CITAZIONE
Quest da 9X100, insieme a Skull, per imparare:
Mana Burst
Per supplire alla loro naturale debolezza fisica i maghi-guerrieri utilizzando questa particolare tecnica: l’energia magica, invece di essere rilasciata all’esterno, viene re-indirizzata all’interno del corpo e dell’arma brandita dal mago, per poi venire immediatamente espulsa con violenza. Il risultato è una peculiare aura grazie alla quale Shirou è in grado di elevare le proprie capacità fisiche ben oltre i propri limiti.
Tutte le caratteristiche aumentano del 20% e il suo corpo viene avvolto da una fulgida aura rossa, in grado di smorzare anche significativamente la forza degli attacchi che egli subisce, sia magici che fisici, effetto che comunque dipende sempre dalla differenza di forza. Inoltre i colpi normali portati in questo stato acquistano un potere distruttivo enorme, capace di frantumare con facilità anche un macigno.
TECNICA DI SUPPORTO
Marble Phantasm
Una forma di arte magica in possesso solo di una ristrettissima cerchia di esseri al mondo, dalla forza immane. Consente di collegare la propria coscienza con la natura e il mondo stesso, riuscendo a manipolare ed alterare l’ambiente circostante a proprio piacimento. Da questo effetto sono esclusi gli esseri viventi come gli uomini e gli animali, ma non le piante. Inoltre tanto più è grande la quantità di elementi manipolati tanto più è grande lo sforzo necessario per eseguire la manipolazione.
TECNICA OFFENSIVA/DIFENSIVA/DI SUPPORTO
Knight of Honor: The Knight Does Not Die with Empty Hands
Ai tempi di re Arthur Pendragon una delle regole che i cavalieri dovevano rispettare era di non morire in combattimento disarmati. Così per rispettare sempre questo vincolo Lancillotto del Lago creò questo incantesimo, ora passato a Shirou, grazie al quale può trasformare qualunque cosa egli tocchi con le mani in un’arma, non importa di che oggetto si tratti. Tuttavia ci sono delle precise regole: non si possono trasformare gli esseri viventi; la massa dell’arma ottenuta deve essere più o meno quella dell’oggetto trasformato; una volta che Shirou smette di toccare l’arma essa ritorna al suo stato originale dopo un turno; le armi così ottenute non hanno statistiche.
TECNICA DI SUPPORTO
”Parlato Shirou”
§ Pensato Shirou §
-Anfh! Anfh!
L’uomo incappucciato respirava affannosamente, i polmoni e i muscoli delle gambe messi a dura prova dalla tremenda corsa che aveva fatto dal rifugio fino a lì. I palazzi, nel buio notturno illuminato da una splendida luna d’argento, gli sembravano enormi muri neri che si chiudevano sempre più su di lui, complice la paura che, lo volesse o no, attanagliava il suo cuore.
-Maledetto...Maledetto moccioso! Che tu possa crepare all’inferno!
”Prego, prima te allora.”Al suono di quelle parole l’uomo si voltò stupefatto, giusto in tempo per vedere una figura nera balzare da un tetto all’altro con una velocità incredibile, per poi saltare verso di lui e colpirlo con un calcio volante in piena regola. Fece solo in tempo a pararsi con il braccio, e venne comunque sbattuto dall’urto a un bel pò di metri di distanza , atterrando con violenza sul duro acciottolato. La figura nera invece eseguì un salto mortale all’indietro e atterrò in piedi incrociando le braccia al petto, sorridendo e mostrando la bianca dentatura che risaltava nel buio grazie alla luce lunare riflessa: ricordava a tratti lo Stregatto di “Alice nel paese delle meraviglie”.
”Anche se ti dirò, non sono sicuro di voler morire tanto presto sai? Anzi, non ci tengo proprio in nessun caso.
Ora, ma perchè non ti arrendi e basta?”-Fan*ulo!
Imprecando e rialzandosi l’uomo sfoderò la spada e si avventò su Shirou, che continuava a sorridere. Tentò un fendente, che però venne prontamente schivato; ne tentò molti altri, seguiti da montanti, tondi, colpi laterali, affondi, che però andarono tutti a vuoto: Shirou neanche usò le mani, limitandosi a un rapido gioco di gambe per tenere testa a quel tipo. Alla fine quest’ultimo, ormai esasperato, tentò di lanciargli un Fire dritto in volto: alla vista di ciò Shirou sospirò, come arrendendosi all’idea di riuscire a farlo ragionare, e non si mosse più, facendosi colpire dalla magia. L’uomo ebbe un moto di esultanza, che però fu prontamente estinto non appena si accorse che la testa di Emiya avvampava senza bruciare. Con movimenti lenti tirò fuori una pistola rossa dalla fondina dietro la schiena, l’avvicinò al volto e le fiamme vennero subito risucchiate all’interno della canna dell’arma, che alla fine emise uno sbuffo di fumo, in segno che aveva gradito il pasto.
