questuccia.........................................

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$Dark_Angel$
view post Posted on 8/1/2009, 20:49




Quest per imparare:

Aurora Boreale:

Il demone allarga le braccia, e dietro di lui si crea il simbolo della neve, per poi cagliare con uno scintillio degli occhi una onda di ghiaccio.
( danno alto)
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6 post da 70 righi concordato con gli admin Skull e Shuda
 
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$Dark_Angel$
view post Posted on 8/1/2009, 21:30




Era mattina presto, e fuori tirava un leggero venticello fresco, mentre ancora sugli alberi, sui prati, sulle foglie, e sulle tegole vi era ancora la brina, e proprio in quel momento un pallido sole faceva capolino, irradiando tutto ciò a cui la luce potesse giungere, e dove vi erano gocce d’ acqua, creava giochi di luce, splendidi e piccoli arcobaleni di colori intensi e affascinanti. Gli uccellini svolazzavano felici canticchiando chi sa quale melodia, che alle orecchie dei comuni esseri era armonica e riempiva gli uomini di gioia e felicità. Mentre gli uccellini svolazzavano dando il buongiorno al mondo qualcuno continuava a dormire indisturbato nella sua camera, una camera da letto molto grande, con al centro un letto matrimoniale di basamento bianco, con le lenzuola nere.
Dei piccoli sofà rotondi erano sparsi per la stanza, sempre di colore nero, e ai lati un paio di mobili, ma in quella stanza grazie a delle tende e tapparelle non penetrava alcun raggio di luce, lasciando dormire Michelangelo in santa pace senza che la luce lo svegliasse. L’ Angelo decaduto dormiva tranquillo senza badare a niente, senza badare nemmeno alla sua anima interna, l’ anima di Ashkore, che lo chiamava in continuazione dicendogli che era ora di svegliarsi, che era ora di muoversi doveva assolutamente svegliarsi, ma niente il ragazzo non voleva saperne di svegliarsi, e continuava a dormire, come se non volesse andarsene dall’ abbraccio caldo e confortevole di Morfeo, che lo cullava. Ma Ashkore non voleva mollare, e grazie ai suoi poteri sollevò una brocca d’ acqua, e la potò sopra la faccia del ragazzo, e con un movimento secco gli versò il contenuto freddo in faccia, l’ angelo decaduto appena senti freddo al contatto con il liquido scattò a sedere, per poi sclerale con il drago e chiedergli se cera bisogno di svegliarlo così presto. Il Drago gli disse che aveva dieci minuti per andare al campo di battaglia, a selezionare i nuovi soldati, era compito suo occuparsi di ciò e che non poteva fare tardi se nò che figura ci avrebbe fatto davanti ai novellini? Michelangelo molto mal volentieri scese dal letto e si diresse in bagno, per prepararsi iniziando a sciacquarsi, per rendersi presentabile ai novellini. Inseguito a ciò indossò la sua camicia nera, e i pantaloni, per poi completare l’ opera con le sue scarpe nere di vernice. Finito di completare il lato puramente estetico, afferrò la sua splendida spada in diamante azzurro, e la ripose dietro le spalle, per poi completare il suo armamentario con l’ altra sua arma, l’ inseparabile pistola, che ricaricata a dovere ripose con cura dietro la schiena in un apposito fodero. Completata anche l’ ultimo passaggio, si diresse sulla terrazza di casa, e fate fuoriuscire le ali, spiccò il volo verso l’ arena dei combattimenti della fazione Alter. Dopo un paio di minuti arrivò sopra l’ arena, e con una virata incominciò a planare girando in tondo su se stesso, per poi atterrare nello stupore generale degli allievi davanti a loro, facendo sparire le ali, e girandosi verso di loro a osservarli dalla testa ai piedi, come per svolgere una breve valutazione, e capire le loro abilità in base all’ aspetto e alla pura e