Una strana avventura..., Quest privata per Erin e Shuda

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Dark Squall
view post Posted on 8/7/2011, 01:05




Da qualche tempo si vociferava che alcune delle reclute che si erano recate in missione alle rovine di Imperius non fossero più tornate indietro...solo che,ogni qualvolta si chiedeva a qualcuno chi o cosa ci fosse in quella particolare zona,nessuno sapeva rispondere...alcuni,pessimisti e apocalittici,continuavano a dire che probabilmente lì si era risvegliato un potentissimo ricercato di classe Omega,altri,più fantasiosi,avevano detto che in quella zona c'era l'accesso ad una nuova dimensione e che le reclute c'erano rimaste intrappolate...quale che fosse la risposta,comunque,alcuni dei componenti dell'Assiah sembravano oltremodo spaventati,e tutti,nessuno escluso,si rifiutavano di affrontare missioni alle rovine di Imperius...un giorno,però,annoiato dalle continue e ripetitive discussioni che ormai erano sorte attorno alla "Leggenda delle reclute scomparse",un giovane alter decise di andare a controllare di persona...annunciò a gran voce,durante la cena in mensa,che avrebbe condotto lui stesso delle indagini all'interno delle rovine,scoprendo la causa di quelle misteriose sparizioni e assestando un bel calcio nel didietro a quelle reclute frignanti che avrebbe trovato ranicchiate contro un muro a piangere per la loro stessa ombra...fu applaudito e gli furono offerti molti boccali di birra,alcuni piatti e alla fine,quando andò a dormire per prepararsi,fu salutato da un'ovazione nella mensa,applaudito da tutti...il giorno dopo,eccolo andare via dall'Assiah alle prime luci dell'alba...non fu mai più rivisto...nè vivo nè morto.Dunque,essendo stavolta sparito un Alter,Shuda decise di andare a parlare con la Suprema Yuuki,discutendo il fatto...lei si era mostrata preoccupata in primis,e poi seria appena lui le aveva spiegato le questioni inerenti ad almeno diciassette guerrieri.Fu deciso dunque che le due maggiori forze della fortezza Alter partecipassero ad una missione,solo loro due,per scoprire finalmente che diavolo stava succedendo alle Rovine di Imperius...Shuda,galvanizzato da quella missione,cominciò a prepararsi,cercando di ricordare però che non poteva più contare sulla potenza e la guida di Iulius e di Belial...avrebbe dovuto dar loro la caccia molto presto,per quel che ne sapeva...comunque,alla fin fine,egli avrebbe dovuto solo partecipare ad una spedizione in cui non c'era nulla che non potessero affrontare:la sola ragione per cui delle reclute non erano tornate,evidentemente voleva dire che avevano trovato solo un nemico troppo forte da affrontare o solo un pericolo troppo grande per loro...e quello che è troppo grande per una recluta,per due supremi di certo non è così grave,anzi è una piccolezza...comunque,per precauzione,volle interrogare tutti coloro con cui quel giovane alter aveva parlato,braccandoli ad uno ad uno all'interno della fazione...ne trovà uno dopo dieci minuti che aveva deciso di raccogliere informazioni...una specie di mezzo goblin con una voce rauca e un aspetto estremamente rivoltante...quando gli si avvicinò e lui lo vide,cominciò a tremare come se si fosse visto la morte in persona davanti,accennando ad un inchino che però fu stroncato non appena Shuda,con voce molto alterata,disse:

-Completa quell'inchino e la tua prossima altezza farà a meno del conteggio delle gambe...voglio solo chiederti una cosa,dunque non ti spaventare poi tanto...va bene?-

Il goblin,bloccatosi immediatamente e immediatamente raddrizzatosi,disse che per lui non c'erano problemi e di scusarlo per la sua stupidità...Shuda nemmeno rispose,continuando a parlare e chiedendogli di quel ragazzo che era partito alla volte delle Rovine di Imperius...il goblin,sorridendo,disse che si,lo conosceva,e che la sua missione consisteva nel svelare il mistero di quelle rovine...quando però Shuda gli chiese informazioni maggiori,il goblin,di nuovo spaventato e dispiaciutissimo,disse che non avrebbe potuto aiutarlo più di così,e che non sapeva nulla...lo conosceva,quel tale,ma non così bene...però,se proprio aveva voglia di sapere qualcosina in più,Shuda poteva provare a cercare due grossi demoni con un solo occhio sulla fronte,dato che spesso loro e quel ragazzo avevano affrontato missioni insieme.Senza nemmeno ringraziarlo,Shuda andò via,anche se sentì un tonfo sordo alle sue spalle...si voltò,e vide il piccolo goblin svenuto come se avesse subito un colpo.Sorridendo,continuò a cercare questi fantomatici amici di cui aveva una descrizione così poco accurata,ma la fortuna girò dalla sua parte...uno strano demone con un paio di occhiali e un'espressione da ricercatore sul viso gli indicò un paio di grossi demoni,seduti in fondo alla Mensa,intenti a bere e a mangiare in un modo che lui definì stomachevole...tuttavia si avvicinò ai due demoni,notando in primis la loro altezza,almeno cinque metri,e poi il fatto che come gli aveva detto il goblin avevano un solo occhio sulla fronte,e sembravano più ciclopi che demoni...una volta arrivato al loro tavolo,Shuda si schiarì la voce,e uno di loro,di colore blu acceso,fissò il suo unico occhio sulla sua persona,dicendogli con voce allegra:

-Ehi piccoletto,ti serve qualcosa?-

Rise di gusto,prendendo altra birra,e quando spostò lo sguardo sull'amico,identico ma di colore rosso,sputò un pò di quella birra,che però non toccò per nulla il vampiro Alter,evaporando come se fosse stata riscaldata ad un'elevatissima temperatura.Aveva fatto ciò perchè lo sguardo del demone rosso era sbarrato,mentre fissava Shuda con qualcosa di simile alla disperazione...il ragazzo sorrise,dicendo:

-Scusate se interrompo il vostro...ehm...allegro banchetto,ma vorrei da voi qualche informazione...-

I due demoni lo fissarono,quello blu curioso,quello rosso completamente spaventato,riuscendo a dire solo pochissime parole balbettanti:

-L-la prego di p-perdonare mio fratello,Eccellente Shuda...l-lui non co-onosce ancora bene le personalità di spicco qui all'A-Assiah...vi diremo tutto quello che volete sapere!-

Ora anche il fratello blu cominciò a sudare freddo e a spaventarsi,ma Shuda alzò una mano con un sorriso,dicendo:

-Non preoccupatevi,non ho cattive intenzioni...per ora...vorrei solo che uno di voi due mi dia qualche informazione utile su quel giovane demone che si è allontanato qualche settimana fà per perlustrare le Rovine di Imperius...per caso,voi eravate suoi amici?-

Entrambi presero a parlare contemporaneamente e così veloce che Shuda dovette coprirsi le orecchie,sollevando poi una mano e dicendo,mentre gli occhi si facevano rossi:

-Uno alla volta!-

I due si guardarono,e quello blu cominciò a parlare:

-Ci dispiace,Signor Shuda...ecco,si,forse sappiamo a chi vi riferite...Riudo,vero?Era un nostro amico,siamo arrivati qui insieme e siamo passati nello stesso giorno di grado,in un esame...lui era convinto che in quelle rovine non ci fosse nulla di così anomalo,ma solo un tesoro immensamente grande...e lui in quel luogo sperava di trovare un certo tesoro,un libro per la precisione,che dovrebbe spiegare a chi lo legge come dominare alcune forze magiche di spaventosa potenza...solo che...evidentemente...non è riuscito a trovare il posto,o non è vissuto tanto a lungo da metterci le mani.Era un tipo avventato,e sicuramente ha fatto un passo più lungo della gamba...-

Shuda annuì,prima di voltarsi e fare qualche passo...i due giganti rosso e blu fecero un sospiro di sollievo finchè non lo videro fermarsi e voltarsi,cose che fece loro trattenere il respiro di colpo:

-Stavo quasi dimenticandomene...grazie mille per le informazioni che mi avete fornito.-

Esibiva un sorriso rassicurante,e i due,tranquilli,dissero semplicemente:

-Ma prego,si figuri,Eccellente Shuda.-

Lui sorrise e sparì in una vampata di fuoco nero,facendo scatenare varie urla di stupore e applausi...ma,una volta ricomparso nella camera della suprema sottoforma di lupo demoniaco e sedutosi sul letto a riposare,con gli occhi chiusi,cominciò a riflettere..dunque il mistero era celato in un libro?Era quello che dovevano cercare?L'avrebbero trovato,ne era sicuro...ma dopo?Come riportare indietro le reclute scomparse?Non seppe darsi una risposta,e così chiuse gli occhi,dormendo.Il mattino dopo,alzatosi presto,vide la Suprema ancora dormiente e sgattaiolò fuori dalla stanza della Suprema,recandosi in camera sua e indossando solo la maglia e prendendo la spada,nulla di più..l'armatura della Viverna era poggiata nella sua stanza sulla scrivania,lucida e splendente come al solito,mentre lui si dirigeva all'ingresso,aspettando l'arrivo di Yuuki...di certo si sarebbero divertiti un mondo,e su questo non poneva alcun dubbio...attese Yuuki con un sorriso stampato sul volto,le spade in mano e una gran voglia di fare a fette qualcuno.
 