-M-Ma tu sei un mostro!!
”Nooo, non sono un mostro.
Sono un mago.”Gli puntò la pistola contro e sparò una decina di volte, sparando proiettili di fiamme pressurizzate che esplosero sul corpo del malcapitato provocandogli varie ustioni di secondo grado e lo fecero accasciare a terra, in preda al dolore. Rinfoderò l’arma, tirò fuori dalla tasca un cellulare e compose un numero.
”Pronto, ispettore? Le annuncio che ho appena sgominato l’intera banda. Li troverà tutti svenuti all’interno del capannone n°5 del porto, tranne il capo che ho dovuto rincorrere per un bel pezzo prima di acchiapparlo. Lo porterò personalmente al commissariato.”-Eccellente lavoro! Lo sapevo che quelli dell’Assiah non sbagliano mai un colpo! Anche se a dire la verità quando ho visto quanto eri giovane qualche dubbio l’ho avuto...
”Giovane sì, ma pieno di energia e voglia di fare. Ci sentiamo dopo.”Chiuse la comunicazione e ripose di nuovo il telefonino in tasca, poi sollevò sostenendolo per la spalla il malcapitato e a passo lento ma deciso lo trascinò fino alla centrale di polizia, dove lo affidò agli agenti. Lì lo fecero accomodare nell’ufficio dell’ispettore, che arrivò pochi minuti dopo complimentandosi ancora per l’ottimo lavoro svolto.
-Ti dirò, di solito quando incarichiamo degli esterni quello che ci arriva dei criminali sono solo i loro corpi senza vita. Invece tu li hai catturati tutti vivi, anche se un bel pò malconci.
”Non mi piace uccidere indiscriminatamente, tutto qui. Se proprio devo sporcarmi le mani voglio avere dei validi e seri motivi per farlo: e questa banda di contrabbandieri non me ne ha dati, così ci sono andato leggero.”-Ben detto. Ecco qua la tua ricompensa. Alla prossima.
”Alla prossima.”Prese la busta con i soldi, la mise nella tasca interna della giacca, salutò e uscì dalla stazione, godendosi l’aria fresca e salata di quella città affacciata sul mare.
Una semplice missione di routine, una semplice caccia a dei criminali, uno dei tanti lavori che venivano affidati all’Assiah. Avevano ragione: erano un esercito di mercenari strettamente parlando, ma almeno si riservavano il diritto di scegliere per chi lavorare, indipendentemente dal prezzo che gli veniva offerto. Questa per lui era una differenza molto importante.
§ E’ ora di tornare a casa. §Raggiunse il parcheggio in cui aveva parcheggiato la moto, una Harley Davidson grigio metallizzata, saltò in sella, accese il motore e dando gas partì a tutta birra.
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-Shirou!
Non era neanche rientrato nella sua stanza che subito la centralinista dei Lux lo chiamò dal fondo del corridoio, affacciata alla reception. Rassegnato cambiò direzione e la raggiunse.
”Ciao Reika. Hai bisogno di qualcosa?”-No, ma qualche minuto fa hanno telefonato, chiedendo di te. Gli ho detto che eri in missione, ma che saresti tornato a momenti, così ho trasferito la chiamata al tuo apparecchio e messo l’utente in attesa.
”Grazie. Ha detto chi è?”-No, non me l’ha voluto dire. Ma dalla voce direi che è una ragazza.
§ Che sia Tohsaka? O Fujinee? O addirittura Sakura? Potrebbe perfino essere Ilya per quello che ne so. In fondo le capisco: non mi faccio sentire da un bel pò di tempo. §Tornò alla sua camera, appoggiò l’equipaggiamento, si sedette comodo sulla poltrona e sollevò la cornetta del telefono.
”Pronto?”-???: Emiya-san?
Quella voce gli parve familiare, anche se in quel momento non riusciva a collegarla a un nome o a un volto.
”Sì, sono io. Con chi parlo?”-???: Sono Oribe Mafuyu. Si ricorda di me?
”Oh, ma certo! Ciao Mafuyu. Scusami se non ti ho riconosciuto subito.”Oribe Mafuyu era una ragazza che Shirou aveva conosciuto qualche mese fa, durante una missione per ritrovare l’antica reliquia Avalon. Era impossibile dimenticarsi della vicenda, per tutti i dubbi che lei e i suoi compagni gli avevano lasciato, con citazioni tipo Qwaser e Theotokos di Tsaritsyn: aveva provato a cercare dei documenti che ne parlassero, ma invano. Tutt’ora, l’alchimia di Sasha e degli altri continuava a restare un mistero impenetrabile.
-Mafuyu: Si figuri. Non sapevo come contattarla, dato che non conoscevo il suo domicilio, così ho telefonato direttamente all’Assiah. Per fortuna l’ho trovata subito.
”Già, sono appena rientrato. Cosa posso fare per te?”-Mafuyu: Ehm...è una questione un pò complicata. Le passo una persona che le spiegherà tutto.
