A morte Ninja assassino, Ricercato in coppia con Sangan

Era ora di darci un taglio. Ormai erano 2 mesi più o meno che era arrivato all'Assiah, e in tutto quel tempo aveva a malapena messo il muso fuori per andare a cacciarsi da mangiare. Decise che avrebbe fatto qualcosa di utile all'umanità... se così si poteva dire, visto che ormai gli umani erano sempre più rari, per come la vedeva. Guardò fuori dalla finestra del suo alloggio, vedendo un sole splendente e caldo. Ma come mai sto qua dentro rinchiso? Non è la vita che si addice a un drago... e con questo ultimo pensiero, saltò fuori dalla finestra, sapendo che le sue ali gli avrebbero impedito di sfracellarsi al suolo. Sorvolò brevemente la fortezza, e quando individuò due figure(probabilmente soldati) si posò vicino a loro e chiese senza tanti preamboli «Cosa si fa all'Assiah per passare il tempo e, sopratutto, per guadagnare soldi?» chiese ai due che si stavano allenando. Probabilmente non era per loro insolito vedere creature strane con ali o corna, visto che non si scomposero più di tanto, ma gli risposero che nei territori dell'Assiah neutrale c'era un certo clan Centurio che cercava sempre Soldati ben addestrati per far fronte a varie minaccie. Fatalis li ringraziò e con un veloce battito d'ali, riguadagnò il cielo, diretto a quel famigerato "clan centurio".

Bene... Alla fine aveva trovato il clan, e aveva pure raccimolato una missione pagata bene. L' unico inconveniente(o fortuna, a seconda dei punti di vista) era che doveva aspettare un'altro guerriero. Non lo giudicavano abbastanza degno di combattere da solo? Beh, non importava... avrebbe aspettato pazientemente, la pazienza è la virtù dei forti... Era rrivato nel luogo della missione, i Monti Mosfora. Una volta li aveva sentiti nominare, ma non gli era mai passato per la mente di andarci a fare visita per ammazzare un ricercato. Sbadigliò vistosamente, mettendo in mostra la chiostra di zanne affilate, e infine si raggomitolò come un gatto su se stesso, aspettando sotto la carezza calda dei raggi solari il suo compare di viaggio.