The Holy Grail War

« Older   Newer »
  Share  
Skullblaka
view post Posted on 21/7/2009, 23:13 by: Skullblaka




Il cherubino tremò un attimo. Aveva avuto una sfiga pazzesca. Gli era capitato come primo nemico nel torneo per il santo Graal,nulla di meno se non un Berserker. Questa particolare categoria di eroi e antieroi avevano in comune la forza e l’aspetto bruto. Erano esseri mostruosi. In magia e nelle strategie non erano particolarmente dotati,anzi si potevano perfettamente ritenere scarsi, molto scarsi. Skullblakael si era ben documentato ,sapeva bene ciò che era accaduto nella precedente guerra per il santo Graal. Sapeva i nemici che Emiya Shirou aveva dovuto affrontare, uno di quelli era un Berserker, Hercole. Era un gigantesco bestione che era alto appena tre metri, armeggiava con uno spadone di pietra e aveva buone possibilità di vincere il tanto ambito premio se non fosse stato per il sacrificio di Archer , servant della maga Tohsaka Rin ,compagna e amica dello stesso Shirou, e dell’Excalibur di Saber che fu capace di strappare all’orrido essere ben sette vite. Era questo ciò che più spaventava il cherubino, la sua forza era stata superiore ad un velocissimo e strategico Archer e per poco non riuscì a fare una carneficina di maghi e servant. Ma il vero problema consisteva nelle vite. Ercules o Eracle divenne famoso nei tempi postumi alla sua mitica apoteosi per aver superato con successo un gran numero di imprese, in particolare le dodici fatiche di ercole entrarono nella leggenda e ciò gli concesse di divenire come un Dio , una creatura immortale , che aveva ben dodici vite, ironia della sorte. E se anche il minotaurus avesse avuto più di una vita? Merda la situazione non stava andando certo bene. Ma la preoccupazione del cherubino ora era cercare di evitare la scomparsa di Rider, se lei fosse morta sarebbe morto anche lui , perché sarebbero stati due contro uno e lui non avrebbe avuto il diritto a prendere parte al torneo. Il mago che era apparso poco prima ridacchiava come una cornacchia. Tuttavia quell’essere così arrogante aveva fatto nei pochi secondi della sua comparsa un gran numero di errori. 1) aveva detto il nome del suo servant ;2) aveva detto team, perché team e non duo? ;3) invece di fare quel baccano avrebbe potuto difendersi,invece di fare quell’entrata folle e urlare il nome del suo servant come un pazzo. Skullblakael toccò l’elsa di una katana nobiliare poi iniziò a correre verso quel pivello,caricando una lama astrale sulla lama della katana. Poi saltò su di lui lanciando sul suo corpo una lama astrale,che sicuramente lo avrebbe tagliato in due. Il cherubino si lasciò scappare una risata folle, quasi arrogante, vedendo la lama a pochi millimetri dal petto di quel pivello che guardava la morte in faccia , inorridito e stupito allo stesso tempo da un attacco così inaspettato e fulmineo. Alla fine il supremo aveva un modo di fare molto astuto e strategico, se avesse ucciso il master ,il servant per quanto forte sarebbe stato come un esercito senza gi ordini di un valente generale. Il ragazzo sgranò in un millisecondo gli occhi mentre si stava girando cercando una via di fuga ormai irraggiungibile e impercorribile. Ma l’attacco micidiale del supremo non ebbe i risultati sperati infatti, qualcosa si era messo in mezzo evitando che il master nemico si facesse male. Il tagli astrale si blocco nel nulla scontrandosi nell’aria. Com’era possibile? Non era certo per la distanza. Prima che il cherubino