-???: Buongiorno signor Emiya Shirou. Il mio nome è Yuri Noda, ministro della chiesa ortodossa dell’estremo oriente. Piacere di conoscerla.
”Piacere anche da parte mia. Cioè, lei sarebbe un prete ortodosso?”-Yuri: Esattamente. Verrò subito al dunque se non le dispiace: vorrei richiedere i suoi servigi, signor Emiya. Come guerriero dell’Assiah.
E anche come mago.
”Capisco...quindi sa bene chi sono. E saprà anche che tra quelli come me e la Chiesa non scorre buon sangue. Quindi mi chiedo, perchè chiede aiuto proprio a me?”Tra l’Associazione dei Maghi e la Chiesa Cristiana infatti i rapporti erano sempre stati molto tesi, poiché per i secondi i primi erano eretici e peccatori che osavano cercare di mettersi allo stesso livello di Dio e sconfinare nel suo territorio. Logico quindi che Shirou sospettasse di quel prete.
-Yuri: E’ corretto, ma questo avviene principalmente con la dottrina cattolica e protestante. Le assicuro che da parte nostra invece ci sono molti meno problemi a cercare un dialogo costruttivo. Ma non è di questo che volevo parlarle: quello che vorrei da lei è che agisse, possibilmente assieme a un suo collega fidato, sotto copertura qui all’Istituto S.Mihailov, dove si trova anche la chiesa posta sotto la mia custodia. L’obbiettivo è scovare ed eliminare certi individui, dei Qwaser eretici, che hanno preso di mira questo posto, oltre naturalmente a proteggere gli ignari studenti.
Per un attimo a Shirou parve di essere vittima di una presa in giro: sembrava lo squallido copione di un’altrettanto squallido manga commerciale, tutto fanservice e combattimenti. Ma il tono del prete era troppo serio per poterne dubitare.
-Yuri: Il resto delle informazioni lo riceverà direttamente da me in Giappone, se e quando deciderà di accettare l’incarico.
”Lo sa che tutta questa conversazione suona tanto di mafia russa? Comunque accetto, anche perchè ho un sacco di domande di cui vorrei trovare le risposte. Cerco un compagno interessato e vi raggiungo, l’indirizzo c’è l’ho già.”-Yuri: Meraviglioso. L’aspetteremo con trepidazione.
”A proposito, ha detto che dovremo agire sotto copertura giusto? Che genere di copertura?”-Yuri: Come insegnanti supplenti ovviamente. Ho già pronti i documenti falsi necessari: basta solo inserire i vostri nomi. Non si preoccupi, potrete usare quelli veri: so per certo che quello che ha scoperto Kuchiba Yu non è mai arrivato ai suoi colleghi. Buona giornata: Mafuyu e gli altri la salutano.
Riappese, lasciando Shirou scioccato delle sue ultime parole.
”Insegnanti? Supplenti? Documenti falsi? Se quello è un prete io sono un’anatra! In che razza di storia mi sono andato a cacciare...
Vabbè, dunque: a chi posso chiedere di accompagnarmi?”Prese l’agenda telefonica e sfogliandola prese a chiamare uno ad uno tutti quelli che conosceva abbastanza bene.
Ma gli esiti furono tutti negativi: Kyrios era in vacanza, Katriel in missione, Sai pure, Kira era irraggiungibile, Shuda neanche ci provò per paura di quello che avrebbe potuto fare, Michelangelo era sparito e Namine pure.
Restava solo un nominativo, e Shirou sapeva che era presente lì all’Assiah, ma andava incontrato di persona invece che con il telefono. Così uscì e si diresse a passo spedito verso l’ufficio del Supremo, dove bussò alla porta. Ricevuto l’ok entrò e si trovò faccia a faccia con Skullblakael in persona, che sedeva alla sua scrivania firmando delle carte. Lo salutò e si andò a sedere sulla sedia davanti a lui, per poi intrecciare e posarle sul mobile, con aria seria.
”Allora Skull, ormai posso chiamarti così vero?, ciò che mi porta qui da te oggi è molto semplice: mi è stato richiesto un lavoro, da svolgere nella mia terra di origine, il Giappone, e mi serve un alleato.”Gli spiegò poi nei dettagli la conversazione avuta con il presunto prete e anche cos’era successo nella missione per ritrovare Avalon, su Shasa, i Qwaser e il misterioso oggetto, la Theotokos di Tsaritsyn, che stavano cercando, aggiungendo anche che non era riuscito a scoprire praticamente nulla in proposito.
”Questo è tutto quello che so. Che ne dici, accetti? Se la risposta è sì allora possiamo partire quando vuoi: al Concessionario mi sono fatto tenere da parte un veicolo eccezionale, con il quale possiamo raggiungere il Giappone in poche ore.
Per quanto riguarda quello che ci troveremo ad affrontare...l’ignoto è pane per i nostri denti no?”Edited by Soul_Scythe - 1/6/2009, 21:34