inequivocabile stazza. Cerano diversi individui alcuni robusti e con muscoli possenti altri non troppo forzuti, ma da quello che si poteva notare a primo occhio, votati alla magia. A quel punto il drago gli disse che la valutazione che stava facendo era giusta, cerano molti che erano basati solo sulla pura potenza fisica, quindi sarebbero diventati solo e soltanto dei comuni soldati, altri che erano troppo deboli per un combattimento fisico, e quindi buoni a svolgere incantesimi dalla distanza e altri che invece incarnavano una giusta percentuale sia di forza fisica che di abilità magica. Alla conferma di ciò il ragazzo dentro di se rise, e poi si incamminò verso la fila degli allievi. Con uno schiocco di dita arrivarono tre maestri, che si misero dietro di lui, e aspettarono suoi ordini, e il ragazzo non li fece aspettare gli disse di recarsi a tre angoli dell’ arena e aspettare i loro allievi che gli avrebbe mandato. Subito i tre andarono ad occupare le proprie postazioni, mentre il ragazzo giunse davanti agli allievi, e gli diede un ultimo sguardo, questa volta interrogatorio, chiedendosi che cosa li spingeva a venire li. Il ragazzo cominciò a camminare avanti e in dietro portando le mani dietro la schiena, iniziando un discorso introduttivo a ciò che gli aspettava, l’ angelo decaduto disse che non sapeva che cosa aveva spinto quelle persone a venire li se per odio, se per vendetta, se per disperazione, o perché quello era il loro sogno o unica ragione di vita, ma una cosa era certa l’ allenamento che li aspettava prima di essere assegnati ad un battaglione era duro e difficile, e che una volta nel battaglione avrebbero rischiato di morire in ogni momento, quindi se qualcuno ci ripensava era arrivato il momento di lasciare l’ arena, perché una volta iniziato l’ allenamento non ci si poteva più ritirare, e chi avesse balzato gli allenamenti per motivi futili sarebbe stato punito in maniera esemplare davanti a tutti.
Finito il discorso il ragazzo aspettò la risposta dei suoi neo allievi, mentre nella sua mente Ashkore gli faceva i complimenti per il discorso breve, lineare, conciso e molto diretto, era riuscito a rendere alla perfezione l’ idea di quello che voleva far recepire ai suoi volontari, e la cosa doveva renderlo orgoglioso. Michelangelo di tutta risposta ringraziò, ma quello che gli interessava non era essere bravo con le parole, ma diventare sempre più forte e potente, per poter un giorno essere tra i primi combattenti tra tutte le fazioni,e se gli riusciva di superare molti supremi avversari per sbilanciare le forze a favore della sua fazione. L’ angelo decaduto osservava i giovani volontari con sguardo indagatorio aspettando che qualcuno di quelli rinunciasse alla scelta fatta, dopo le sue parole, ma da nessuno dei presenti giungeva risposta, quindi il ragazzo fece qualche passo, scrutandoli con compassione, per poi riacquisire il tono imperativo e severo dell’ inizio. Il ragazzo non fece altro che constatare che nessuno si era ritirato, e che quindi ora per loro iniziava l’ allenamento, non avrebbe tollerato alcuna insubordinazione, o negligenza, ora dovevano lavorare sodo e basta,l’ unico imperativo era diventare forti e preparati per unirsi all’ esercito, ora la loro vita era legata inviolabilmente all’ esercito della fazione, e da questo vincolo non ci si poteva sciogliere se non con la morte.
Michelangelo finito di riferire queste cose agli allievi iniziò ad esaminarli uno per uno per prima cosa dal punto fisico, cera chi era basato su una muscolatura forte e possente, chi su una più elastica e scattante, chi incarnava entrambe le cose e infine altri che non erano proprio adatti alla combattimento fisico, ma solo a quello magico. Svolta questa piccola analisi primaria divise i ragazzi in tre gruppi e li assegnò ai loro rispettivi insegnanti, e i gruppi iniziarono a lavorare separatamente, mentre i vari maestri impartivano ordini, esercizi, spiegavano come comportarsi, mostravano le varie tecniche e le facevano ripetere fino alla noia.
