The Holy Grail War

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Soul_Scythe
view post Posted on 18/2/2009, 14:42 by: Soul_Scythe




CITAZIONE
Quest da 8X100, in cui otterrò:

Merodach: The Original Sin

All’apparenza di semplice fattura, senza nessun segno particolare, questa spada in realtà cela al suo interno un potere magico immenso. Il suo nome onora il dio principale degli antichi sumeri e patrono di Babilonia Merodach: sul suo schema sono state costruite poi quasi tutte le più potenti spade della storia, da Balmung a Excalibur. Pur non essendo famosa come le sue discendenti, questa spada le supera però enormemente in forza.

Energia Mentale: + 45
Velocità e Agilità: + 50
Potenza e Difesa Fisica: + 40
Potenza e Difesa Magica: + 64
Abilità con le Armi e Mira: + 50

L’ordine in cui postare è irrilevante, ma il tempo massimo per farlo è di 10 giorni dopo aver postato il primo.

SPOILER (click to view)
”Parlato”
§ Pensato §
Parlato Altri

”Urgh!”

Quel giorno il dolore venne all’improvviso, rapido come lo sparo di una pallottola. La mano sinistra prese a bruciare come se fosse stata esposta alle fiamme di un braciere, più o meno la sensazione che doveva aver provato Muzio Scevola. Si narra che nel 508 a.C., durante l'assedio di Roma da parte degli Etruschi comandati da Porsenna, proprio mentre nella città cominciavano a scarseggiare i viveri, un giovane aristocratico romano, Muzio Cordo, propose al Senato di uccidere il comandante etrusco. Non appena ottenne l’autorizzazione, si infiltrò nelle linee nemiche e, armato di un pugnale, raggiunse l’accampamento di Porsenna, che stava distribuendo la paga ai soldati. Muzio attese che il suo bersaglio rimanesse solo e quindi lo pugnalò. Ma sbagliò persona: aveva infatti assassinato lo scriba del re etrusco. Subito venne catturato dalle guardie del comandante, e, portato al cospetto di Porsenna, il giovane romano non esitò a dire: "Volevo uccidere te. La mia mano ha errato e ora la punisco per questo imperdonabile errore". Così mise la sua mano destra in un braciere dove ardeva il fuoco dei sacrifici e non la tolse fino a che non fu completamente consumata. Da quel giorno il coraggioso nobile romano avrebbe assunto il nome di Muzio Scevola (il mancino).

”M-ma che..? Argh!”

Peccato che Shirou non avesse nè lo stesso sangue freddo nè la stessa resistenza: cadde in ginocchio, tormentato dal dolore atroce, mentre il tatuaggio che era sul dorso, una spada rossa simbolo del suo legame con il Grail, pulsava e si illuminava con regolarità. Il tutto durò pochi secondi, lunghi come minuti, alla fine dei quali il dolore svanì, lasciando il giovane stremato dalla prova e il tatuaggio tanto pallido da non vedersi neanche. Si rialzò a fatica, cercando di recuperare le forze, poi si esaminò la mano alla ricerca della causa di quell’evento. Fu subito evidente al suo occhio esperto che il canale spirituale con il portentoso artefatto, un’enorme accumulatore di energia spirituale senza corpo fisico, era stato troncato. O meglio, rimpicciolito e prosciugato della maggiore parte del flusso magico. Poteva significare molte cose, ma la più probabile era anche la più terribile. Una nuova Holy Grail War.

”No! Eppure ne avevo distrutto il cuore! Non dovrebbe essere possibile riutilizzarlo per quello scopo!

A meno che...non l’abbiano ricostruito...come ho fatto a non pensare a un’eventualità simile? Sono un’idiota!”


Shirou otto anni prima aveva distrutto il circuito magico principale del Grail, rendendo teoricamente impossibile sfruttarne l’energia per evocare le Anime Eroiche del passato, i Servant: lui ci riusciva solo perchè sfruttava il suo stesso circuito magico al posto di quello dell’artefatto, che si limitava a fornire l’energia necessaria alla manipolazione e a richiamare gli spiriti degli eroi. Ma adesso anche altri avevano avuto accesso a quel potere, e a lui ormai non restava che un’unica opzione.

