Missione: Demone di Fiamma, per apprendere l'innata

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view post Posted on 13/3/2009, 16:58

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Abilità Innata oculare: Rinnegan



Il suo nome tradotto significa “occhi della rinascita”, questa è una potente abilità al livello oculare che è ancora avvolta da un fitto mistero e le sue capacità sono ancora in gran parte sconosciute a molti. Si dice però che questo tipo di abilità sia molto rara e solo in pochi la possono ottenere, inoltre essa non è come una normale abilità che si manifesta dalla nascita ma questa viene sbloccata solo se la persona che la possiede viene sottoposto a un livello critico di pressione psicologica o solo nel caso in cui questo individuo stia rischiando la vita. Questa si può benissimo riconoscere perché una volta sbloccata modifica radicalmente la pupilla del possessore, infatti la pupilla si ristringe di un paio di millimetri, il colore di esso diventa nero scuro e attorno alla pupilla si formano di cerchi concentrici anch’essi di color nero, in totale sei. Lo spazio tra un cerchio e l’altro è di un color grigio che quando parte è chiaro per poi diventare via via più oscuro fin che non raggiunge l’altro cerchio, raggiunto, il processo di ripete fino alla fine dei cerchi. Questo tipo di abilità particolare permette di acquisire una potenza in più che mette in grande difficoltà il nemico:

-Energia Mentale +60
-Velocità ed agilità +60
-Potenza e difesa fisica +30

Questa tecnica però porta con se un effetto che per molti è un segno occulto, questo è legato proprio al nome dell’occhio, infatti esso grazie a un potere ancora sconosciuto riesce a spostare l’anima di una persona morta facendole abbandonare il proprio corpo. Grazie a questa abilità il possessore del rennegan è un grado anche di trasportare in altri corpi la sua anima permettendo dunque di prenderne il pieno possesso oltre a quello principale. Il massimo che l’occhio può sopportare sono sei corpi (compreso quello principale), oltre a questo limite non si può andare, pena la morte immediata.
Quest’ultima abilità però può essere usata solo sell’avversario affrontato è definitivamente morto e quindi si sarà in grado di prendere il suo corpo, le statistiche di costui rimarranno invariate come le tecniche che esso possiede, ma queste potranno essere usate solo da quel corpo e non da quello principale, ciò vale per tutti i corpi. Questi pur essendo legate al vero corpo hanno una loro volontà che rispecchia però quella del corpo principale, quindi essi non vengo solo usati per il combattimento ma anche per dirigersi in più luoghi contemporaneamente, avendo così la visuale di più zone allo steso tempo. Nel caso che essi si trovino distanti dal corpo principale questo li potrà evocare semplicemente posando una mano a terra.
Nel caso in cui il corpo principale evochi gli altri corpi esso non potrà poi fare più nessuna azione per quel turno.

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Capitolo 1°
l'alba di un nuovo giorno


Era passata appena una settimana da quando ero tornato dal mio ultimo viaggio dove dopo una serie di episodi significativi ero entrato a far parte di un a setta religiosa il quale scopo principale era quello di sacrificare persone per il proprio dio…io anche non approvando in pieno quello che loro facevano mi ero unito forse perché grazie al dono di Jashin ora ero diventato più forte di prima e questo era essenziale se volevo sopravvivere nella fortezza. Mi trovavo seduto sulla panchina al centro della piazza centrale fissando il cielo e gli uccelli che di tanto in tanto passavano per di li, ancora non avevo ucciso nessuno per il mio dio e questo sicuramente poteva causare un trasgressione a uno dei comandamenti che mi imponeva di uccidere al meno tre persone al mese per il dio, tutto sarebbe andato per il verso giusto se quel mese fosse incominciato da quando ero diventato membro effettivo della setta ma da quanto mi era stato detto in proposito il mese era già iniziato da un bel po’ e finiva proprio al fine di questo, cioè in appena una settimana dovevo assolutamente uccidere tre persone per il mio dio se no avrei subito una pena severa, il problema era solo uno in questo momento chi uccidere? Avevo già valutato parecchie soluzione al riguardo ma tutte erano state scartate subito, infatti avevo intenzione di uccidere un alter per il mio dio o un lux ma dato che momentaneamente sembrava che tra le fazioni ci fosse una specie di pace non volevo farla finire io in quel modo e quindi scartai l’opzione, un’altra sarebbe stata quella di uccidere un membro dei blue guardians che tanto erano odiati in giro soprattutto in guerriero in particolare la quale identità però era ignota ma sentii in giro che quell’individuo era stato già preso di mira dal vice supremo Alter e non sarei stato certamente io a fregargli la sua preda…ecco l’unica possibilità era quella dei ricercati ma ultimamente erano stati già tutti prenotati o uccisi da altri…non sapevo cosa fare effettivamente, avevo giurato di non uccidere innocenti ma data la situazione mi vedevo costretto a infrangere la promessa che mi ero fatto e versare del sangue. Ancora contrastante nel pensiero decisi che era meglio alzarsi per controllare che in giro ci fosse stato bisogno di qualcuno abile con le armi per sbrigare una faccenda qualsiasi che implicava la morte di qualcuno…la ricerca fu lunga e difficile ma alla fine trovai in giro un paio di persone che stavano parlando di qualcosa che sicuramente mi avrebbe interessato e non poco. C’erano tre uomini appoggiati al muro che discutevano di una fatto accaduto il giorno prima non molto lontano dalla fortezza e che riguardava un gruppo di banditi, morte e un demone fiammeggiante…

???: -avete sentito quello che è accaduto ieri vicino alla grotta di fuoco? Si dice che una banda di banditi dopo aver saccheggiato un villaggio li vicino per fuggire dalla guardie imperiali si sono intrufolati nella grotta ma è proprio li che è successa la parte peggiore…pensate indietro è tornata solo una persona e il suo stato è così pietoso che non riesce neanche più a parlare, beh mi dispiace per quelle persone ma penso che se lo siano meritato per aver fatto una cosa del genere…-

???: -ma cosa li ha ridotti così?-

???: -dalla testimonianza presa dal sopravvissuto sono usciti fuori solo pochi particolari su chi fosse colui che li ha attaccati…di dice che sia un demone composto da fiamme, si chi li ha aggrediti uccidendoli è stato un demone e non soddisfatto di quello che aveva fatto ha ancora mangiato il bottino racimolato dalla banda. Il disgraziato si trova all’ospedale e come vendetta ha messo un annuncio nel quale chiede che questa bestia sia eliminata, data la difficoltà di questa missione però ancora nessun guerriero si è proposto per uccidere il demone…mi sa che nessuno si farà avanti per paura di fare la stessa fine dei compagni del ladro-

???: -beh non biasimo i guerrieri che non vogliono prendere questa missione, se fossi stato io avrei fatto ugualmente, non ci tengo affatto a perdere la pelle per un ladro che vuole vendetta anche se questo poi mi offrirebbe una bella ricompensa, giusto il supremo o il vice potrebbero andarci ma entrambi hanno altro a cui pensare che a una cosa del genere, dopo tutto qui nell’assiah vi è una guerra e non si può rischiare di perdere preziosi combattenti in questo modo…beh penso che il demone se ne starà in panciolle per un bel po’ di tempo ahahah-

-beh, anche se è molto pericoloso sicuramente qualcuno andrà ad uccidere quel coso, dopo tutto è solo un demone qualsiasi che ha sbranato un gruppo di ladri, non vedo dove sia tutto questo gran che, mi sa proprio che ci andrò io così minimo mi prendo anche i soldi di ricompensa, ultimamente sono a secco…qui nell’assiah le cose si stanno stabilizzando se non ve ne siete accorti, gli unici che ancora tentano di creare scompiglio sono gli archediani ma anche loro ogni volta muoiono sotto le nostre armi quindi non penso sia così pericoloso far allontanare un guerriero per due giorni al massimo…-

Feci il mio intervento senza presentami ai tre che neanche risposero alle mie parole limitandosi a guardare me, la mia tunica e la falce che portavo dietro la schiena, li guardai uno a uno per poi fare un piccolo sorriso e voltarmi di spalle diretto dove sapevo io. Bene lo sapevo che in giro da qualche parte vi era qualcosa da fare e il scoprire questa missione poteva servirmi anche per testare questa mia nuova potenza, bene ora dovevo andare solo da quel disgraziato di un ladro e dirgli che ci avrei pensato io a uccidere il demone che lo aveva ridotto in quella situazione. Girai l’angolo della strada e continuai a camminare fino a che non arrivai all’ospedale della mia fazione, li avrei trovato il tizio che stavo cercando…entrai all’interno della struttura incominciando a chiedere in giro dove si trovava quella persona, dopo una serie di infermiere che mi risposero “non so dove si trovi” trovai finalmente una che me lo seppe dire e subito dopo mi condusse da lui. Entrammo nella stanza e subito posai lo sguardo sulla persona distesa sul lettino, era pieno di bende che lo ricoprivano completamente lasciando di libera visione solo la bocca e l’occhio destro che fissava il soffitto non muovendosi…era ridotto veramente male. Mi avvicinai a lui lentamente per poi fermarmi non appena non fui abbastanza vicino a lui

-sei ridotto veramente male amico, non pensavo che quello che si dicesse in giro sul tuo stato fosse realmente vero ma ora che vedo come quel coso di ha ridotto sono ancora più determinato nell’ucciderlo…a è vero mi sono dimenticato di presentarmi, sono qui per la missione che ha messo a disposizione di tutti, mi offro io di uccidere il demone che lo ha ridotto in questa maniera e di vendicare i suoi “compagni” che sono morti per causa sua, le porterò un pezzo del demone e un foglio con la descrizione di quello così lei potrà dirmi se quello che ho ucciso sia veramente il demone in questione o meno…per la ricompensa ne riparleremo dopo che avrò finito il lavoro..bene non aggiungerò altro, non c’è bisogno che parli non voglio farle perdere energie quindi ora mi congedo e vado, le consiglio di rilassarsi presto le porterò la testa del demone come trofeo…-

Detto ciò uscii dalla stanza accompagnato dall’infermiera che subito dopo andò via dicendomi che se non avevo altro da fare li era meglio che andavo via per non intasare i corridoi, in effetti la falce che portavo dietro la schiena era molto grande e le lame contribuivano a bloccare il passaggio…pensandoci bene a mia disposizione ora avevo una varietà di armi veramente amplia che però non mi sarebbero servite sempre, quando avrei finito la missione la prima cosa da fare sarebbe stata quella di andare dal fabbro e fondere insieme un paio di lame in modo da creare una ancora più forte di quello che già avevo. Uscii dall’ospedale dunque dirigendomi verso il cancello principale della fortezza. Giro una ventina di minuti uscii dalla fortezza e di fronte a me si intravidero le montagne che averi dovuto scalare prima di arrivare a destinazione…sorrisi e tirai fuori dalla tunica il medaglione jashinista prendendolo per la catenella e portandolo vicino alla bocca…

*bene vediamo come incominciare…sono sempre stato indisposto a questo genere di cose tanto che anche quando devo pregare la dea Seyuy non so cosa dire…grande Lord Jashin, mi sono da poco unito nella vostra setta, penso che lei sappia già chi io sia dato che è stato lei a farmi prendere questa strada…le chiedo di darmi la sua benedizione durante questo nuovo viaggio dove sicuramente troverò molte persone da sacrificare per lei e per la nostra causa..la prego di ascoltare questa mia preghiera di prenderne atto per tutto il mio cammino fino alla grotta…mmm…spero di essere andato bene, certo che se prima di ogni combattimento devo fare questa cosa sono messo male, prima di formulare una frase sensata passeranno almeno due minuti e in quell’asso di tempo mi avranno già decapitato, quando avrò tempo libero mi conviene a pensare alle cose da dire al dio…beh meglio pensarci dopo ora devo mettermi in cammino e voglio avere la massima concentrazione onde evitare brutte sorprese*

Non accadde nulla e nulla si mosse, chissà se aveva ascoltato le mie parole e se avrebbe diffuso la sua benedizione su di me durante il viaggio. Abbassai il medaglione per poi rimetterlo al sicuro sotto la tunica, sistemai il cappello da moschettiere e mi misi in viaggio verso le montagne, sapevo che direzione prendere ma non l’effettiva distanza che c’era tra la fortezza e la grotta in questione quindi mi toccava di nuovo camminare sperando di giungere li il prima possibile, non volevo finire nuovamente in una missione che sarebbe durata mezzo secolo e soprattutto mi dovevo dare una sbrigata dato che il mese in questione stava finendo e non volevo ricevere nessuna punizione mistica dal dio…il cammino che ero era stato chiamato a percorrere era molto difficile, avrei dovuto passare le montagne per poi ritrovarmi al lato opposto, giunto li avrei trovato la grotta di fuoco e li dentro il demone che avrei dovuto uccidere, tutto sommato non ci avrei dovuto mettere molto, all’incirca due giorni per andare e tornare considerando anche che possedevo una velocità molto elevata e se mi sarei messo a correre avrei velocizzato un po’ le cose e quindi optai proprio per quella opzione disponibile…piegai le ginocchia per poi partire come un razzo verso la foresta che si trovava a non molta distanza da qui, ormai di foreste ero diventato un tipo pratico dato che aveva attraversate tante e quindi una in più non mi avrebbe fatto sicuramente male, l’aria pulita che regnava li era un tocca sana per i miei polmoni, soprattutto quello sinistro che ancora dava segni della ferita ricevuta contro Shirou nel torneo che avevamo fatto non tanto tempo fa e nel quale alla fine mi ero visto sconfitto. Con enorme velocità dunque mi feci nella foresta e continuai così facendo ogni tanto un dribbling tra gli alberi, era divertente correre con il vento che ti sbatteva sulla faccia mi dava un senso di libertà assoluta che da sempre desideravo… ad un tratto mi fermai stupito di quello che avevo visto o meglio dell’individuo che avevo visto…un uomo in sella ad un cavallo con un fucile in mano che sembrava intenzionato a ricattare due ragazze che stavano viaggiando da quelle parti…io quell’uomo lo avevo già visto da qualche parte..si non mi potevo sbagliare si trattava di Federik per vecchiaccio che mi aveva truffato più di una settimana fa…lo avrei fatto pagare per quello che avevo dovuto fare per colpa sua. Feci uno scatto miracoloso ed arrivai a pochi metri da lui senza che esso se ne potesse accorgere…

-chi non muore si rivedere vedo Federik?...-

Il cowboy si girò di scatto spalancando gli occhi non appena mi vide, quindi si ricordava ancora di me e di quello che aveva fatto…
 
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view post Posted on 15/3/2009, 17:21

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Capitolo 2°
Una vendetta sperata...


