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| Dovettero passare altri due giorni infermali prima che riuscissi nuovamente a mettere un piede a terra senza crollare al suolo come una patata lessa, messo così non sembravo nemmeno più io. Debole e con un paio di occhiaie che arrivavano fino giù al mento, se per caso mi avessero sfidato ora per il posto da vice supremo avrei dovuto dare resa e consegnare il titolo senza combattere, ma fortunatamente Mello non era un tipo che apriva bocca con facilità e quindi mi aveva garantito una copertura indistruttibile e infallibile. Alcune volte mi sentivo fortunato ad averlo come amico, mi aveva tolto da parecchie situazioni difficile senza chiedere nulla in cambio, solo che gli pagassi il conto senza prendere la roba a scrocco, una cosa più che ragionevole direi. Alzatomi da quel comodo letto uscii dalla stanzetta entrando così nel locale… era buio e dentro non vi era ancora nessuno, anche Mello era uscito per andare a casa sua, avevo abusato troppo della sua ospitalità. Presi un foglietto di carta, di quelli che usava il barista per le ordinazioni, e una penna, incomincia a scrivere dunque.
CITAZIONE Grazie mille Mello per avermi ospitato nel tuo locale per questi due giorni. Grazie anche per non aver detto a nessuno che stavo male mettendo in giro la voce che ero partito per un lungo viaggio. Penso però che farò realizzare le tue parole, anzi, farò diventare vera la tua scusa. Ti scrivo questo biglietto per avvertirti che parto per quel villaggio che mi hai detto tu, spero che quel fabbro sia veramente abbastanza bravo da fondermi insieme le lame distrutte delle mie spade… fortunatamente ho ancora il sacchetto con i pezzi qui con me. Ok ora basta scrivere se no finisco completamente il biglietto… quando tornerò non voglio vedere che hai affittato quella stanza a nessuno quindi fammela trovare libera che quel letto e comodissimo. Saluti Alex Soddisfatto del mio lavoro lasciai il bigliettino sul bancone del locale per poi uscire da li. Il vento gelido di quella sera tirava forte e per non rischiare di perdere il cappello dovetti reggermelo con la mano destra. Incomincia a camminare per quelle scure vie fino ad arrivare al cancello d’ingresso, quello che permetteva l’ingresso nella fortezza. Lo varcai lasciandomi alle spalle la fortezza di ferro e roccia, dovevo dirigermi verso nord-ovest quindi questa volta non mi toccava attraversare la foresta antecedente, l’avevo sempre odiata anche non sapendo mai il perche…forse perché la notte faceva troppo buio per me o solo perché mi metteva uno strano senso di insicurezza, l’unica cosa certa era che ormai conoscevo meglio delle mie tasche quel cumulo di rovi e radici. Questa volta ero partito con la luce e quindi non avrei avuto problemi nel ritrovarmi troppo presto al calar del sole. Seguii il sentiero nella verde prateria fino ad arrivare ad un incrocio, due cartelli contrapposti… Grand village e Hary heart, questi i nomi delle tue località in cui si poteva andare..ecco, io dove dovevo andare? Non sapevo quale fosse il nome del villaggio che cercavo, dovetti andare a intuizione e quindi la mia scelta cadde su Grand village, il nome che più assomigliava alla mia destinazione. Non avevo nessun altro indizio che potesse aiutarmi, entrambe conducevano a nord-ovest solo che quella per Hary heart sembrava cambiare rotta svoltando a destra…ormai la mia decisione l’avevo presa e quindi ricominciai a camminare.