Ripetere la stessa impresa di otto anni prima.

§ Prima di tutto ho bisogno di saperne di più su quello che è successo realmente, e so chi può darmi queste informazioni. §

Prese il telefono e compose in tutta fretta un numero, attendendo con ansia finchè non gli risposero.

-???: Buongiorno a lei. Questa è la chiesa di Fuyuki City: desidera?

”Caren! Per fortuna ti trovo. Sono Shirou Emiya.”

Caren Ortensia era colei che gestiva la sede di Fuyuki della chiesa cattolica, o per meglio dire di quella parte che intratteneva rapporti con l’Associazione dei Maghi. Era infatti consuetudine che la Guerra per il Santo Graal avesse un supervisore, incaricato di far rispettare le regole e punire i trasgressori e quelli che andavano troppo oltre con le loro azioni: visto che doveva essere neutrale veniva scelto un membro della chiesa, generalmente il responsabile della zona in cui si teneva la Guerra. Dopo la morte del suo predecessore, Kotomine Kirei, era stata mandata lei a presidiare la città di Fuyuki. Lei e Shirou erano amici, sebbene la ragazza avesse il brutto vizio di dire sempre ciò che pensava senza un briciolo di tatto.

-Caren: Oh, quanto tempo Emiya. Non avevo tue notizie da così tanto tempo che ho pensato fossi morto. Ho pure buttato giù un’abbozzo del tuo necrologio: vuoi sentirlo?

”No, sinceramente, lascia stare...Piuttosto ho bisogno di una conferma.”

-Caren: La Guerra per il Santo Graal vero?

”Come temevo. E’ ricominciata vero? Comè successo?”

-Caren: E’ più semplice di quanto pensi: ricordi Matou Zouken, quel mago centenario bisnonno di Sakura? Non ti ha mai perdonato per avergli soffiato la vittoria e la possibilità di altre guerre, così con altri schizzati suoi pari si è dato da fare e ha ricostruito il sistema centrale.

”Zouken! Avrei fatto meglio a farlo fuori allora! Ho sottovalutato le sue abilità: in fondo dovevo pure aspettarmelo, si tratta pur sempre dell’ultimo superstite del team originario che ha creato il Grail. Devo fermarlo a tutti i costi. Dove si terrà questa volta, sempre a Fuyuki?”

-Caren: No, la locazione è cambiata. E’ stata scelta la città di Eureya: il rappresentate di là è un tale Padre Salieri, ma non so altro.

”Eureya? Ma la conosco! E’situata proprio poco lontano da qui.

Bene, perfetto, adesso mi serve un’ultima cosa.”


-Caren: La carta vero?

Il rituale per evocare un Servant necessitava di un’apposita carta magica che veniva consegnata a coloro che erano stati prescelti per partecipare all’Holy Grail War. C’erano di sette diversi tipi, raffiguranti ognuna una delle sette diverse classi possibili di Servant: Saber, Lancer, Archer, Rider, Berserker, Assassin e Caster. L’eroe evocabile dipendeva dalla carta: se avevi ad esempio quella del Caster il Servant evocato sarebbe stato per forza di quella classe. Inoltre non si poteva decidere che tipo di carta avere: la scelta e la consegna erano assolutamente casuali. Al di là di questo però l’Anima Eroica di solito aveva un carattere simile a quello dell’evocatore perchè il Grail stesso, tenendo sempre conto della classe, tendeva ad accoppiare Master e Servant in base all’affinità.

”Esatto. Puoi farmene avere una? No, anzi aspetta...mi è venuta un’idea: mandane uno stock completo qui all’Assiah, una per me e le altre per altri sei guerrieri a caso. Garantisco io sulla loro idoneità.”

-Caren: Va bene, ma perchè?

”Perchè temo che stavolta sarà molto più dura: Zouken di certo tenterà in ogni modo di farmela pagare, per cui voglio cautelarmi. Preferisco di gran lunga che il Grail finisca nelle mani di un mio commilitone piuttosto che nelle sue. E poi non è detto che non possa stringere qualche utile alleanza.”