L’uomo si girò molto lentamente nella mia direzione tenendo uno sguardo stupefatto e un po’ impaurito…beh dopo tutto quello che mi aveva fatto passare era più che logico che ora mi sarei vendicato di lui e quindi la sua espressione era la più azzeccata al momento. Una volta che diedi completamente le spalle ai due viaggiatori mi punto subito il fucile sul petto come per dire che se mi muovevo mi avrebbe fatto secco, non gradii quel gesto e quindi posai la mano destra sulla mia fedele katana nera per poi guardarlo dritto negli occhi…era solo un vecchio che guadagnava da vivere in maniera disonesta e ucciderlo forse sarebbe stato un po’ troppo dato le circostanze ma una punizione tipo un risarcimento per il tempo che mi aveva fatto perdere c’era tutto e quindi sorridendo incomincia a parlare…

-e si chi non muore si rivedere, ma chissà se oggi in questo istante qualcuno non perderà la testa…non so se ti ricordi di me ma a giudicare dal tuo sguardo mi sa proprio che mi hai riconosciuto vecchio cowboy rincretinito, ancora in giro a saccheggiare anzi a derubare la povera gente? Chi sono le vittime di oggi?...mmm…una coppietta felice, ma non ti vergogni a rubare i solo soldi? Beh giovani ragazzi vi informo che costui non è quello che ha detto di essere, si tratta di un vecchio imbroglione al quale piace dire di essere il padrone di queste terre…ma per vostra fortuna avete incontrato oggi qualcuno che ha avuto già a che vedere con questo tizio e quindi…molla il bottino se non vuoi trovarti senza testa…-

Strinsi la presa sulla katana per poi far intravvedere all’uomo sul cavallo un pezzetto di lama nera giusto per vedere se le mie minacce avevano avuto l’effetto sperato. L’uomo era rimasto impietrito per tutto il tempo in cui avevo parlato non obbiettando nulla di quello che avevo detto forse per paura di farmi arrabbiare, che stupido che era, era sicuramente meglio così, le personalità deboli erano quelle più facili da manovrare e ora lo avrei fatto diventare il mio schiavetto ufficiale…tempo due secondi il vecchio formulò una risposta decente per poi provarla a dire sempre però mantenendo uno sguardo impaurito e insicuro…

Federik: - infatti è da un po’ che non ci si vede amico mio…ma dimmi come è andato il viaggio quando ti ho lasciato? Mi sembra che eri diretto verso un isola o quant’altro…io qui non sto truffando nessuno, queste sono le mie terre e quindi tutti quelli che passano di qui devono pagare una tassa anche tu lo sai no? Se non sbaglio l’hai pagata l’ultima volta quindi siccome io non faccio preferenze tutti quelli che passano devono pagare punto e basta…ti conviene non minacciare mio giovinotto, ti ricordo che è più veloce un proiettile che una semplice katana quindi prima che tu riesca ad estrarla ti ritroveresti con un buco sulla pronte o nel cuore…mentre voi due qui dietro è meglio che lasciate tutto quello di più prezioso a terra e ve ne andiate se non volete fare la fine che fare questo individuo qui davanti…movetevi!!-

I due impauriti più del vecchio posarono a terra collane e oggetti preziosi per poi lentamente continuare il loro cammino mentre delle lacrime sgorgavano dei loro occhi, tkz, quel vecchietto mi aveva proprio dato sui nervi e questa volta non avrei fatto si che quei due se ne fossero andati tristi e senza mezzo guil… usando ma mia abilità schizzai a destre fuori uscendo dal campo visivo del cowboy, raccolsi gli oggetti e i soldi per poi avvicinarmi a quei due e riposare tutto sul terreno, fatto anche quello estrassi la katana del fodero puntandola a distanza verso la gola del vecchio che giratosi capì che non stavo più scherzando anche se sul mio volto avevo ancora quel sorrisetto che mi differenziava dagli altri. Subito mi punto il fucila addosso e senza neanche preoccuparsi troppo di prendere la mira fece partire un colpo indirizzato al mio cuore, subito mossi la katana in avanti spezzando così a metà il proiettile da lui sparato senza muovere ciglio, ora il tasso di paura del vecchio aumentò a dismisura tanto che fece un capitombolo dal cavallo finendo a terra, risi per quella buffa scena per poi avvicinarmi a lui minaccioso di tagliarlo in mille pezzi…

-e così io sarei quello che in poche parole ha solo detto che un marea di menzogne? Ahahh mi fai ridere, hai anche osato spararmi contro cercando così di eliminarmi dalla faccia della terra eppure mi sembrava di avertelo detto la volta scorsa che facevo parte dei guerrieri presenti nell’Assiah e non sarebbe stata impresa facile uccidermi…pagare? Non ti ho pagato proprio nulla dato che quando mi hai lasciato il conto non avevo un mezzo guil con me…più che altro ho dovuto fare un lavoretto che mi ha fatto perdere un giorno di viaggio e in più a sporcato la mia lama di sangue estratto dal corpo di banditi…ma sono buono oggi e quindi farò finta che le cose passate non siano mai accadute considerando anche che quella che oggi hai fatto sono ancora più meschine. Per prima cosa voglio un risarcimento per quello che ho dovuto fare e in più dovrai dare alla coppietta li presente tutto quello che hai appreso compresi i vestiti… i mutandoni meglio di no, non voglio far scandalizzare la ragazza…ah se non sei d’accordo dimmelo subito…-

Dopo quell’ultima frase feci roteare la katana per puntarla sul suo petto, l’uomo coscienzioso del fatto che non poteva sottrarsi alla mia richiesta incominciò con il posare a terra una penna d’ora che sicuramente aveva sottratto a qualcuno che era passato di li per poi incominciare a posare a terra il fucile e gli indumenti che poco alla volta si stava togliendo. Mi guardo con sguardo pieno di rancore per poi proferire delle parole..

Federik: -sei un essere crudele, minacciare un vecchio e costringerlo a denudarsi e lasciandolo poi senza un guil, se io sono meschino allora tu cosa sei? Non importa se fai parte dei guerrieri dell’assiah o quant’altro, prima o poi qualcuno ti ucciderà e quel giorno riderò sulla tua sudicia tomba! Non ho paura di te ne di quello che sai fare e solo che alla mia età non sono più come quello di una volta e quindi non avrei speranze…se no te l’avrei fatta vedere io…bastardo!-

-prendi tutto questo come una punizione che ti sto infliggendo per tutte le persone che hai derubato durante la tua vita, le sensazioni che ora tu provi non sono nulla confronto a quelle che possono aver provato altri, magari persone che alle quali i soldi servivano veramente…io direi invece che sei stato fortunato ad avermi incontrato quando eri un vecchio, non ti saprei dire se nel caso opposto ti avrei risparmiato la vita soprattutto dopo quel misero tentativo di uccidermi, meglio che tieni la bocca chiusa e non parli chissà magari riesci a farmi irritare di più costringendomi ad ucciderti…volevi sapere come era andato il viaggio? Bene allora te lo racconterò brevemente…sono entrato a far parte di una setta religiosa che uccide le persone per il proprio dio e io ne devo uccidere ancora tre prima della fine del mese quindi prima che tu possa diventare il primo è meglio che moderi le parole vecchio!...questo allora è l’oggetto più prezioso che hai…bene lo prenderò come risarcimento per quello che ho passato…il fucile lo darò alla coppia così non caso facciano altri brutti incontri sapranno come difendersi mentre i vestiti…beh quelli decideranno loro cosa farne…addio Federik e stammi bene-

Lo avevo conciato per le feste questa volta, presi la terra la penna d’oro e la misi all’interno della tunica per poi raccattare i vestiti e gli oggetti da terra e dirigermi nuovamente verso quei due che intanto si erano fermati per assistere alla punizione inflitta al vecchio, erano tornati di buon umore dopo quello che avevo fatto e anch’io mi sentivo un po’ più soddisfatto di me stesso per quel gesto. Arrivato davanti a loro gli allungai i vesti e gli oggetti prima appartenuti al vecchio…

-ecco questi sono per il disturbo…non fatevi pena del vecchio la giù e soprattutto non ridategli questa roba, la punizione che gli ho inflitto gli servirà per il futuro ammesso che ora ce l’avrà…-

???: -la ringrazio per l’aiuto offertoci, non pensavo potessero esistere persone così buone e gentili, non so come sdebitarmi con voi, dopo tutto se non fossi intervenuto saremo rimasti senza un soldo e i nostri sogni sarebbero stati infranti…-

-non vi dovete preoccupare, non voglio nulla da voi, il mio risarcimento per le cose passate l’ho avuto…ora andare per la vostra strada..-

???: -che dio la benedica e buon proseguimento di viaggio!-

Era proprio vero che le apparenze ingannavano, se mi avessero conosciuto meglio sicuramente non avrebbero detto quelle cose nei miei confronti, ora non potevo prendere neanche più come ringraziamento il che dio la benedica dato che Dio non era più il mio dio, beh questo da dire risultava molto contraddittorio, ma il mio dio ora era Jashin colui che brama la distruzione più totale…bene ora potevo anche tornare al mio viaggio e quindi non degnando neanche più di uno sguardo il vecchio ripresi il cammino che stavo percorrendo in precedenza lasciandomi dietro le spalle quello che era successo, anche se non dovevo avevo portato bene a due persone, se al mio posto ci fosse stato Jack a quest’ora ci sarebbero stati tre cadaveri distesi a terra, quindi in questo caso era stato meglio per loro avermi incontrato…ma ora che ci pensavo chissà dove stava ora quel pazzo assassino…non era andato via dal monastero ma dubitavo che se ne stesse buono li dentro…in caso lo avrei incontrato per strada. Per terra ci sono rami spezzati e secchi. Cespugli pieni di spine con qualche foglia.. Il prato è ruvido e spoglio: c'è solo qualche fiorellino qua e là. La terra è bagnata perché prima ha piovuto.. Alcune foglie svolazzano come uccelli al vento. Gli alberi sono tutti secchi, tutti spezzati e scheletriti e sembra che abbiano le radici in cielo. Altri rami sembrano mani vere, come le mie. Il cielo è grigio come il fumo e le nuvole. Perché è un bosco così triste? Perché è così abbandonato? Ma soprattutto dove ero finito? Ecco mi ero perso in una foresta composta per lo più di rami secchi e di alberi abbattuti, non avevo propria fortuna in quei tempi, e va beh me la sarei cavata anche questa volta come avevo sempre fatto. Come prima cosa andai alla ricerca del muschio, sapevamo tutti che il muschio indicava il nord quindi se lo trovavo sarebbe stato facile riprendere il senso dell’orientamento…la ricerca duro poco infatti lo trovai subito attaccato a uno dei tanti rami a terra e quindi mi gira e mi diressi verso ovest, bene ora potevo continuare senza preoccuparmi di perdermi.

*anche se sono cambiato esteriormente dentro rimango il solito bonaccione…valutando per bene il mio carattere si potrebbe pensare che faccio parte dei Lux più che degli Shadow… effettivamente non riesco a pensare solo a me stesso e quello che è accaduto poco fa ne è la conferma…se fossi stato un vero shadow forse avrei pensato solo a vendicarmi senza neanche guardare quei due eppure il mio cuore diciamo mi ha imposto di aiutarli…ora che sono entrato in questa setta le cose peggiorano ancora di più dato che sono costretto ad uccidere…ci dovrò fare l’abitudine e magari così perderò anche la mia parte buona…tks, quante cose a cui badare e pensare…forse è meglio concentrasi solo sulla mia meta, dopo tutto questo demone potrebbe anche uccidermi quindi un po’ di attenzione posso anche concedergliela…vediamo, dovrò racimolare altre informazioni prima di andargli a fare visita, non voglio sottovalutarlo troppo senza nemmeno averlo visto, quindi la cosa migliore sarebbe quella di andare nel villaggio che era stato saccheggiato dai banditi per vedere se loro ne sanno qualcosa in più di quello che sapevano le tre persone nella fortezza…fatto ciò dovrò solo elaborare una strategia e uccidere il demone*


Edited by "Alex" - 16/3/2009, 16:12
 
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view post Posted on 19/3/2009, 15:40

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Capitolo 3°
Alleati?


*foresta del cavolo, non capisco perché ogni qual volta che finisco in una radura finisco sempre per non vederne più l’uscita, era successo il viaggio prima e ora succede anche qui…eppure non ho sbagliato direzione e da quel che mi avevano detto per arrivare al villaggio ci sarebbero solo tre giorni di distanza, contando la mia velocità ne dovrei impiegare uno in meno ma contando che si sta già facendo buoi non penso che i giorni necessari siano poi effettivamente due… mmm… devo pensare bene a cosa fare, indietro ormai non ci posso tornare, rischierei di fare brutta figura tornando a mani vuote nella fortezza, tanto vale continuare a viaggiare, la cosa peggiore che mi potrebbe capitare in questo momento sarebbe quella di incontrare per strada un gruppo di banditi che mi vogliono rapire…ahahahahah…che malsana idea…mmh? Li in fondo c’è della luce! Forse finalmente posso uscire da questo posto…aspetta però, qui è buoi quindi quella luce è sicuramente provocata da qualcosa…magari ho trovato un locale! Andiamo a vedere*

Continuai a camminare fino a raggiungere quella luce che mi aveva incuriosito, effettivamente avevo avuto ragione sul fatto che a crearla fosse stato un’agente esterno, infatti quella era stata creata dalla luce di una fiaccola accesa anzi di più fiaccole accese che erano tenute in cerchio da delle persone con il cappuccio e il mantello, era tutto molto sospetto. In quella zona vi erano all’incirca sette otto persone tutte armate con una spada, io mi accostai dietro ad un albero per non farmi vedere ai loro occhi, volevo proprio sentire di cosa stavano parlando quelli che erano seduti sul tavolino al centro dell’accampamento…a è vero ho estromesso dal racconto il fatto che nella zona vi era un vero e proprio accampamento di guerrieri incappucciati che non facevano altro che girare li intorno mantenendo costantemente la mano sulla spada come se si spettassero da un momento o l’altro una visita inaspettata. C’erano cinque tende abbastanza grandi disposte tutt’intorno al tavolo creando un cerchio del raggio minimo di cinquanta metri, come detto al centro un tavolo illuminato da delle torce che erano disposte su un asse, sedute la però c’erano tre persone presumibilmente i capi o i ranghi maggiori di quel piccolo esercito, in guardia costate il resto delle persone…il silenzio che regnava mi permetteva dunque di udire le parole che si scambiavano quei tre pur trovandomi a una settantina di metri di distanza, che fossero degli assalitori? Beh presto lo avrei scoperto…

???: -buona sera a tutti quanti, come previsto siamo giunti qui senza il più che minimo intralcio da parte dell’impero Archediano, i nostri comandanti si sono trovati in difficoltà per proteggerci le spalle dalle popolazioni vicine che si sono dimostrate molto fastidiose, per fortuna non abbiamo riscontrato nessuna perdita dalle nostre fole, solo qualche ferito e qualche spada sporca di sangue…era quello ci aspettavamo anzi questo non è nulla…sicuramente l’allarme della nostra presenza è stato già lanciato ed è probabile che prima o poi qualcuno verrà a farci visita…-

???: -Tks, lo so che non ci hai convocato qui solo per dirci questi piccoli particolari…sono venuto solo perché voglio sapere di più sulla missione che stiamo svolgendo. Il generale supremo non mi ha dato molte informazioni al riguardo perché mi ha detto che lei mi avrebbe poi informato di tutto quando ne sarebbe stato il momento…per ora posso solo dire di essere partecipe di una guerra della quale non so ne origine ne perché…e ora pretendo delle spiegazioni esaurienti sul da farsi….ho visto qui mostri che sono sbucati fuori dalla persone al villaggio e non intendo procedere senza prima essere informato sulla missione! Sono stato abbastanza chiaro?!?!?-

???: -non si scaldi troppo consigliere, lei è stato chiamato qui perché è un abile stratega e ci serve per questa assurda guerra…è vero sono stato io stesso a dire al generale supremo che sarebbe stato meglio dirle quelle informazioni in separata sede e che forse sarebbe stato meglio che ne venisse a conoscenza da noi…purtroppo però quello che lei ha visto nel villaggio è un avvenimento che ormai accade da molto tempo, precisamente da quando quel demone si è svegliato…si dice che abbia inviato dei suoi ricercatori per esaminare il luogo, il problema più assurdo e che quel mostri come dire si sono rifugiati nei corpi degli abitanti del villaggio facendo si che non si noti la differenza…sono astuti per essere mostri..-

???: -beh le voci sul vostro conto consigliere sono vere, si dice che lei è un tipo molto irrequieto e non le piacciono i misteri…beh dato che siamo subito arrivati al nocciolo della questione è inutile nascondere che quegli esseri sono davvero frutto del demonio della grotta….si dice che esso si sia svegliato da poco tempo per via di una assurda situazione creatasi nel villaggio in questione…dei banditi hanno saccheggiato il villaggio per poi rifugiarsi nella grotta per sfuggire alle guardie di arcadia, dalle voci che ho sentito sono arrivati però in una parte della grotta alla quale gli umani non è permesso passare me loro non curanti lo hanno fatto svegliando così il demone di fuoco….naturalmente sono stati tutti uccisi tranne uno che ora è sotto sorveglianza nell’ospedale presente nella mitica fortezza dell’assiah…-

???: -signori la mia ignoranza non mi porta a credere a tutte le cose che mi state dicendo…li ho visti quei così ma dubito che sino per davvero frutto del demonio, in queste terre esistono tante cose strane ma questo…era meglio se vi inventavate qualcosa di nuovo…questi banditi da quattro soldi sicuramente hanno mentito, magri chi li ha uccisi era solo un animale selvatico che hanno confuso per qualcosa che non era…dato il buoi della grotta potrebbe essere molto probabile-

???: - proprio non ci vuole credere e? eppure se li ha realmente visti sicuramente non può non dire che sia come diciamo noi, anche la storia delego di fuoco è tutta vera signore…è inutile cercare altre vie, è sicura al cento per cento che ci troviamo contro a qualcosa di soprannaturale, qualcosa che nessuno dei nostri uomini aveva mia visto prima…se il bandito che è sopravvissuto è stato portato nella fortezza della leggenda allora molto probabilmente i guerrieri di essa già sapranno dell’avvenimento. Come tutti ben sanno coloro che abitano la fortezza sono combattenti molto forti e preparati, salvo alcune eccezioni come tutto, se siamo fortunati qualcuno si interesserà a questa storia e verrà anche lui qui con l’intento di risolvere queste situazioni-

???: - purtroppo però noi non possiamo rimanere qui all’eternità aspettando che qualcuno di quelli si faccia vivo, dopo tutto da un momento o l’altro l’armata di arcadia potrebbe anche attaccarci, per adesso propongo dio continuare il viaggio e se dio lo vorrà ci manderà dei rinforzi…beh penso che per adesso la riunione possa anche finire, domani è un nuovo giorno e dobbiamo conservare un min imo di forze per il viaggio…voi di guardia andate a chiedere il cambio agli altri e riposatevi-