potesse capire perché fosse andata male una violenta perturbazione d’aria lo colpì in pieno facendolo scontrare su un muro dal colore argilloso. Un muro che prima non c’era. E cosa più spaventosa era l’essere che dall’invisibilità che lo copriva ,apparse un colosso alto press’a poco tre metri. Era una creatura spaventosa e davvero diversa dall’immagine mitica del minotauro, questo era molto … diciamo particolare. Aveva due corna sporche e contorte e una pancia rozza e bestiale, gli occhi erano come due gigantesche palle da biliardo e il suo muso bavoso e affamato lo faceva sembrare un bull-dog anziché una belva mitica. Gli unici indumenti che indossava erano dei mutandoni di pelle mezzi strappati e due guantoni sempre in pelle di capra, nonostante avesse un colorito marroncino che si rifaceva molto alle feci di cavallo. Il berserker Minotaurus aveva un colorito rossastro che lo ricopriva quasi completamente, solo la prominente pancia aveva un colorito chiaro. E chi avrebbe mai pensato che il minotauro fosse di un colore così cremisi? Di solito nelle opere pittoriche era raffigurato come un gigantesco toro nero ritto sulle due zampe posteriori e che poteva vantare un fisico ,sì bestiale, ma anche muscoloso e robusto,tanto che riusciva a combattere a pugni e zoccolate sfondando muraglie per la sua potenza. Il vero minotaurus era invece grasso e stranamente armato. Aveva infatti nelle mani due grossi e lunghi pugnali ornati con anelli di electrum ad una estremità. C’erano altri anelli su di lui, messi un po’ qua e là sulla sua pelle irta di peli come se fossero piercing all’ultima moda. L’essere ansimava pesantemente prendendo la rincorsa con i suoi zoccoli sporchi e enormi. Alcuni amuleti in forma di ossa e crani d’ essere umano penzolavano legati al collo della creatura tutt’intorno al suo corpo spaventoso. Il minotaurus levò un maestoso e orripilante urlo che fungeva da proemio allo scontro tra i due titani. La cosa più spettrale e misteriosa presente in quel momento sul campo di battaglia consisteva nell’apparizione dal nulla di uno strano labirinto. Ma la vera preoccupazione del cherubino era rivolta a Rider. Ora che quelle mura ciclopiche li dividevano quanto sarebbe durata. Avevano a che fare con due nemici violenti e forti, creature subdole e terrificanti. E i due sventurati si trovavano nel terreno di caccia di quella assatanata belva cornuta. Fosse solo per il labirinto non ci sarebbe stata la minima preoccupazione,ma con il labirinto si poteva chiaramente avvertire un forte campo di forza dagli effetti sconosciuti. Skullblakael fissò in cagnesco i due loschi individui mostrando furente i denti, sputando saliva mista a sangue,provocato dall’urto con la parete di poco prima. Con la spada in mano scattò verso il minotauro. Era una mossa pericolosa,ma doveva recitare bene il ruolo di Servant oppure Rider sarebbe stata la prima a svanire. Iniziò ferocemente ad usare una delle sue tecniche più adatte per lo spadone. Era la tecnica dragon blast, una tecnica appartenuta al grande Shuda della fiamma oscura, un’entità oscura e nemica ai Lux, uno dei più forti combattenti sulla faccia di Ivalice e, cosa più importante, un partecipante al torneo per il santo Graal. Il minotauro rimase immobile lasciandosi colpire dai fendenti nemici,che crearono solo scintille,mentre la lama di purissimo cristallo nero rimbalzava,come per rinculo, senza infliggere neanche un’ammaccatura o un graffietto a quell’imponente creatura selvaggia.

