The Holy Grail War

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"Alex"
view post Posted on 28/2/2009, 22:53 by: "Alex"

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Tutti me lo chiedono, ma neanche io lo so di preciso...

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Estratègia

… Parola catalana che significa Strategia, la stessa che il mitico Scipione l’Africano ha adottato nella seconda guerra punica nella quale riuscì a piegare in maniera definitiva i rivali cartaginesi. Infatti questa spada è proprio quella che impugnò il grande comandante militare Romano durante la battaglia di Zuma che lo vide vincitore sotto molti punti di vista, se non tutti.

Energia mentale: +70
Velocità e Agilità: +100
Potenza e Difesa Fisica: +100
Potenza e Difesa Magica: +30
Abilità con le Armi e Mira: +50

per questa bellezza di Scipione 9x110


...quanto era bello riposarsi sotto questo bel sole che mi riscaldava dopo giorni di freddo infernale, e si anche oggi non avevo preso nessun impegno decidendo di mettermi al riposo dopo che ero tornato dopo una piccola escursione a Rabanastre uccidendo anche un cyborg che da stava dando fastidio alla gente locale. Mi trovavo proprio al centro della piazza centrale della sezione Shadow dove oggi regnava un inquietante silenzio che mai si era udito nel tempo in cui avevo messo piede qui, perché di solito qui si riunivano dei gruppetti di persone che venivano dal clan centurio per organizzarsi nella ricerca o magari una ingente folla si agitava alla vista di un manifesto..no questo pomeriggio nulla di tutto questo. Ero disteso sotto un albero, con una giacca nera nuova di zecca e un paio di stivali dello stesso colore appena lucidati, dopo la ricompensa che avevo preso per i miei lavoretti mi ero concesso almeno un pezzo di abbigliamento nuovo dato che quello vecchio era pieno di buchi e quant’altro. Il cappello era posato sul volto per fare in modo che i raggi solari non mi andassero negli occhi e anche per prendere sonno, perché era quello che volevo fare tutto il giorno oggi, dormire liberamente come non facevo da un po’ di tempo. Il silenzio contribuì a questo mio intento e così Morfeo mi accorse nelle sue braccia…Come di consueto ormai il mio riposare non era da considerarsi tale dato che anche questa volta un sognò, un incubo in certi sensi turbò il mio animo dall’interno facendo si che invece di rilassarmi subivo l’effetto contrario ciò stancarmi…eppure era ormai da un bel pezzo che non facevo più incubi del genere e la ricomparsa di uno di quelli poteva solo significare una brutta cosa…

Inizio Sogno

Un luogo oscuro e privo di panorama, sembrava quasi un grotta situata all’interno della terra, pochi filamenti di luce che neanche provenivano dal sole, magari da una lanterna o qualcosa di simile, non di più. Li all’interno si udivano una catena di rumori che sembrava non avere fine, come se si stesse svolgendo una guerra tra due eserciti infuriati che in battevano le loro spade sugli scudi di metallo dei proprio avversari, un rumore che molto ricordava quello che causavano i romani, o meglio facevano i romani per intimidire gli avversari prima di una guerra facendogli capire che loro erano li solo per vedere le loro carni morte distese a terra. Io ero vicino a una parete che vedevo la scena ma tutto era sfocato rivestito di una cottile membrana nera che mi impediva di riconoscere bene le persone che vi erano li…alzai lo sguardo e scorsi la sagoma di una persona che brandente un’arma era all’inseguimento di una seconda entità la quale forma non mi appariva definita, l’unica cosa che potevo dire era che non era umana o così sembrava. Mentre essi saltavano tra un sasso e l’altro si fronteggiavano di un serrato duello falce contro spada al quale ogni colpo scintille saltavano mischiate con il sangue delle loro mani, nessuno dei due sembrava però dare segno di cedimento tanto che i due erano completamente allo stesso livello. Altre scintille tra le armi e quando sembrava che si fosse creato un leggero momento di pausa tutto fu interrotto da un violento attacco della persona con la spada che riuscì con essa a spingere il suo avversario contro una parete di roccia, un cumolo di detriti e si polvere di alzò facendomi perdere di vista i due per un paio di secondi…lo scontro aveva avuto un rallentamento ma sembrava anche che fosse quasi giunto al termine. Tutto oscuro poi il colpo di scena, tra i detriti spuntò fuori la sagoma di un volto, quasi demoniaco, possedeva tre occhi rossi che puntavano contro l’altro uomo che sembrava più affaticato del suo rivale. I due quindi si scambiarono una serie di occhiate divertite, ironia che però io non colsi…dopo dieci secondi di stop l’uomo che impugnava la spada incominciò a parlare offendendo la sagoma di fronte a lui…