Nel giro di poco tempo aveva appreso dalle parole di quei tre così tante notizie che ora sapevo benissimo casa fare. per prima cosa sarei andato al villaggio saccheggiato ma non chiedere informazioni ma per il semplice fatto che volevo vedere con i miei stessi occhi qui demoni che avevano detto di aver visto i tre, poi accertatomi di questo e quindi dopo aver fatto una piccola strage sarei andato nella grotta ed avrei affrontato il demone di fiamma, ora la cosa principale però era quella di allontanarmi senza fare eccessivi rumori, mi rallegrava il fatto che non fossi l’unico a dare la caccia alò mostro ma momentaneamente non volevo avere nulla a che fare con questo gruppo di persone…senza fare rumore mi levai da dietro l’albero ma non feci nemmeno in tempo a fare un secondo passo che subito fui circondata da tre persone incappucciate e con la spada sguainata rivolta verso di me…mi aveva scoperto in un batter d’occhio, beh tanto valeva non fuggire e vedere come sarebbero andate le cose…

-niente da dire, la guardia qui è di un livello stratosferico, non ho fatto in tempo nemmeno a fare mezzo passo che mi ritrovo già tre guerrieri pronti a colpirmi, va beh non mi va di scappare quindi potente anche posare le spade…-

???: -non dire baggianate, hai sentito troppe informazioni importanti e per questo che dovrai morire-

Mossa fulmine e i tre cercarono di balzarmi addosso nel tentativo di infilzarmi con le loro spade, io usufruendo della mia abilità mi scansai in un attimo facendo andare a vuoto quei tre, portai la mano destra dietro la schiena e afferrai il manico della mia falce per poi prenderla e posarla sulla mia spalla destra. Guardai i miei nemici per poi sorridere, non avevo capito bene perché avevano deciso di uccidermi ma se ci volevano provare io sicuramente non mi sarei tirato indietro. Ad un tratto da una delle tende uscì di fretta uno dei tre uomini che prima erano seduti al tavolino che con tono freddo e autorevole incominciò a parlare…

???: -cosa sta succedendo qua fuori? Gli archediani sono già arrivati?-

-a dire la verità le vostre guardie mi hanno sorpreso mentre origliavo la discussione che avete appena concluso con quelle altre due persone e hanno optato di uccidermi perché ho acquisito troppe informazioni e naturalmente non mi hanno lasciato spiegare nulla…però devo dire che la vostra guardia è più che efficiente-

Feci un balzo all’indietro mentre con la falce mi preoccupavo a parere i tre fendenti che mi avevano tirato contro, la battaglia non era molto divertente ma per lo meno mi sarebbe servita per rimanere in allenamento in vista di uno scontro più grande. Intanto l’uomo non ripose rimando a vedere stupito il combattimento in corso tra me e la guardia, sembrava quasi che non avesse mia visto una persona con una falce la quale di divertiva a giocare con i suoi uomini…

-ho sentito che state cercando anche voi di uccidere il demone di fiamma e di scoprire qualcosa di più su quel villaggio che ora è stato invaso dai demoni, beh io potrei anche darvi una mano dato che dopo tutto questo fa parte anche della mia missione, ma di quello parleremo dopo che questi tre finiranno a tappeto, cioè ora!-

Respinsi ancora una volta i loro attacchi o meglio i loro fendenti facendoli balzare a qualche metro di distanza, impugnai la corda della falce a due metri dell’inizio del manico e incomincia a farla roteare molto velocemente, ne nacqui così un tornado di piccole direzioni che faceva muove molto bruscamente tutte le tende dell’accampamento, neanche a dirlo dunque che tutti uscirono per vedere cosa stava succedendo fuori. Quando la falce aveva raggiunto una velocità di rotazione ottimale la lasciai andare verso le tre guardie ad una velocità pazzesca e con una forza non indifferente, non volevo ucciderli e quindi feci in modo che la parte che li avrebbe colpiti sarebbe stata contundente, gli avrebbe rotto solo qualche osso e nulla più. Come previsto il colpo andò a buon fine e i tre furono scaraventati addosso ad un albero venendo sul colpo…

-bene bene…comunque piacere i conoscervi, io mi chiamo Alex Torner e voi?-

Aggiungi come se non fosse successo nulla di che, tutti li erano stupiti nel aver visto come tre dei loro uomini erano stati spazzati via così facilmente come era successo ora eppure era così, vedere le loro facce era molto divertente, non potevo non ammetterlo ma per rimanere educato trattenni le risate…
 
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Caitolo 4°
Comune accordo


…l’uomo mi guardò negli occhi per poi fare quattro passi in avanti facendo segno ai soldati di recuperare coloro che stavano a terra, subito cinque di loro andarono a recuperare i corpi delle persone svenute portandolo nelle tende, li gli avrebbero sicuramente dato le prime cure e i primi bendaggi, dopo tutto il colpo che gli avevo inflitto era stato abbastanza duro. Subito dopo che i soldati portarono dentro i feriti uscirono nuovamente fuori sguainando le spade pronti a confrontarsi con me, se non fosse stato per la persona che avevo di fronte che con un secondo gesto gli diede ordine di tornare nelle tende ed aspettare li, di seguito quella persona si fece ancora più avanti fino ad arrivare a pochi centimetri da me, li fuori erano rimaste solo quattro persone contando anche me, cioè i tre di prima più io. Quello che in apparenza era il capo iniziò a parlare, deciso e freddo come prima…

Generale Cross: -piacere di conoscervi signor Alex Torner, non so come voi siate riuscito da solo a mandare ko tre membri della mia guardia come se non fosse nulla ma capisco da questo che siete dotato di grandi doti combattive…io mi chiamo Cross e sono il generale di questo gruppo di persone…non so che intenzioni voi abbiate ma se siete qui per ucciderci la informo che non ci riuscirà mai, almeno fin che io avrò le forze di rimanere in piedi…ma dalle sue parole capisco che non è venuto qui per ucciderci ma per la questione del demone giusto? Non so come voi sappiate di questa vicenda visto che con la massima velocità abbiamo fatto in modo da non far trapelare le informazioni ma dato che ormai ne siete dentro non potrete tirarvi indietro…-

Cancelliere Marian: - cos’è successo? Chi è costui? Non ditemi che siamo sotto attacco! Presto presto chiamate le guardie che si preparino alla battaglia! Non possiamo permettere agli archediani di rovinarci i piani! Cosa? Ma è uno solo? Sarà sicuramente un perlustratore mandato dall’impero uccidetelo subito e facciamola finita…-

Generale Yoru: -come le ho già detto lei anche se intelligente è una persona che si lascia guidare troppo dalle apparenze oltre ad avere poca calma, se fosse uscito subito dalla tenda avrebbe assistito a quello che è successo e quindi capirebbe che anche se tutte le guardie uscissero fuori non potrebbero farcela contro questo tipo, inoltre sembra che esso non sia venuto per attaccarci ma ben si per offrici il suo aiuto per la missione che stiamo svolgendo…mi chiedo solo da dove sbuca fuori questa persona-

Anche questi tre non mi avevano lasciato il tempo di dire mezza parola che subito erano partiti tutti a parlare, da subito il generale Cross che con il suo discorso eroico mi aveva scassato poi gli altri due, insomma quello più calmo del gruppo sembrava la terza persona che aveva proferito parola cioè quella alta e abbastanza muscolosa, in poche parole credevano che stavo li perché gli volevo dare una mano, effettivamente quella era la cosa giusta ma il modo in cui si erano porsi nei miei confronti, cioè trattarmi come una recluta mi aveva un po’ innervosito e quindi decisi che forse potevo approfittare di questo per racimolare anche qualche soldino in più, dopo tutto le mie casse erano quasi sempre al verde e poche volte si vedeva il becco di un quattrino, ok avevo deciso il da farsi e quindi non mi restava altro che rispondere alle loro parole…

-piacere mio signor Cross, ma il fatto che anch’io debba occuparmi di questo fatto non implica che io devo per forza darvi una mano, ma vedendo quello che i vostri sanno fare dubito che ne uscirete vivi da quella grotta, figuratevi si dice che sia pericolosa anche per me che non un guerriero dell’assiah… comunque potrei accettare di collaborare in cambio di una piccola somma di denaro, sapete dopo tutto anche noi abbiamo bisogno di soldi..quindi se per voi va bene potremmo fare 25000 guil in contati a fine missione senza anticipo, che ne dite potrebbe essere una buona offerta…-

Generale Yoru: -quindi tu vieni dall’Assiah, come pensavo li hanno già sparso la voce di questo demone, per fortuna che siete arrivato subito…capisco…beh come biasimarti, tutti in questo mondo hanno bisogno di soldi compresi i guerrieri, per me può andare anche bene dato che chi si finanzia dispone un quantitativo di soldi che neanche di puoi immaginare però il lato finanziario della missione è affidato al cancelliere e quindi sarà lui a decidere se accettare o meno la tua offerta. Mi chiamo Yoru e sono anch’io un generale, piacere di conoscerti signor Torner-

Cancelliere Marian: -capisco…quindi tu saresti un guerriero proveniente dall’Assiah giusto? Beh chi ce ne da la prova? Tutti quanti possono venire da noi dicendoci che provengono da quella fortezza ma praticamente noi non abbiamo prove del fatto che quello che ci dici sia vero…-

Generale Cross: -il fatto che ha mandato a tappeto le nostre guardie senza ritrovarsi con un graffio dovrebbe essere più che una garanzia cancelliere Marian, e anche se non fosse vero non ha mica preteso che lo paghiamo prima della missione ma dopo quindi che sia o non sia veramente di quel posto a noi più di tanto non ci frega se riesce ad uccidere quel demone no? Anche se l’incarico della finanza è stato dato a te non ci dobbiamo scordare che quello che rende la nostra organizzazione unita è la democrazia e quindi la maggioranza vince…in questo caso io e il generale Yoru non ci troviamo in disaccordo su questo fatto e lei rimane solo…la sua richiesta dunque signor Torner è stata accettata a patto che ci poti la testa del demone alla fine…-

…tutto oltre le più rosee previsioni che mi ero potuto fare, non immaginavo che potessero accettare di pagare una somma così alta non sapendo nemmeno che livello di forza aveva il loro avversario e se era veramente necessario un rinforzo…evidentemente volevano la massima sicurezza che quello venisse eliminato dalla faccia della terra e io in questo caso avrei provveduto a stroncare la vita del demone, non potevo chiedere di meglio…

-bene, anzi molto bene…entrerò a far parte della vostra armata per il tempo che ci vorrà affinché questo demone non venga eliminato, sono già a conoscenza di molte informazioni dato che ho origliato il vostro discorso ma questo non vuol dire che so tutto, infatti vorrei sapere di più sul villaggio saccheggiato e sulla comparsa di quei demoni che risiedono dentro i corpi degli abitanti…perché se così è non possiamo sapere con certezza se quelle persone siano vive ma inconsce di quelle che fatto durante il lasso di tempo in cui sono trasformate o se sono solo cadaveri usati per far cadere in un tranello i viandanti…-

Generale Cross: -tutti i particolari nemmeno noi li sappiamo purtroppo… quello che sappiamo e che quando sima arrivati li i cittadini prima ci hanno accolto come se ci stessero attendendo poi dopo averci dato da bere e averci messo a nostro aggio dei mostri sono usciti dai corpi di quelle persone incominciando ad attaccare on il tentativo di ucciderci, per fortuna non abbiamo perso nessun membro del nostro plotone perché quei mostriciattoli ci avevano sottovalutato…siamo battuti in ritirata strategica per vedere cosa dovevamo fare e proprio prima della piccola riunione io e Yoru abbiamo deciso che era meglio fare ritorno li domani tenendoci preparati allo scontro… il nostro obbiettivo e quello di catturarne uno vivo per esaminarlo…-

Generale Yoru: -la nostra strategia è basata su due giorni, quello che ti ha appena detto Cross è quello che ci eravamo prefissati per la giornata di domani mentre dopo domani indipendentemente dall’esito della missione prima andremo nella grotta per uccidere il demone…dobbiamo fare tutto nella massima segretezza per evitare che l’impero venga a conoscenza della nostra attuale posizione, non volgiamo ospiti inattesi durane le nostre battaglie quindi lo dico anche e te, uccidi ma senza far fare al nemico troppo chiasso…-

-quello che voi due dite è una cosa molto sbrigativa da fare, due giorni appena per un demone che sta seminando il panico nella zona, per me siete ottimisti, prima bisogna trovare un piano d’attacco…considerando però che questo mostro non è stato mai visto in faccia tranne dal bandito all’ospedale non possiamo sapere con certezza chi dobbiamo affrontare in termine fisico e soprattutto non conosciamo le sue abilità oltre a quelle di domane il fuoco…catturare uno dei suoi esploratori potrebbe garantirci qualche informazione in più, sempre se quegli esseri comprendono la nostra lingua…comunque avete ragione voi prima si uccide questo demone meglio è per tutti…avrei solo un domanda da fare…perché siete seguiti dall’impero?-

Cancelliere Marian: -il nostro gruppo in prevalenza agisce sotto banco togliendo lavoro e visibilità ai giudici dell’impero Archediano, ma forse questo è la cosa meno importante..il capo dell’organizzazione era un ex giudice, una persona che sa molte cose dell’impero anche i segreti che nessuno dovrebbe sapere, quindi è logico da parte loro cercare di ucciderlo…quando hanno saputo che ha fondato un organizzazione subito si sono impegnati nel trovarci per ricavare informazioni sul capo, in poche parole oltre alle varie missioni che ci vengono affidate ce la dobbiamo vedere anche con questi tipi…per fortuna siamo dotati di soldati di ottimo talento come hai visto anche tu…beh penso però che ora possiamo anche andare a dormire…domani ci attende una giornata difficile….il signor Torner può benissimo dormire con uno dei due generali dato che loro sono senza compagno di tenda…buona notte signori…-

Detto questo il cancelliere si ritirò nella sua tenda e così fece anche il generale Cross, questo implicava che sarei dovuto andare nella tenda del generale Yoru, quello che tra i tre sembrava essere riflessivo e calmo, speravo di non sbagliarmi nei suoi conti, dopo tutto l’apparenza il più delle volte inganna. Entrai nella tenda e solo quando fui all’interno vidi effettivamente che quella era molto spaziosa, naturalmente l’interno non era decorato ma si poteva vedere la presenza di un tavolino posto vicino all’entrata più una sedia, verso il fondo due letti, uno disfatto e l’altro no. Il generale si mise subito sdraiato sul letto disfatto e con un gesto mi indicò quello che si trovava al suo fianco, senza fiatare presi la face e Luna danzante distendendo entrambe le armi sul terreno, poi sfilai il fodero della mia katana nera dalla cintura per posarla dentro al letto vicino a me, decisi anche di non far vedere che possedevo una quarta e una, diciamo, quinta arma quali erano la katana bianca e i paletti d’acciaio appuntiti, quelli mi sarebbero serviti nel caso che preso da un attacco di pazzia il generale mi attaccasse…

Generale Yoru: -sei ben armato come vedo, ma non ti preoccupare poi tirare fuori anche l’altra arma che nascondi sotto il vestito, non ti attaccherò nel sonno come potresti pensare, dopo tutto ci servi per uccidere quel demone e la tua forza ci potrà essere molto utile…-

Quindi si era accorto che possedevo anche un’altra arma…misi la mano destra nell’abito estraendo così la piccola katana per poi depositarla vicino alla falce, lo avevo fatto per il semplice motivo che potevo usufruire anche di un’altra arma…beh fidarsi poteva andare bene ma come diceva il detto “fidarsi e bene non fidarsi e meglio” e io lo avrei sicuramente seguito. Il generale mi sorrise per poi spegnere la lanterna vicino a lui e girarsi alla sua destra dandomi le spalle, io feci lo stesso e quindi spensi la candela per poi distendermi sul letto incominciando a fissare le spalle del generale…qualcosa mi diceva che quella notte non sarebbe stata molto piacevole per me…

 
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5° Capitolo
L'uomo e il demone