“MeRdA ,MA CON CHE COSA DIAVOLO SEI FATTO? Dannato bovino obeso, e tu lurido master smettila di ridacchiare come un arrogante mocciosetto di quattro anni e cerca di avere le palle di combattere. Sono sicuro di poter battere te e questo gigantone anche in uno scontro due contro uno. Ora vi renderete conto quanto è duro a morire un abile spadaccino come me. Ed ora, Venite a prenderle luridi vermi!”

Poi si mise in posizione difensiva mettendo lo spadone nero in obliquo, mentre la lama gli copriva un occhio lasciando scoperto l’altro così da poter vedere per bene i movimenti e le intenzioni dei due. Il bestione avanzò famelico agitando senza contegno i due pugnali, ognuno più lungo dello spadone di Skullblakael di una ventina di centimetri. Il cherubino essendo più basso riuscì a evitare abbastanza prontamente alcune lente sferzate,ma notò qualcosa di davvero particolare. Le lame generavano se agitate un onda d’aria di modeste dimensioni che però se unite potevano generare una violenta turbolenza capace di spazzar via un uomo, così da farlo sbattere con ostacoli posti dietro di lui oppure allontanarlo in vista di un schivata proporzionale ad una distanza di sicurezza invidiabile. Un’ottima combinazione di attacchi mentali,capaci di offendere e difendere. I due armati si fronteggiarono nuovamente, ad ogni schivata o parata consisteva un nuovo contrattacco nemico,in una spirale di combattimento quasi infinita che sembrava stesse sfiancando il supremo,ma non la belva davanti a lui. Non era certo uno scontro pari, anzi il cherubino era in evidente svantaggio sebbene non avesse ancora ricevuto danni rilevanti. Intanto riprendeva fiato vide la macchina da guerra che aveva davanti avvicinarsi pericolosamente a lui armeggiando i coltellacci con maestria e ferocia. Il cherubino si chiuse a riccio impugnando saldamente lo spadone,mentre impastava le sue ali con l’elemento luce, creando una barriera lungo le ali che le avrebbero rese quasi inespugnabili. Sapeva che non sarebbe stato neanche lontanamente necessario,ma come Leonida e i prodi trecento alle Termopili, ci voleva provare a resistere contro un nemico indubbiamente più forte e più violento di lui. Le lame si scontrarono violentemente levando un rumore metallico estremamente acuto e duraturo,mentre centinaia di migliaia di scintille si generavano dal contatto con le due spade illuminando la zona. Se nonché se fosse stato completamente al buoi per tutte quelle scintille si sarebbe potuto benissimo leggere un libro. Dopo qualche secondo di contatto,per quanto il cherubino riuscì a stringere eroicamente i denti fu sballottato via dalla violenza immane del colpo che lo scaravento a molti metri di distanza facendogli sfondare molti muri labirintici. Mentre cadeva un gran numero di frecce potenziate con chissà quale strano potere lo trapassarono in pieno facendogli provare un fortissimo dolore. Si rialzò in un mare di sangue,mentre vide la scia di muri sbriciolati e le frecce dietro di lui conficcate sul terreno, intorno a lui tutto era coperto di sangue … il suo sangue. Ebbe un lieve svenimento dalla rabbia e dallo stress. Gli era capitato davvero un avversario forte. Sorrise sadico,come un uomo che vede la morte in faccia e ci sputa addosso noncurante della sua sorte. Intanto il master di Berserker alzò la mano destra al cielo iniziando a concentrare con la massima tranquillità un potente incantesimo. Del fumo corvino si concentrò sul palmo della mano in maniera tortuosa generando una creatura fumogena in forma di serpente dagli occhi maligni e iniettati di sangue. Quando l’incantesimo stava per essere lanciato l’uomo sorrise spaventosamente,come se fosse un maniaco perverso, poi disse altrettanto arrogantemente:

“Tu saresti un Saber? E dire che fu proprio un Saber a vincere la scorsa guerra per il santo Graal. Peccato che il mio Minotaurus non si sia sfogato abbastanza sulla tua ridicola esistenza. Comunque non temere ti rimanderò nel regno degli eroi da cui provieni facendoti svanire in una miriade di luminescenti polveri. Quanto alla tua Master non temere, non la ucciderò subito. Ho notato che ha un bel corpicino e farmela prima di farle tacere la bocca per l’eternità,non mi dispiacerebbe troppo. Anche il mio Berserker avrebbe un certa voglia a ficcarglielo in quel posto. Ma ora torniamo a te, tu avrai l’onore di morire per mano mia … Tu sei la terza vittima del grande incantatore Ahsias, il signore dei demoni incorporei. Adesso sentirai una fatale fitta sul busto. Ora vai: Melos Abyssus.”