Ashkore in quel momento ricomparve nella mente del ragazzo chiedendogli che cosa aveva intenzione di comportarsi adesso che cosa volesse fare se aiutare i maestri o andarsene, e la risposta del ragazzo fu proprio quello che il drago si aspettava, L’ angelo decaduto disse che quelli erano i migliori maestri e che lui ora li non serviva più, quindi se ne sarebbe andato via, finché non avesse dovuto esaminare gli allievi. Il drago annuì, in effetti lui li sarebbe stato di troppo, e avrebbe messo in soggezione sia i maestri che gli allievi, quindi concordava con le parole del ragazzo, che voltate le spalle a i tre gruppetti si avviò verso l’ uscita dell’arena.
Michelangelo uscì dall’ arena velocemente, e senza far troppo peso a dove andasse iniziò a gironzolare per la città con molta indifferenza e noncuranza,cercando di incrociare il meno possibile persone o soldati, non aveva voglia di stare in mezzo alla gente voleva stare da solo, senza rompiscatole intorno, e l unico modo era quello di cercare di non farsi notare. Dopo un lungo camminare l’ angelo decaduto arrivò in uno spiazzo di terra che aveva alle spalle della nuda roccia, e senza pensarci il demone vi si recò, perdendovisi sopra, tra delle rocce che permettevano di oscurare la sua figura, rendendola non visibile a un occhio distratto.
Ashkore ridacchiò nella sua mente, e come un padre nei confronti del figlio gli chiese come mai volesse isolarsi, stare da solo, non farsi vedere, forse perché gli mancava qualcuno chiese il drago, ma non si fermò, continuò a parlargli per potergli la domanda più pesante, che consisteva nel sapere se la persona che gli mancava era proprio la sovrana della sua fazione, la ragazza che amava.
Michelangelo sentendo il drago fargli quelle domande, e in particolare quella domanda rabbrividì, perché si sentì colto alla sprovvista proprio nel segno, il drago aveva ragione, quando mancava lei lui si isolava, e non voleva vedere niente e nessuno. Il ragazzo sorrise amaramente, e inclinando il capo in avanti rispose di si gli manca proprio lei Fedeowl la sua amata, l’ unica cosa importante per lui in quel mondo, la ragazzo che gli aveva ridato la vita, e di cui era diventato amico per la pelle, e che alla fine si era innamorato. Il ragazzo sorrise al pensare che un po’ gli mancava pure Calsifer, quel furfante in persona, dispettoso come e antipatico, in fin dei conti aveva imparato ad apprezzarlo e a sopportarlo, e la cosa lo rendeva un po’ felice, ma ora non poteva parlare ne con lui, ne con la sua amata.
Ashkore nella mente del ragazzo condivideva la sua tristezza per cercare di alleviargli il dolore della lontananza causata dalla assenza della ragazza, della sua amata, poi cercando di rincuorarlo gli disse che non doveva disperarsi in questo modo, che lei sarebbe sicuramente tornata, e che quando ciò sarebbe avvenuto allora la gioia che avrebbe provato sarebbe stata immensa, e ciò lo avrebbe dovuto rincuorare. Michelangelo sentendo quelle parole sorrise amaramente, ma le parole del drago lo avevano effettivamente rincuorato, quindi con molta calma ringraziò il drago per quello che faceva sempre per lui, si in effetti il suo amico drago glie era sempre di aiuto, sapeva come prenderlo, come rispondergli, come aiutarlo, era preziosissimo per lui. Per Michelangelo Ashkore era un amico, un padre, un alleato prezioso, e persino una parte di se stesso, ormai era inseparabile da lui, ormai erano due entità che erano diventata una, e questo legame era impossibile separarlo o romperlo.