Sogno


…Un luogo oscuro e privo di panorama, sembrava quasi un grotta situata all’interno della terra, pochi filamenti di luce che neanche provenivano dal sole, magari da una lanterna o qualcosa di simile, non di più. Li all’interno si udivano una catena di rumori che sembrava non avere fine, come se si stesse svolgendo una guerra tra due eserciti infuriati che battevano le loro spade sugli scudi di metallo dei proprio avversari, un rumore che molto ricordava quello che causavano i romani, o meglio facevano i romani per intimidire gli avversari prima di una guerra facendogli capire che loro erano li solo per vedere le loro carni morte distese a terra. Io ero vicino a una parete e assistevo anzi vedevo la scena, però era come se i miei occhi fossero velati da un leggero lenzuolo che se pur facendomi distinguere le cose mi impedivano di vederle ancora con una buona chiarezza…alzai lo sguardo e scorsi la sagoma di una persona che brandente un’arma era all’inseguimento di una seconda entità la quale forma non mi appariva definita, l’unica cosa che potevo dire era che non era umana o così sembrava. Mentre essi saltavano tra un sasso e l’altro si fronteggiavano di un serrato duello falce contro spada al quale ogni colpo scintille saltavano mischiate con il sangue delle loro mani, nessuno dei due sembrava però dare segno di cedimento tanto che i due erano completamente allo stesso livello. A un tratto quella sagome con la falce riuscì a colpire sulla spalla il suo avversario facendolo arretrare di qualche centimetro, ma come se non gli fosse successo nulla riprese a combattere per poi ricambiare il danno alla sagoma oscura. Altre scintille tra le armi e quando sembrava che si fosse creato un leggero momento di pausa tutto fu interrotto da un violento attacco della persona con la spada che riuscì con essa a spingere il suo avversario contro una parete di roccia, un cumolo di detriti e di polvere di alzò facendomi perdere di vista i due per un paio di secondi…lo scontro aveva avuto un rallentamento ma sembrava anche che fosse quasi giunto al termine. La scena si fece scura e poi il colpo di scena, tra i detriti spuntò fuori la sagoma di un volto, quasi demoniaco, possedeva tre occhi rossi che puntavano contro l’altro uomo che sembrava più affaticato del suo rivale. I due quindi si scambiarono una serie di occhiate divertite, ironia che però io non colsi, era strano il loro comportamento, era come se apposto di un duello stessero partecipando a un gioco…dopo dieci secondi di stop l’uomo che impugnava la spada incominciò a parlare offendendo la sagoma di fronte a lui…

???: -bastardo…come vedo hai una forza niente male, devo dire la verità non pensavo che qualcuno potesse riuscire a fronteggiarmi così bene anche se possiede solo una sudicia falce…ma devi sapere che ancora non sto dando il massimo…diciamo che sono appena al cinquanta per cento del mio massimo quindi preparati al peggio…il tuo destino si realizza, mio caro amico e purtroppo per te non ti sarà molto gradevole vederlo arrivare…-

???: -non pensavo che stessi già usando il cinquanta per cento, e pensare che io mi sono appena fermato al trenta…mi stai deludendo se non ti impegni il destino che tu auspichi mi possa colpire sarà rivolto verso di te come nulla. I tuoi occhi non mi fanno paura e certamente non sarò cosi stupido per perdere la vita per colpa tua..e ora attendo perché di farò vedere il mio cinquanta per cento ora…-

…una forte scossa di energia si propagò per tutta la grotta facendola tremare e perdere pezzi di roccia un po’ da tutte le parti, se le scosse continuavano ad andare con questa frequenza l’intera grotta sarebbe sicuramente crollata con loro dentro, anzi con noi dentro…l’altra persona invece non sembrava preoccupata per quello che stava succedendo ma era divertito di ciò come se per lui fosse una sfida tra amici più che uno scontro mortale. Quando il demone finì il suo processo l’atmosfera si appesantì di brutto e nell’aria cominciava a girare odore di sangue…esso partì ancora una volta all’attacco della persona che brandiva la spada puntandolo con la sua falce…la cosa più incredibile era che riuscì a prenderlo in pieno squarciandogli il petto…il ferito però non cadde a terra rimanendo in piedi e sorridendo come un pazzo in direzione del suo amico…

???: -forse ti sei dimenticato un dettaglio…su di me questo genere di colpi se non sono più forti non mi causano nessun danno, infatti questo colpo è di scarso livello, mi spiace dirtelo ma anche tu mi stai deludendo…eppure quando andavamo in giro questa tecnica l’hai vista molte volte, possibile che ora che ti sei trasformato così hai perso anche un bel pezzo di memoria? Meglio se incominci ad usare il cento per cento perché se questo è il cinquanta la lotta secondo le mie previsioni non durerà ancora molto…preparati alla fine-

Un’altra risata poi il pazzo brandendo la spada andò all’attacco dell’altro e mentre faceva ciò un leggerà aurea blu lo avvolse completamente per poi dissolversi e concentrarsi al’interno della spada, lo stesso accadde dal demone solo che l’aurea che lo avvolse era di un nero intenso, tempo un millesimo di secondo e le due lame si incrociarono per l’ennesima volta provocando una forte onda d’urto…nell’epicentro vi erano i due che sorridenti provavano con la loro forza ad avere la meglio l’uno su l’atro ma il risultato era sempre lo stesso, le armi non si spostavano di mezzo millimetro eppure la pressione c’era, erano ancora alla pari. I due allora si staccarono facendo entrambi un balzo all’indietro…le rocce incominciarono a staccarsi dalle pareti con fin che esse non mi oscurarono completamente la vita impedendomi di vedere il proseguo dell’incontro…all’orizzonte apparve una forte luce che alla fine mi avvolse completamente…

…gli occhi si aprirono di scatto e davanti a me intravidi il volto del generale Yoru, il gesto fu istintivo, portai la mano della veste nera che portavo estraendo così uno dei due paletti di ferro, un rapido gesto ed esso mostrò la sua parte appuntita che subito fu puntata sulla gola del mio compagno di tenda il quale però rimase freddo e impassibile come se nulla fosse successo. Schiaritemi le idee allontanai il paletto dalla sua gola posandolo a terra come avevo fatto per le altre mie armi, l’agitazione del sogno che avevo fatto mi aveva portato a compiere questo gesto impulsivo, ma cosa ci faceva davanti a me il generale?...

Generale Yoru: - ti sei svegliato alla fine…appena ho visto che ti stavi agitando come un matto mi sono alzato dal letto per vedere cosa stava succedendo, ma evidentemente era solo un incubo…immaginavo che non avessi messo a terra tutte le tue armi per prepararti a un mio assalto e infatti ecco sbuca fuori dalla tua veste un paletto d’acciaio, beh si può benissimo dire che non siete sprovveduto ma se io avessi voluto ucciderti lo avrei già fatto da quando ci siamo visti li fuori…per il resto tutto bene?-

-solo un incubo…più che altro direi il solito incubo ma neanche, quello che nella mia testa vedo ogni sera non si avvicina minimamente a un incubo dato che non succede nulla verso la mia persona…vivo ogni sera la stessa scena in terza persona, ogni volta però si aggiunge un piccolo particolare che sera prima non avevo visto e via via anche la visione migliora…a mio malgrado ho imparato che i sogni ogni tanto sono veri e non sono la proiezione notturna di quello che la nostra testa immagazzina durate il di…in effetti posso dire che ho una scelta d’armi molto vasta durante la battaglia, dalla Katana alla falce fino ad arrivare ad un semplice paletto in acciaio, non si è mai troppo sicuri del buoi che ci attende ogni volta che finisce un giorno…-

Generale Yoru: -le tue sono giuste parole Alex ma non sempre bisogna dubitare di chi sia ha affianco, fidarsi una volta tanto fa bene e magari agevola la conoscenza di nuove persone e amicizie, di persone che non socializzano ne conosco e ognuno di loro vive una vita misera e priva di veri sentimenti se non quelli legati alla sua persona…ogni sera la stessa cosa? Questo è un cattivo segno, mi potrebbe dire cosa sogna o meglio cosa vedere durante il sogno?-

-penso che ognuno è libero di vivere la propria vita come meglio preferisce e quindi non deve essere per forza legato a qualcuno per trovare un valido scopo per alzarsi ogni giorno con la forza di vivere e di passare un’altra giornata…ma forse questo discorso è inutile continuarlo dato che entrambi abbiamo un concetto diverso su questo non penso che uno dei due darà ragione all’atro…cattivo segno? ormai a queste cose non credo, tutto è scritto e nessuno può cambiare ciò che è stato deciso dagli dei, dire di una cosa che è un cattivo segno vuol dire che si è scaramantici cioè una forma molto cumene per spiegare molte cose strane che succedono….tornando al sogno, non sono molto convito che raccontarlo a una persona estranea sia proprio il massimo ma dato che non c’è nessuno che conosco nel raggio di chissà quanti chilometri mi accontenterò….è una cosa molto semplice…devo due persone, anzi una persona e una sagoma nera la quale assomiglia molto a un demone che si affrontano un duello serrato, essi sembrano conoscersi da un po’ di tempo e questo me lo suggerisce il fatto che si insultano in modo più ironico che offensivo…essi hanno una forza molto elevata e soprattutto sembrano essere la pari…però ogni qual volta che uno dei due sembra portarsi in vantaggio il sogno finisce per poi ricominciare dall’inizio la sera dopo solo che si aggiunge un pezzo in più di storia…io vedo il tutto come uno spettatore che non viene neanche considerato dai due ma di me in quel sogno non c’è nulla…-

Il generale rimase ad ascoltare le mie parole in silenzio e quando ebbe finito l’ascolto chiuse gli occhi per incominciare a pensare, sicuramente a cosa potesse significare quel sogno ma neanche io dopo aver tanto riflettuto avevo trovato una valida risposta, dubitavo quindi che lui riuscisse a trovarla. Il generale riaprì gli occhi per poi fissarmi, sembrava concentrato nel trovare una soluzione al caso che però non c’era, proprio come successe per Victor e il suo compagno di viaggio chiunque fosse il protagonista del sogno sarebbe incappato a combattere contro un demone la quel fine però ancora non era stata svelata…

-è inutile che prova a dare un significato a questo sogno, non è la prima volta che succede e penso che più giorni passano è più questo sogno si avvicini nell’avverarsi come era successo con un altro…forse per adesso è meglio non continuare la nostra chiacchierata, come ha detto prima il cancelliere dobbiamo essere in forze per andare in quel villaggio e quindi è meglio se dormiamo ancora un po’ apposto di spremerci le meningi come due limoni…buona notte generale Yoru…-

Generale Yoru: -a tutto c’è una risposta caro Alex, sta solo a noi scoprirla in tempo, forse la concezione di vita che tu hai ti porta a non vederla anche se l’hai sotto il naso, scommetto che questo sogno non si avvererà se tu non vorrai che esso si avveri, ma forse hai ragione tu, per adesso è meglio finire di parlare e riposare, domani riprenderemo se ne avrei voglia…ma penso che non l’avrai…buona notte anche a te…-

L’uomo torno al suo letto per poi coprirsi con il lenzuolo e mettersi disteso dandomi nuovamente le spalle…fissai la tenda per poi richiudere gli occhi, costui che avevo affianco mi aveva dato l’impressione di essere un tipo molto di cuore oltre che si spada e questo poteva anche influenzare il suo carattere che secondo me poteva essere molto migliore senza quella parte sensibile, sempre se non ero io che mi sbagliavo confondendo quelle emozioni con altre…caddi nuovamente nella braccia di Morfeo sperando che il proseguimento di nottata non fosse continuata sulla stessa strada di prima…

 
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Capitolo 6°
Un piano per andare avanti, alle porte del villaggio


…la serata proseguì senza più nessun strano sogno che mi avrebbe tormentato, come se non ne avevo avuto già abbastanza degli incubi. Infatti da quando ero arrivato in questa fortezza nella mia vita erano iniziate ad accadere una serie di eventi che mai avrei pensato di vivere, quello che adesso potevo fare era solo continuare il mio viaggio, diventare più forte e cercare di farmi strada in questo nuovo mondo, ciò era anche quello che stavo facendo da già sei mesi cioè da quando ero avvivato nella fortezza, nell’Assiah. Il sole si fece alto nel cielo illuminando anche la tenda nella quale stavo dormendo, subito i raggi da dietro la tenda arrivarono ai miei occhi che dato il fastidio non poterono far altro che aprirsi…era tutto come l’avevo lasciato qualche ora prima, mi girai di alto per vedere se il generale stava ancora dormendo ma notai subito che il letto di quello era vuoto, era logico che l’uomo si era già alzato per andare a fare gli ultimi preparativi. Lentamente mi raddrizzai per poi mettermi seduto, mi stiracchiai un po’ e dopo aver sbadigliato raccattai da terra tutte le mie armi per rimetterle ai loro rispettivi posti, secondo da programma oggi saremo dovuti andare al villaggio saccheggiato e invaso presumibilmente da demoni per poi dirigerci l’indomani nella grotta incriminata e quella alla quale io tenevo principalmente dato che dopo tutto la mia missione era solamente quella di uccidere qual maledetto demone…

*poteva anche avere la minima decenza di avvertirmi del fatto che si sarebbe alzato…così faccio la figura del dormiglione che se ne frega degli sforzi altrui, meglio sbrigarsi adesso così non rischio di fare ulteriore ritardo sulla tabella di marcia*

In fretta e furia mi sistemai per uscire dalla tenda ma quando fui fuori non trovai nessuno, mi guardai intorno alla ricerca di qualcosa che neanche io sapevo che cosa fosse e quando mi avvicinai a una delle altre tende capii che poi troppo tardi non era. Il russare di una guardia giunse fino alle mie orecchi e quello mi diede la certezza che non mi ero svegliato in ritardo ma in netto anticipo nei confronti degli altri, ma allora ora dove si trovava il generale? Nelle vicinanza non c’era perché non ne sentivo e ne percepivo la presenza, forse era solo andato a farsi una passeggiata per svegliarsi meglio…accertatomi del fatto che sveglio li ci fossi solo io mi misi seduto su una delle sedie dove la sera prima i tre capi della spedizione stavano discutendo di cosa fare ed altre cosette. Avrei dovuto aspettare li finché qualcuno non si fosse fatto svegliato del sonno, eppure non era poi così presto, non avrei mai pensato che una compagnia di questo tipo non facesse caso a queste cose…il tempo passava e pian piano i primi sbadigli e i primi rumori si incominciarono a far sentire da dietro le tende dei soldati segno che forse era giunta l’ora di alzarsi…però solo dopo altri dieci minuti la prima persona si decise di metter piede fuori dalla tenda per vedere se c’era qualcuno fuori e con stupore poté vedere che io stavo già in piedi sveglio più che mai, anzi un po’ annoiato a dire la verità, dopo tutto avevo aspettato un bel po’ prima di vedere qualcuno uscire della sua postazione…

Guardia: -già in piedi dalla prima mattina? Non riesco a capire come dopo tutto il viaggio che avete fatto non abbiate nemmeno un po’ di sonno, se fossi stato io mi sarei sicuramente svegliato due ore più tardi, ma come vedo anche lei ha la stessa abitudine del generale Yoru, cioè quella di svegliarsi presto la mattina..magari riuscissi anch’io a farlo! Va beh meglio non perdersi in chiacchiere che ora che mi sono svegliato mi tocca avvisare tutti che è ora di alzarsi…-

-e si diciamo che sono anch’io un tipo molto mattiniero come il generale, ma ti assicuro che se avessi l’opportunità mi metterei a dormire anche per altre cinque ore solo che ora sono in missione e pur avendo un carattere pigro non posso permettermi di sprecare tempo così inutilmente…a quindi qui funziona che chi si sveglia prima ha il compito di avvisare il resto del gruppo che l’ora è giunta…sono curioso di vedere come-

Guardia: -non è una cosa strana o complicata anzi è molto semplice…però secondo me è un rischio dato che siamo “inseguiti” dall’impero dato che potrebbe insospettire qualcuno…-

L’uomo andò dietro una tenda rossa per poi uscire fuori con un oggetto coperto da un lenzuolo nero che non mi permetteva di vedere bene di cosa si potesse trattare. La guardia subito dopo posò l’oggetto misterioso a terra per poi levare il velo nero, quello che ne uscì fu solo un tamburo al quale era legato un pezzo di lego contundente il quale aveva lo scopo sicuramente di battere sopra la tela dl tamburo per così creare un suolo abbastanza forte da svegliare o far capire al resto del gruppo che era ora di uscire dalle tende, e così effettivamente fu. La guardia slacciò il pezzo di legno e incominciò a battere forte sul tamburo cerando un rumore profondo e intenso che sicuramente svegliò tutti coloro che stavano ancora nel mondo dei sogni o che erano ancora in dormiveglia. Io data la vicinanza con l’oggetto fui costretto ad tapparmi le orecchie per ammortizzare il livello del suono che era molto alto mentre l’uomo che batteva il tamburo sembrava essere così abituato che il forte rumore non gli dava per niente fastidio. Quella tiritera continuò solo per altre due minuti poi la guardia prese il tutto risistemando il tamburo nella tenda di prima, passarono pochi minuti ed ecco che le prime persone incominciarono ad uscire dalla tende già vestite a dovere ma con uno sguardo che lasciava presagire che volentieri si sarebbero fatti altre due orette di sonno. Misteriosamente si rifece vivo anche il generale Yoru che ora si trovava vicino alla sua tenda parlando con il generale Cross e il cancelliere Marian, evidentemente quei tre si erano dati appuntamento la mattina presto per parlare di cose alle quali nessuno doveva venire a conoscenza oltre loro…mi alzai dalla sedia dirigendomi proprio verso il terzetto di persone che pur avendo notato il mio avvicinarmi continuarono a parlare come se niente fosse…

-è un tipo mattiniero generale Yoru, ma poteva anche avvertirmi che se alzava così avrei potuto fare altrettanto…sa non mi piace restare a dormire sapendo che c’è altra gente che si dà da fare senza di me, quindi la prossima volta sveglia anche me…per caso ho interrotto qualche discorso importante?-

