Missione: Assalto al villaggio, funge da quest per il mio gioiello^^

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"Alex"
view post Posted on 9/8/2009, 21:07 by: "Alex"

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Tutti me lo chiedono, ma neanche io lo so di preciso...

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La scena riprende con il Deva-Alex e il generale Yoru che stanno per ingaggiare battaglia contro un giovane ragazzo che a quanto sembra è molto forte e determinato. Il ragazzo si avvicinò ancora di più a me e al generale, la mia adrenalina stava crescendo con l’avvicinarsi del tipo, sapevo però che dovevo restare calmo e riflettere, se quella era la stessa spada che aveva determinato la mia disfatta allora sarebbe stato uno scontro molto duro. Il generale intanto si tolse il mantello che lo avvolgeva per buttarlo a terra, mostrò così la sua tenuta blu scura tipica di un generale di quell’ordine, all’altezza del cuore il simbolo dell’organizzazione, un lupo avvolto nelle tenebre. Rinfoderò la spada che aveva per poi estrarne una seconda dal fodero che teneva allacciato sulla sua cintura, essa era più lunga e di un colore argenteo puro, l’elsa era ricamata dall’inizio alla fine e sulla lama vi erano delle scritte in una lingua a me sconosciuta, le stesse che vi erano sulle colonne della stanza nel piano di sotto. Sorrisi divertito ancora una volta prima di far roteare la mia falce sopra la testa per poi lanciarla a una velocità considerevole contro il ragazzo dalla spada bianca, il quale si mise in posizione di difesa e semplicemente toccando con la sua spada la mia falce fece in modo di deviare il colpo di quel che bastava per non esser colpito. La falce andò a distruggere il muro dietro al ragazzo, il generale Yoru a quel punto saltò sulla corda della mia falce incominciando a correre sopra di essa con la spada sguainata e pronta per un attacco diretto orizzontale, io a mia volta tirai a me la falce e il generale si esibì in una acrobazia volante che si sarebbe conclusa con un attacco dall’alto verso il basso in picchiata, il tutto mentre la falce stava tornando in dietro puntando le spalle del ragazzo della lama bianca. La combinazione pur essendo la prima volta che combattevamo insieme spalla a spalla riuscì alla perfezione e il ragazzo si trovò in procinto di esser tagliato a metà o orizzontalmente o verticalmente, ma esso sorridendo estrasse dalla sua giacca una seconda spada, anch’essa completamente bianca ed identica a quella che teneva già in pugno. Conficcò a terra dietro le sue spalle la nuova arma appena estratta mentre con l’altra si preparava a difendersi dall’attacco di Yoru… la falce fu completamente fermata dalla katana piantata a terra mentre il generale fermato senza alcun problema. Un altro gesto veloce e tirai ancora una volta la falce che però tornò nelle mie mani, il membro dell’ordine di cavalieri invece fece un balzo all’indietro atterrando quasi vicino a me… stavamo tutti sorridendo, chi per un motivo chi per l’altro…

-ho la sensazione che tu non sei il Capo del villaggio ma solo il suo servo più forte… sei molto bravo nell’utilizzo delle tue spade ma stai in un uno contro due e questo ti svantaggia in qualunque caso…-

???: -il mio maestro mi ha insegnato che non conta il numero delle persone contro cui combatti ma solo le loro qualità, potrei benissimo sconfiggere due persone alle prime armi vantandomi di aver vinto un uno contro due ma, la vera vittoria è quando fai una cosa simile contro due avversari che sono ritenuti dei maestri nella tua stessa disciplina… basta parlare ora, ho capito che siete due tipi tosti, quindi mi divertirò a tranciarvi la gola-

Questa volta fu il ragazzo a partire all’attacco impugnando le sue due spade bianche. Arrivato a metà strada però lanciò entrambe le sue spade sul muro che ci stava alle spalle, ne io ne il generale capimmo la sua mossa, poi posò la sua mano destra sullo stomaco e fece una piccola pressione, tutto un tratto un getto d’acqua violento fuoriuscì dalla sua bocca diretto verso di noi, subito allora ci scansammo ma ad un tratto sentii una filo invisibile toccarmi la spalla destra e subito una scossa pervase il mio corpo, lo stesso fu per il generale Yoru che però fu preso alla gamba sinistra… notai solo ora che due semi trasparenti erano legati alle spade che avevamo dietro e che giungevano fino alle mani del ragazzo… ci aveva messo in trappola. Il getto d’acqua travolse me e il generale facendoci schiantare contro il muro dietro di noi, il vero guaio era che il muro era stato caricato elettricamente e quindi l’acqua con l’elettricità formò un qualcosa di altamente pericoloso per me ma anche per chiunque altra persona esistente su questo pianeta. Entrambi crollammo a terra con dei segni di bruciatura sul tutto il corpo. La scena cambia nuovamente tornando dalla ragazza e dall’Ashura-Alex.