Edited by $Dark_Angel$ - 7/2/2009, 13:00
 
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$Dark_Angel$
view post Posted on 13/1/2009, 12:26




Un rumore alquanto familiare provenne da dentro di lui, un brontolio, ma non di stomaco, era il segno aveva bisogno di bere sangue, e anche alla svelta, mentre pensava come fare, gli venne in mente che doveva pure dire alla dolce e amata Fedeowl che era pure lui un vampiro, e non un vampiro qualunque, ma uno dei più potenti e importanti vampiri, lui era un puro sangue, e i puro sangue sono per eccellenza i capi della loro razza. Precisamente i livelli di importanza sono diciamo così particolari, nel senso che si parte dai vampiri detti level E, o goul che si sono vampiri, ma senza senno e poteri speciali, poi esistono i vampiri, che sono coloro che sono stati trasformati, o che sono nati dall’ unione di vampiri, i vampiri puro Sangue, che sono i capi tutti i vampiri davanti a loro si inchinano, li rispettano e ne anno paura per la loro potenza, e infine esiste un solo vampiro che comanda tutti colui, che ha fondato la stirpe, o colui che ha ereditato questo potere., inteso come figlio. Michelangelo era il Nipote di Dracula, quindi al momento il vampiro più importante di tutta la stirpe, lui era il puro Sangue per eccellenza, e tutti i vampiri avevano rispetto, terrore, ammirazione, e riverenza nei suoi confronti.
Michelangelo continuava a pensare a Fedeowl, alla sua storia e a parlare con l' altra parte di se stesso quando, un rumore lo distrasse, e attirasse la sua attenzione, un rumore di qual cosa di metallico che si scontrava contro qualcosa, conosceva fin troppo bene quel suono per non riuscire a distinguerlo, era come una sottospecie di richiamo per lui. Udito quel rumore cercò di non farci attenzione, ma la curiosità di vedere chi fosse era più forte che mai, e quindi si sporse dalle rocce dove era nascosto, e davanti a lui si prospettò uno spettacolo, che avrebbe mai voluto vedere. Un ragazzo di appena quattordici anni teneva in mano una spada dall' impugnatura singola, e la faceva rotare con discreta maestria, sferrando fendenti, affondi a un manichino mezzo arrugginito del vecchio campo di allenamento della fazione. Il ragazzo era vestito tutto completamente di nero, con dei pantaloni, una camicia, e una piccola armatura di cuoio, che era composta da copri spalla, precisamente quello destro, dei bracciali che gli avvolgevano metà braccia, e dei parastinchi. Michelangelo vedendolo si avvicinò a lui silenzioso, e proprio quando il ragazzo sferrò un fendente dall' alto verso il basso, il vampiro afferrò l' elsa della sua spada con la mano sinistra, e con un movimento rotatorio veloce e preciso andò a intercettare la lama del ragazzo. Quando si scontrarono le due lame emisero scintille, e il ragazzo strabiliato piantò i suoi occhi azzurri in quelli verdi del vampiro, che sorrise dolcemente, e con espressione seria gli disse che a colpire un bersaglio fermo sono capaci tutti, che a colpire un bersaglio che non si può difendere è troppo semplice. Zero concluse infine che ora il ragazzo avrebbe dovuto cercare di colpire lui, Neanche il vampiro puro sangue sapeva perché lo facesse, anzi lo sapeva bene, quel ragazzino gli assomigliava molto era identico a lui da piccolo, e lui ora si rivedeva in lui, e quindi vista la sua abilità decise di allenarlo, perché le sue doti erano grandi, e quindi un ottimo combattente come lui sarebbe stato molto utile alla fazione, ma soprattutto perché gli ricordava proprio se