Generale Yoru: -buongiorno signor Torner, si come dire a me piace alzarmi molto presto la mattina come lei ha potuto ben vedere dopo tutto…ok se proprio ci tiene se ci sarà una prossima volta la sveglierò quando mi alzerò anch’io così non si sentire inutile e potrà partecipare, meglio dire potrà darci una mano….a dire la verità stavamo parlando di come irrompere nel villaggio, stavo giusto proponendo di dividerci in tre gruppi di persone che attaccheranno da diverse zone confondendo così i demoni che abitano quei luoghi, ma se lei ha qualcos’altro da proporre faccia pure-

-no non ho nulla da proporre, lascio fare a voi la strategia d’attacco basta solo che mi mettiate nel gruppo che si occupa dell’attacco frontale che devo subito ucciderne tre così da non poter incombere in nessuna punizione nel mio dio…quindi fare come meglio credete ma ricordate che voglio trovarmi in prima linea subito…ok vi lascio per adesso, ci vedremo dopo se sarete abbastanza forti da rimanere in vita per tutto il tempo…-

..detto ciò mi allontanai dal gruppo per tornare in mezzo alle normali guardie per intraprendere poi dei stupidi discorsi sul come si viva nella fortezza dell’Assiah o cosette simili e io naturalmente rispondevo per poi rivolgergli qualche domanda sulla loro vita e approfittando cercando anche di ricavare qualche informazione di più su questo gruppo ma per mai sfortuna non ricavai molte informazioni dato che tutte le persone li presenti si tenerono ben stretti quel tipo di info. A un certo punto il generale Cross si fece vicino al focolare spendo e alzando il tono della voce incominciò a parlare…

Generale Cross: - state tutti attenti, ora partiremo verso il villaggio che secondo quello che abbiamo scoperto è stato invaso dai demoni quindi preparatevi psicologicamente nel fatto che molto probabilmente non tutti potranno alla fini dire che hanno visto un gruppo di demoni…cioè preparatevi alla morte perché non sappiamo contro chi andiamo a competere e la loro forza…fortunatamente ora possiamo contare anche di una persona che di demoni sicuramente ne ha visti ma ugualmente non sentitevi protetti perché neanche Torner può proteggerci dato che sarà impegnato nei combattimenti…detto ciò prendete tutto e andiamo-


Dopo questo discorso poco convincente fatto dal generale il gruppo incominciò a muoversi diretto verso il villaggio citato poco prima, certamente “incoraggiare” i propri soldati in una maniera simile non era quello che un bravo generale doveva fare, soprattutto se era cosciente del fatto che questa guerra poteva veramente portare molte morti. Le tende furono smontate e sistemate in enormi zaini che venivano poi portati a spalla da diversi soldati…la marcia fu lunga e noiosa tanto che ogni tanto mi scappava un sbadiglio in quale si propagava per tutta la zona, purtroppo quelle persone erano state addestrate a fare poco rumore e quindi non parlavano ciò comportava che ogni mio gesto o parola si poteva udire benissimo, questo mi faceva un po’ irritare…dopo due tre ore di viaggio arrivammo finalmente a destinazione…il villaggio visto in lontananza no sembrava avere nulla di strano o occulto.

Cancelliere Marian: -bene su questi fogli sono scritti i nomi delle persone che si divideranno in vari gruppi…in tutto tre e ognuno sarà composto da venti persone…bene fate girare il foglio…il primo gruppo di dirigerà a ovest ed attaccherà sulla fiancata sinistra del villaggio mentre il gruppo due si dirigerà a est ed attaccherà sul fianco destro…in fine il terzo gruppo attaccherà frontalmente, che dio ci benedica e ci faccia tornare sani e salvi nella nostra terra…e ora moviamoci….-

*grande dio Jashin, prego affinché mi infondiate la forza giusta per sbaragliare i nemici che avrò davanti per poi donarli a lei come segno del mio riconoscimento*

Le preghiera era stata corta ma il mio dio sapeva che in quel momento la cosa più importante a cui si doveva pensare era proprio la guerra e il modo per fare più morti possibile ed era proprio a quello che stavo pensando io in quel momento. Quando la lista con i nomi arrivò a me notai con piacere che come avevo richiesto ero stato messo nel gruppo che si sarebbe occupato dell’attacco diretto, con me vi erano anche molte persone con il quale avevo parlato poco prima, speravo che anche loro se la sarebbero cavate in questa battaglia. I gruppi si divederono e andarono tutti a prendere posizione…con velocità arrivammo alle porte del villaggio e come se ci stessero già attendendo un gruppo di persone si fece avanti verso di noi per poi mostrare il loro vero aspetto…degli esseri immondi uscirono dei corpi delle povere persone passando o dalla testa o dallo stomaco…quelli erano poco più bassi un metro e settanta, colorito corporeo completamente nero, occhi gialli e un sorriso con denti aguzzi, la forma dei loro corpi era varia e non standard come si poteva pensare. Sorrisi per poi impugnare la mia falce con la mano sinistra e appoggiare la mano destra sull’elsa della mia katana nera, era giunta l’ora dunque di andare in battaglia…a dire la verità questa era la prima volta che combattevo in gruppo e non in maniera solitaria come mi ero trovato a fare in tutto questo tempo quindi oltre a un modo per uccidere questo poteva portarmi anche una nuova esperienza della quale poi avrei fatto tesoro…

-non spaventatevi ragazzi, sono solo esseri viventi come noi anche se hanno una forma differente dalla nostra e si fatto chiamare demoni, anche loro perdono sangue e soffrono quindi trattateli come se fossero dei comuni mortali e vedrete che alla fine neanche una goccia del nostro sangue verrà versato!-


Edited by "Alex" - 5/4/2009, 18:57
 
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Capitolo 7°
Tra sangue e cadaveri


Con uno slanciò l’intero gruppo avanzò fino a scontrarsi direttamente contro i demoni che intanto si erano fatti avanti per non farci avvicinare troppo al villaggio, l’impatto fu sonoro e subito molti di quegli esseri caddero a terra privi di vita, i guerrieri con cui stavo combattendo erano veramente ben addestrati e se non volevo rischiare di fare brutta figura mi toccava impegnarmi sul serio. Con destrezza evitai due demoni che stavano cercando con i loro artigli di perforare il mio petto, gli arrivai proprio alle spalle ed estraendo la spada con molta velocità sferrai due colpi così precisi che penetrarono la schiena dei due esseri facendoli accasciare a terra inermi…sempre incrociando la mia spada con gli artigli dei demoni cercai di farmi spazzi, volevo entrare nel villaggio per vedere meglio di quanti demoni si parlava. Mi chinai velocemente evitando un secondo attacco per poi lanciare una netta sferzata sulla stomaco di uno di quelli e proprio quando la mia lama penetrò la sua carne udii da dietro le mie spalle un lamento, non si trattava però di quelli che emanavano questi mostri quando venivano colpiti ma uno di quelli che solo un vero umano poteva fare, infatti uno del mio gruppo fu ferito in maniera abbastanza seria sul braccio sinistro…quello era stato trapassato completamente dalla mano di un demone che ora sogghigna felice alle sue spalle…però in un secondo anche lui fu trapassato da una lama di spada, era quella del generale Yoru che accortosi di quello che era successo era andato a soccorrere il nostro guerriero. Mi confortava il fatto che oltre a me nel gruppo vi era anche un generale, così non dovevo badare ai feriti ma potevo dedicarmi completamente all’uccisione dei demoni, una cosa era certa, avevo fatto più di tre vittime e questo era uno dei miei obbiettivi del mio viaggio, naturalmente quello vero e proprio era quello dell’eliminazione di colui che dominava questi esseri dannati. Stesi agilmente altre tre quattro demoni per ritrovarmi alle porte del villaggio, li ad aspettarmi però vi erano un’altra decina di demoni accaniti come cani mal nutriti, l’adrenalina era alta nel mio corpo, feci dunque uno scatto verso il gruppo estraendo dal fodero anche Luna Danzante che mi servi per eliminare uno dei dieci che mi era venuto in contro, poi velocemente rinfoderai la katana nera per impugnare il manico della mia falce a tre lame. Una volta abbastanza vicino a quelli sferrai un colpo con la falce che andava da sinistra verso destra il quale portava con se una forza molto alta, neanche a dillo che tutti gli esseri furono travolti dall’attacco senza che essi provassero a fare una che minima resistenza…per ora era stato una scherzo arrivare fino a quel punto ma sicuramente le cose sarebbe cambiate da un momento all’altro. Mi voltai e notai che intanto l’intero gruppo dall’assalto era riuscito ad arrivare dove mi trovavo io eliminando uno alla volta tutti coloro che intralciavano il loro cammino, ora anche la persona che prima era stata ferita aveva ricominciato a combattere con i suoi compagni, le vittime per noi erano ancora a zero mentre quelle contate per i demoni poteva aggirarsi già sulle centinaia. A un certo punto sembrò quasi che avevamo vinto dato che sulla lunga via del villaggio eravamo rimasti solo noi, ma noi tutti sapevamo che non era affatto così, non si sapeva come ma tutti li pensavano ad un imboscata e proprio grazie a questo pensiero pessimista riuscimmo a salvarci da una attacco a sorpresa organizzato da quegli esseri. I demoni si erano rifugiati dentro i locali e le case per poi circondarci e attaccarci una volta che avevamo abbassato la guardai ma siccome noi la guardai non l’avevamo abbassata nemmeno mezzo secondo il loro piano andò a in fumo e con quello anche molte vite demoniache…avanzai con altri due compagni alla ricerca di altri mostri, entrammo nei locali e nella abitazioni ma di loro neanche l’ombra, ok sembrava nuovamente che avevamo vinto ma non potevano pensare di farci fessi così facilmente. Come previsto subito un’altra valanga di demoni ci travolse e purtroppo questa volta a spegnersi fu anche qualche vita umana, cinque dei nostri furono uccisi con un freddo colpo al cuore mentre altri rimasero feriti, l’unica cosa al loro vantaggio era il numero, loro potevano contare in fatti su molte unità e si sapeva, più è folto il numero più le possibilità di vittoria aumentavano, non importava se questi erano deboli o incapaci, era evidente il fatto che centocinquanta uomini non potevano vincere contro più di mille demoni per quanto preparati essi potessero essere prima o poi, per distrazione o stanchezza tutti sarebbero caduti, l’unica possibilità di vittoria sarebbe stata quella di uccidere il loro comandate ma il problema era un o che poi inevitabilmente si scindeva in un secondo…costoro avevano un comandante? E se si dove si trovava? Come nelle più antiche tradizioni della guerra si poteva porre fine a tutti tramite l’uccisione del capo e del comandate e io per non vedere i miei compagni morire avevo deciso di andare a cercare il demone che in questa battaglia aveva il ruolo di capo…mi staccai dal gruppo andando a perlustrare la zona, quello che trovai all’iniziò però furono solo i corpi morti degli abitanti del villaggio che erano stati ammassati tutti in un unico punto, una scena veramente raccapricciante. Uscii dal locare nel quale ero entrato per poi guardarmi in giro, non c’era nessuno nel luogo in cui avevo messo piede, tutti i demoni stavano lottando contro i nostri uomini lasciando libere le retro vie…mi destreggia trai cadaveri fino ad arrivare dinanzi a una casa la quale porta era stranamente aperta, la curiosità mi spinse ad entrarvi…i muri erano tutti sporchi di sangue e a terra vi erano corpi di guerrieri, erano uomini del gruppo occidentale, questo significava che erano già passati per questa zona ma quando ero venuto non avevo visto nessuno dei nostri, era una cosa molto strana. Esaminai i corpi a terra costatando che tutti erano stati eliminati con un attacco alle spalle, solo uno riportava più segni sul corpo oltre al buco sulla schiena ma quello poteva significare molte cose. Una scossa improvvisa mi fece bacillare un po’ e dal muro guizzò fuori un demone che cercò di colpirmi alla spalle con i suoi artigli affilati, sicuramente si trattava di quello che aveva ucciso questi uomini…con un gesto rapido quindi portai dietro la schiena la falce parando così il colpo. Con un balzò mi feci in avanti per poi girarmi verso l’avversario…esso era differente dagli altri, in primis aveva una forma leggermente più umana, sembrava avere il dono del pensiero e soprattutto era dotato di una forza non indifferente, se ero stato fortunato ero incappato nel comandate di questo gruppo di demoni…sorrisi per poi incominciare a parlare…

-come vedo sei differente da quelli che si trovano li fuori, hai un aspetto diverso, un carattere diverso e una forza maggiore, questo significa solo una cosa…sei colui che governa questo gruppo di demoni vero? Se si ti voglio sfidare in un combattimento nel quale metteremo in ballo le sorti di questa battaglia, che ne dici?-

Demone: -ahahaahah, anche tu con questa proposta? Vedi tutti i corpi di persone che sono qui a terrà? Bene tutti questi stupidi mi hanno proposto la stessa cosa solo che non hanno mantenuto la promessa…più che altro non hanno avuto il tempo dato che li ho uccisi subito, ma dato che un’anima in più nel mio conto non più far male accetto la tua sfida…ti consiglio di prepararti alla morte perché questo è l’ultima battaglia della tua vita-

-bene era quello che volevo, peccato che sei un tipo arrogante, dovresti vedere le abilità del tuo avversario prima di decantare la sua morte come se fosse già avvenuta…-

Estrassi dal fodere la mia katana nera e Luna Danzante per poi incrociarle di fronte a me e parte subito all’attacco…il demone parò con la mano destra le lame delle mie spade e con la sinistra cercò di colpirmi al cuore, mossa rapida spostai la katana di lato in modo che gli artigli del demone si infrangessero su quella e non su mio petto, poi con fora spinsi a terra il mio avversario che per un secondo fu privato del suo equilibrio, ne approfittai per sferrare un colpo abbastanza forte con Luna Danzate ma per miracolo il demone riuscì ad evitarlo…ci staccammo distanziandoci di circa tre metri l’uno dall’altro, entrambi avevamo il fiatone ma nessuno dei due cercava di farlo vedere all’altro. Ancora una mossa veloce e un altro scontro tra me e lui, la sola cosa differente dalle altre cose era che la sua mano aveva trapassato il mio stomaco creando così un buco che perdeva in modo ingente sangue, ma anche dopo aver ricevuto una ferita del genere strinsi l’elsa della mia katana ferendo a mia volta il demone creandogli uno squarcio sul petto…il suo sangue incominciò a scorrere sulla mia spada, egli come prima si staccò da me soddisfatto del danno che mi aveva provocato…

Demone: -ahhahaha sei finito proprio come quelli che prima di te hanno osato sfidarmi!-

-meglio che non ti fai troppe illusioni…infliggendomi questa ferita hai dato vita a un processo irreversibile…non volevo farlo ancora ma sono costretto a farti vedere cosa significa essere un adepto del grande dio Jashin e solo per questa volta lascerò liberà la mia sete di sangue…-

Il demone non aveva capito le mie parole lo si poteva vedere dall’espressione della sua faccia ma comunque sembrava felice di aver capito che la battaglia non era finita…forse era meglio per lui che essa fosse finita ora però. Posai il piede sinistro sul lago di sangue che si era creato a terra per disegnare poi un cerco nel quale era inscritto un triangolo, il raggio del cerchio non raggiungeva neanche il metro di larghezza, quando il disegno fu completo la ferita che avevo sul petto incominciò a contrarsi pian piano e a ogni contrazione un pezzo veniva curato, in fine la ferita scomparve facendomi tornare sano come prima…il demone sembrava esterrefatto da questa tecnica ma ero convinto che quella che gli avrei fatto vedere adesso lo avrebbe sorpreso ancora di più. Avvicinai la katana nera alla mia bocca per poi leccare con avarizia il sangue del demone che era rimasto sopra essa…il colore dalla mia pelle cambiò diventando di color nero, all’altezza delle ossa si formarono delle linee bianche, sembrava quasi che fossi diventato anch’io un demone, solo il fatto che avevo una forma umana mi distingueva da loro. Bene, tutto era perfetto ora, la maledizione era stata attivata e per il povero essere non era rimasto altro da fare che inalare i suoi ultimi respiri…rinfoderai le due spade per poi estrarre dalla tunica un paletto di metallo che mostro subito la sua parte appuntita e affilata, tutto sotto gli occhi ancora increduli del demone che avevo di fronte…

Demone: -tu…maledetto mi hai tratto in inganno, non sei un sudicio essere umano come tutti quelli li fuori!-

-questo lo dici tu…io sono un essere umano che ha deciso di seguire una religione che mi permette di fare cose che i normali esseri umani non possono fare, ecco perché quando mi hai ferito allo stomaco non mi sono mosso di mezzo millimetro la ne ho approfittato per ferirti, vedi per fare questo rito ho bisogno del sangue del mio avversario…ormai non c’è più nulla da fare per tu mio caro, una volta che si è stati maledetti pochi sopravvivono, mi dispiace dirlo ma tu non sarai uno di quelli-