Ashura-Alex *cavolo ce ne stanno prendendo di santa ragione sia io che il generale… forse è meglio se mi sbrigo ad andare al villaggio e chiedere la forgiatura dell’arma… se continuano così finiranno arrosto entrambi prima del mio arrivo… solo che probabilmente non farò prima delle sette di mattina… cavolo*

-ragazza non ho tempo da perdere, adesso l’altro me e uno dei generali dell’ordine dei cavalieri stanno affrontando una dura battaglia e l’altro me non potrà vincere senza quello che devo chiedere al fabbro… questo potrebbe anche portare alla morte di entrambi, non so se mi crederai o meno ma non ho intenzione di continuare il duello-

Ragazza: -un generale dell’ordine dei Cavalieri hai detto? Chi è di preciso?-

-il generale Yoru… ma perché ti interessa tanto?-

Figlia di Yoru: -perché è mio padre… cosa devi chiedere al fabbro degli dei?-

-cosa? Tu saresti la figlia del generale Yoru? Non ci assomigli per niente…durante uno scontro mi hanno distrutto tutte e tre le katane che possedevo, sono di ottima fattura e difficili da lavorare, nemmeno io sono riuscito ad aggiustare la spada che avevo creato io stesso… un amico mi ha raccontato di questo fabbro formidabile che anche gli dei invidiano… ho subito pensato che poteva essere una cosa buona per me e quindi sono partito… ho i pezzi delle spade con me, penso non ci vorrebbe molto per assemblarle insieme-

Figlia di Yoru: -per me non ci vuole molto per le altre persone ci vorrebbero giorni e giorni di manutenzione solo per ottenere una quasi copia di quello che avrei fatto io in trenta minuti… piacere di conoscerti, sono io il fabbro che stai cercando con tanta insistenza… quando saremo al villaggio vedrò cosa posso fare-

Rimasi stupito da quella notizia, la vecchietta, la ragazza, la figlia di Yoru… era in realtà il fabbro che stavo cercando. Rimasi basito tanto che non mi mossi, come pietrificato, la giovane allora mi prese per un braccio per poi incominciare a correre, se non volevo cadere dovevo fare lo stesso solo che questo non era certamente il corpo più adatto per fare lunghe e veloci corse… la velocità della ragazza aumentava pian piano fino a che non sentii che essa raggiunse la velocità del suono, beh ero abituato a quella sensazione, per poi sfondare quella barriere ed arrivare a una velocità persino maggiore di quella. Nel giro di pochi secondi arrivammo alle porte del vil… no, non era un villaggio ma una vera e propria fortezza. Le mura erano fatte di un materiale simile all’acciaio ma visibilmente differente, ero sicuro che era anche più resistente di quel metallo… le due torri che si alzavano erano composte in otto livelli ognuna avente quindici cannoni per livello. L’enorme entrata era rinforzata in più punti e dei spuntoni di ferro partivano da terra fino a raggiungere metà entrata, lungo le muta una lunga stesa di arcieri e di cecchini che, brandendo o il proprio fucile o il proprio arco, stavano sempre attenti sulle persone che passavano di li. Si avvicinammo all’enorme cancello e dall’alto una delle guardi incominciò a recitare un pezzo di una famosa poesia