stesso. Il ragazzino esitò davanti a quella affermazione, sapeva benissimo chi aveva davanti uno dei tre leggendari combattenti della fazione, ma poi vedendo la faccia decisa di quest'ultimo decise di fare come diceva, e con uno scatto veloce si portò a breve distanza da lui per sferrare un fendente laterale sul fianco destro del vampiro che facendo roteare la spada, bloccò con estrema facilità. Zero lo guardò serio, e rimproverandolo gli disse di impegnarsi, che non aveva alcuna intenzione di perdere tempo con un moccioso che non voleva dare il massimo di se, e a quanto pare quella frase colpì nell' orgoglio il ragazzo che riprese le distanze di sicurezza, con uno scintillio negli occhi. Il ragazzo riscattò verso il vampiro con velocità molto superiore a prima, quasi da colpire il suo momentaneo allenatore, per poi fingere un affondo diretto allo stomaco, scansando all' ultimo la direzione della lama verso la spalla destra. Michelangelo stupito dalla abilità del ragazzo mosse velocemente la spada deviando la lama di quanto bastava per non farsi ferire, ma il ragazzo non sembrava intenzionato a fermarsi, anzi recuperò subito la stabilità, e con molta velocità fece partire un fendente laterale verso la gamba, per poi alzare la spada verso l' anca all' ultimo, a quel punto Zero spostò la spada con la lama rivolta verso il basso e facendola girare intorno al corpo parò il colpo. Il ragazzo era intenzionato ad esaudire le parole del ragazzo che aveva davanti a lui, e continuava a sferrare fendenti con velocità e precisione, mentre avanzava, costringendo il vampiro ad indietreggiare, mentre parava tutti i colpi, finche quest' ultimo non si piantò e con un movimento veloce e deciso fece incrociare le spade e bloccò il ragazzo, ritrovandosi faccia a faccia con lui. A quel punto gli fece i complimenti era davvero bravo, sapeva attaccare bene, rendere i suoi movimenti imprevedibili grazie a spostamenti veloci e improvvisi, ma era arrivato il momento di vedere come se la cavava in difesa, e quindi con un spintone lo fece arretrare, e datogli il tempo di ricomporsi si preparò ad attaccarlo. Michelangelo fece roteare delicatamente, e con velocità fulminea, si trovò a pochi centimetri dal ragazzo, che dai suoi occhi il movimento del ragazzo può essere descritto come uno scomparire e ricomparire davanti a lui, ma il ragazzino si accorse all' ultimo che la lama del combattente che aveva davanti gli stava per arrivare al costato, e velocemente portò la lama verso quella dell' avversario per cercare di bloccarla, e il suo scopo però riuscì in parte, infatti quando le due lame si scontrarono la lama del ragazzino fatta di metallo si ruppe per l' impatto con quella di diamante del vampiro, che subito si bloccò per non ferire il ragazzo, per poi guardarlo con sguardo soddisfatto, bravo ottimo lavoro, disse, per poi chiedergli come se la cavava con la magia. Il ragazzino non rispose, di colpo gli lanciò contro una fiamma di fuoco per colpirlo, ma i riflessi del vampiro erano velocissimi, che gli permisero di scansarsi all' ultimo e di evitare l' attacco del ragazzino, con strema facilità senza dover ricorrere alle sue bariere protettive. Zero fece un sorriso felice di vedere che il ragazzo non era solo abile con la spada, ma sapeva anche utilizzare la magia, ma la sua attenzione si spostò subito dal ragazzo a una presenza che aveva avvertito, e infatti fece gesto al ragazzino di non muoversi, e parlando forte disse alla presenza di rivelarsi, seno sarebbe venuto lui a stanarla.


