La loro corsa non si fermò, anzi di tutta risposta si divisero in tre gruppi da due, prendendo ognuno una strada diversa.

&Ma dimmi te se devo giocare a nascondino. Questi idioti mi hanno davvero stancata. Io cerco di essere caritatevole e loro non accettano questo mio slancio di bontà&


Estrasse le spade e cominciando a correre si diresse verso il primo gruppetto. Li trovò immediatamente, nascosti all’interno di un’enorme caverna buia. Senza tanti giri di parole prima che potessero anche solo emettere un suono tagliò loro la testa di netto con le spade. I due corpi, inanimati caddero a terra, mentre la testa rotolò lontano, verso il fondo di quella caverna.
Yuuki rinfoderò le spade, inginocchiandosi e controllando gli zaini di entrambi i cadaveri.
Niente da fare, quello che stava cercando non era in possesso di quei due. Non bastava che trovare il resto dell’allegra combriccola.
Si alzò in piedi, spolverandosi i pantaloni e buttandosi i capelli bagnati dietro la schiena.
Con uno scatto rapido corse verso la direzione in cui aveva visto sparire altri due banditi, trovandoli qualche minuto più tardi ancora intenti nell’allontanarsi da lei.
Nuovamente estrasse le Double Ginryu e lanciò contro gli uomini il Fendente fantasma. Quelle lame invisibili attraversarono quei due sventurati una prima volta come una semplice folata d’aria, per poi tornare indietro sottoforma di linee affilatissime di luce.
Il tentativo di evitare quell’attacco fu completamente inutile e i due uomini vennero tagliati all’altezza del bacino.

$Fuori quattro! Sto iniziando a divertirmi…$


Si avvicinò nuovamente, ma nemmeno questi due sembravano avere quello che le serviva, così non bastò che trovare l’ultima coppia.
Questa volta impiegò un po’ più di tempo, dato che i due avevano avuto tutto il tempo di scappare il più lontano possibile.
Arrivarono però in un vicolo cieco, su di un burrone alto come minimo quattro metri.
L’azione della Suprema fu rapida: il primo venne colpito da una sfera di Thunder, finendo carbonizzato, mentre il secondo, terrorizzato scivolò dal dirupo morendo poi nell’impatto con il terreno.
Yuuki si avvicinò al primo uomo, prendendo quello che era rimasto della borsa e controlandone l’interno.

-Lo sapevo io …. I soldi sono in quello che è caduto. Ti pareva-

Utilizzando la sua trasformazione in angelo volò giù dal dirupo. Ritrovò il corpo del latro in bilico, sul ramo di un’enorme albero secolare. La posizione a dir poco innaturale stava ad indicare che il poveretto doveva essersi rotto l’osso del collo e la spira dorsale durante la caduta.
Finalmente, dopo l’ennesimo controllo Yuuki ritrovò il borsellino in cui aveva deposto tutti i soldi guadagnati durante le missione per contro dell’Asshia.
Stava quasi per spiccare nuovamente il volo e tornare indietro quando una folata di vento le investì in pieno il viso, piena di un odore ferroso.
Non ci volle molto prima che i ricordi riaffiorassero. L’odore di quel sangue le era più che famigliare. Solo una persona poteva averlo.
Atterrò nuovamente, ritornando ad essere un normale vampiro e dopo alcuni passi e uscendo da un cespuglio si ritrovò davanti proprio la persona che si aspettava di vedere, ma non certo in quelle condizioni.
Davanti a lei , in una pozza di sangue e con il corpo ricoperto di ferite, c’era Shuda, l’ex supremo alter. Ad una prima occhiata sembrava essere bello che morto, ma quando la ragazza fece per voltarsi ed andarsene vide il suo corpo scosso da un fremito.

-Vienimi a dire che sei ancora vivo-


Gli si avvicinò, prendendo il polso del giovane cercando di sentire il battito del cuore. Era debole, questo era certo, ma non si era ancora fermato.
Rimase per un attimo a guardarlo un po’ titubante sul da farsi. Non sapeva ancora per quale ragione Shuda se ne fosse andato lasciandole il trono, ma di certo non l’avrebbe rivendicato molto presto. In più, lasciare che un alter del suo livello morisse, non le sarebbe stato comodo.

-Per stavolta ti porterò con me. -

Per prima cosa la giovane utilizzò la magia energia su Shuda cercando ,per lo meno di curare qualche ferita lieve. Dopodichè, con calma, lo caricò in spalla. La differenza di statura non le permetteva un facile trasporto a piedi, così per la seconda volta si trasformò in angelo e con un po’ di attenzione e fatica riuscì ad arrivare ad un villaggio non molto lontano.
La fortuna volle che quel piccolo centro abitato fosse dotato di un infermieri, dove Shuda venne immediatamente portato , e dove iniziarono le cure.

-Lo dicevo io che fare del bene è una brutta cosa … Mi ha sporcato tutto il giubotto di sangue-

Disse togliendosi il cappotto rosso e guardandolo. Una donna le si avvicinò, e con un po’ di timidezza si offrì di poterle pulire il cappotto e per darli , prima di tutto, delle informazioni sul giovane che stavano curando. Yuuki la bloccò, lasciandole cadere il cappotto fra le mani.

-Avvisatemi solo se si sveglia o meno, i dettagli non mi interessano-

Detto questo si sedette ad aspettare.
 