*mi serve qualcosa per vedere quanto dista il villaggio da qui… se solo non avessi ripreso la mia anima da quel corvo ora lo avrei mandato in perlustrazione al posto mio…è anche vero che non potevo tenere un pezzo di me in un animale. Qui di volatili non se ne vedono neanche a pagare oro colato, mi dovrò accontentare e rimanere nel dubbio…intanto il sole si fa più alto nel cielo e se io non avessi portato con me questo cappello a quest’ora avrei la testa bella che cotta*
Per mia fortuna in quel momento passò per di li un’anziana donna che sicuramente mi avrebbe dato buone informazioni sul villaggio davanti a me, io sapevo già che domanda fargli, l’unica che poteva in qualche modo indirizzarmi nel punto giusto
-mi scusi signora, sa per caso dirmi se nel villaggio che incontrerò andando qui avanti vi è un fabbro?-
???: -non si preoccupi giovanotto non disturba. Si vi è un fabbro ma penso che tutti i villaggi in questa zona ne abbiano almeno uno, sa qui dicono che alberghino i migliori del mondo-
-io cercavo quello che si fa chiamare “il fabbro degli dei”… sa per caso dov’è?-
???: -ah stai cercando lui allora… peccato che non si trova qui, all’incrocio hai girato dalla parte sbagliata, dovevi andare verso Hay heart e quello in villaggio dove risiede la persona che stai cercando-
*maledizione, lo sapevo che stavo facendo strada per nulla, va a finire che fa notte prima di arrivare al villaggio, anche se qui stiamo in prateria e vi è solo qualche albero in maniere sporadica non mi va affatto di passare la notte all’aperto.. sarò costretto ad usare tutta la mia velocità in una volta sola e per esaudire un mio capriccio. Ma prima arrivo al villaggio e prima mi posso far fondere l’arma, e prima finisco questa cosa e prima posso tornare a casa, meglio dire alla fortezza…*
-grazie mille per l’informazione che mi ha dato, ora so dove andare… addio-
Mi preparai mentalmente e fisicamente e quando sentii di aver raggiunto una buona forma e concentrazione partii con uno scatto veloce e deciso. La mia velocità era talmente elevata da toccare quasi quella del suono, cosa che potevo fare solo usando la mia tecnica più potente e micidiale che possedevo… anzi, ormai non era l’unica tecnica potente che possedevo, a quella se ne erano aggiunte altre a varie dall’enorme potenziale distruttivo. In un attimo raggiunsi l’incrocio di prima e questa volta presi la strada giusta andando dritto a Hary heart… intanto la scena si sposta un’altra volta sulla vecchietta che sembrava stupefatta della velocità con la quale il ragazzo se ne era andato. Rimase li per qualche secondo, poi si sfilò il mantello e come per magia la vecchi divenne una bellissima donna, giovane e dal viso lucente, occhi azzurri come il mare e i capelli biondi come il grano… indossava una sorta di saio dove sulla cintura era appesa una fodera, al suo interno una spada, molto ricamata e lucente. Essa voltò cambiò direzione per ritornare da dove era venuta…
???: -ultimamente sono in molti che cercano il fabbro degli dei… ho fatto bene a sviarlo sull’altro villaggio, da quando siamo minacciati da questi maledetti urukai non so mai se fidarmi o meno della gente, dopo tutto potrebbero essere loro spie mandate a posta per eliminare il fabbro, l’unico che veramente potrebbe intralciare i loro piani di conquista…è meglio tornare indietro..ho molto lavoro da fare-
Una follata di vento tirò via il mantello della giovane ed essa svanì nel nulla nel medesimo momento in cui quel mantello scivolò via dalla sue mani cadendo inerme a terra. La scena si risposta su Alex che intanto è arrivato all’entrata del villaggio. Questo assomigliava terribilmente a quello del vecchio Arcanis, almeno per quello che riguardava la struttura, l’unica differenza era che le porte del villaggio erano aperte a tutti e nono erano protette da torri di guardia.. si vedeva che qui non conoscevano l’influenza della fortezza o almeno non era tanta da farli preoccupare. Entrai quindi nel villaggio senza nessuno che mi controllasse se avevo qualcosa di pericoloso o nocivo per le persone del villaggio. Bloccai una persona al volo chiedendole alcune informazioni
-mi scusi signore sto cercando il fabbro degli dei, mi hanno detto che si trova in questa città, mi saprebbe dire dove lo posso trovare? Sa è una cosa urgente e vorrei sbrigarla subito-
Uomo: -fabbro divino? Magari lo avessimo noi! Questo villaggio sarebbe anche più sicuro… mi sa che si è sbagliato all’incrocio prima, il fabbro di trova al Grand Village e non qui… mi spiace-
*cosa? Ma cos’ è questa buffonata? La vecchietta prima mi ha detto che il fabbro si trova qui e ora che sono giunto a destinazione mi dicono che si trova nell’altra città… non so se fidarmi, potrebbe anche essere che questa è una cavolata per togliermi di mezzo, dopo tutto se tengono il villaggio aperto in questa maniera significa che hanno difese molto alte… non mi fido, in qualunque caso perderò qui la giornata nel tentativo di capire meglio cosa sta succedendo*
-grazie lo stesso buon uomo, anche se per me sarebbe già una cosa buona chiudere l’entrata del villaggio e non lasciare il libero accesso a tutti, così si rischia molto in caso di una guerra o nel caso in cui qualche villaggio vicino voglia attaccarvi-
L’uomo annuì sospirando per poi riprendere il suo cammino. Mi guardai spaesato, non sapevo dove andare, cercai quindi un pub dove potermi sedere e riprendermi dalla veloce corsa che avevo fatto, dovevo ancora allenarmi parecchio su questo lato… dopo tutto mi ero messo in testa un obbiettivo ben più grande di questo e mi stavo impegnando affondo per far si che si avverasse. Trovai per mia fortuna qualcosa che assomigliava a un pub, minimo il cartello all’ingresso lasciava presupporre che fosse quello…”Alziamo il bicchier!|”, ecco cosa vi era scritto. Entrai nel locale e subito noti che non vi era molta gente, sette o otto persone in totale, distribuiti un po’ per tutto il locale. Alcuni giocavano a carte mentre altri si limitavano a parlare tra loro, qualche volta usando frasi anche un po’ colorite, in somma, non era certamente il meglio. Il cameriere accortosi del mio arrivo si precipitò all’entrata accogliendomi con gentilezza, sicuramente non voleva perdere un futuri cliente.