Edited by $Dark_Angel$ - 7/3/2009, 11:35
 
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$Dark_Angel$
view post Posted on 7/3/2009, 11:36




Ora il vampiro aveva tutti i suoi sensi tesi e pronti a qualsiasi evenienza, era pronto per percepire il minimo fruscio provocato dal movimento di quella presenza, e nel caso di un attacco era pronto a difendere lui e il ragazzo, non sapeva bene nemmeno lui il perché, ma a quanto pare quel ragazzo gli ricordava lui da molto piccolo, considerato un fenomeno nel combattimento, ma molto inesperto e poco potente, forse per questo aveva deciso di allenarlo personalmente, perché si rispecchiava in quel ragazzino. La figura comparve dietro una roccia, incappucciata e avvolta da un mantello nero, il volto oscurata di cui si poteva osservare a mala pena un naso, che a dire il vero non era nemmeno un naso ma un qualcosa di diverso, come se sopra il viso indossasse una maschera, come se il suo naso fosse ricoperto da qualcosa di irreale. Il bambino fece uno scatto in avanti urlando la parola mamma, ma il vampiro lo afferrò al volo fermandolo, prima che potesse andare da quella, che sembrava essere una donna. Michelangelo si rivolge al ragazzino che lo guardava stupito per il suo gesto, e gli disse che non era sua madre, e che doveva andare a nascondersi dietro il pupazzo che avevano usato per allenarsi. Il ragazzino cose li appena il vampiro lo lasciò andare e si mise ad osservare la scena, mentre Zero riportò la sua attenzione alla fantomatica donna, o per lo meno pensava che fosse una donna, per quel poco di lineamenti che si potevano intravedere attraverso il mantello, e con sguardo minaccioso le fece cenno di levarsi il mantello, e nel caso quello che portava sul volto. La fantomatica ragazza eseguì, e portando la mano destra sul mantello se lo strappò di dosso, mostrando così un corpo femminile, allo stesso tempo mostrando che sul volto aveva una maschera, cosa che aveva notato il vampiro da subito, che provvedette a rimuovere pure quella obbedendo alle parole del soldato elite. La ragazza era giovane e molto bella, aveva dei capelli lunghissimi fino a sotto il fondo schiena, di un colore chiarissimo, davanti erano tagliati corti in versione frangia, mostrando così degli occhi azzurri e luccicanti, di un intensità quasi ammaliante . Aveva un corpo davvero stupendo, abbastanza alta con le curve davvero ben disegnate sul suo corpo non esile ma neanche troppo robusto, con una pelle ad apparenza velutata e molto liscia, come si dice piacevole al tatto. Addosso indossava degli stivali neri a forma di quelli che venivano usati dalle amazzoni per cavalcare e combattere nel caso ve ne fosse bisogno, con incisioni di simboli particolari dui lati, mentre davanti vi era uno stemma. Sopra indossava una minigonna nera lucida sopra la quale vi era attaccato e ben saldato da una cintura di metallo grigio chiara una specie di armatura laterale nera, che sembrava servire a proteggere le anche da colpi troppo duri di spada, con ricami sempre del colore della cintura, a cui vi era appesa una spada a una mano, con un manico davvero particolare, che aveva una piccola pietruzza nera in cima alla impugnatura, mentre in fondo all' elsa vi era disegnato un drago, mentre la lama era riposta in un fodero nero lucido che portava sopra ancora lo stesso simbolo degli stivali. Di sopra portava una magliettina nera che arrivava come lunghezza poco sotto il suo prosperoso seno, sopra la quale vi era una armatura nera, che esaltava le sue forme, e che pure lei era corta poco di più della maglietta, con spalline, tutta finemente lavorata con intarsi grigio chiari, e al centro del petto riportava lo stesso simbolo. Insomma che dire la ragazza era davvero affascinate, ma il vampiro non capiva come mai lo fissasse in quel modo, non capiva che cosa volesse da lui, e quindi decise di di fare una cosa molto semplice prima di tutto si voltò verso il ragazzino e gli disse di tornare a casa, e subito quello scattò fulmineo via correndo più veloce che poteva, e una volta soli Michelangelo si rivoltò verso la ragazza e incominciò a incamminarsi verso di lei, con lo sguardo fisso nei suoi occhi. In quel momento Ashkore si fece vivo, e gli disse che glie la avrebbe risolto lui il mistero di chi fosse quella ragazza, e infatti gli disse che era una ragazza del drago, ovvero erano guerriere bellissime e molto forti, che erano votate al culto dei draghi. Zero rimase affascinato dalle parole del suo amico, e gli rispose dicendogli che lo aveva capito dal simbolo, e il drago confermò la tesi del ragazzo, ma allo steso tempo gli disse che quella donna l' armatura la avrebbe potuta tranquillamente rubare, e venire qui con quella per secondi scopi, e per far ricadere la colpa su quell' ordine. Il vampiro le andò vincino e le chiese se era una ragazza drago, e che cosa voleva da lui, però con i nervi a fior di pelle pronto a scattare alla prima mossa falsa della ragazza. La ragazza con voce molto melodiosa e dolce gli rispose che era una ragazza drago, e che era li per chiedere il suo aiuto, perché il suo gruppo era attaccato da feroci mostri, di cui alcuni si dicevano essere vampiri, e che loro da sole non riescono a tenerli testa. Sentendo quelle parole il vampiro si incamminò verso casa, e le disse di seguirlo, che sarebbe venuta con lei alla loro sede per aiutarle a difendersi da quei mostri. I due andarono alla mega abitazione del vampiro, e fattala accomodare in salotto le disse di aspettarlo li, che andava a prendere le sue cose, e che sarebbe arrivato subito. Michelangelo andò in camera si tolse i vecchi abiti, e prese quelli nuovi, che aveva recuperato dall' ultimo viaggio, un paio di stivali neri in pelle sotto il ginocchio finemente lavorati, dei pantaloni neri, il suo corpetto nero lavorato con pietre preziose, che fungevano da bottoni e altre puramente da decorazioni, aparte una grossa che chiudeva il corpetto in basso. Si mise il suo mantello nero, che era ricamato in oro sui lati, retto da delle spalle protettiva, e agganciato al corpetto.
A quel punto si diresse verso la sua armeria, dove teneva le due sue compagne fedeli di battaglia una spada Azzurra con due draghi, fatta di diamante, tutta interamente in diamante, con una pietra azzurra incastonata in cima all' elsa, e la sua pistola, un revolver da trecento cinquanta millimetri.
Per prima cosa afferrò la pistola, la rimise nel fodero che pose dietro la sua schiena, e prese le pallottole di riserva, facendo in modo ci prevenire l' eventualità di finirle. Subito dopo si diresse dalla sua amata spada e afferrato il fodero se lo fece passare dentro il mantello nascondendolo, per poi prendere la spada, che al contatto con la sua mano reagì, la pietra azzurra brillò fortissima come a riconoscere il padrone. Michelangelo con un gesto rotatorio del braccio sollevò la spada verso l'alto, rivolgendo la punta verso il soffitto, e una volta in quella posizione fece ruotare di cento ottanta gradi la spada, e abbassando il braccio la ripose nel fodero, ora si vedeva solo il manico bellissimo della sua spada sbucare dal mantello dietro la spalla destra.