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Dark Squall
view post Posted on 21/6/2011, 21:09




Da solo,in una foresta che di certo non era un luogo molto opportuno ove svenire,il corpo di Shuda si trovava in una pozza di sangue,incapace di muoversi,completamente privo di sensi e di energia,dopo il feroce combattimento con la strega che,involontariamente,aveva liberato...non riusciva a muovere un muscolo,e perfino se privo di sensi il suo respiro era pesantemente accelerato...di sicuro una costola aveva perforato un polmone,al massimo entrambi,e adesso non aveva alcuna riserva di ossigeno a cui fare riferimento...essendo privo di sensi,anche la trasformazione in vampiro,che gli avrebbe permesso di stare meglio,era impossibile per lui...doveva dunque finire così?Sfuggito per miracolo alla morte,e ora costretto a morire in quello squallido bosco,senza nemmeno l'ombra di un nemico forte a giustificare una fine del genere?Che cosa si sarebbe detto di lui?"E' stato trovato in un bosco,privo di sensi e in una pozza di sangue"..."Ah,quel bastardo dev'essere caduto e ci ha rimesso le penne,altro che invincibile guerriero...si è fatto fregare dalla gravità!".Non poteva ne voleva accettarlo,e se fosse stato cosciente,almeno in parte,avrebbe cercato di tirarsi fuori da quella situazione,ma ogni volta che aveva uno sprazzo di coscienza,doveva ammettere che starsene lì sdraiato,su quella morbida erba che frusciava leggermente quasi invitandolo al sonno,era la cosa migliore del mondo...si abbandonò completamente a quella sensazione,non pensando a nulla e non cercando di fare nulla,godendo del tocco del vento sulle ferite,così rinfrescante,ma che comunque gli dava una sensazione abbastanza precisa delle sue condizioni...quasi tutto il corpo ridotto ad un colabrodo,terribilmente leso,impossibilitato a muoversi e pieno di emorragie...stavolta serviva proprio un miracolo.Si concentrò in un momento di lucidità per chiedere a una delle sue due anime di farlo alzare,prendere il suo posto e filare a casa a curarsi,ma ogni volta che chiudeva gli occhi e li cercava,nella stanza della sua anima,non vedeva altro che due troni vuoti,le catene spezzate,e un silenzio di tomba aleggiava sulla sala...quasi al terzo tentativo si ricordò che,se avesse perso,e di certo AVEVA PERSO,Belial e Iulius sarebbero tornati liberi...un brivido percorse la sua spina dorsale,provocandogli altro dolore...ma non tremava per il freddo,ma per il solo pensiero di quei due di nuovo liberi e a zonzo per la terra,a fare chissà che danni...mentre se ne stava semplicemente sdraiato ad aspettare un miracolo o la fine,sopraggiunse al suo udito qualcosa di molto flebile,su,su in alto,un rumore di passi,dapprima molto debole,poi via via sempre più intenso...finchè qualcosa,con un urlo terrificante,non crollò a pochi metri da lui.Improvvisamente il vento non portò solo il solito fresco profumo di foresta,ma insieme con esso ecco giungere improvvisamente un odore diverso,più forte,che gli fece bruciare immensamente la gola...gli occhi,involontariamente,si tinsero di rosso,il respiro si tranquillizzò fino a bloccarsi del tutto e in bocca i canini si allungarono...annusò a lungo l'aria,respirando il buon odore ferroso del sangue caldo appena versato,incapace però di appagare a pieno la sua sete,dato che neppure il sangue gli rispondeva...provò a manipolarlo,a richiamarlo,gli ordinò persino di salirgli alle labbra e di scendergli in gola...nulla,nemmeno la più vaga reazione...ma ecco giungere un nuovo suono... un rumore di passi decisi,intervallati solo dallo scrosciante rumore della pioggia,cominciò ad avvicinarsi molto,sempre di più,fino a trovarsi a pochissima distanza da dove lui si trovava.Si ritrovò così a perdere i sensi ancora una volta,solo a causa dell'aura della persona che si stava avvicinando...vide semplicemente,nella sua mente,una fioca luce bianca in un mare di ombra...sorrise inconsciamente...tra tutte le persone che potevano trovarlo,ecco la sola che forse lo avrebbe aiutato...ritornò nella sua forma umana,incapace di mantenere quella vampirica per più a lungo,mentre ella si avvicinava e un nuovo brivido faceva tremare il suo corpo,una vera e propria convulsione stavolta...delle parole,flebili,arrivarono al suo udito,mentre ella diceva:

CITAZIONE
-Vienimi a dire che sei ancora vivo-

Sentì un tocco gentile premere sul suo polso,ascoltando il debolissimo battito del suo cuore,prima di lasciarlo andare e dire:

CITAZIONE
-Per stavolta ti porterò con me. -

Sentì immediatamente una lieve sensazione di sollievo al centro del petto,mentre alcune ferite si curavano lievemente e seppe che lei stava usando una magia di guarigione sul suo corpo,per cercare almeno in parte di arginare i danni che aveva subito...mai e poi mai avrebbe immaginato che un giorno egli stesso si sarebbe trovato in bilico tra la vita e la morte.Poi sentì che lei gli afferrava la vita e se lo caricava in spalla,esanime,e improvvisamente egli sentì qualcosa di molto soffice sfiorare il suo corpo...una delle ali da angelo di Yuuki.In volo i due arrivarono presto ad un villaggio,e ben presto l'ex supremo fu trasportato da alcuni uomini direttamente in infermeria.Gli iniettarono subito qualcosa,forse morfina,perchè il dolore andò via immediatamente,mentre qualcuno tagliava il suo petto con un bisturi e cominciavano ad operarlo,fasciando le ossa delle costole ad una ad una,cercando di rimetterlo in sesto,calandogli una mascherina per l'ossigeno sul viso e tenendolo sotto i ferri per almeno diciotto ore.Per tutto il tempo dell'operazione il giovane non parlò nè mosse un dito,salvo forse quando agitò una mano quando toccarono un nervo,facendo esplodere una bottiglia contenente un liquido trasparente al suo interno,ma per il resto,niente...quando poi cominciò lievemente a capirci qualcosa,aprendo lentamente gli occhi,si accorse di essere stato quasi completamente bendato,sembrava più una mummia che un vampiro in quel momento...notò un'infermiera che si era chinata per controllargli le ferite e,facendole cenno con gli occhi,le chiese di andare a chiamare la suprema Alter,sprofondando meglio nel morbido materasso e chiudendo gli occhi,riposandosi e raccogliendo una parte di energia nel suo corpo,almeno in parte.Doveva almeno avvertirla del pericolo che si palesava dinanzi all'Assiah in forma di strega dai capelli d'argento e dagli occhi purpurei,e di certo l'informazione era da darsi solo alla suprema che egli stesso aveva scelto per la sua stessa casata...
 