Cameriere: -buon giorno signore, benvenuto nel nostro locale “alziamo il bicchier!”, vedrà che si troverà molto bene qui con noi, soprattutto perché qui la birra e il vino sono ottimi. Siccome è la prima volta che passa di qui la casa gli offre una bottiglia di birra gratuitamente.. ma prego, si metta pure seduto, ogni non c’è molta gente e i tavolini sono liberi-
-grazie mille ragazzo, prenderò la tua offerta al volo e mi metterò seduto… mi serve un po’ di riposo dopo tutto quello sforzo che ho fatto-
Mi misi dunque seduto sul primo posto libero mentre il cameriere andava di prendermi la bottiglia di birra che mi aveva promesso. Dopo tutto mi sembrava un posto confortevole, peccato che non mi sarei trattenuto molto in quel posto. Il cameriere tornò quindi al mio tavolino posando sopra la bottiglia e un bicchiere di vetro. Stappai la bottiglia e la versai il contenuto nel bicchiere, a quel punto i clienti del locale incominciarono a far partire una ola
-ma cosa stanno facendo?-
Cameriere: -è tradizione che ogni qual volta che qualcuno stappa una birra e versa il contenuto nel bicchiere si inizia a cantare una canzoncina che poi ha dato il nome al locale… ecco che iniziano… si unisca anche lei, è divertente!-
Coro dei clienti: -Alziamo il bicchier, facciamo Cin Cin, beviam beviam beviam.. tutto il mondo fa Cin Cin… CIN CIN… sollevando un bicchiere di vin… CIN CIN!!-
Subito dopo tutti portarono il boccale stracolmo di birra alla bocca bevendo il liquido tutto d’un fiato. Anch’io seguii quello che avevano fatto i presenti e incomincia a bere la mia birra. Non avevo mai sentito questa canzoncina da nessuna parte ma mi stava molto simpatica, l’avrei riproposta a Mello una volta tornato alla caffetteria, poteva essere una buona idea dopo tutto. Finito di bere il boccale riempii ancora una volta il bicchiere con il residuo della bottiglia, non l’avessi mai fatto che un’altra volta partì la ola… il procedimento fu uguale a quello di prima e anche la conclusione fu identica. Potevo bel concludere con il dire che in quel locale si beveva molto e sicuramente offrivano una birra in omaggio ai nuovi clienti perché sapevano che recuperavano con gli altri..una cosa ben articolata. Finita la birra mi distesi un po’ sgranchendo anche le ossa. Aguzzai un po’ l’udito per vedere se si mettevano a parlare di qualcosa di interessante…
???: -hai sentito? Si dice che a Grand Village si stia abbattendo una tempesta fatta di ferro e lame, il guaio che essendo vicini a quella città c’è il rischio di rimanere coinvolti nella faccenda..gli Urukai non guardano in faccia a nessuno quando è il momento di attaccare e nessuna armata è talmente potente da poterne sbarazzare !-
???: - si ho sentito purtroppo, anche se una possibilità forse ci sarebbe… la montagna… sarebbe ora che si richieda quel che è giusto chiedere!-
???: - chi è andato in quel posto non è più tornato, non penso che manderanno qualcun altro a cercare..anche se fosse la loro, anzi, la nostra ultima possibilità di vittoria-
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