Sorrisoi in maniera sadica prima di auto infliggermi un violento colpo al petto con il paletto che avevo in mano, mi ero trafitto da parte a parte senza muore però ciglio, solo un senso di dolore molto forte che in questo stato però assomigliava più al piacere. Il mostro non capì quello che avevo fatto ma ciò non lo salvo da quello che era accaduto, infatti si piegò in due proprio come se fosse stato lui stesso ad aver ricevuto il danno anche se sul suo petto non c’era la più ben che minima ferita. Lo scontro era chiuso…uscii dal cerchio e impugnai la falce che avevo dietro la schiena…una volta che fui abbastanza vicino caricai il colpo e così ghigliottinai il demone comandante, il sangue schizzò via dal suo collo creando un lago a terra e sporcandomi anche i vestiti…presi la sua testa mozzata dirigendomi alla fine fuori dall’abitazione…
 
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Capitolo 8°
Ai morti


…la lotta contro il demone comandate era finita con la mia vittoria anche se dovevo ammetterlo avevo rischiato molto contro di lui, anche se ora era un cadavere mi aveva messo in serie difficoltà e se per caso il suo attacco apposto del petto mi avesse trafitto il cuore nemmeno i miei riti jashinisti avrebbero potuto salvarmi la vita. Uscii dall’abitazione tenendo con la mano destra la testa del demone come se fosse un trofeo da esibire in pubblico, anche se ora la maledizione non aveva più nessun effetto dato che il bersaglio era morto decisi di non sciogliere il rito rimanendo così come ero adesso…si udiva ancora il rumore causato dagli scontri tra gli esseri umani e le creature del demonio, segno che alcuni dei miei compagni erano ancora in vita, se quello che mi aveva detto il comandate era vero allora se facevo vedere che egli era morto la battaglia avrebbe dovuto raggiungere il suo esito. Con passo veloce tornai sulla via principale del villaggio e li vidi che i due generale e un gruppo di almeno settanta persone erano impegnate nel fronteggiare un gruppo di cento demoni che a quanto pareva sembravano essere gli ultimi ancora in vita…andava a finire che la morte del comandante non era servita a niente…il gruppo di uomini riuscì a sopraffare l’avversario contando però qualche altra caduta anche nel proprio fronte. Una volta che la calma fu instaurata mi avvicinai al gruppo ma il generale Cross subito estraendo nuovamente la spada si fece minaccioso nei miei confronti e con un balzò felino si scagliò all’attacco, sicuramente mi aveva confuso con un demone dato che avevo mantenuto quell’aspetto strano e inquietante che la maledizione mi donava, eppure di differenze ce ne erano, la prima era che io in qualunque caso avevo una forma completamente umana non come i normali demoni e sicuramente uno di quelli non se ne andava in giro con la testa di un suo compare in mano. posai la mano destra sull’elsa della mia katana per poi estrarla molto velocemente e parare così l’attacco del generale che infuriato sembrava voler continuare lo scontro ma prima che potesse fare una seconda mossa incominciai a parlare…

-mi sorprende che non abbiate saputo riconoscermi, dopo tutto del mio spetto non è cambiato molto se escludiamo il colore della pelle e i simboli sul mio corpo, eppure se adesso in avessi incominciato a parlare mi avreste attaccato nuovamente…ho fatto bene a mantenere questa forma anche se ho finito il lavoro così minimo nella prossima battaglia saprete che quando mi troverete di fronte non sarete contro un demone…questa è solo una delle mie tecniche quindi ora se non le spiace è meglio che riponga la sua arma e si faccia indietro…inoltre se avesse avuto una vista leggermente migliore avrebbe notato che in mano tengo la desta di un demone e quanti demoni secondo te vanno in giro con la testa di un loro simile? Mica sono come i normali umani che si fanno la guerra da soli…-

Generale Cross: -quindi sei tu Torner…combinato così sembravi un demone, ma non sono il solo che lo ha pensato infatti quando ti abbiamo visto un po’ tutti di hanno messo in quella categoria…meglio così, infatti se fosse esistito un demone che era in grado di fermare un mio colpo di spada sarebbe stata la fine per il mio gruppo…ma mi dica, perché si è allontanato da noi così di fretta? Non dimmi che ti sei messo paura quando hai visto tutti quei demoni assalire il vostro gruppo e hai preferito fuggire come un coniglio…-

-no, mi sono allontanato del mio plotone semplicemente per uccidere il comandante di questo gruppo di demoni, sa non solo gli umani sanno organizzarsi attraverso i ranghi, anche questi demoni lo erano e infatti pensavo che uccidendo questo essere potevo far in modo che la battagli finisse ma con mio piacere ho visto che siete riusciti da soli a sterminare tutti quei mostri, diciamo che vi avevo sottovalutato in po’, pensavo infatti che sareste tutti caduti se il ritmo non sarebbe sceso…dai su meglio così, ho anche raggiunto uno dei miei obbiettivi, mi posso ritenere soddisfatto…questa allora non mi serve più…voi siete riusciti a prendere qualche informazione sul demone di fuoco?-

Gettai la testa di quel demone a terra, tanto non mi serva più ora che tutto era finito, peccato, mi ero impegnato così tanto per far qualcosa in fin di bene e mi ero ritrovato che alla fine non serviva a nulla…beh l’unica consolazione era che avevo tolto di mezzo qualcuno che poteva essere un tipo ostico per le persone qui presenti. Intanto il generale Yoru si avvicino a me e al suo collega, una volta vicino si accinse a rispondere alla domanda che avevo appena fatto, quella riguardante le informazioni prese…

Generale Yoru: -purtroppo non abbiamo preso nessun informazione utile, tutti i demoni che siamo riusciti ad intrappolare senza ucciderli hanno preferito la via del suicidio invece di parlare…non sappiamo dunque nulla di nuovo su quello che domani ci aspetterà dentro la grotta del demone di fuoco oltre a quello che già sappiamo…la nostra unica preoccupazione è che oltre al boss ci siano anche altri demoni come questi che potrebbero rendere la nostra missione ancora più difficile…dato che hai fatto questa domanda intuisco che il comandante che hai ucciso non ti abbia dato nessuna informazione utile…dobbiamo trovare la gente di questo villaggio per capire cos’è successo dopo che i banditi hanno risvegliato il demone-

-è inutile, tutti gli abitanti sono stati uccisi e ammucchiati in un locale non molto lontano da questo punto, per tutti i deboli di cuore o quelli che si fanno impressionare facilmente dalla massa sconsiglio vivamente di andare a vedere per non causare malanni improvvisi, anzi sconsiglio a tutti di andare a vedere, tanto non servirebbe a nulla…è meglio piazzarsi da qualche parte e fissare nuovamente le tende…i sopravvissuti devono riposarsi e i feriti devono trovare cure migliori in vista di domani…-

Generale Cross: -questa sera daremo una festa in onore di tutti i caduti di oggi onorando i loro atti eroici che ci hanno permesso di arrivare fino a questo punto…è la cosa migliore che possiamo fare in questo momento, servirà inoltre per sollevare il morale di tutti quelli che hanno perso i loro amici in battaglia…-

Il generale aveva avuto un idea molto buona questa volta, annuii con il capo, beh ora non serviva più però mantenere questa forma trasformata quindi rilasciai la maledizione e la mia pelle divenne nuovamente chiara e i simboli sulla mia pelle svanirono del tutto, ora mi si poteva riconoscere alla perfezione. Lentamente recuperammo i corpi delle persone cadute accatastandole tutte in un unico punto, i feri invece vennero sorretti da altre persone, il nostro numero era dimezzato rispetto all’inizio, ora eravamo solo una settantina di persona confronto ai centocinquanta dell’inizio, questa battaglia aveva ridotto molto le nostre forze e la cosa più rischiosa era che una volta arrivati alla grotta ad attenderci ci sarebbero stati un’altra carrellata di demoni proprio come aveva pensato anche il generale Yoru, in quel caso dubitavo che avremmo vinto, ma in questi momenti era meglio pensare positivo e al fatto che era possibile che non incontrassimo nessun altro demone sulla nostra strada se non quello che poi aveva mandato questi altri in avanscoperta. Una volta che tutti i preparativi furono fatti lasciammo quel luogo per dirigerci nuovamente nella foresta, non dovevamo scordarci anche del fatto che questo gruppo di persone era ricercata dall’impero e quindi rischiava di subire un attacco a sorpresa durante la notte. Viaggiamo per circa un ora per trovare un luogo che oltre ad essere accogliente potesse rivelarsi anche un punto di difesa in caso di attacco, alla fine arrivammo in una zona pianeggiata nella quale gli alberi scarseggiavamo ma quelli presenti erano messi così vicini li uni dagli altri che la boscaglia si faceva così fitta da non far filtrare nemmeno un mezzo raggio di sole, insomma un luogo perfetto per accamparsi per la notte. Ai feriti vennero dare cure migliori mentre e “sani” andavano a perlustrare la zona per assicurarsi di essere soli, in vista per la serata la festa proposta del generale Cross per le onorificenza alle persone cadute in guerra. Le ore pomeridiane passarono molto velocemente tra una chiacchierata e l’altra e quindi la sera non tardo ad arrivare…tutte le persone presenti incominciarono a preparare tavolini e sedie mentre i tre “capi” della missione discutevano e organizzavano in discorso da fare all’inizio della festa in onore del morti, sapevano organizzarsi in maniera perfetta questa persone anche se sapevano di trovarsi in una situazione precaria. In meno di un’ora tutto fu sistemato e sul tavolo furono messe varie pietanze e aperitivi, non poteva mancare sicuramente vino e birra che erano la cosa essenziale per ogni festa, come previsto il cancelliere con un foglio in mano di posizionò a capo tavola per poi incominciare a leggere il discorso che lui e gli altri due avevano preparato in precedenza, data la lunghezza del foglio non sembrava essere una cosa molto lunga e pesante…

Cancelliere Marian: -questa sera abbiamo deciso di organizzare questa festa per tutti coloro che questa mattina hanno versato il loro sangue o hanno sacrificato persino la loro stessa vita per la nostra causa, con i loro atti eroici ci hanno permesso di vedere anche quest’oggi il sole tramontare e domani sorgere, a loro Dio conceda l’eterna benedizione e che li accolga nel suo regno divino dove potranno trovare la pace che tanto speravano un giorno potesse realizzarsi su questa terra, preghiamo e festeggiamo per le loro anime, faccio ciò che anche loro avrebbero fatto se fossero ancora qui in mezzo a noi…brindiamo ora per tutti loro e ricordiamo le loro gesta!-

In quel momento tutte le persone presero in mano un bicchiere versandoci dentro o birra o vino per poi brindare tutti in assieme alla vita e ai morti, anche se commossi molti non volevano mostrarlo, dopo tutto oltre spietati assassini erano anche persone da un cuore sensibile…non tutti però qualcuno si…

Folla: -ai nostri amici caduti per noi! cincin!!!-

I bicchieri si svuotarono tutti in una volta sola e subito furono riempiti nuovamente con altre bevande alcoliche, il cancelliere si spostò dal capo tavola dirigendosi nuovamente verso i due generali che gli allungarono un bicchiere di vino rosso, l’omino prese il bicchiere e bevve la sostanza che era al suo interno, sembrava soddisfatto di quello che aveva fatto. Anch’io alla fine presi un bicchiere e lo riempii di birra, lo portai alla bocca per bere il tutto in un sorso solo, tutto sommato divertirmi un po’ non mi avrebbe fatto male, basta che non mi ubriacavo e tutto andava bene. La serata proseguì tra un bicchiere di vino e l’altro e man mano che le ore passavano più persone crollavano a terra in preda a un sonno improvviso, alla fine rimasero sei sette persone, compreso me, in piedi ancora nel pieno delle forze, nel gruppo erano compresi anche i due generali ma senza il cancelliere che aveva fatto la fine delle altre persone, cioè per terra a dormire, ma forse era giunta ora anche per noi di metterci al riposo, dopo tutto domani sarebbe stata una giornata più impegnativa di questa passata…così ognuno andò nelle proprie tende per infilarsi subito nel letto, come l’altra volta dovetti dormire con il generale Yoru che prima però mi fece promettere che non sarei andato a dormire armato fino ai denti come l’atra volta e quindi prima di sdraiarmi sul letto mi levai da dosso tutte le armi che possedevo tranne il secondo paletto d’acciaio della quale esistenza ancora non era venuto a conoscenza, era più forte di me, non potevo fidarmi completamente di quelle persone anche se le aveva conosciute a con loro aveva chiacchierato e ucciso persone. Posai l’armamentario sul fianco sinistro del letto, poi mi misi sdraiato e chiusi gli occhi, ora l’unica cosa che speravo non accadesse era quella di rincappare nel mio strano sogno che tutte le notti mi faceva visita….


Edited by "Alex" - 25/4/2009, 15:40
 
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Capitolo 9°
Il demone di fuoco


Generale Yoru: -sveglia Alex, è ora di alzarsi…non vorremmo mica fare tardi vero?-

-c-cosa?-

La nottata era passa in un lampo e subito si era rifatto giorno nella foresta. Quei raggi di sole cercavano di passare attraverso la tenda dove stavo dormendo, ma era inutile, per quanto si impegnassero non potevano attraversare quella staffa così spessa e quindi si limitavano a sbatterci contro come una mosca fa quando si ritrova di fronte uno specchio. Non pensavo che il generale Yoru avrebbe preso sul serio le mie parole e mi avrebbe fatto partecipe di ciò che faceva la mattina con gli altri due capi della spedizione, contando che alla fine mi avrebbero anche dovuto pagare per la missione se fosse andata a buon fine non pensavo che mi avrebbero dato poi tutta questa importanza. Mi alzai lentamente dal letto dove poco prima ero sdraiato per poi portarmi in posizione eretta, mi sgranchii un po’ le ossa per raccogliere alla fine le armi che la sera prima avevo poggiato sul pavimento. Rimisi tutto al proprio posto, mi girai verso l’uomo che mi aveva svegliato per salutarlo con un gesto della mano…

-beh è stato di parola, aveva detto che mi avrebbe svegliato e così è stato, se devo dirla tutta non ci sparavo ma visto che ora sono in piedi sono curioso di vedere cosa combinate la mattina con quegli altri due mentre il resto della truppa è ancora sotto le lenzuola-

Generale Yoru: -non succede nulla di così eclatante come la sua mente potrebbe pensare, io la definirei una semplice riunione mattutina, ci mettiamo d’accordo sulle mosse da fare durante la giornata e su come agire nei casi di difficoltà. Come ben sai molti dei nostri uomini sono rimasti uccisi dalla scorsa battaglia e ora le nostre forse sono ridotte a una settantina scarsa, pur essendo addestrati a non tirarsi mai in dietro fino alla fine e dare sempre il meglio di se in battaglia dubito che questa volta possano uscirne con pochi graffi, ecco perché oggi ho deciso di svegliala, una mente in più fa sempre comodo-

-bene bene, sarò felice di darvi una mano a decidere cosa fare…ho già in mente qualcosa che potrebbe mettere d’accordo tutti…ehehehe così non verranno sprecate altre vite “innocenti”, forse la parola innocenti è troppo, meglio dire…così non verranno sprecati altri validi guerrieri. Ecco così suona molto meglio di prima…forza andiamo-

L’uomo sorrise alle mie parole, poi uscì della tenda facendomi strada. Attraversammo il bosco incrociando molti laghetti, non pensavo che in questa zona fosse disponibile così tanta acqua potabile. La strada che avevamo preso non era segnata nella mappa che avevo in dotazione e quindi non sapevo bene in che punto della regione ci stavamo dirigendo, l’unica cosa certa e che non poteva essere molto distante dal campo dato che alla fin fine non avevamo messo molto ad arrivare nella zona designata. Di fronte a noi si eresse un’enorme cascata che infrangendosi sugli scogli dava vita a un rumore che non avevo mai ascoltato prima…vicino alla riva vi era un tavolino di legno con quattro sedie collocate li vicino, seduti vi erano già il generale Cross e il cancelliere Marian che parevano intenti a chiacchierare allegramente tra di loro. Ci avvicinammo ai due che non appena notarono la nostra presenza ci salutarono con un cenno della mano, ciò significava che erano a conoscenza del fatto che questa mattina sarei venuto anch’io all’incontro…

Generale Cross: - finalmente siete arrivati, pensavo vi foste persi, ma evidentemente è stato Alex ad rallentarti vero Yoru?? Ahahah a parte gli scherzi, dobbiamo decidere il piano di oggi…questa giornata sancirà la fine della caccia al demone quindi mettiamoci subito a lavoro… bene, secondo me è meglio dividerci in due gruppi…siamo rimasti una settantina di persone quindi si potrebbe creare un gruppo dell’avanscoperta e uno che giungerà nel caso che ci siano bisogno di rinforzi. Contiamo anche il fatto che non sappiamo se nella grotta albergano altri demoni come quelli di ieri oppure vi sia solo il Demone di fuoco…secondo voi cosa dovremmo fare?-