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=Erin=
view post Posted on 23/6/2011, 23:56




L’attesa , seduta in quel corridoio pieno di oscurità e di silenzio stava iniziando davvero a darle sui nervi. Erano passate almeno quattro ore da quando Shuda era stato trasportato d’urgenza in quella che si poteva chiamare una sala operatoria improvvisata. Quella struttura in effetti non era un vero e proprio ospedale, ma un ex orfanotrofio , riadattato ad ospedale. Anni prima , da quello che le aveva raccontato un’infermiera in pausa, quell’edificio era stato abbandonato perché il brutto tempo causava continue febbri ai piccoli ed era così rimasto ad invecchiare, fino a che qualche volontario lo aveva preso in custodia e rimesso in sesto.
Ora che ci faceva caso, qua e la , si potevano ancora vedere dei disegni sui muri fatti con pastelli o pennarelli.
Stanca di quella staticità Yuuki si alzò, iniziando a gironzolare per i corridoi, per poi uscire all’aperto. La pioggia continuava a scendere incessante , ma la temperatura non sembrava farle alcun effetto sebbene ora il lungo giubotto non le coprisse più le spalle.
La pelle bianca veniva sfiorata da folate d’aria e gocce d’acqua gelida. Doveva ammettere che non le dispiaceva camminare sotto la pioggia, gli odori che portava con se, riuscivano a nascondere bene quello delle persone che le camminavano accanto, fra le strade di quel paese, coperte sotto gli ombrelli. Per la prima volta poteva andarsene in giro senza che la gola le bruciasse e bramare sangue.
Fu proprio nel momento in cui pensò al sangue che un’insegna le balzò agli occhi. Senza rendersene conto aveva camminato fino ad arrivare in un vicolo buio, dove non vi era anima viva. Un’insegna un po’ diroccata la faceva da padrone in mezzo a edifici grigi e dalle finestre sbarrate. Sembrava un posto completamente diverso dalla strada che aveva percorso fino a quel momento. Sebbene quel paese non spiccasse per la bellezza delle strutture, i colori la facevano da padrone; ma li, in quella parte della città tutto sembrava essere avvolto in una strana aura di oscurità e riservatezza.
Quello che però la sorprese fu il vedere quello che l’insegna riportava scritto. Incuriosita si avvicinò e dopo aver controllato che fosse aperto, spinse la porta entrando nel negozio.
Fu altrettanto sorpresa nel trovarsi davanti migliaia di scaffali e con bottiglie contenenti del liquido rosso , a volte più scuro, a volte più chiaro. Dietro al bancone invece vi era un altro scaffale, sul quale erano poste in ordine e con targhette altre bottiglie con del liquido di diverso colore.
Dietro al bancone di legno scuro invece era seduta una donna dai capelli corti del color del fuoco e dagli occhi verdi che la osservava con aria noncurante. Poco dopo tornò a scrivere su un pezzo di carta.
La luce soffusa delle lampade penzolanti dal soffitto illuminavano quella pelle ancora più diafana di quella della suprema Alter.
Quando la donna ebbe finito di scrivere si alzò, guardando Yuuki.

-Volete qualcosa o avete intenzione di guardare e basta? Se la risposta è la seconda, quella è la porta, non siamo in un osservatorio. Non ha letto l’insegna? Qui il sangue si vende-

Pronunciate quelle parole e visto che la ragazza dai capelli bianchi non le rispondeva oltrepassò il bancone per dirigersi verso l’entrata, e una volta arrivatavi la aprì rimanendo sulla soglia e invitando la ragazza ad andarsene senza tante parole.
Yuuki intanto continuava a guardare e a leggere attentamente le targhette: ogni bottiglia di sangue era divisa e ben etichettata. Sopra vi era scritto il tipo di creatura da cui era stato prelevato, il gruppo sanguigno e persino l’anno, come se quel liquido rosso fosse vino.
Quella commessa insistette nuovamente, ma questa volta venne bloccata dallo sguardo glaciale della Suprema alter che sembrava non tollerare oltre quell’insolenza.

-Vedo che non siete in grado di adempiere al vostro volere. Se avete un cliente,come minimo, per vedere dovreste esporgli la merce e non parlare con tanta insolenza. La vostra voce è alquanto irritante sapete.-

Le si avvicinò, per poi chiudere la porta, mentre la commessa rimaneva immobile ad ascoltare le sue parole.
In un attimo si allontanò da Yuuki, come per paura che potesse farle qualcosa e balbettando iniziò a mostrarle alcune bottiglie. Erano servite poche e semplici parole, accompagnate da uno sguardo molto esplicito per renderla docile come un cagnolino addomesticato.
Alla fine, fra una bottiglia e l’altra Yuuki uscì dal negozio con una busta. Sorrise, divertita da tutta quella paura a cui aveva assistito.

$ Sei bottiglie gratis. Quella vampira era proprio divertente$

Per ingannare il tempo andò a mangiare qualcosa in un ristorante poco lontano. Questa volta però , la gente, vedendola con quel sacchetto, sembrava starle più alla larga. La pioggia intanto sembrava aver dato al villaggio qualche ora di tregua, permettendo però a Yuuki di avvertire quel caratteristico odore che ogni volta sapeva bene a quale sentimento associare: la paura.
Quando ormai la notte calò completamente e le luci della città andavano via via spegnendosi fece ritorno all’ospedale.
Erano giunte ormai le due di notte all’incirca e da quando aveva portato Shuda in quel luogo erano passate più o meno diciotto ore.
Non appena fece il suo ingresso nell’ospedale infatti un infermiera le corse incontro. Portava con se il giubotto che la suprema le aveva dato e un attimo dopo iniziò un lungo resoconto sulle condizioni di “quel poverino” che aveva portato loro.
Yuuki ascoltò quasi superficialmente la giovane donna che le stava davanti, ma una cosa l’aveva capita: anche se ridotto male Shuda era riuscito a sopravvivere dopo tutte quelle ore di operazione e ora chiedeva di lei. Si fece portare nella stanza. L’infermiera entrò prima di lei, forse per avvisare il paziente della presenza della persona richiesta, per poi uscire e tenerle la porta aperta.
Non appena Yuuki entrò si ritrovò davanti ad Shuda, completamente fasciato dalla testa ai piedi, sdraiato in un lettino.