-Caren: Ho capito. Provvedo subito. Arrivederci Emiya: torna qualche volta, la sai che devi confessare direttamente a me tutti gli enormi peccati che di sicura hai commesso vero?

”Sì, sì, come no, ciao Caren.”

E riagganciò il telefono.

§ Ragazzi! Quella tizia non la sopporto, non so proprio che farci. A volte ho l’impressione che si diverta da matti a mettere in imbarazzo la gente.

Và bhè, ora è meglio mi organizzi, in attesa dell’arrivo della carta. §


Passarono cinque giorni, poi una mattina un fattorino bussò alla porta di Emiya per consegnargli una busta gialla con una croce sopra, mentre nello stesso preciso momento altri sei guerrieri dislocati in tutto l’Assiah ricevevano altrettante buste identiche alla sua, all’interno delle quali c’era un foglio con le regole dell’Holy Grail War, l’invito ufficiale a partecipare ad essa e una carta, raffigurante ognuna una classe diversa.
SPOILER (click to view)

Shuda:
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Giselle Saint Clair:
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Sai:
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Skullblakael:
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Joseph Andris Perceval Doyle:
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Alex Torner:
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Shirou Emiya:
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A Shirou era capitata la carta del Caster.

”Caster, eh? Bhè, tenendo conto delle mie di abilità come mago direi che è una scelta perfetta: io in prima linea e lui a coprirmi le spalle. Ora evochiamolo.”

Il procedimento era semplicissimo e spiegato anche nelle regole: per prima cosa bisognava tracciare un cerchio a terra, poi mettere la carta al centro e scrivere sotto il proprio nome.
Dopo aver compiuto questa operazioni il cerchio di Shirou cominciò a brillare di una luce vivida, per poi emettere una colonna luminosa, mentre una figura umana sorgeva e si materializzava davanti a lui, una donna avvolta in un vestito viola, con sulla testa un cappuccio che copriva la testa dal naso in su e in mano una lunga asta con il pomo a forma di luna. Emiya la riconobbe subito.

”Medea? Che combinazione!”

Medea: figlia di Eete, re della Colchide, e di Idia, nipote della maga Circe e come quest'ultima dotata di grandi poteri magici. Colei che aiutò Giasone a conquistare il Vello D’Oro. Era inoltre, fortunata coincidenza, uno dei sette Servant che Shirou usava evocare di tanto in tanto.

-Caster: Ciao Shirou. Davvero, che combinazione che sia stato proprio tu a evocarmi. Quando ho saputo che la Guerra per il Santo Graal era stata ripristinata mi sono preoccupata, ma per fortuna sono finita con te. Cosa hai intenzione di fare dunque?

”E me lo chiedi? Ovviamente per prima cosa vincere, poi proteggere la gente innocente, distruggere di nuovo il Graal e far tornare voi sette con me. E anche se non dovessi vincere, bhè, allora distruggerò lo stesso il Graal dopo che avrà esaudito il desiderio del suo possessore, ma non prima di essermi assicurato che finisca nella mani di qualcuno degno di possederlo.”

-Caster: Ottima risposta, condivido pienamente. Vogliamo andare sul luogo designato?

”Certo. La città in questione è abbastanza vicina, per cui possiamo usare tranquillamente il servizio di Aeronave.”

Il ragazzo prima però si controllò la mano sinistra. Il tatuaggio era tornato di nuovo luminoso e visibile, segno che l’evocazione era stata compiuta con successo e il legame spirituale con il Servant era attivato. Soddisfatto Shirou prese il proprio equipaggiamento e con Medea andò allo scalo delle Aeronavi, dove si imbarcarono sulla prima nave diretta a Eureya.

E mentre Shirou e Medea si dirigevano successivamente verso Eureya anche gli altri sei guerrieri compivano il rito di evocazione: le figure che comparvero dalle colonne di luce chiesero tutte la stessa cosa alla persona che gli stava davanti.