Un serpente fatto di fumo color pece si animò dalla mano del suo creatore, andando come se fosse un raggio devastante verso la preda,che inerte rimaneva in piedi per puro miracolo. La creatura strisciante avanzò affamata verso la creatura piumata mostrando divertita le fauci avvelenate. Gli occhi famelici brillava come se avesse davvero degli occhi propri. Il cherubino aveva sentito parlare di questo misterioso Ahsias, era un ricercato di livello B o qualcosa del genere,famoso per aver stregato un gran numero di persone per il proprio tornaconto. Aveva torturato con incantesimi fatti di fumo scienziati e sapienti per avere da loro pozioni sempre più rare e documenti di grande importanza scientifica. Tutto questo perché era un ossessionato, un fanatico pericoloso e folle. Desiderava abilità capaci di potenziare notevolmente le sue forze, espandere le sue conoscenze per succhiare la linfa vitale a tutte le persone che incontrava per vivere in eterno. Sul chi era in realtà si diceva che fosse un ricco esponente di un casato di antichi maghi ormai decaduto. Lui riuscì a riprendersi da tale situazione comprando come se fossero schiavi altri nobili maghi. Infatti lui voleva molti circuiti magici attorno alla sua persona così da ricreare il suo clan purosangue. Le pozioni e gli attrezzi gli servivano per la costruzione di un graal tutto suo, dentro il quale sacrificò innumerevoli vite di maghi-servi per crearlo. Ma fu scoperto dal governo mondiale e un giudice ignaro dei suoi reali desideri distrusse il Graal ,riversando inesorabilmente al suolo la sostanza di cui era composto. Ahsias colpito da questo insulso gesto eliminò rapidamente il giudice con l’evocazione di un drago di fumo nero nato,si dice, dall’unione di più serpenti fumogeni incorporei. Dopodiché bevve dal terreno il liquido magico assaporando tale intruglio ,per poi riversare parte del suo potere nel corpo del giudice,ormai privo di vita, usandolo come una marionetta. Così continuò a sconfiggere un gran numero di ufficiali Archadiani riuscendo a conquistare con la forza anche un piccolo villaggio, soggiogandolo col pugno di ferro della sua perversa tirannia. Si dice che lasciò il villaggio in seguito ad una pesante sconfitta a causa di un altro mago nobile. Dopo essere stato sconfitto così duramente Ahsias precipitò in un burrone nel deserto ad est di Dalmasca,ma il suo sfidante lo ritrovò che ancora respirava. Molti pensarono che il giovane mago lo eliminò dandogli il colpo di grazia,altri supponevano che lo abbia curato in attesa di un secondo sconto, addirittura si diceva che l’incantatore si fosse piegato alle volontà del nobile. Questo mago era Matou Shinji,creduto morto durante la quinta guerra per il santo graal, il nipote del nemico di Shirou : Zouken. L’ex compagno di Rider. Il cherubino ritornò in sé fissando la vita che cadeva lentamente dalle sue membra stanche,ma qualcosa in lui si smosse. Finchè fosse morto lui andava bene, ma quel pazzo avrebbe fatto male a innocenti e cosa ancora peggior avrebbe potuto fare del male alla sua Rider. Non poteva permetterlo. Così si riprese da quella situazione di stasi in cui era caduto ,per poi alzare il palmo della mano sinistra verso il serpente incorporeo,che avanzò rapidamente. Ora aveva capito il potere di quel labirinto. Non poteva potenziare se stesso con tecniche o magie di supporto,ma ora aveva capito che poteva benissimo farcela da solo. Altre frecce furono scoccate e lui fu abbastanza cauto da sentire i loro rumori così da evitarli in un disperato spostamento,che quasi lo fece crollare rovinosamente al suolo. Intanto nella mano si formò una sfera fatta di energia spirituale. Il Rasengan era ultimato. Sentì la speranza rinascere in lui,mentre la sfera rotante iniziò a muoversi quasi da sola. Altre frecce continuarono a sfrecciare verso di lui che questa volta si fece scudo con lo spadone nero facendolo vorticare tra le mani, riuscendo a deviare alcune frecce che fecero saltare in aria muri e alcune mattonelle del pavimento. Il cherubino si mosse correndo animato da una forza quasi non sua, verso il serpentone fatto di nube avvelenata. Ahsias sgranò gli occhi dicendo indignato:

“Cosa credi di fare, nullità? Questo serpente è fatto di un potentissimo veleno, se lo dovessi toccare anche solo con una mano per pochi secondi perderesti la sensibilità in quel punto e non potresti più usare la tua mano, senza contare che morirai prima della prossima alba, non so quanto ti convenga,tanto morirai comunque, quindi rassegnati e lasciati ammazzare,da bravo!”