Generale Yoru: -non penso che creare due gruppi sia la cosa migliore da fare, dopo tutto siamo rimasti in pochi e dividerci sapendo che dovremmo affrontare il nostro nemico all’interno di una grotta non è un idea saggia…secondo me sarebbe meglio andare tutti assieme creando delle linee specializzate per vari compiti…oppure far si che il nemico esca allo scoperto per poi accerchiarlo e ucciderlo con le forze che abbiamo…l’unico fatto e che non sappiamo quant’è forte questo demone, l’unici indizi che abbiamo e che è riuscito ad uccidere una gruppo di dieci persone di un tempo minimo, ma costoro non erano guerrieri ma semplici banditi…non saprei cos’altro proporre…-

-mi spiace dirvi che le vostre idee sono tutte piene di buchi, anche le sue Generale Yoru…la teoria di Cross la saputa smantellare per bene ma a crearne una nuova…in primis se entrassimo tutti li dentro si creerebbe una confusione tale che potrebbe dare vantaggio al demone, poi non credo affatto che questo essere uscirà fuori da quel luogo con tanta facilità anzi penso che non mettere per nessuna raggio in maso fuori dalla grotta, dopo tutto non è stupido che è riuscito ad organizzare una squadra di ricognizione come quella di ieri…diamo per certo che lui sia da solo li dentro…se è in grado di usare il fuoco a suo piacimento in qualunque caso siamo fregati perché in un luogo chiuso non avremmo scampo mentre lui non si farebbe nemmeno un graffio….messa così si direbbe che non possiamo fare nulla, ma io propongo di andarci da solo senza il supporto di nessun guerriero…in questa maniera potrò mettere in atto quello che ho in mente…-

Cancelliere Marian: -escludo quest’idea a priori, andando li da solo andrebbe direttamente in pasto al demone…sarebbe un suicidio bello e buono, non possiamo perdere un componete della squadra in questo modo.. e poi? Non desidera tornare nella fortezza sano e salvo?-

-questo fa anche parte del mio “mestiere dopo tutto quindi non vedo perché non posso andare da solo, che mi pagate a fare se poi il demone lo uccidete voi? Se non sbaglio ci eravamo mesi d’accordo solo nel caso che lo avrei ucciso io stesso quindi non vedo perché rifiutare…le vostre vite non rischiano nulla e in caso che io morissi sarebbe certo che in qualunque caso quel demone è ferito in maniera abbastanza grave da esser sconfitto senza problemi…-

Generale Yoru: - se la metti così allora non vedo perché non lasciati andare…dopo tutto la vita e la tua e decidi tu cosa farcene, ti diamo tempo fino a che il sole non farà la sua scomparsa, se non tornerai per quell’ora vorrà dire che sei morto…non mi resta che dirti…buona fortuna Alex…-

…sorrisi all’uomo, ora si che mi sarei divertito un bel po’, dopo tutto avevo accettato questa missione per mettere alla prova le mie nuove capacità e la mia forza..il viaggio tra gli Jashinisti mi aveva reso molto più forte di prima ma non sapevo se questa arcana e mistica forza sarebbe stata abbastanza elevata per permettermi di uccidere anche un demone come quello che andavo ad affrontare io. Feci un piccolo inchino per poi girarmi di spalle e dirigermi verso la grotta di fuoco…secondo la cartina si sarebbe dovuta trovare non molto distante da questa cascata…con passo veloce e costante mi feci spazio tra gli alberi della foresta fino ad arrivare nei pressi di una zona semi deserta, in lontananza di vedeva benissimo un’insenatura tra le rocce, si trattava sicuramente di quella grotta tanto famosa. Mi avvicinai sempre molto velocemente ad essa fino ad arrivare all’entrata…stranamente essa sembrava illuminata al suo interno da torce appese alle pareti laterali come se il demone sapesse già che stava aspettando qualcuno e così vi aveva dato un sorta di ben venuto. Mi incamminai allora all’interno di essa…vi era una sola strada percorribile e sicuramente era quella che portava al demone cioè quella che avevano percorso anche bei banditi nel tentativo di sfuggire alle guardie imperiali. Alla fine di quella strada vi era un enorme spiazzale nel quale sbucavano fuori degli acuminati spuntoni di roccia che alla sola vista sembravano molto taglienti, dovevo fare attenzione.

“che bel luogo si è scelto per dormire questo demone…dopo tutto quale mente sana metterebbe il proprio naso qui giù solo per curiosità? Penso proprio nessuno…mannaggia a quei ladri da quattro soldi, dovevano proprio scappare qui? Non c’erano altri posti nelle vicinanze dove mettersi al sicuro? Bah…quello che conta ora e che riesca a trovare questo demone per eliminarlo dalla faccia della terra una volta per tutte…quanto ancora mancherà fino ad arrivare in fondo…l’aria si sta facendo più pesante e calda…non dovrei essere molto distante dalla meta”

Stavo scendendo lentamente dirigendomi nelle profondità della terra, mi accorgevo di ciò solo perché l’aria e la temperatura stavano cambiando, l’arai più pesante mentre i gradi più alti, non c’era dubbio stavo molto vicino al luogo giusto. Svoltai a destra per ritrovarmi di fronte un secondo spiazzale, molto più grande del secondo e assente di spuntoni affilati, li in fondo una fiamma antica ardeva immobile aspettando chissà chi…il demone alzò la testa per guardarmi. L’essere era alto all’incirca due metri e venti, fisico possente e fiammeggiante, si reggeva su due zampe mentre con le mani affilate cercava di trafiggere il vuoto davanti a se… i suoi occhi erano rossi anche più del fuoco mentre la bocca era piena di denti aguzzi e sanguinanti…sul capo due sotto specie di corna ricurve verso il basso che davano un aspetto più “demoniaco” all’essere che sembrava un vero e proprio mostro. Posai la mano destra sull’elsa della mia katana nera mentre la sinistra reggeva il fodero…il demone si feci in avanti di due passi per poi incominciare a parlare…la sua voce era cupa e profonda che se assomigliava di più a un borbottio indecifrabile…

Demone -come le mie sentinelle mi avevano detto sarebbe arrivato qualcuno qui a disturbarmi ulteriormente con la sua presenza. Come sapevo la notizia del mio risveglio si è subita diffusa del mondo ed ecco che un valoroso guerriero è venuto per uccidermi… sono più di trecento anni che ci provano ma nessuno ci è mai riuscito…non ti illudere farai la stessa fine di coloro che hanno cercato la morte venendo qui giù-

-forse sei ancora vivo per il semplice fatto che tutti color che ti hanno sfidato non erano altro che uomini da pochi soldi…non hai mai trovato lo sfidante giusto per te in tutto questo tempo ma purtroppo per te la persona che prenderà la tua testa è arrivata-

Con una velocità incredibile scattai verso il demone arrivando a pochi centimetri dal suo collo, poi estrassi velocemente la spada del fodero facendo scorrere la lama su esso imprimendo così una velocità e una potenza superiore al normale, si trattava della mia famosa tecnica dell’estrazione che poche volte mi aveva deluso. Il colpo era stato portato direttamente al collo del mostro che però non si mosse di un millimetro lasciandosi così scoperto al mio attacco. La lama andò a colpire in pieno il collo del demone senza però trafiggerla ani, la pelle di quel mostro era così resistente che non si graffio nemmeno…con un piccolo balzo mi feci indietro, avevo a che fare con qualcuno di estremamente potente…

…Altrove….

Generale Cross: -secondo te ce la più fare da solo? Dopo tutto non lo abbiamo messo a corrente di tutte le cose che sappiamo su di lui facendogli credere in poche parole che ne sapevamo poco…-

Generale Yoru: -se muore ci farà solo più piacere di non dover farci sganciare nemmeno mezzo guil, dopo tutto lo ha detto lui stesso che questo era il suo mestiere e quindi se ha deciso così non abbiamo alcun diritto di non farlo morire…più che altro incomincia a preparare le armate, quando il sole tramonterà sarà il nostro turno…-


Edited by "Alex" - 27/4/2009, 16:05
 
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Capitolo 10°
La svolta


Il mio respiro si fece più affannato per via del caldo che era presente in quella zona della grotta, ero impressionato dal fatto che quel demone fosse riuscito a incassare la mia tecnica dell’estrazione senza subire un che minimo danno, che quei tipi avessero la pellaccia dura lo sapevo che fosse così dura…mi dovevo inventare qualcosa per ferire quel coso il prima possibile, dopo tutto mi bastava solo una goccia del suo sangue per mettere fine al duello quindi. Estrassi dal fodero anche Luna Danzante per poi incrociare la sua lama con quella della katana, a prima vista non potevo capire subito quale potesse essere il suo punto debole ma in qualunque caso decisi di provare con i punti deboli che i semplici umani avevano tipo gli occhi, poteva avere anche la pelle d’acciaio ma gli occhi non potevano essere di uguale resistenza. Con un balzo felino schizzai in aria, una volta raggiunto il punto di massima elevazione mi inclinai leggermente in avanti per poi andare direttamente in picchiata contro il demone sempre tendo incrociate le due spade… in una frazione di secondo arrivai di fronte alla faccia del demone mentre con le pinte delle due spade cercai di colpire l’occhio destro del demone. Esso però con un gesto altrettanto veloce del braccio riuscì a frapporre la sua mano tra le mie lame e il suo bulbo oculare, se aveva avuto bisogno di pararsi dal mio attacco voleva dire che dopo tutto non era invulnerabile al cento per cento…

-bene, ora so dove concentrare i miei attacchi…avrei pure una difesa niente male ma essa non è estesa su tutto il tuo corpo dato che hai avuto la necessità di pararti affinché non potessi trafiggerti l’occhio…come ti ho detto prima sei riuscito a sopravvivere solo perché non hai mai trovato un avversario abbastanza forte per te, scommetto che nessuno è arrivato con tanta facilità a scoprire un tuo punto debole…-

Demone: -mi dispiace dirtelo ma tutti sapevano quando sono arrivati qui che forse l’unico mio punto debole erano gli occhi e quindi tutti hanno cercato di rendermi cieco per avere tutto il tempo di finirmi…come tu stesso puoi vedere però sono ancora qui e ci vedo meglio di un falco, questo significa che nessuno è mai riuscito a prendermi in quel punto. Non ti illudere perché nemmeno tu sciocco essere umano riuscirai a sopraffarmi…direi che è giunto il mio turno-

Con una velocità che superava anche quella mia il demone si spostò dalla sua posizione scomparendo apparentemente nel nulla, non riuscivo a capire come una massa così grande fosse in grado si fare spostamenti ad alta velocità, forse era una sua tecnica che gli permetteva di fare ciò in cambio di molte energie…dovevo stare molto attendo, se avrei sottovalutato questo essere sarei sicuramente finito male. Girai la testa a destra e a sinistra cercando di individuare il nemico, ero in posizione di guardia nel caso di attacco improvviso ma non sapevo quanto potesse essere utile…

Demone: -dove stai guardando?! Sono qui…-

Mi girai di scatto e notai che quel coso gigantesco stava proprio alle mie spalle, aveva già caricato il suo braccio destro per infliggermi uno dei suo devastanti colpi ma proprio quando esso stava per colpirmi anch’io svanii nel nulla proprio come aveva fatto lui prima. Avevo fatto uso del mio passo leggero, tecnica che mi consentiva di spostarmi ad alta velocità senza creare il più che minimo rumore e quindi poter sfuggire dalla vista del mio avversario senza preoccuparmi del suo udito. Con velocità mi piazzai a mia volta dietro le sue spalle per poi sferrare una doppia sferzata incrociata sulla sua schiena che purtroppo per me sembrava non aver ricevuto nessun danno. Mi feci indietro evitando così anche un furioso colpo di zampa del demone che nel frattempo si era anche girato tornando a guardarmi negli occhi…non volarono altre parole, l’essere si fece nuovamente avanti cercando di colpirmi usando ancora una volta la sua mano affilata…

-non penserai mica di usare la stessa tecnica due volte vero? Andrai a vuoto proprio come pr…-

Non riuscii a finire la frase che quando il suo braccio si fu avvicinai a me iniziò a emanare fuoco ad alta temperatura che avvolse le mie armi costringendomi così a lasciarle cadere a terra. Come ormai era inevitabile il demone riuscì a colpirmi in pieno petto facendo poi infrangere il mio corpo contro le rocce della grotta, dovevo ammettere che il colpo era di una notevole potenza. Pur avendo incassato un colpo diretto non ero ridotto molto male, diciamo che il più lo aveva fatto il muro su cui ero andato a sbattere che mi aveva procurato una contusione al braccio sinistro…mi rialzai da terra e mi spolverai i vestiti dalla polvere, poi con lentezza presi da dietro la schiena la mia falce a tre lame per poi mostrarla al mio avversario…

-sei molto forte ma ora incominciamo a combattere seriamente…-

*la prego di ascoltarmi o dea Sayuy santa protettrice degli sventurati, sono un suo umile discepolo che le chiede in ginocchio la sua benedizione in una battaglia eminente…in cambio posso solo offrirle le mie preghiere e la mia fede, non ho nulla di più alto valore di questo a mia disposizione ma se anche lei non vuole che l’oscurità ritorni sulla terra allora diffonda in me la sua benedizione*

In quel momento una luce avvolse il mio corpo, la benedizione della dea Sayuy era caduta su di me e quindi da questo momento i colpi del demone sarebbero stati vani contro di me. Scattai in avanti caricando anche un forte colpo di falce che non appena fui abbastanza vicino feci partire con lo scopo di colpire il suo occhio destro, la reazione del demone fu immediata; come prima per pararsi usò la mano destra, avevo già previsto questa mossa e quindi avevo preparato anche la mia contromossa. Con rapidità portai la mano sinistra sotto la tunica prendendo la mia piccola katana bianca che subito dopo fu lanciata in direzione dell’occhio sinistro del demone… non poteva avere tempo a sufficienza per provvedere a coprirsi anche quello quindi era fatta. La lama della katana arrivò a pochi centimetri della meta quando una fiamma l’avvolse facendole perdere lo slancio, quindi essa cadde a terra proprio come era successo prima con le altre due spade, il problema era che le fiamme non si limitarono a parare il mio attacco ma partirono subito alla mia volta…l’unica cosa che potevo fare era evitarle ma per quanto potevo continuare così?...