Edited by $Dark_Angel$ - 18/6/2009, 10:59
 
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$Dark_Angel$
view post Posted on 18/6/2009, 09:59




Il ragazzo finito di prepararsi e di rifornirsi dei suoi armamenti, tornò dalla ragazza che lo aspettava seduta sul divano, mentre guardava la stanza con occhi stralunati come se non avesse mai visto una casa così bella e ben arredata come quella. Infatti appena sentì arrivare il ragazzo gli chiese se avesse una passione per la mitologia greco latina, e il vampiro gli fece un cenno della testa per conferma. Zero gli si portò davanti e con voce normale gli chiese se sapesse volare o avesse paura di volare, e la ragazza gli rispose tranquillamente che lei non aveva ancora imparato a volare, ma che non aveva paura delle quote infatti la aveva accompagnata una sua compagna di ordine che aveva imparato a evocare le ali di drago, e che ora la aspettava fuori da cancello principale della fortezza. In quel momento intervenì Ashcore dicendo al vampiro che cerano dei soldati che importunavano una ragazza dai capelli blu, che era vestita uguale a quella ragazza, e nel momento in cui il vampiro sentì quelle parole disse alla ragazza di seguirlo e la portò sul mega balcone, dove compiendo un paio di gesti evocò Dark il suo Drago nero, leggermente più grande di lui, e fece cenno alla ragazza di salire. Ella obbedì e si mise in groppa al Drago mentre il ragazzo tra un turbine di piume nere faceva fuoriuscire le sue possenti ed enormi ali nere piumate. A quel punto spiccò il volo e subito fu seguito dal drago, che non lo perdeva di vista un secondo, in direzione del cancello, che raggiunse subito, dove planando vide un soldato cercare di togliere i vestiti alla donna, a quel punto aumentò la velocità e sferrò un calcio con la gamba destra in piena mascella al soldato spedendolo dritto contro un altro soldato. Alla Sua comparsa i soldati cominciarono a tremare di paura, e il ragazzo fece capire che non voleva assolutamente che accadessero altri fatti così dora in poi o se la sarebbero dovuta vedere con lui. A quel punto atterrò pure il drago con ingroppa la ragazza, mentre Zero aiutava la seconda donna, chiedendogli come stava, e se era in grado di volare. Questultima gli rispose di si quindi il vampiro gli disse di tirare fuori le ali, che sarebbero partiti subito verso la destinazione di arrivo, e la ragazza obbedì, facendo spuntare le ali di drago, e spiccando il volo, per poi essere seguita da Michelangelo e in fine da Dark, sempre con in groppa la seconda ragazza, quella che era venuta a parlargli. Il gruppetto iniziò a volare con una velocità normale, che per uno come il ragazzo era quasi come andare lento, perché lui aveva una velocità molto ma molto superiore alla loro, poi figuriamoci se iniziava a potenziarsi, poteva raggiungere velocità elevatissime senza neanche accorgersene. Lui aveva una strana propensità per il volo da quando si era fuso con Ashcore, e la cosa ovviamente non gli dispiaceva affatto, anzi era contento perchè poter ammirare certi paesaggi dall' alto era stupendo e bellissimo. La loro meta era abbastanza distante, all' incirca un giorno di viaggio dalla sua casa, e ormai era quasi sera, quindi si sarebbero dovuti accampare, e ripartire il giorno dopo, e solo verso il tardo giorno sarebbero arrivati a destinazione. Dopo ben due ore di strada i quattro planarono, e atterrati a terra incominciarono a montare le tende per la notte, o per lo meno le due ragazze iniziarono a montare le tende per la notte, mentre il drago andava in giro a cercare della selvaggina da poter dare da mangiare al ragazzo e alle altre ragazze, mentre