Skullblakael scagliò lo spadone verso i piedi del minotaurus che gli si conficcò crudelmente su una pelosa gamba, facendolo urlare dal dolore e dalla rabbia. La belva prese lo spadone nemico e lo scaraventò al suolo, alzando un po’ di polvere. Il berserker si gettò verso la preda,mentre il suo padrone intimava di fermarlo, ma ormai la rabbia era troppo forte per farsi mettere i piedi in testa da comandi via etere. Il supremo dei lux, conficcò la mano con la sfera rotante nelle fauci del serpente di veleno, che magicamente su risucchiato nella sfera, rendendola ancora più temibile. Poi sfrecciò verso il minotauro balzando mentre lui armeggiava con i pugnali giganti. Saltò sul collo della lama poi piantò violentemente la sfera rotante nociva nella bocca insalivata della creatura,che perse il respiro e cadde al suolo con la testa fumante per l’impatto. Anche se fosse sopravvissuto a all’esplosione della sua faccia ,non avrebbe certo retto al veleno presente nella sfera, opera tra l’altro del suo stesso master. Ahsias era furente,ma dopo pochi secondi sorrise nuovamente animato da chissà quale desiderio impuro. La creatura alata intanto disse sospirando ai presenti:

“Che cosa ne vuoi sapere tu,misero malvivente di come lottare coraggiosamente. C’è gente che in passato è morta lottando contro voraci mostri peggiori del tuo essere cornuto, ora non so quale figa maledetta abbia partorito una faccia brutta come la tua,ma statti sicuro che al costo di perdere entrambe le mie mani per colpa del tuo veleno,ti farò mangiare la tua stessa lingua e ti taglierò il cazzo,così non ti dovrai neanche permettere di insultare o minimamente pensare alla mia signora, oppure per te sarà la fine pivello … Quanto a te Archer, esci fuori non ho evitato le tue frecce per nulla. Ora lo scontro da tre contro uno è passato a due contro uno. Peccato per il tuo Berserker Ahsias,tra poco lo accompagnerai nel regno degli antieroi.”

“Credi davvero che la tua signora sia ancora viva? La mia master starà pensando a lei ormai,deve essere spacciata. Quanto a te Ahsias fai davvero schifo tu e quel cesso cornuto. Chi l’avrebbe mai detto che il possente Minotaurus,uno dei berserker più potenti si facesse ammazzare da una tecnica del suo stesso master con l’aggiunta di una ridicola sfera rotante. Voi nobili siete sempre gli stessi incapaci, ho paura a tornare a Cheerwood a vedere come è stata ridotta da voi babbei. Tsk! Quanto a te angioletto, per essere un Saber usi tecniche davvero singolari. Il mio nome è Robin Hood, sono Archer, condoglianze in anticipo per te e la tua master!”

Intanto il cherubino afferrata la Nanastusaya no hitama no tsurugi si avventò su Ahsias tranciandogli di netto un braccio,che cadde al suolo,mentre il nobile perdeva copiosamente una grande quantità di sangue,urlando per il dolore. Per lui la guerra per il santo graal sembrava finita. Ma Minotaurus si rialzò da terra per qualche secondo con la testa rimarginata completamente,ma prima di avventarsi sul cherubino per colpirlo brutalmente cadde nuovamente a terra a causa del veleno del precedente attacco. Una luce lo circondò e il suo corpo bestiale tornò nuovamente normale. Il cherubino ansimò,mentre perdeva sensibilità nella mano sinistra,la fasciò con le prima cose che trovò a portata di mano,mentre il berserker si rialzò nuovamente, questa volta non sarebbe caduto. Ahsias oramai senza un braccio piagnucolò per la perdita dell’arto,mentre mostrando i denti disse:

“Lui ne aveva sette originariamente, ne aveva sette, ora anche per colpa tua sono rimaste solo cinque vite alla mia creatura!”

Il cherubino sputò nuovamente per terra incredulo, aveva capito che la master dell’archer e il master del berserker erano d’accordo, lui e Rider erano incappati in un terribile e ardito agguanto … Intanto la Rider si apprestava a combattere contro al sua rivale.
SPOILER (click to view)
Minotaurus:
image
Robin Hood:
image

 
Top
20 replies since 18/2/2009, 14:42   27765 views
  Share