Io ti domando...Sei dunque tu il mio Master?
SPOILER (click to view)
Ogni Servant possiede le stesse statistiche del Master, a cui però vanno applicati i bonus e i malus indicati nelle schede dei Servant qui sotto.

Saber

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Vero Nome: Pandora
Biografia: Zeus, infuriato con gli uomini dal furto del fuoco divino commesso da Prometeo, decise di punire questi ordinando ad Efesto di creare la prima donna del pianeta, una bellissima fanciulla chiamata Pandora (dal greco "pan doron" = "Tutti I Doni"), alla quale gli dei donarono ogni sorta di grazia, virtù e regali. Ermes, che aveva dotato la giovane di astuzia e curiosità, venne incaricato di condurre Pandora dal fratello di Prometeo, Epimeteo. Questi nonostante l'avvertimento del fratello di non accettare doni dagli dei, sposò Pandora. Ella aveva con sé un vaso regalatole da Zeus che conteneva tutti i mali del mondo, il quale le aveva ordinato di lasciarlo sempre chiuso. Ma, spinta dalla curiosità, Pandora disobbedì: aprì il vaso e da esso uscirono tutti i mali del mondo (la vecchiaia, la gelosia, la malattia, la pazzia, ecc.) che si abbatterono sull'umanità. Sul fondo del vaso rimase solo la speranza, l'ultima a morire.
Bonus e Malus Statistiche:
Energia Mentale: +10%
Velocità e Agilità: -10%
Potenza e Difesa Fisica: +20%
Potenza e Difesa Magica: -20%
Abilità con le Armi e Mira:
Armi:

Spada dell’Oltretomba

Una lunga spada dono di Ade, dello stesso colore dei capelli di Pandora e intrisa del potere dell’Oscurità. Riesce ad usarla magistralmente grazie ad Ares che gli donò le capacità guerriere tipiche degli uomini: è grazie a esse che gli è stata conferita la classe Saber.
Elemento: Oscuro

Tecniche:

Pandora’s Box: Releasing All The Evils of Mankind

Pandora evoca il vaso regalatogli da Zeus, un’enorme anfora d’oro grande quanto lei, a cui poi toglie il tappo: da esso escono sette ombre nere, che si trasformano in altrettanti piccoli costrutti animati dalla forma umanoide alti 1 metro e mezzo circa. Ogni costrutto ha 1/4 delle statistiche di Pandora, ma può solo, indipendentemente dalla differenza di statistiche, infliggere ferite al massimo di entità Leggera con un colpo ben piazzato. Non si difendono mai dagli attacchi inferti contro di loro e non possono saltare. Se uno viene distrutto ritorna nel vaso e non può essere richiamato prima che sia passato un’intero turno. A compenso di questo però ogni golem, oltre alle ferite fisiche, colpendo un nemico può anche infliggergli un preciso Status alterato proprio di quel golem. Essi sono: Veleno, Cecità, Mutismo, Sonno, Caos, Lentezza, Virus.
TECNICA DI SUPPORTO


Elpis: Hope is The Last to Die

Utilizzabile solo se tutti e sette i golem del Pandora’s Box sono fuori dal vaso: rimettendo e poi togliendo subito dopo il coperchio dal vaso esce una sfera luminosa, che poi prende le fattezze di una giovane donna dai capelli lunghi sempre fatta di luce, che lievita in aria attorno a Pandora e al suo Master: essa è Elpis, la dea incarnazione della speranza, e può essere distrutta solo quando tutti e sette i golem sono di nuovo dentro il vaso oppure con una tecnica critica. Elpis può usare a comando ogni incantesimo della magia Bianca e Verde, tranne Sancta, Virus, Novox, Veleno, Tenebra, Berserk e Olio.
TECNICA DI SUPPORTO


Lancer

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Vero Nome: Cù Chulainn
Biografia: Cù Chulainn è un eroe della mitologia irlandese, protagonista del ciclo dell'Ulster, nonché del folclore di Scozia e dell'Isola di Man. Figlio del dio Lúg e di Deichtine, sorella del re dell'Ulster, nacque col nome di Sétanta, ma conquistò il nome con cui è più noto da bambino, dopo che uccise per autodifesa il feroce cane da guardia di Culann, offrendosi in sua vece finché non fosse stato in grado di dare un risarcimento adeguato.
Bonus e Malus Statistiche:
Energia Mentale: -10%
Velocità e Agilità: +20%
Potenza e Difesa Fisica: +10%
Potenza e Difesa Magica: -20%
Abilità con le Armi e Mira:
Armi:

Gae Bolg

Gae Bolg è la lancia rossa maledetta che Cù Chulainn ricevette dalla sua maestra Scáthach durante il suo addestramento in Alba, cioè in Scozia, insieme alla tecnica segreta per il suo utilizzo. La Gae Bolg è stata ricavata da un osso del Coinchenn, un mostro marino, morto in combattimento con un altro leviatano, il Curruid.
Effetto Extra: Virus [Impedisce all’avversario di rigenerare le ferite finchè è affetto da tale status]

Tecniche:

Gae Bolg: The Spear of Impaling Barbed Death

Una delle tecniche più letali di Lancer: sferrando un’affondo verso il terreno la punta della lancia devia prima di toccare terra e allungandosi si scaglia dritta contro il nemico, ricercando e mirando il centro esatto del cuore con l’intenzione di trafiggerlo, a una velocità doppia rispetto a quella di Lancer.
TECNICA OFFENSIVA - NON ELEMENTALE


Gae Bolg: The Spear of Striking Death Flight

Caricando di energia la lancia e facendola così brillare Lancer la scaglia contro il nemico: in quel momento l’arma viene avvolta dalle fiamme, scatenando una grossa esplosione fiammeggiante quando colpisce il bersaglio. Dopo l’arma ritorna automaticamente nelle mani di Lancer.
TECNICA OFFENSIVA - ELEMENTO FUOCO


Archer

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Vero Nome: Artemide
Biografia: Dea greca della caccia e della luna, Artemide è figlia di Zeus e Latona e sorella gemella di Apollo. Latona, a causa di una maledizione lanciatale dalla moglie di Zeus Era, per poter mettere al mondo i due bambini era costretta a trovare un luogo che non avesse mai visto la luce del sole: per questo motivo Zeus fece emergere dal mare un'isola fino ad allora sommersa che, di conseguenza, il sole non aveva ancora toccato. Si trattava dell'isola di Delo.
Bonus e Malus Statistiche:
Energia Mentale: +10%
Velocità e Agilità: -10%
Potenza e Difesa Fisica: -20%
Potenza e Difesa Magica:
Abilità con le Armi e Mira: +20%
Armi:

Moon

In quanto Dea della Luna, l’astro stesso su cui vigila diventa la sua arma, un’arco di metallo viola a forma di mezzaluna. La sua corda è fatta degli stessi capelli della dea, praticamente indistruttibili, e ogni volta che una delle frecce, sempre di metallo viola, contenute nella faretra viene estratta si riforma automaticamente, rendendole infinite.
Elemento: Sacro

Tecniche:

Niobids: Arrows's Crowd of Extermination

Niobe, regina di Tebe e moglie di Anfione, si vantò di essere migliore di Latona perché mentre lei aveva avuto quattordici figli, sette maschi e sette femmine, Latona ne aveva avuti soltanto due. Quando Artemide e Apollo vennero a saperlo si affrettarono a vendicarsi: usando delle frecce avvelenate, Apollo le uccise i figli, mentre Artemide colpì le figlie.
In ricordo di questo episodio Artemide è in grado di lanciare un’unica freccia che si divide poi in una miriade di altre frecce identiche, il cui numero è il livello del Master moltiplicato per 14, che circondano l’avversario per poi colpirlo da ogni possibile direzione, riducendolo a un puntaspilli umano. Ogni freccia è intinta in un particolare veleno che non può essere curato nè dalla magia Triaca nè dalla magia Esna, ma solo da altre tecniche specifiche.
TECNICA OFFENSIVA - NON ELEMENTALE