???: -bastardo…come vedo hai una forza niente male, devo dire la verità non pensavo che qualcuno potesse riuscire a fronteggiarmi nell’uso della spada…ma devi sapere che ancora non sto dando il massimo…diciamo che sono appena al cinquanta per cento del mio massimo quindi preparati al peggio…il tuo destino si realizza, mio caro amico e purtroppo per te non ti sarà molto gradevole vederlo arrivare…-

???: -non pensavo che stessi già usando il cinquanta per cento, e pensare che io mi sono appena fermato al trenta…mi stai deludendo se non ti impegni il destino che tu auspichi mi possa colpire sarà rivolto verso di te come nulla. I tuoi occhi non mi fanno paura e certamente non sarò cosi stupido per perdere la vita per colpa tua..e ora attendo perché di farà vedere il mio cinquanta per cento ora…-

…una forte scossa di energia si propagò per tutta la grotta facendola tremare e perdere pezzi di roccia un po’ da tutte l parti, se le cose continuavano ad andare in questo modo essa sarebbe sicuramente crollata con loro dentro, anzi con noi dentro…l’altra persona invece non sembrava preoccupata per quel dettaglio ma era divertito di ciò come se per lui fosse una sfida tra amici più che uno scontro mortale. Quando il demone finì il suo processo l’atmosfera di appesantì di brutto e nell’aria cominciava a girare odore di sangue…esso partì ancora una volta all’attacco della persona che brandiva la spada puntandolo con la sua falce…la cosa più incredibile era che riuscì a prenderlo in pieno squarciandogli il petto…il ferito però non cadde a terra rimanendo in piedi e sorridendo come un pazzo al mio amico…

???: -forse ti sei dimenticato un dettaglio…su di me questo genere di colpi se non sono più forti non mi causano nessun danno…eppure quando andavamo in giro questa tecnica l’hai vista molte volte, possibile che ora che ti sei trasformato così hai perso anche un bel pezzo di memoria?-

Un’altra risata poi più nulla, tutto si contorse non permettendomi più di vedere quello che stava accadendo in quella grotta, poi una luce e i miei occhi si aprirono di scatto…

Ero tornato sotto l’albero di prima….questa però era la prima volta che facevo un sogno dove io non ero immischiato, infatti vedevo la scena in terza persona con occhi di una persona immaginaria che anche se sfiorata da quei due non era stata calcolata, quindi poteva anche essere che questa volta non ero io la persona al centro del sogno e quindi magari avevo assistito solo a qualcosa del genere…dopo tutto era inutile pensare a queste cose, se era sarebbero accadute voleva dire che era stato il destino a volerlo. Con i sogno era anche finita la mia voglia di rimanere a poltrire la sotto quindi subito con un balzo mi rimisi in piedi per poi sbadigliare e sgranchirmi un po’ le ossa…bene ora se tutto andava per il meglio sarei andato nella zona neutrale per la fortezza per fare due chiacchiere con Mello nella sua caffetteria. Mi guardai in torno notando che effettivamente oggi era una giornata molto strana…mah, era meglio andare ora, non volevo certamente arrivare dopo l’orario di chiusura. Tempo venti minuti e mi trovai sul posto, come sempre il locale era pieno di gente che approfittando del fatto che si trovavano in zona neutrale si comportavano come se non facessero parte di nessuna fazione socializzando così anche contro quelli che poi sarebbero stati i loro nemici futuri….entrai anch’io nella locanda cercando di vedere dove si trovava Mello in quel momento…eccolo, si trovava vicino a un tavolo e stava dialogando con altri due clienti, era felice come al solito lo si poteva vedere del volto…

-sorridente come il solito vero amico mio? Anche oggi come vedo gli affari ti stanno andando bene, continuando di questo passo penso proprio che diventerai ricco come un re hahaahha-