*maledizione… se non fosse che questo tipo riesce ad usare le fiamme a suo piacimento a quest’ora era già tutto finito…la mia idea non ha trovato la fine che mi aspettavo quindi devo inventarmi qualcos’altro….forse ho in mente qualcosa che potrebbe risultare più efficace ma non ne sono convinto al cento per cento…devo rischiare*

Il demone però non mi diede tempo di agire e subito cercò di attaccarmi nuovamente come prima, questa volta però riuscì a non farmi sorprendere e quindi schivai il colpo con velocità ed eleganza. Mi ritrovavo a non molti metri dall’essere che non sembrava per niente stanco al contrario di me che invece ero già affaticato…incominciai a far roteare la mia falce sulla mia testa per poi lanciarla contro l’essere, lo scopo non era quello di ferirlo ma quello di legargli le zampe in modo tale da sbilanciarlo a farlo cadere a terra. Il demone forse stupito dalla mia mossa rimase immobile e quindi i suoi piedi furono legati, a quel punto bastò poco per farlo cadere a terra…subito gli balzai addossò estraendo dalla tunica un paletto appuntito per poi conficcarlo dell’occhi destro del mostro. Il suo sangue incominciò a scorrere sul paletto…le cose erano concluse…estrassi dal suo occhio l’armai per poi passere la sua punta insanguinata sulla mia lingua. Leccai avidamente quel sangue fino all’ultima goccia, mi feci indietro e con le stesso paletto con cui avevo ferito il demone mi auto ferii al braccio…feci scorrere a terra il sangue per poi tracciare a terra il cerchio della vita eterna che era raffigurato con un triangolo inscritto in un cerchio il quale raggio era di circa un metro e mezzo…

*grande dio Jashin, ti prego di prendere come dono della mia fedeltà questo dono di sangue con il quale potrò portare il mio avversario alla morte certa. Concedimi dunque una forza che nessun umano può conoscere ed abilità che neanche in vero demone può capire…*

La mia pelle incominciò a cambiare colore fino a diventare di un nero pece quando nello stesso momento si formavano dei segni all’altezza delle ossa, era segno che il collegamento tra di noi ormai era compiuto, ora poteva iniziare la seconda parte del mio rito che avrebbe portato il sacrificio della mia vittima per il dio Jashin. Il demone a quel punto riuscì a liberarsi e tenendosi l’occhio trafitto con la mano destra si rialzò guardandomi furente, io di mia volta mostrai invece un sorriso impeccabile che poteva significare null’altro che vittoria…

-ti comunico che la battaglia è finita..la mia maledizione ti ha colpito e ha segnato la tua ora…non è possibile sfuggirne, solo io posso decidere quando scioglierla. Più che altro, hai mai pensato al dolore che hai fatto provare a tutti quelli che hai ucciso? No? Bene, ora capiremo insieme quanto dolore hai fatto provare-

Sorrisi un’altra volta al demone, era un sorriso diverso da quelli miei soliti, questo era quello di un vero e proprio pazzo, si, quando mi legavo ad un altro attraverso la maledizione il mio comportamento cambiava di botto facendomi trasformare in un vero discepolo del dio Jashin. Sempre impugnando il paletto caricai un secondo colpo il quale feci conficcare sul mio petto attraversandolo da parte a parte…il dolore incominciò a farsi sentire, era così forte che quasi non riuscivo a muovermi. Anche il demone aveva sentito bene il dolore che io stesso provavo tanto che si piegò in due portandosi la mano destra dall’occhio al petto facendo passere in secondo piano la sua ferita. Estrassi violentemente il paletto dal mio petto ed altro dolore sopraggiunse a quello di prima, ciò venne accompagnato da un urlo di dolore emesso dall’essere che avevo di fronte…

Demone: -maledetto bastardo! Cosa mi hai fatto?!!?...-

Come previsto il demone non diede segno di volersi arrendere e subito riscattò in avanti preparando uno dei suoi micidiali colpi solo che questa volta decise di usare la parte acuminata della mano, cioè le unghie, per trafiggermi il petto. Non mi spostai di mezzo centimetro e così il colpo mi prese in pieno, l’unica cosa che dovetti fare era quella di resistere al dolore e apporre abbastanza resistenza per non uscire fuori dal circolo che avevo segnato a terra. Una bella manciata di sangue mi fuori uscì direttamente dalla bocca riversandosi a terra e sporcando ancora di più di sangue la mia bella tunica… rimanemmo in quella assurda posizione per soli pochi secondi perché subito il demone dovette inginocchiarsi per il dolore mentre con le mani si reggeva lo stomaco… fino a che restavo nel cerchio qualunque sorta di dolore che io provavo veniva portato tramite il legame di sangue direttamente sul corpo della persona maledetta, l’unica cosa che rendeva questa tecnica a mio vantaggio era che grazie al cerchio le mie ferite si rimarginavano ad una velocità a dir poco elevata facendomi passare così il dolore mentre esso sul mio avversario avrebbe persistito fino alla fine del duello, insomma chiunque cadeva in questa tecnica, se non disponeva di una forza oltre ogni immaginazione, era già con un piede nella fossa…

-comincia a fare le tue ultime preghiere, ammesso che tu abbia un dio da pregare, essendo un demone dubito che voi abbiate qualcuno…beh in questo caso preparati alla fine…-

Uscii dal circolo della vita eterna dirigendomi verso il demone, con uno strattone mi ripresi la falce preparando come al mio solito il colpo della fine, la differenza era che questa volta lo avrei trafitto nell’occhio sinistro per poi far arrivare la lama direttamente a tagliare il suo cervello spegnendo così la sua esistenza…

 
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Capitolo 11°
Colpi di scena, la fine del demone di fuoco


Come era successo in precedenza con il demone comandate preparai il colpo della vittoria per poi avvicinarmi all’orami sconfitto demone..quando fui abbastanza vicino feci partire il colpo che puntualmente si infilzò nel suo occhi destro, impressi ancora più potenza facendo così affondare la lama all’interno del suo capo, l’unico rumore udibile era quello di dolore che il demone provocava per via di quello che gli stavo facendo. Quando l’essere non pronunciò più nessun verso capii che potevo anche smettere di mettere forza nella mia falce, così la estrassi lasciando accasciare quel corpo morto a terra, mi mancava solo prendere la sua testa e mostrarla ai tizzi li fuori per fargli vedere che avevo compiuto la mia missione e che potevo pretendere il compenso pattuito. Sciolsi la maledizione, orami gli effetti che essa aveva erano nulli perché il bersaglio era morto…

-bene bene, è stato più semplice del previsto. Figurarsi che io mi stavo preoccupando per la mia vita e invece? mi ritrovo davanti un essere a dir poco deludente, non vali nemmeno la metà della somma che mi dovranno dare quelli d’organizzazione…meglio così, ora meglio trovare un modo per tagliargli la testa e uscire di qui, il caldo è insopportabile-

Prima però dovevo recuperare le mie tre spade, dopo tutto non potevo lasciarle li quindi lentamente incominciai a camminare e quando arrivavo vicino ad una di quelle mi piegavo e la prendevo, così feci per tre volte. Recuperate le risistemai nei proprio foderi non posando però la falce che per decapitare la gente era l’arma migliore che disponevo, mi girai in direzione del cadavere ma subito notai una cosa che era dello sconcertante… il cadavere era scomparso. Mi guardai in torno ma nulla, di lui non era rimasto più nulla, poteva anche essere che dopo la morte i demone sparivano nel nulla ma bastava pensare a tutti quelli che avevamo ucciso nel villaggio e i loro corpi ancora accasciati a terra anche se morti e quest’idea poteva essere scartata…

Demone: -dove stai guardando? Sono da questa parte!-

Mi girai di scatto e sentii qualcosa che mi perforò lo stomaco, sensazione vissuta pochi minuti prima ma che adesso date le circostanze non mi portavano vantaggio. Il demone era in piedi davanti a me e con il braccio sinistro aveva trafitto la mia pancia, eppure ero sicuro di averlo ucciso con quel colpo, nessuno poteva resistere se gli si tagliava il cervello che è uno degli organi più importanti di un essere umano…che per i demoni questo non valeva…non potevo saperlo…

Demone: -non ti avevo detto che nessuno era mai riuscito ad uccidermi? Beh questo perché sono immortale, sono composto da un corpo fatto di carne e ossa ma quello che muove questa specie di marionetta è uno spirito demoniaco e quindi non importa quante ferite o quanto dolore io possa provare, finché a non essere danneggiata è la mia anima non posso soccombere…peccato perché sei stato il primo a causarmi una ferita di questo calibro, devo ammettere che se non fosse per ciò ora non sarei più qui… ma basta parlare-

Violentemente estrasse le su unghie affilate dal mio stomaco facendomi provocare una fuori uscita di sangue dalla bocca, poi mi diede un calcio all’altezza del volto facendomi andare a sbattere contro la fredda roccia della caverna, in quel momento capii che ero messo veramente male. Mi aveva intenzionalmente allontanato dal circolo della vita eterna per non permettermi di curarmi come avevo fatto prima, così facendo la ferita allo stomaco sarebbe persistita, ma forse non sapeva che in qualunque caso non sarebbe servito dato che il cerchio guarisce solo le ferite che sono state fatte al suo interno e non al di fuori, se fossi stato un po’ più lucido forse avrei trovato un modo per rivoltare questa cosa a mio vantaggio ma ora come ora non sapevo che fare. Mi alzai da terra un po’ barcollante mentre sempre con la falce in mano mi mettevo in posizione difensiva…ogni sorta di attacco fisico non sarebbe servito a nulla dato che se quello che aveva detto era vero il suo corpo era solo una marionetta spostata della sua anima e purtroppo per me non ero a conoscenza di nessuna sorta di magia capace di usurare l’anima e non il corpo…

-tks, mi sa che questa volta ho perso…e pensare che l’unico demone che mi aveva messo in difficoltà fino ad ora era stato Shuda, che poi dopo tutto non è solo un demone ma anche un vampiro… l’unica cosa che mi resta da fare e combattere fino allo spegnersi della mia esistenza no? Bene, allora ti farò così tanti buchi che il tuo corpo non sarà più in grado di muoversi-
Demone: -sono proprio curioso di vedere se ci riuscirai-


Con uno stacco felino che balzai a dosso e non so come, forse grazie alla forza della disperazione, riuscii a ferirgli la spalla destra con la falce creandogli un taglio abbastanza grande. Egli mi guardò nuovamente con aria furente e dubbio, neanche lui si capacitava di come fossi riuscito a fare una cosa simile. Provai ancora a colpirmi ma prima che le mie lame lo colpissero esso scomparve come aveva fatto in precedenza per poi riapparire al mio fianco sinistro, con un pungo deciso mi fece nuovamente volare via e solo grazie all’ausilio della mia lama, che conficcai a terra, riuscii a salvarmi da un ennesimo schianto contro la parete rocciosa. Con respiro affannato mi rifeci all’attacco questa volta provando però a colpirlo di tutta forza con un forte diritto sgualembrato, cioè un colpo verso il basso in obliquo da destra verso sinistra, ma la pelle del demone questa volta non si fece nulla e così egli fu libero di prendermi per un braccio e lanciarmi via come se non fossi nulla. L’impatto con il terreno fu violento che per poco non persi i sensi…questa sensazione l’avevo provata già una volta, stavo combattendo contro Shirou e il suo berserker mi aveva scaraventato con una serie di colpi violenti contro il muro del campo d’addestramento Shadow, quella volta su lo stesso Lux a portarmi in infermeria per non farmi morire…ora però era differente, nessuno mi avrebbe portato via di qui per salvarmi, dovevo superare questo scoglio con le mie mani come avevo fatto le altre volte. Cercai di rialzarmi ancora una volta ma non ce la feci, il demone intanto incominciò a ridere come un matto in preda a una crisi di nervi…

-cosa ti ridi maledetto bastardo…-

Ad un tratto qualcosa cambiò, i miei occhi si oscurarono non permettendomi di vedere più nulla, i miei muscoli sembravano essersi addormentati e non rispondevano più ai miei comandi, sembrava quasi che la vita mi stesse scorrendo via delle mani…sembrava…quelle sensazioni durarono pochi istanti che però per me erano sembrati secoli. Il mio corpo ricominciò a seguire ciò che la mia mente comandava e gli occhi ripresero a vedere, forse anche meglio del solito…riprovai a rialzarmi da terra e con mia sorpresa ce la feci. Il sangue colava ancora dalla mia dolorante ferita ma era come se ora disponevo un’ulteriore forza che prima non possedevo, era come essere tornati nel monastero jashinista ma questa cosa che era successa non centrava nulla con quel posto. Il demone stupefatto mi guardò rialzarmi e quando fui in piedi egli arretrò di qualche passo… solo una cosa era cambiata in me, i miei occhi. La pupilla si era ristretta di un paio di millimetri, il colore di essa era diventato di un nero scuro e attorno alla pupilla si erano formati dei cerchi concentrici anch’essi di color nero, in totale sei. Lo spazio tra un cerchio e l’altro era di un color grigio che quando parte è chiaro per poi diventare via via più oscuro fin che non raggiungeva l’altro cerchio, raggiunto, il processo di ripeteva fino alla fine dei cerchi…

Demone : -e così hai un altro asso nella manica… anche se i tuoi occhi sono cambiati non mi metterai paura-

“Anche se i tuoi occhi sono cambiati”, di quello che aveva detto il demone mi interessava solo questa parte del riscorso. Nella biblioteca jashinista avevo letto di una abilità tanto rara quanto potente che si era persa nel secoli, avevo letto anche che essa non si manifestava mai fino a che il possessore non si sarebbe trovato in una situazione di crisi psicologica molto forte oppure non rischiava la morte… il Rinnegan… si trattava di una abilità oculare molto potente che permetteva di acquisire degli aumenti fisici e mentali molto alti e che inoltre grazie alla sue occulte capacità era in grado di trasportare le anime delle persone via dai propri corpi se esse erano morte rimpiazzando quell’anima con un pezzo della propria prendendo così possesso di quel corpo anche se ferito in maniera fatale, facendolo tornare in vita ma sotto il proprio diretto controllo dato che ormai vi era la propria anima all’interno… se si trattava di questo allora…

Nell’accampamento del bosco…

Cancelliere Marian: -su soldati preparate il tutto che tra meno di quindi minuti si parte!-

I soldati a quelle parole sbuffarono, consapevoli che quello che dovevano fare non era certamente una scampagnata ma un’altra volta mettere in pericolo le loro vite. I preparativi erano già stati fatti da un po’ di tempo, mancava solo legare le tende e spegnere le braci usate per il pranzo e poi sarebbero stati pronti per partire. Ancora seduto su una sedia vi era il Generale Cross che sorridente si divertiva a vedere i suoi sottoposto affaticarsi per smantellerete l’accampamento, il Generale Yoru invece stava parlando ancora con Marian della strategia da adottare nella battaglia…

Cancelliere Marian: -secondo me quel ragazzo ha già sistemato il demone di fuoco e ci sta aspettando li, sarebbe meglio non andarci, così abbiamo risolto il problema del demone senza sborsare un guil-

Generale Yoru: . -non dire baggianate, lo sai meglio di me che è impossibile uccidere quel demone senza l’aiuto di questo medaglione che porto al collo. Anche se fosse riuscito a colpirlo in un organo vitale pensando di averlo eliminato egli lo ucciderebbe una volta che Torner abbia abbassato la guardia…non ci sono possibilità che sia ancora in vita quindi è inutile che provi a inventarti delle scuse, se tu lo voglia o no noi dobbiamo andare in quella grotta e non ci sarà nessuno che mi faccia cambiare idea…ora è meglio mettersi in viaggio, è quasi l’ora-

Il gruppo di soldati si mise in viaggio capitanato dai due generali e dal cancelliere che pareva il più spaventato del gruppo. In non molto tempo essi arrivarono alle porte della grotta e una volta giunti si fermarono a contemplarne l’entrata…

Generale Cross: -bene soldati, oggi sarà il giorno in cui dimostrate che nessun demone è in grado di sconfiggervi per quanto potente esso possa essere…mmm?-

Dalla grotta si fecero sentire dei strani rumori, sembravano passi, incostanti e pesanti ma non ci si poteva confondere, era il rumore di passi sulla roccia. Tutti si voltarono a guardare cosa o chi stava uscendo dalla grotta e ogni volta che quel rumore si faceva sentire e più esso diventava forte e alla fine i raggi del sole illuminarono un’altra volta il mio viso sporco di fuliggine e detriti rocciosi. Il generale Yoru sembrò quasi stupito nel vedermi e ancora di più nel vedere i miei occhi e quello che portavo nella mano destra… la testa del demone. I soldati incominciarono a bisbigliare tra loro come si fa fra compagni tra i banchi di scuola…

-cosa c’è? Pensavate veramente che non riuscissi a uccidere questo demone? Che ingenui… beh penso che mi sia meritato la ricompensa per aver portato a buon fine la missione che mi era stata data da svolgere no? Avete con voi il compenso?-

Cancelliere Marian: -veramente…noi…-

Generale Yoru: - si eccoli qui… 25000 guil proprio come avevamo pattuito in precedenza nel caso che da solo fossi riuscito ad abbattere il demone…ora puoi anche andare, non ci servi più-

L’uomo mi porse una valigetta nera, l’aprii e guardai all’interno se vi fossero i soldi richiesti e dopo avermi accettato che vi erano richiusi la valigetta e sorrisi ai soldati e ai tre capi missione…

-è stato un piacere fare affari con voi. Alla prossima, se sempre ci sarà una prossima volta-

……cinque giorni dopo….all’ospedale dell’assiah

-vedo che ti sei ripreso-

Bandito pentito: -per fortuna si…dopo quello che è successo non pensavo di riuscire a sopravvivere…ma cosa hai fatto agli occhi? non mi ricordavo li avessi così..strani..-

-non ti preoccupare per i miei occhi non gli è successo nulla… a proposito ecco la testa del demone di fiamma, mi serve una tua conferma per poter finalmente dichiarare finita la mia missione-

Aprii un sacco che avevo in mano per prendere la testa del demone e farla vedere al bandito…

Bandito pentito: -si è questo colui che ci ha attaccati…a questo punto dovrei darti una ricompensa per la missione ma purtroppo non ho molto con me…-

-non ti preoccupare, in un certo senso ho già avuto la mia ricompensa quindi è meglio se tieni i tuoi risparmi per le cure e per il cibo…arrivederci-

Uscii dalla stanza con un mezzo sorriso in bocca, anche questa volta dopo un viaggio pericoloso ero tornato a “casa” con nuove tecniche e con un bel gruzzolo di soldi che sicuramente mi sarebbero serviti per fare qualche bell’acquisto.
E anche questa avventura di Alex Torner giunge al termine. In questo viaggio il giovane ragazzo ha scoperto di possedere un abilità che non si sarebbe mai aspettato di avere e grazie a quella è riuscito ad uccidere il demone di fuoco…ma come? Come vi sarete accorti nel racconto manca il modo in cui Torner sia riuscito ad uccidere l’apparentemente immortale Demone, beh un modo c’è ma se vi va lascio alla vostra fantasia ciò, anche alla luce dei poteri che questa abilità gli ha concesso…

 
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Dark Squall
view post Posted on 6/5/2009, 14:38




molto carina,complimeti^^sono 15 exp,200 ap e 1500 guil,+ tecnica
 
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11 replies since 13/3/2009, 16:58   109 views
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