Potnia Theron: Queen of The Beasts and The Hills

Artemide è famosa non solo per essere la dea della luna e della caccia, ma anche per essere la protettrice della selvaggina e delle foreste. Grazie a questo potere la dea è in grado di comandare a proprio piacere le piante e gli animali, usandoli e manipolandoli come più gli aggrada.
TECNICA DI SUPPORTO


Rider

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Vero Nome: Medusa
Biografia: La Gorgone dalla mitologia greca. Medusa, insieme alle sue sorelle, Stheno e Euryale, nacque dai sogni dell’umanità di dee ideali, contrapposte a quelle viziose dell’Olimpo. Gelosa del fascino delle sorelle, Atena stimolò gli adoratori delle Gorgoni ad attaccarle, costringendole a rifugiarsi a Shapeless Isle. Questo disonore rese Medusa acida e vendicativa verso gli umani, tanto che cominciò a uccidere gli invasori che sbarcavano sull’isola, diffondendo l'immagine di lei come un'icona di terrore. In seguito il semidio Perseo si dimostrò abbastanza capace da decapitare Medusa e le sue sorelle, ponendo fine alla loro vita.
Bonus e Malus Statistiche:
Energia Mentale: -10%
Velocità e Agilità: +30%
Potenza e Difesa Fisica: -20%
Potenza e Difesa Magica:
Abilità con le Armi e Mira:
Armi:

Punte con Catena

La sua arma sono un paio di punte di ferro unite alle estremità da una lunga catena: con le prime attacca sia da vicino che a distanza, mentre con la seconda avvolge e intrappola i nemici.
Effetto Extra: Haste [Aumenta Velocità e Agilità del 25%]

Tecniche:

Breaker Gorgon: Self Sealing Temple of Darkness

Breaker Gorgon è il nome che prende il visore che Medusa porta sugli occhi, che sopprimono l’antico potere pietrificante dei suoi occhi, denominato Cybele, per non usarlo inavvertitamente sui suoi alleati. Togliendoselo e aprendo gli occhi ne libera di nuovo il potere, e se in quel preciso istante incrocia lo sguardo dell’avversario egli potrebbe subire lo status Pietra. Dopo Cybele non avrà più efficacia e per usarlo di nuovo dovrà rimettersi il visore e attendere 1 turno intero.
TECNICA OFFENSIVA - NON ELEMENTALE


Bellerophon: Bridle of Chivalry

L’evocazione di Pegasus, il mitico cavallo alato dono di Poseidone. Medusa trasforma poi la sua arma nella sella e nelle briglie dorate dell’animale, con le quali lo cavalca. Pegasus ha le stesse statistiche di Medusa, ma quando lei è in groppa esse aumentano del 20%. Il cavallo alato può essere usato in due modi: o come supporto e mezzo di trasporto per il Servant, grazie alla velocità che raggiunge i 400-500 km/h, o come attacco, grazie ai potenti colpi delle ali di Pegasus che generano attorno a lui una massiccia onda d’urto luminosa blu, capace di distruggere le infrastrutture e lacerare i corpi degli esseri viventi, mentre lui si lancia simile a una cometa contro il nemico.
TECNICA DI SUPPORTO/OFFENSIVA - NON ELEMENTALE


Berserker

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Vero Nome: Aiace Telamonio
Biografia: Aiace è un leggendario eroe della mitologia greca, figlio di Telamone, re di Salamina, e di Peribea. Era sposo di Tecmessa, una sua schiava, e padre di un unico figlio, Eurisace. Protagonista dell' Iliade, per distinguerlo dal suo omonimo Aiace Oileo, viene chiamato con il patronimico di "Telamonio", o, più raramente, "Aiace il Grande". Nell' Iliade Aiace viene descritto come il più alto tra gli achei, dotato di una robustissima corporatura, secondo solo al cugino Achille quanto ad abilità nei combattimenti, un autentico pilastro dell'esercito greco.
Bonus e Malus Statistiche:
Energia Mentale:
Velocità e Agilità:
Potenza e Difesa Fisica: +30%
Potenza e Difesa Magica: -20%
Abilità con le Armi e Mira: -10%
Armi:

Scure da Battaglia

L’arma preferita di Aiace: un’enorme scure a doppia lama, pesante 15 chili, realizzata interamente in metallo e con l’elsa riccamente decorata di lisci topazi.
Effetto Extra: Contrattacco [Ogni volta che il possessore viene attaccato può scagliare subito dopo un’attacco fisico semplice senza sprecare azioni]

Rho Aias

Un’enorme ed estremamente potente scudo di bronzo rivestito con sette strati di pelle conciata di bue. Si dice sia efficacissimo contro qualunque tipo di proiettile e arma scagliata.