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=Erin=
view post Posted on 12/9/2011, 21:01




La porta della stanza si chiuse con un tonfo secco , che però rimbombò per le pareti semispoglie del salone del supremo. Come aveva sospettato, le voci sulle sparizioni inspiegabili di alcuni elementi della fortezza, erano fondate. Fino a quel momento il problema non sembrava aver minimamente toccato la fazione Alter, ma Shuda, il vice supremo, se n’era appena andato dopo averle riportato alcune informazioni su di un soldato partito alla volta delle Rovine di Imperius, che però non aveva più fatto ritorno.
Avevano discusso per abbondanti minuti sul da farsi, su che cosa potesse nascondersi fra quelle mura ormai vecchie di anni e anni , abbandonate al loro destino e in balia di mostri e della vegetazione circostante.
Alcune voci parlavano di un mostro dagli immani poteri, risvegliatosi come a guardia di quelle Rovine, altri ancora avevano parlato di un oggetto, o di una qualche forma di energia.
Seduta su quella poltrona che le faceva da trono, Yuuki continuava a pensare , a ricordare se mai , durante i lunghi anni della sua vita, le fosse giunta voce di qualcosa che riguardasse in qualche modo quelle rovine. Ma non si era mai spinta fino a quel luogo, nulla le aveva mai imposto di rivolgere la sua attenzione a quelle antiche pietre.
Ora però, la situazione stava iniziando a farsi critica, ma soprattutto strana; tanto strana da destare persino l’interesse di Shuda, che si era messi di buona lena per poter ricavare qualche informazione su chi fosse il soldato disperso, su dove si fosse diretto, in che zona particolare delle rovine.
Improvvisamente, a distoglierla da quei pensieri, arrivò uno dei servitori, con in mano una pila di libri dal considerevole volume.
Li appoggiò alla scrivania, per poi andarsene ad un cenno della suprema. Una delle cose che Yuuki non avrebbe mai potuto sindacare a quegli uomini era il lavoro. Mai una parola, un gesto, un segno di sfinimento.
Passò un dito sulla pelle invecchiata di quel tomo che sembrava avere più di 100 anni. Il gancetto che, originariamente, avrebbe dovuto tenere ben chiuso quel libro, era ormai ridotto ad uno spaghetto finissimo, spezzabile anche solo con un minimo strattone.
Quando la ragazza andò ad aprirlo, una live polvere si levò, disperdendosi nell’aria, mentre un rumore di carta secchissima si poteva ben udire ogni volta che una pagina veniva voltata.
Il libro era stato rigorosamente scritto a mano, compresi disegni, cornici e raffigurazioni varie. Persino le mappe che ricoprivano quattro o cinque facciate erano state disegnate sapientemente da mani esperte e ferme.
Yuuki sfogliò i libri, leggendone le scritture, finendo poi con il sedersi a terra, accerchiata da quei cinque tomi voluminosi per poter più facilmente attingere a svariate informazioni.
Fra quelle pagine erano riposti gli anni di nascita della città che viveva prima di quelle rovine, gli anni più fiorenti e ricchi di abbondanza di ogni genere, fino alla lenta e rovinosa caduta,e alla catastrofe della fine del mondo.
Quello era l’unico luogo in cui la gente non era tornata per ricostruire. Coloro che vi erano tornati, si narrava in alcune righe, non furono più visti, svanirono nel nulla come divorati da quelle rovine.
Qualcosa sembrava terrorizzare i popoli fino a costringerli ad abbandonare la volontà di voler rendere di nuovo grande quella zona. Ben presto fu dimenticata e tutto ciò che , ora, potrebbe rappresentare un tesoro prezioso è sepolto fra la sabbia e la roccia.
Solo quei libri, tramandati da padre in figlio, vennero infine venduti alla biblioteca dell’Assiah, dove erano rimasti per anni e anni. Ed ore Yuuki si ritrovava a leggere di strane presenza, sparizioni e …. Di qualcos’altro di non ben definito.
In alcune pagine si faceva riferimento ad un passaggio segreto, in grado di rivelare cose mai vista fino ad allora, una via che avrebbe portato l’ignaro ad affrontare una vita diversa dalla propria. In altre invece si parlava di un oggetto, forse un libro, in grado di imprigionare il lettore fra le sue nere righe e renderlo personaggio di quella storia che conteneva. Il malcapitato, ignaro del fatto che vi fosse stato trascinato, continuava a vivere in quel mondo creato su invenzione e su momentanea fantasia.
Ma se nessuno sapeva di che cosa si trattasse, com’era possibile che alcune descrizioni fossero così accurate. In alcune didascalie e disegni veniva persino raffigurato un luogo, in cui era custodito l’oggetto.
Si trattava di una sottospecie di stanza sotterranea, costruita all’interno della caverna più profonda, che percorreva chilometri e chilometri la città e scendeva in profondità, come per cercare di raggiungere il centro della terra. In questo luogo vi era custodito un libro rivestito di stoffa e decorato con motivi di puro oro e argento. Le pagine, create e scritte da mani che ben conoscevano la magia e che avevano fatto di quel semplice libro un ottima arma o oggetto da usare per i propri scopi.
Un ulteriore svolta di pagina ed ecco davanti agli occhi della Sprema l’immagine di quel libro di cui aveva appena letto. Fu in quel momento che si ricordò di aver visto già in precedenza quell’immagine. Si alzò , di tutta fretta e si diresse verso la libreria a muro. Continuò ad andare avanti e indietro con lo sguardo, fino a posarsi infine su di un libro in pelle verde e ricami neri.
Lo aprì, fino a trovare quella stessa immagine. Un libro, che accostato a quello raffigurato nei libri delle Rovine di Imperius, era praticamente lo stesso.
Strappò la pagina dal libro della propria libreria, per poi rimetterlo al proprio posto, chiudere quelli a terra e posarli sulla scrivania.
L’idea di andare a chiedere informazioni anche ai soldati Alter venne messa in secondo piano, visto il fatto che Shuda sembrava già essersi dato abbastanza da fare.
Yuuki si stava proprio dirigendo verso la mensa quando, sulla porta d’entrata, sentì gli schiamazzi e il vociare solito di quelli che aspettano di vedere una rissa. Sentì la voce tremolante e spaventata di due soldati e quella più sicura e tranquilla di Shuda. Di certo se era lui ad interrogarli, non avrebbero tentato di omettere nulla e tantomeno avrebbero dimenticato di fornirgli dettagli importanti.
Dunque decise di ritornare sui suoi passi e pensare alla partenza prevista per il giorno dopo.
Lei e Shuda avevano deciso di comune accordo di viaggiare alla volta delle Rovine di Imperius per scoprire, una volta per tutte, quale fosse quel famoso mistero che continuava a mietere vittime in silenzio.
Come prima cosa però doveva assolutamente finire di compilare e archiviare quelle dannatissime pratiche che risiedevano, tranquillamente appoggiate,sulla sua scrivania. Quante volte, fino a quel momento, aveva pensato di delegare qualcuno al suo posto in quella mansione. Per quanto vi fossero quei servitori sempre pronti ad un suo minimo schiocco di dita, era lei che doveva correggere, leggere e rileggere quelle scartoffie per poi porvi la propria firma.
Persino quando si era alzata per andare a fare un giro fra i corridoi della fortezza sotto il suo controllo, si era portata dietro, involontariamente, un po’ di fogli. Li guardò svogliatamente, trovando fra essi anche la scheda di una nuova matricola pronta per la valutazione. Molto probabilmente, al ritorno da quella missione avrebbe dovuto rivolgere le sue attenzioni a quella ragazza.