Mello: -a finalmente ti sei rifatto vivo, pensavo che fossi morto durante la tua ultima missione…e si anche oggi gli incassi sono ottimi penso che riuscirò a fare qualche lavoretto a casa mia se raggiungo la somma che mi serve…ma dimmi quale buon vento ti spinge fino a qui? Non avrei mica bisogno di un’altra damigiana di caffè bollente vero?-

-no questa volta niente caffè, dopo quello che ho bevuto l’ultima volta mi è venuta la nausea…sono qui perché oggi ho deciso di prendermi un giorno di riposo dato che sono appena tornato nella fortezza, tu che dici melo sono meritato? E dopo tutto rischio la vita ogni volta che lascio queste mura quindi ogni tanto mi godo la vita finché c’è…-

Mello: -a quindi hai deciso di prenderti un po’ di riposo? Mi dispiace deluderti ma proprio oggi è arrivato qui un fattorino che mi ha consegnato una busta da consegnarti…il fatto che non capisco è perché l’hanno recapitata qui…non è che tu centri qualcosa su questo fatto?-

-io? No, non centro nulla con niente e soprattutto non sono stato io a dire in giro che potevano spedirmi le cose direttamente qui, no non sono stato io…più che altro cono curioso di sapere cosa contenga quella busta, se non sbaglio è la prima volta che ricevo una cosa del genere..-

Mello: - aspetta un secondo ora la vado a prendere…-

L’uomo scomparve dietro il bancone per poi riapparire pochi secondi dopo con una busta gialla in mano, arrivato dove era prima me la porse e io naturalmente la presi incuriosito. Subito l’aprii per poi rovesciare sul tavolino il suo contenuto…una carta, una mappa e un piccolo libro che apparentemente conteneva delle istruzioni…guardai bene il tutto e solo dopo aver notato che sulla busta vi era una croce capii che questa era roba che non si poteva mostrare in pubblico quindi senza dire nulla a Mello mi intrufolai nella sua cantina chiudendo naturalmente la porta alle mie spalle. Posai tutto a terra e incomincia a leggere il libricino…era tutto molto interessante…ero stato selezionato per un torneo al quale avrebbero preso visione altri combattenti, la cosa era curiosa…bene da come vi era scritto dal libro avrei dovuto evocare quello che poi sarebbe diventato il mio sostegno durante la battaglia quindi disegnai subito un cerchio a terra posandoci sopra la carta che avevo io…

-assassin…-

Il cerchio si illumino, e dalla carta fuori uscì una colonna luminosa di color nero, mentre lentamente prese forma un forma umana. Il suo viso non era poi così giovane, indossava un vestito tipico romano che si indossava chissà quanti secoli fa…capelli bianchi e sulla cintura nera allacciata una spada argentea…non ci misi molto a riconoscerlo dato che di questo personaggio storico, di questo eroe sapevo ogni più piccolo dettaglio…

Scipione l’Africano: -sei dunque tu il mio master?-

-diciamo di si…anche se quando avevo letto assassin non avrei mai pensato di finire con Scipione l’Africano infatti non capisco come tu possa essere finito in questa categoria di guerrieri…se non sbaglio non eri un assassino quando eri in vita…comunque piacere mi chiamo Alex Torner-

Scipione l’Africano: - bene allora tu saresti il mio master…se devo dirla tutta non pensavo che una persona come me venisse giudicata in quel modo ma evidentemente è dovuta andare così anche se anch’io mi chiedo la tua stessa domanda mio caro giovanotto…se non sbaglio sono stato convocato perché sta succedendo qualcosa di brutto quindi ti avverto fin da subito che sarò io stesso a formulare le strategie di combattimento e non oso che nessuno mi contraddica..-

-aspetta un secondo io sono il master mica tu! Quindi quello che decide quello che facciamo in teoria sono io…sarei stato che l’eroe di Zuma ma qui non stiamo in africa quindi adeguati alle circostanze mio caro…ora però è meglio andare via da qui…ci stanno aspettando quindi non vorrei che incominciassero senza di noi il torneo…-

Si vedeva proprio che avevo a che fare con un comandante romano, non aspettava un mezzo secondo per far intendere che era lui a comandare…ma questa volta era capitato male…incamiciammo quindi a incamminarci verso la nostra destinazione cioè Eureya…
 
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