il vampiro perlustrava dall' alto il territorio, per vedere se vi erano nemici in agguato. Quando le due fanciulle avevano finito di montare le tende il drago era tornato con due gazzelle, mentre il ragazzo atterrò dicendo che non vi era nessuno al di fuori di animali nell' arco di qualche miglio, e che quindi non vi dovevano essere problemi per la notte. A quel punto Zero prese della legna, e il drago ci soffiò sopra delle fiamme facendo così ardere la legna secca, mentre le fanciulle si posizionarono di fianco al fuoco, e allora il ragazzo finito di scuoiare la carne e di prepararla la mise sul fuoco per cuocerla a puntino, mentre diceva alle ragazze, che non essendo a casa dovevano adattarsi, a una vita un po' più mondana, e meno sfarzosa. Le ragazze iniziarono a fare una sottospecie di preghiera molto particolare, con parole in elfico, dragonico, in lingua umana, che ovviamente il ragazzo non stette ad ascoltare, ma si era concentrato sul cuocere la carne, che quando fu pronta, la porse alle donne, che iniziarono a mangiarla con molta compostezza, mentre il ragazzo ne prese un boccone, lo mangiò, poi porse il cibo al suo drago, che subito lo sgagnò via in tre secondi, mentre il vampiro si sdraiava. Le due ragazze non capivano come mai il giovane avesse cucinato, e non mangiasse, infatti rimasero molto sorprese dal comportamento di lui, tanto da far tranquillamente capire il loro stupore, dal momento che tutte e due erano con la bocca aperta. Non riuscivano ad accapacitarsi di ciò, tanto da chiedergli il perchè di questo comportamento così insolito, e ovviamente il ragazzo gli rispose che per lui non era insolito anzi era una prassi, lui non era un essere umano, era un vampiro, o per la precisione il sovrano dei vampiri, colui che ha ereditato il ruolo di nuovo Dracula, ovvero il fondatore della sua stirpe, il precisamente sarebbe il nipote di Dracula, e quindi l' unico erede di quel titolo, tra tutti i vampiri di sangue nobile lui è il più importante il più stimato, il più apprezzato, e anche il più temuto, e quindi essendo un vampiro non ha bisogno di mangiare tanto come gli umani, ma di pere sangue più che di nutrirsi. Le ragazze furono percosse da un brivido nella schiena, e cercarono di balbettare qualcosa, ma senza riuscire ne a iniziare, ne a finire la frase, per cui il vampiro proseguì, si sono della stessa razza di alcuni di coloro che vi stanno aggredendo, che assurdità vampiri che vi attaccano e un vampiro che vi difende, ma non vi preoccupate non torcerò nemmeno un capello a voi, disse sorridendo, e le ragazze sembrarono molto rassicurate da quella frase. A quel punto il vampiro tirò fuori una boccia enorme contenente un liquido rosso, che ovviamente era sangue, e iniziò a bere come se niente fosse, sperando che non finisse mentre era in missione, perché allora potrebbero essere guai molto seri, perché avrebbe sbranato i suoi avversari, e non avrebbe dato un bello spettacolo.

Edited by $Dark_Angel$ - 20/6/2009, 15:09
 
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$Dark_Angel$
view post Posted on 20/6/2009, 14:10




continuo dopo
 
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$Dark_Angel$
view post Posted on 30/6/2009, 19:45




me la valutate e ovviamente niente Tecnica perchè quest non finita
 
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Skullblaka
view post Posted on 1/7/2009, 12:15




guadagni 312 exp (vedi nuovo reg sugli exp)+150guil e 20ap

nientetecnica xk mancano 100 e passa righi XD
 
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7 replies since 8/1/2009, 20:49   123 views
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