La nottata passò in fratta e , per la prima volta, Yuuki si sorprese rendendosi conto di aver davvero dormito. Diede uno sguardo, ancora un po’ assonnato, in fondo al letto, dove era solito accucciarsi Phyro: ma del lupo nessuna traccia. Anche se il suo padrone era tornato non sembrava aver dato nessun cenno di interesse, come se non gli importasse minimamente di chi fosse la persona che lo accudisse. D’altro canto , però , in quel periodo sembrava essere più docile del solito.
Yuuki si alzò, cambiandosi e prendendo il foglio di carta dal comodino per riporlo nella tasca dei pantaloni, caricò in spalla le Double Ginryu e si avviò verso l’entrata della fortezza; era proprio li che avevano deciso di incontrasi i due per poi partire.
Fu proprio nel tragitto infatti che Yuuki intravide Shuda da lontano, e aumentando il passo gli arrivò di fianco.

-Buongiorno! Allora come è andato l’interrogatorio ieri. Ho sentito che hai spaventato non pochi Alter. Io ho letto qualcosa su dei libri riguardanti la zona in cui sono stati visti l’ultima volta i soldati. A quanto pare si parla di un libro magico, o qualcosa del genere. Ho trovato anche un immagine, guarda.-

Prese il foglietto dalla tasca e lo pose al ragazzo, ascoltando poi quello che anche lui aveva da dire al riguardo.

Edited by =Erin= - 21/9/2011, 01:25
 
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