-Buonasera! Ben svegliato. Vedo che il mio tempo non è stato sprecato per nulla-

Prese una sedia poco lontano e si sedette vicino al letto, appoggiando la busta su di un comodino.

-Non ci crederai ma in questo posto c’è un negozio in cui vendono il sangue in bottiglia. Piccolo regalo.
Ad ogni modo si può sapere che hai combinato per ridurti così? Prima sparisci come nulla fosse e poi ti fai ritrovare tutto sanguinante e moribondo. Se vuoi farti ammazzare puoi dirmelo subito sai, non ci metto molto … per lo meno la taglia sulla tua testa finirà fra le casse della nostra fazione.
-

Disse incrociando le dita e appoggiandosi bene allo schienale di quella sedia. Rimase in silenzio per qualche secondo , per poi ricominciare.

-Mi hanno detto che mi volevi parlare. Di che si tratta?-

 
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Dark Squall
view post Posted on 24/6/2011, 01:23




Lentamente,con estrema difficoltà,cominciò a sollevare le palpebre...dapprima credette di essere cieco,poichè non vedeva praticamente nulla,ma poi piano piano la vista cominciò a tornargli,e lui potè vedere che qualcosa gli era stato posto sul viso...concentrò la sua stanchissima vista su quel particolare,cercando nella sua memoria un riscontro con una definizione o qualcosa di simile,per riuscire a capire cosa diamine fosse quell'oggetto...poi,infine,il suo cervello ricollegò due avvenimenti:l'essere stato ridotto in fin di vita e l'essere in un ospedale,o sedicente tale...dunque quella doveva essere una maschera d'ossigeno...ma come mai l'avevano tirata di nuovo fuori?Quando si era svegliato per dire che voleva vedere la Suprema Alter Yuuki,ricordava che non c'era nulla ad ostruirgli il viso...e invece adesso era veramente arrivato al punto più basso della sua vita:fasciato come una mummia,incapace di muoversi,ridotto in un letto d'ospedale e costretto da una macchina a respirare!E il problema non era nemmeno quello...il problema delle ferite,in quanto vampiro,poteva essere risolto,approssimativamente,nel giro di ventiquattro ore...ma ricostituire tutta la sua forza spirituale,quella si che sarebbe stata un'impresa impossibile...con la scomparsa delle sue due maggiori fonti di potere,Iulius e Belial,si era creata come una voragine dentro la sua essenza,voragine che avrebbe richiesto mesi per essere colmata del tutto...aveva ancora i suoi poteri,tutti,certo,ma non sapeva quanto la scomparsa del demone e del vampiro avessero influito su di essi....sperò con tutto il cuore che le due presenze estranee non avessero intaccato la sua anima,così a lungo legata ad entrambi.Sospirò,cosa che gli fece sentire un male atroce alla gabbia toracica,ma al dolore ormai aveva fatto l'abitudine...quello che non sarebbe mai riuscito a sopportare era la frustrazione di sapersi così debole in quel momento...e di sapersi così debole nei confronti di quella maledetta strega.Sentì come una specie di risucchio alla sua destra e vide una asta con appesa una flebo,che aveva appena cominciato a scorrere...evidentemente doveva essere morfina,perchè i suoi occhi cominciarono a chiudersi molto lentamente,prima di lasciarlo sprofondare di nuovo nell'incoscienza.Poco dopo una flebile presenza accanto a lui lo fece riprendere,almeno un pò...prima di sentire una voce che gli fermò il cuore per qualche istante,perchè era la sola voce che lo avesse mai spaventato fino a quel punto:

-Sei riuscito a sopravvivere,vedo...che bravo bambino...ora corri ad avvisare tutti che le streghe stanno per tornare,e che presto controlleremo qualsiasi dimensione noi vorremo...mi aspetto di rivedere te e i tuoi due amici di nuovo,quando invaderemo la vostra,così potrò terminare quanto ho lasciato in sospeso...fino ad allora,vedi di non morire,d'accordo?Farai il bravo bambino?Lo spero...fino ad allora,arrivederci.-

La presenza svanì così com'era arrivata,anche se lui fu certo che quella non fosse stata solo una mera proiezione delle sue paure...si svegliò da quello stato semicomatoso,con il respiro accelerato,il battito irregolare,la convinzione che quell'essere sapesse benissimo che le sue condizioni non erano minimamente cambiate da quando lei lo aveva visto sparire e che minacciasse di tornare a prenderlo...la cosa lo spaventò a morte...un rumore lo fece sussultare,cosa che gli causò solo altro dolore,e vide entrare una delle infermiere,avvisandolo che la persona di cui aveva fatto richiesta era lì fuori,in attesa di entrare.Shuda le disse di farla entrare subito e si sistemò un pò meglio nel lettino,cercando di non sembrare troppo patetico...ed ecco entrare Yuuki,la nuova suprema alter scelta da lui in persona,con un espressione quasi sconvolta sul viso,non per il fatto di vederlo in quelle condizioni,ma piuttosto perchè pensasse che era davvero improbabile che lui se la fosse cavata.

CITAZIONE
-Buonasera! Ben svegliato. Vedo che il mio tempo non è stato sprecato per nulla-

Le sorrise,osservandola poggiare una busta su di un comodino e prendere una sedia,sedendosi,continuando a parlare:

CITAZIONE
-Non ci crederai ma in questo posto c’è un negozio in cui vendono il sangue in bottiglia. Piccolo regalo.
Ad ogni modo si può sapere che hai combinato per ridurti così? Prima sparisci come nulla fosse e poi ti fai ritrovare tutto sanguinante e moribondo. Se vuoi farti ammazzare puoi dirmelo subito sai, non ci metto molto … per lo meno la taglia sulla tua testa finirà fra le casse della nostra fazione.Mi hanno detto che mi volevi parlare. Di che si tratta?-

Shuda le sorrise ancora,prima di cominciare a parlare...la sua voce era molto flebile,certo,ma come al solito sicura quando cominciò a raccontare la sua storia:

-Mi dispiace che tu debba vedermi in sì patetico stato,ma devo avvertirti assolutamente...io e Alucard eravamo in giro nella Giungla di Golmore,quando improvvisamente ci siamo ritrovati teletrasportati in una dimensione sconosciuta...una voce ci ha chiesto di liberarla sconfiggendo alcuni guardiani posti in un castello,e noi ovviamente abbiamo distrutto tutti coloro che ci hanno attaccato.Poi ho perso di vista Alucard e sono finito,da solo,nella sala in cui questa...donna...era tenuta prigioniera in un blocco di pietra...ma quando stavo per liberarla,qualcosa mi ha fermato,come una voce,un istinto che mi ha detto di non farlo...sfortunatamente,mi ha usato e mi ha sottratto la spada,usandola per distruggere la colonna...mi ha attaccato e non sono stato in grado di difendermi,era troppo potente...ho chiesto aiuto persino alle due entità nel mio corpo,e ho concesso loro la libertà,qualora fossi stato sconfitto...inutile dire che sono stato nuovamente battuto,anche se ho usato tutta la mia energia...ma nulla di quel che ho fatto è stato efficace.Iulius e Belial l'hanno trattenuta appena il tempo di farmi precipitare in quella foresta,in fin di vita ma al sicuro,ma sono sicuro che ella voglia provare a conquistare questa dimensione...avremo bisogno di aiuto...molto aiuto...-

Stese un braccio,o almeno ci provò,per prendere una bottiglia di sangue...l'aprì,ma non riusciva a togliere la maschera per l'ossigeno,dunque utilizzò l'abilità Blood Control per portarsi il sangue alla bocca e berlo...quasi subito le sue ferite cominciarono a fare meno male,e lui si sentì molto meglio rispetto a prima.La guardò,sorridnedole ancora,dicendo:

-Grazie per lo spuntino,tra parentesi...mi sento molto meglio rispetto a prima,e tutto grazie a te...allora....dimmi un pò...che ne pensi?-

Attese che lei dicesse qualcosa,in silenzio,soppesandola con lo sguardo,cercando di capire quello che le passava nella testa.
 
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=Erin=
view post Posted on 24/6/2011, 02:32




Fu un sorriso ad accogliere la suprema quando entrò nella stanza. Non si sarebbe aspettata di trovarlo così sveglio dopo un’operazione che aveva richiesto tante ore e soprattutto un’equipe di dottori tanto numerosa. In poche parole si trovava davanti ad un vampiro miracolato. Scosse la testa, rispondendo al suo gesto sorridendo a sua volta e sedendosi vicino a Shuda.
Quella era la prima volta che si ritrovava a far visita a qualcuno ferito tanto gravemente. Appoggiò le bottiglie di sangue su di un comodino li accanto e messasi comoda chiese subito al ragazzo che cosa gli fosse successo.
Una voce flebile iniziò così a farle un lungo discorso, avvertendola dell’arrivo di un nemico tanto forte da riuscire a ridurlo in quello stato e persino in grado di sfruttarlo per liberarsi da una salda prigione.
Man mano che il racconto andava avanti Yuuki si alzava dallo schienale, fino a ritrovarsi con i gomiti appoggiati alle ginocchia , la mano sinistra a pugno e il mento appoggiato sulle nocche. Non era un nemico da sottovalutare se persino Shuda, uno dei combattenti più temuti all’Assiah insisteva nel chiedere aiuto. Molto probabilmente quella sarebbe stata la prima volta in cui fazioni tanto diverse si sarebbero potute unire per il bene comune.
I suoi pensieri furono interrossi quando intravide il ragazzo muoversi. Alzò lo sguardo e lo vide cercare di afferrare una delle bottiglie all’interno del sacchetto.
Anticipando quel movimento tanto pesante e lento, afferrò una bottiglie e gliela avvicinò fino quasi a mettergliela in mano.
Riuscì ad aprirla ma dovette utilizzare una delle sue tecniche per poterne bere il contenuto. Pian piano il sangue iniziò ad uscire dalla bottiglie , scivolando dentro la mascherina e finirgli direttamente in bocca.
In pochi attimi il respiro dell’ex supremo divenne più leggero, come se quella bottiglia gli avesse dato un po’ più di vigore, forse grazie al suo essere vampiro.
Dopo aver bevuto l’intera bottiglia tornò a rivolgersi a Yuuki sorridendole e ringraziandola per lo spuntino-regalo e chiederle il parere su quella minaccia incombente.
La ragazza si tirò su, prendendogli la bottiglia di mano e poggiandola nuovamente su quel comodino così spoglio.

-Ma che dispiacere, ritieniti fortunato che ti abbia trovato, altrimenti non penso che saresti qui a parlare ora-


Il volto della ragazza era impassibile, il tono un po’ di rimprovero sostenuto dallo sguardo che nascondeva un po’ di severità. In testa intanto mille e più pensieri su come poter risolvere la situazione che prima o poi si sarebbero trovati ad affrontare.

-Devo ammettere che sapere che questa donna è tanto potente non mi fa stare affatto tranquilla … in più non sai neppure dov’è finito Alucard.
E poi, scusami, da quando in qua te ne vai in giro ad aiutare la gente tu! Meglio che da oggi in poi tu e … Alucard, se è ancora vivo, vi asteniate dall’aiutare voci all’interno di castelli sorvegliati. Sono stata chiara!-


Ad interrompere il discorso arrivò un infermiera, che controllò nuovamente le condizioni di Shuda , monitorate costantemente da delle macchine vicino al lettino e scrivendo qualcosa su di una cartella appesa ai piedi di letto. Non disse nulla a Yuuki, in quanto la ragazza le aveva già precedentemente detto di dover parlare di cose serie. Si congedò pochi minuti dopo, chiudendo bene la porta e senza proferir parola.
Yuuki tornò a guardare Shuda e si astenne dal tirargli un pugno in pieno viso proprio per non aggravare ancora di più la situazione.