Sentinella: -nel mezzo di cammin di nostra vita…-

Figlia di Yoru: -…martello e maia l’abbiam costruita-

Sentinella: -aprire il cancello li dietro, il fabbro ha fatto ritorno!-

Non capii subito perché proprio quel proseguo, personalmente avrei continuato con il recitare la poesia originale ma sicuramente mi avrebbero fucilato all’istante. Le porte del villaggio si aprirono solo dopo pochi secondi lasciandoci libera la strada. Come già avevo notato dall’esterno, il villaggio, assomigliava di più a una vera e propria città armata e pronta per qualsiasi evenienza, fattezza che la faceva diventare molto interessante ai miei occhi. Incominciammo a camminare nelle vie cittadine, la gente mi guardava incuriosita mentre con un gesto della mano salutavano il fabbro che sempre sorridente sembrava non aver notato questa bizzarra situazione. Dopo nemmeno dieci minuti di camminata ci ritrovammo di fronte a una gigantesca struttura fatta di ferro e metallo, sopra il portone vi era un’insegna fatta stranamente il legno sulla quale erano riportate le seguenti parole: “se lo Stavate cercando, ecco il Fabbro”. Sorrisi dopo aver letto l’insegna, la figlia del generale sembrava non dare molto peso alla sua fama. La ragazza aprì dunque la porta della sua officina permettendoci di entrare… neanche a dirlo, la stanza era piene di macchinari che servivano per levigare, costruire, riparare, modificare spade. Notai di primo impatto che li dentro regnava un caldo assurdo che era dovuto all’enorme fucina posta alla fine della stanza e che serviva per mandare il metallo a temperature così elevate che avrebbero portato al loro scioglimento.

Figlia di Yoru: - bene, dammi i frammenti delle tue katana, vedrò quello che posso fare-

-eccole-

Portai una mano nella giacca ed estrassi un sacchetto di stoffa nel quale si potevano udire dei piccoli tintinnii. L’ashura-Alex lanciò quel sacchetto al fabbro che lo prese al volo per poi svuotare il suo contenuto sul l’unico tavolo di legno presente in quella stanza. I pezzi delle tra spada furono esaminate dall’occhio attento della donna che si fece scappare un sorriso e una piccola
affermazione riguardante i pezzi della katana che avevo forgiato io stesso

Fabbro: -non ce che dire..una spada di pregevole fattura ma si vedere che non è stata fatta da mani esperte… solo da questo pezzo capisco che non era per niente equilibrava e che la sua affilatura era solamente parziale. Ora capisco perché ha fatto questa brutta fine.. va beh, si può rimediare. No so che tipo di stile usi nei tuoi combattimenti ma penso che se fondo tutto insieme potrei formare una spada che vada anche oltre alle tue immaginazioni… magari infondendo anche un po’ di magia-

-ti lascio carta bianca… ma è meglio che incominci subito il tuo lavoro perché tuo padre e il mio corpo principale le stanno prendendo di santa ragione da uno strano tizio che hanno incontrato nella fortezza… non vorrei che tu rimanga senza padre e io senza il Deva-Alex-

Fabbro:-se la situazione è questa allora non mi rimane che mettermi subito al lavoro-

La ragazza prese vari arnesi dai suoi scaffali e incominciò a trattare i pezzi che gli erano stati consegnati…
La scena si sposta nuovamente sulla battagli che stanno affrontando il Deva-Alex e il generale Yoru. Mi alzai da terra con aria affannata, le bruciature che avevo sparse per tutto il corpo mi impedivano di fare movimenti veloci e quindi e a occhi esterni ora sembravo solo un tipo goffo e impacciato, lo stesso era per il generale che era ridotto proprio come me se non addirittura peggio. Strinsi l’impugnatura della mia falce per poi conficcare le sue lame a terra ed usare quella per sollevarmi, quando fui nuovamente in posizione eretta strappai via dal terreno la falce per poi posarla sulla mia spalla destra… c’era poco da dire, mi stavo divertendo

-ci ha ridotto veramente male vero generale? Non pensavo di trovare anche in questo posto desolato-

Yoru: -ti devo dar ragione anche questa volta… ma penso che non riuscirà in qualunque caso a sbarrarci la strada, anche perché se muoio qui chi andrà ad affrontare gli Urk Hai? Non mi sembrava gentile lasciare tutto nelle mani d mia figlia per quanto mi fidi di lei-

-effettivamente devo ammettere che hai una figlia davvero molto bella…-

Yoru: -cos-?-

L’allegra discussione tra i due fu interrotta dall’intervento dello spadaccino dalle lame bianche che a quanto pareva si era spazientito nel sentire i suoi due avversari parlare tranquillamente d’altro nel mezzo di una battaglia, e che quindi li attaccò usando nuovamente una magia acquatica. Questa volta però io e il generale riuscimmo ad evitare l’attacco senza troppi problemi dato che i fili di prima erano stati staccati dalla precedente magia.
 
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