Tecniche:

Ship of Heroism: Holds Off The Trojan Armies Virtually Single-Handedly

Durante il secondo duello contro Ettore Aiace gli scagliò contro un masso che per poco non lo uccise. Curato successivamente da Apollo l’eroe troiani ripartì all’attacco, attaccando con i suoi soldati le navi achee. Aiace allora li affrontò tutti praticamente da solo con un’enorme lancia, riuscendo a resistere fino all’arrivo dei rinforzi. In memoria di questo episodio Aiace può, colpendo il terreno con la sua ascia, far spuntare da esso in un’ampia area davanti a sé centinaia di punte di roccia acuminate lunghe due metri che cercano di trafiggere il nemico. Si tratta di una tecnica usata principalmente contro avversari multipli e numerosi, ma funziona anche su quelli singoli.
TECNICA OFFENSIVA - ELEMENTO TERRA


Rho Aias: The Seven Rings that Cover the Fiery Heavens

Quando Aiace morì dal terreno intriso del suo sangue spuntò un fiore rosso, come era accaduto anche al momento della morte dell’eroe Giacinto, che porta sulle sue foglie le lettere AI, che rappresentavano sia le iniziali del suo nome che il dolore del mondo per la sua perdita.
In ricordo di questo episodio Aiace è in grado di trasformare Rho Aias in un’enorme fiore a sette petali di luce prismatica rossa , composto da altri sette diversi strati e in grado di difenderlo dagli attacchi nemici. La resistenza di questo scudo però si manifesta a piena potenza contro le armi e le tecniche a distanza: con questa tipo di attacchi infatti risulta estremamente difficile superare la sua difesa.
TECNICA DIFENSIVA - NON ELEMENTALE


Assassin

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Vero Nome: Scipione L’Africano (Publio Cornelio Scipione Africano Maggiore)
Biografia: Scipione fu un politico e generale romano, famoso per aver preso parte alla seconda guerra punica ed essere l’acerrimo nemico del cartaginese Annibale. A soli 24 anni riesce a farsi inviare in Spagna, con Caio Claudio Nerone al comando della flotta e con 11.000 uomini resi disponibili dopo la riconquista di Capua, allo scopo di riconquistarla. Scipione inaugurò una nuovo modo di trattare con le truppe, con le popolazioni iberiche, a volte potenziali alleate, e di combattere. La strategia complessiva venne cambiata verso la ricerca di una situazione di attacco continuo, che si mostrava ben diversa dai metodi "combatti e attendi" precedentemente adottati. Anche il lato psicologico venne studiato da Scipione, fino a far credere ai legionari di essere figlio di déi e da questi protetto. Con questi accorgimenti e con una serie di brillanti operazioni belliche e diplomatiche riuscì infine nella battaglia di Baecula a sconfiggere Asdrubale, fratello di Annibale, e a prendere possesso della penisola iberica. Pochi anni dopo parte per una campagna in Africa, allo scopo di attaccare direttamente Cartagine: seppur in netta inferiorità numerica grazie alla nebbia sbarca nei pressi di Utica scompaginando i piani dei cartaginesi, che lo aspettavano a Emporia, riuscendo a sconfiggerli. Successivamente, dopo aver studiato le abitudini degli avversari, di notte manda gli alleati Masinissa e Lelio in un attacco a sorpresa del disordinato accampamento cartaginese. È una strage: si parla di soli 20.000 superstiti su 100.000 uomini. Nella battaglia finale di Zama contro Annibale Scipione, grazie allo studio della tattica nemica fatto in precedenza, riesce ancora una volta a vincere. E’ a causa di questo particolare modo di combattere che a Scipione, nonostante le sue caratteristiche nettamente più vicine al Rider, una volta morto e diventato Spirito Eroico è stata data la classe Assassin.
Bonus e Malus Statistiche:
Energia Mentale:
Velocità e Agilità: +20%
Potenza e Difesa Fisica: -20%
Potenza e Difesa Magica: -20%
Abilità con le Armi e Mira: +10%
Armi:

Gladio Fantasma

Arma esclusiva di Scipione, si tratta di un gladio, cioè una spada di foggia romana, che ha il potere di sdoppiarsi all’infinito, permettendogli ad esempio di lanciarne un gran numero contro l’avversario come proiettili.

Tecniche:

Utica: The Fog of Ambush

In memoria della battaglia di Utica Assassin può tramutarsi in una fittissima nebbia nera che avvolge completamente il campo di battaglia, divenendo così immune ad alcune tipologie di attacchi come quelli fisici, ma perdendo la possibilità di attaccare. Può però riformare il proprio corpo o una parte di esso (braccia, gambe, busto) in qualunque punto della nebbia, in modo da poter di nuovo attaccare il nemico. La tecnica dura massimo tre turni.
TECNICA DI SUPPORTO


Zama: Study ad Reproduce The Enemy Tactics

In memoria della battaglia di Zama Assassin ha il potere di riuscire ad analizzare minuziosamente qualsiasi tecnica avversaria, riuscendo dopo averla una sola volta a capire tutto su di essa e addirittura a copiarla, ma solo se essa non dipende da un’abilità di razza o è del tipo evocazione, oppure se necessita di armi che non possiede. Inoltre ogni volta che copia una tecnica dimentica quella precedentemente copiata e deve osservarla un’altra volta per poterla riusare.
TECNICA DI SUPPORTO


Caster

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Vero Nome: Medea
Biografia: Medea è una figura della mitologia greca. Figlia di Eete, re della Colchide, e di Idia. Era inoltre nipote della maga Circe, e come quest'ultima era dotata di grandi poteri magici: i suoi abiti incantati infatti le consentono di volare senza aver bisogno di ali. Quando Giasone arrivò nella Colchide insieme agli Argonauti alla ricerca del Vello d'Oro, Hera e Aphrodite ordinarono a Eros di farla innamorare dell’eroe e di aiutarlo nella conquista del prezioso oggetto. Dopo dieci anni, però, Creonte, re della città di Corinto, offrì sua figlia Glauce in sposa a Giasone, dando così a quest'ultimo la possibilità di succedergli al trono. Giasone accetta, abbandonando così Medea, che nel frattempo aveva sposato, incurante della disperazione della donna. I suoi abiti incantati le consentono di volare senza aver bisogno di ali.
Bonus e Malus Statistiche:
Energia Mentale:
Velocità e Agilità:
Potenza e Difesa Fisica: -20%
Potenza e Difesa Magica: +30%
Abilità con le Armi e Mira: -10%
Armi:

Asta da Mago

Una semplice asta da mago, senza nessun potere particolare: serve solo per facilitare il lancio degli incantesimi.

Rule Breaker: All Codes Must be Destroyed

Una iridescente e dentellata daga senza particolari capacità offensive, ma che possiede il potere di annullare gli effetti di qualunque potenziamento, trasformazione e status alterato usato sul soggetto che ferisce, riportandolo allo stato originario prima dell’effetto.

Tecniche:

Rain of Light

Una delle magie preferite da Caster usa: consiste nel lancio simultaneo di 11 potenti raggi di energia non-elementale contro il nemico.
TECNICA OFFENSIVA - NON ELEMENTALE


Argon Coin: The Golden Fleece

Il mitico vello d’oro che Medea sottrasse a suo padre Eete insieme a Giasone: esso ha il potere di evocare il drago che originariamente lo custodiva. E’ grande come un palazzo di quattro piani, ricoperto di scaglie dorate, con due ali ampie come vele di navi e capace di sputare grosse vampate di fuoco. Possiede il doppio delle statistiche di Caster.
TECNICA DI SUPPORTO

 
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