-Ad ogni modo, se è l’aiuto quello che ci serve proverò a parlare con gli altri supremi. Per quanto riguarda gli Shadow penso che non rifiuteranno … O meglio, conoscendo Kyrios non penso si lascerà scappare il divertimento di un incontro, anche se rischioso. Skullblaka non lo conosco molto, sebbene fosse il mio precedente supremo ma, dato che i Lux sono i buoni, non penso permetteranno che un male tanto forte possa conquistare la nostra dimensione. Il re di Charles invece …. Bhe su di lui non ho proprio nessuna idea e informazione. Quando tornerò all’Assiah vedrò subito di parlare con gli altri.
Anche se forse … sarebbe più vantaggioso provare a farci un patto con questa donna … Magari sei solo tu che gli stavi antipatico. Magari ti sei comportato male-


Le ultime frasi le disse quasi scherzando, sebbene una remota possibilità le fosse davvero passata per la testa. Perché combattere contro un avversario tanto potente quando avrebbe potuto provare ad instaurare un’alleanza.

-Ma se ha cercato di farti fuori penso non mi ascolterà molto facilmente. Inoltre non penso che parlandole tranquillamente la si possa dissuadere dall’idea di conquistare la dimensione.-


Sbuffando si accasciò sulla sedia, buttando la testa all’indietro e chiudendo per un attimo gli occhi. Una soluzione alternativa alla guerra non sembrava proprio esserci. Dopo un secondo si rimise composta.

-E va bene , se attaccherà non ci resterà che difenderci il più possibile e tentare di farla fuori. Dovremmo allenarci parecchio tutti quanti e spero solo che l’Assiah ritorni a popolarsi. Non so se ti sei accorto, prima di sparire nel nulla e lasciarmi con il tuo trono e il tuo lupo domestico sulla coscienza, che scarseggiamo di reclute e persino i vecchi membri sembrano essersi volatilizzati. Un guaio del genere non ci serviva proprio ora.
Tu vedi di riprenderti in fretta. Anche se sei stato battuto una prima volta, non vuol dire che succederà di nuovo. Ti allenerai , come tutti , e avrai la rivincita. Non venirmi a dire che il tanto temuto Shuda si è demoralizzato per essere stato massacrato! E’ successo e potrà riaccadere questo è vero,ma orami non puoi più startene tranquillo e scherzare tanto. Io non ho di certo intenzione di morire per mano di una donna che dopo essersi liberata da un sigillo ha manie di grandezza e potere. Ho ancora delle faccende da sbrigare.
Per prima cosa perlustrerò un po’ la zona in cui ti ho trovato. Magari Alucard è riuscito in qualche modo a salvarsi. Dopodichè quando ti sarai ripreso torni con me all’Assiah, chiaro? E’ un ordine della tua Suprema ti avviso. Poi ho bisogno che mi tu mi dia qualche informazione in più su questa donna, tanto per avere una minima idea su che nemico dovremmo affrontare. Hai combinato un guaio e adesso te ne assumi le responsabilità Shuda!-


Lo fissò dritto negli occhi in attesa di una sua risposta.
 
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Dark Squall
view post Posted on 25/6/2011, 17:18




Dalle molte,moltissime espressioni sul viso di Yuuki,sembrava che avesse capito in tutto e per tutto la difficoltà del momento...indubbiamente la questione era seria,ma Shuda non ci vedeva una via d'uscita...lui che aveva sempre sconfitto qualsiasi nemico che gli si fosse palesato davanti ora ridotto ad uno straccio da una donna,una strega,che indubbiamente aveva voluto semplicemente giocare con lui,e di questo egli ne era più che mai a conoscenza.Forse avrebbero avuto una possibilità se egli avesse acquisito maggiori poteri,ma una cosa del genere era irrealizzabile in pochissimo tempo ed era certo che la conquista della dimensione in cui loro si trovavano sarebbe stata condotta in poco tempo,sempre se ella avesse voluto fare affidamento su qualche guerriero o guardiano che aveva al suo servizio.Riflettè per un secondo,osservando Yuuki cambiare posizione e ascoltarlo con più attenzione...quand'ebbe finito,eccola replicare subito con una mezza battuta che però nascondeva un fondo di verità...mai più andare ad aiutare voci in castelli protetti eh?Shuda la fissò male,facendole una linguaccia e dicendole:

-E va bene,ho fatto una cazzata,me lo merito...anche se...forse ho fatto bene...-

Il suo sguardo si fece vitreo,come se non stesse nemmeno ascoltando quello che Yuuki stava dicendo,ma quando le sentì dire che aveva intenzione di chiedere aiuto agli altri supremi,il ragazzo scoppiò a ridere,facendosi molto male alle costole ma incapace di fermarsi,quasi come se lei avesse detto qualcosa di tremendamente divertente.Aveva quasi le lacrime agli occhi tanto rideva e potè vedere il viso indispettito di Yuuki mentre ella la fissava,come se lo considerasse un maleducato o semplicemente impazzito...ma per lui il motivo di risa era davvero evidente.Si sollevò meglio,prendendo una bottiglia dopo l'altra e bevendo il sangue che lei aveva comprato,sentendosi molto meglio,tanto che riusì a far richiudere con la sola forza spirituale molte ferite,riaggiustando anche qualche osso rotto o spezzato mentre la sua parte vampiresca cominciava a strabordare e i suoi occhi divenivano rossi.Quando ebbe finito l'ultima bottiglia si alzò a sedere sul letto,benchè fosse ancora molto debole almeno adesso il dolore al corpo si era grandemente ridotto.La fissò con sguardo truce,dicendole:

-Aiuto dagli altri supremi?Nemmeno tutti e tre insieme riuscireste a battere una creatura del genere...devo forse ricordarti che io sono allo stesso livello di ognuno di loro?Non farmi ridere Yuuki,nessuno di noi quattro ha il potere di sconfiggerla,ora come ora...e comunque,anche allenandoci tutti a fondo,non riusciremmo a progredire oltre un certo limite...per fare ciò che dobbiamo,dovremmo sfondare il limite della nostra forza,andando avanti...molto,molto più in là di qualsiasi potere noi quattro potremmo mai sviluppare...-

Ritornò pensieroso,soppesando qualsiasi soluzione avrebbe loro concesso di vincere una battaglia difficile come quella...per lui la soluzione era semplice:ritovare l'essere che aveva liberato suo malgrado e riassorbirlo nel suo corpo,incamerandone i poteri e cercando di eliminarli per sempre...erano troppo potenti,e lasciati liberi di aggirarsi per il mondo era tanto pericoloso quanto combattere quella maledetta strega...si riscosse dai suoi pensieri nuovamente,piantando lo sguardo su di lei che lo stava adesso rimproverando di non scherzare più e di prendersi le sue responsabilità...lui la fulminò con lo sguardo,alzandosi dal letto con uno scatto e arrivandole molto vicino,avvicinando il viso a quello di lei e quasi ringhiando,tanto grande era la sua indignazione...come si permetteva lei di criticarlo per un errore che chiunque avrebbe potuto fare,parlandogli con quella leggerezza e sgridandolo per essersi fatto quasi ammazzare?Dopotutto,se non l'avesse liberata lui l'avrebbe fatto Alucard,dunque di che si lamentava?Almeno lui era riuscito a restare in vita e a tornare per raccontare cosa diavolo era successo,invece di sparire nel nulla come aveva fatto l'altro Alter...era incavolato da morire,e quasi le urlò contro,dicendole:

-Stammi un pò a sentire,Yuuki,se io...-

Ma non ebbe modo di finire...vacillò,chiudendo gli occhi,prima di ritrovarsi in ginocchio,stringendosi una mano al petto e urlando di dolore...non riusciva a capire,si sentiva benissimo fino a due secondi prima,come mai quell'improvviso dolore?Al cuore,poi,che non era stato minimamente colpito durante l'assalto della strega...il dolore si affievolì,ma era comunque costante,indubbiamente qualcosa non andava...ma che diavolo mai gli era stato fatto?Poi capì...le conseguenze della separazione dalle entità di Belial e Iulius aveva creato quello che adesso stava avvertendo...si sentiva debolissimo e stringeva con una mano il lembo del vestito di Yuuki,con l'altra il suo petto all'altezza del cuore,accucciato e quasi inginocchiato di fronte a lei,cercando di respirare in maniera normale e di abbassare il numero di battiti che il suo cuore stava in quel momento compiendo,poi la mano che aveva sul cuore si spostò a coppa davanti alla bocca,sputando una quantità di sangue tale da ricoprigli l'intera mano...fu scosso ancora una volta da un dolore atroce che lo fece piegare in due,facendogli spalancare gli occhi e lasciandolo senza fiato alcuno,tanto che fu costretto a stendersi mentre tutto il suo corpo veniva scosso dalle convulsioni...dopo quasi mezz'ora di quello strazio,finalmente,il suo corpo si rilassò,mentre anche il cuore cominciava a rallentare i suoi battiti e lui riusciva a respirare molto meglio.Sollevò lo sguardo su Yuuki,dicendo con voce spavalda ma piena di affanno:

-Come vedi non posso fare a meno di prendermi le mie responsabilità,"Suprema"...spero che la scena di me a terra,colto da un attacco cardiaco e sputante sangue sia stata di tuo gradimento...ora,se vogliamo andare,andiamo pure a casa...anche se temo che il mio mezzo di trasporto personale ormai non sia più sotto il mio diretto controllo...hai restituito il mio drago nero,vero?-

Si rialzò a fatica,appoggiandosi al letto e stringendo forte i denti alla nuova fitta di dolore che subì,ma stavolta seppe controllarsi,arrivando alla sedia e ripoggiando il lungo cappotto nero sulle spalle,muovendosi a fatica e zoppicando un pò,convinto solo di poter guarire in breve grazie alla tecnologia o alla magia di coloro che risiedevano nell'Asshia...appoggiò una mano alla maniglia della porta,sostenendosi ad essa e spalancando la porta per la Suprema,dicendole:

-Andiamo?-


Edited by Dark Squall - 25/6/2011, 19:30
 
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=Erin=
view post Posted on 26/6/2011, 18:26




In quel momento , più che un combattente spietato, Shuda sembrava un semplice ragazzo seduto su di un letto di ospedale, con il morale sottoterra e completamente smarrito. Sembrava a malapena ascoltare le parole della Suprema che, d’altra parte, continuava a fissarlo e a sperare in una reazione un po’ più vivace. Decise così di rincarare un po’ di più la dose di rimprovero all’interno delle proprie parole. Continuare a piangersi addosso a causa di una battaglia persa con tanto distacco di forza non sarebbe servito a nulla.
Per prima cosa però pensò a come poter,almeno in parte, affrontare quella donna che sembrava voler minacciare quella dimensione. Certo, non aveva la minima voglia di fare la parte della crocerossina o dell’aiutante, ma la conquista del mondo da parte di un’estranea, l’avrebbe costretta a sottostare alle sue leggi e la cosa di certo non le andava a genio.
Continuava così a parlare, un po’ rivolgendosi a Shuda e un po’ fra se e se, fino a che il suo discorso non venne interrotto dalle risate sommesse del ragazzo davanti a lei.
Lo guardò un po’ stranita, mentre il volto di lui veniva attraversato da una smorfia di dolore. Molto probabilmente qui movimenti così rapidi sembravano generare altro dolore. Per rimettersi ancora un po’ di più il giovane vampiro bevve tutte le bottiglie portategli dalla ragazza, per poi sedersi sul letto e proferir parola.

-Il mio intento infatti non è di certo quello di starmene seduta ad aspettare che quella tipa arrivi. So benissimo anche io che , per come siamo messi ora, non riusciremmo mai a batterla … Io per prima. Anche facendo, se possibile, un buon gioco di squadra finiremmo tutti al tappeto. L’allenamento è l’unica soluzione possibile. Anche se dovessi allenarmi senza sosta notte e giorno, fino allo sfinimento , di certo non mi tirerò indietro. Diventerò abbastanza forte da poterle almeno tenere testa o distrarla. Di certo non scapperò, questo è poco ma sicuro!-

Disse decisa guardando vero Shuda che , nel frattempo era tornato pensieroso. Fu proprio nel momento in cui Yuuki disse “scherzare” e “prenderti le tue responsabilità” che arrivò quella benedetta reazione che aspettava ormai da più di mezzora. Lo vide alzarsi e avvicinarsi al suo viso con sguardo furente. Molto probabilmente, quella provocazione, l’aveva fatto infuriare molto più del dovuto.
Dopo tanto, quella, fu la prima volta in cui rivide quello sguardo che più si addiceva all’ex supremo degli alter. Non si spostò nemmeno di un centimetro, mentre uno strano sorriso le compariva sulle labbra.
Ma nel momento esatto in cui la voce adirata del giovane iniziò a darle addosso lo vide vacillare, chiudendo gli occhi, per poi accasciarsi a terra. Una mano afferrò il vestito della giovane, che però rimase impassibile a guardarlo, mentre il suo corpo veniva percosso da brividi e il respiro di faceva più svelto ogni secondo che passava. L’altra mano, quella libera, andò poi a poggiarsi sul cuore. Molto probabilmente doveva essere in atto un attacco cardiaco. Solo quando lo vide sputare sangue la ragazzi si abbassò, aiutando il ragazzo a stendersi di lato sul lettino e mettendogli la mascherina dell’ossigeno davanti alla bocca.

-Non stare a pancia in su, altrimenti rischi di strozzarti con il sangue che tanto ti piace-

Si allontanò, chiamando le infermiere e i medici che subito arrivarono in soccorso del giovane , tentando di far tornare i parametri al proprio posto. Yuuki dal canto suo rimase immobile, seduta sulla sedia poco distante, mentre aspettava che quella crisi passasse.
Solo dopo mezz’ora, quando finalmente il respiro tornò a calmarsi i medici uscirono, raccomandandole di non farlo alzare.
Una volta che furono rimasti di nuovo soli Shuda alzò lo sguardo verso di lei, parlandole con voce stanza, ma allo stesso tempo spavalda. Rimase ad ascoltarlo, per poi avvicinarsi quando lo vide alzarsi a fatica.
Shuda si avvicinò alla porta, per poi spalancarla alla giovane.
Yuuki sbuffò per poi fermarsi sull’uscio ,facendogli segno di appoggiarsi.

-Finalmente un po’ di reazione. Prenditi le tue responsabilità rimettendoti in sesto il prima possibile Shuda. E quella tua scenetta mi ha fatto venire fame! Cavolo se sapevo che tutto quel sangue ti faceva quell’effetto ne avrei tenuto un po’ per me! Forse devo ancora abituarmi a fare la cattiva , oppure mi diverto a farti arrabbiare, chissà. Per quanto riguarda questo tuo drago, non l’ho visto quando ti ho trovato e non ho la minima idea di dove sia. Però la donna che mi ha dato quelle bottiglie si è gentilmente offerta di prestarci, gratis , il suo mezzo di trasporto. Non è un drago, ma per lo meno è in grado di trasportare contemporaneamente due persone. E’ una sottospecie di pterodattilo gigante, munito di sella. Non male-


Soffocò una risata,mentre pensava a quella donna senza un braccio e con il collo leggermente squartato a causa del suo morso. Non l’aveva uccisa, ma di certo non si sarebbe mai dimenticata della suprema Alter.

-Ti do una mano a camminare. Forza appoggiati-


Disse per poi dirigersi verso l’uscita, dove li aspettava l’animale che li avrebbe riportati all’Assiah
 
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Dark Squall
view post Posted on 27/6/2011, 16:20




La nuova suprema si stava dimostrando una vera piantagrane...eppure doveva per forza ricordarle chi era che di fatto deteneva ancora un primato nell'Assiah...l'imbattibilità su suolo patrio,fatta eccezione per qualsiasi essere proveniente da una differente dimensione.E non avrebbe esitato un secondo solo,una volta rimessosi in piedi,a ricordarle questo piccolissimo particolare...ma per il momento,debole e malandato com'era doveva accontentarsi di prendere in prestito il mezzo di trasporto che la donna gli aveva messo a disposizione,tornare all'Assiah e tornare forte,nel più breve tempo possibile.Quando riuscì a rimettersi in piedi,ecco che lei come al solito utilizzava la sua parlantina sagace e ironica contro di lui,dicendogli:

CITAZIONE
-Finalmente un po’ di reazione. Prenditi le tue responsabilità rimettendoti in sesto il prima possibile Shuda. E quella tua scenetta mi ha fatto venire fame! Cavolo se sapevo che tutto quel sangue ti faceva quell’effetto ne avrei tenuto un po’ per me! Forse devo ancora abituarmi a fare la cattiva , oppure mi diverto a farti arrabbiare, chissà. Per quanto riguarda questo tuo drago, non l’ho visto quando ti ho trovato e non ho la minima idea di dove sia. Però la donna che mi ha dato quelle bottiglie si è gentilmente offerta di prestarci, gratis , il suo mezzo di trasporto. Non è un drago, ma per lo meno è in grado di trasportare contemporaneamente due persone. E’ una sottospecie di pterodattilo gigante, munito di sella. Non male-

Il ragazzo semplicemente ringhiò,una risposta che di solito avrebbe fatto scappare chiunque nella sala,ma non lei,evidentemente...gli si avvicinò,offrendosi di sorreggerlo,ma lui si scostò,poggiando la schiena contro la porta e camminando davanti a lei,anche se a fatica e sorreggendosi ancora il petto...strinse i denti,mentre una scintilla di fuoco comparve attorno a lui e la temperatura cominciava a salire di diversi gradi...evidentemente l'arrabbiarsi come una iena avrebbe fatto tornare i suoi poteri molto più velocemente.E indubbiamente quelli che gli erano vicini avvertirono il cambiamento di temperatura,dato che molti di coloro che gli venivano incontro si scostarono impallidendo quando lo videro avanzare.E continuò ad avanzare fino ad un gigantesco animale che sbattè pigramente le ali quando sia lui sia Yuuki montarono sul suo dorso,prima di alzarsi nel cielo e volare in direzione della notte e della loro Assiah...
 
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7 replies since 20/6/2011, 18:11   54 views
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