Rivivere Vecchie Storie Parte 1

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†Lu¢ifer†
view post Posted on 9/3/2011, 22:55




Così raccontava la storia di Itachi,ninja d'alto livello,traditore del villaggio e uccisore dei suoi genitori.Itachi era sempre stata una persona buona o almeno così tutti credevano,visse un infanzia felice,trascorreva il tempo tra allenamenti e libri e mai una sola volta nella sua intera vita aveva osato disobedire agli ordini.Crebbe così una ragazzino forte,temuto da molti già all'età di tredici anni quando contro ogni previsione fu accettato a far parte dei corpi speciali del suo villaggio.Quello secondo lui segnò l'inizio della fine.Alla fine fu costretto a partire per compiere missioni sempre più pericolose,uccisioni spionaggi oramai erano diventati il suo pane quotidiano e l'assenza da casa non fece che farlo diventare cattivo sempre più meschino.Non vedeva altro che inganni,corpi trucidati,persone malvagie che facevano i loro comodi e lui iniziò ad adeguarsi a questo fino al maledetto giorno in cui incontrò colui che gli avrebbe cambiato l'esistenza facendola rovinare,capitolare stravolgendo il suo mondo dalle fondamenta.Doveva essere una missione come le altre,andare spiare e nel caso si fosse reso necessario uccidere.Ma quella volta non andò così.Era una giornata scura,le nubi non lasciavano intravedere neanche un raggio di sole,il cielo era coperto di nubi nere e minacciose e questo già di per se era un brutto presagio ma Itachi si convinse che era solo superstizione e che la riuscita della missione non dipendeva dal sole o dalle nuvole o in qualunque altro modo potesse presentarsi il meteo in quella giornata di marzo.Era più freddo del solito e Itachi indossava un mantello grigio datogli in dotazione dagli Anbu,ovvero i corpi speciali dei quali faceva parte il ninja.

§Perlomeno non piove§

Infatti per quanto potesse sembrare minaccioso il cielo ancora non scaturiva da esso nemmeno una goccia d'acqua il che era abbastanza strano.Comunque la sua missione doveva essere semplice,aveva ricevuto i dettagli quella mattina stessa.Doveva infiltrarsi nel covo di alcuni criminali,senza farsi beccare,visto che i criminali in questione era noti mukenin di livello S e questo poteva significare di correre dei gravi rischi contro i quali Itachi accettò di andare volentieri visto il radicale cambiamento avvenuto in lui,il quale lo aveva portato gradualmente a cercare missioni sempre più impegnative per il solo gusto di provare sulla propria pelle il pericolo e la paura di confrontarsi con qualcuno più forte di lui.Sfortunatamente ancora non aveva incontrato quel qualcuno che poteva metterlo in difficoltà e quel giorno sperava che l'avrebbe incontrato anche se significava che sarebbe stato l'ultimo giorno vissuto sulla terra.Il lavoro richiedeva al ninja di entrare in un paese vicino,un paese nemico chiamato Villaggio della pioggia.Si vociferava che li abitasse un mukenin che era stato in grado di uccidere un famoso ninja che a quanto pareva era ai livelli dei Sanin,i tre ninja più famosi del villaggio dal quale lui proveniva ma che lui stesso non aveva mai avuto il piacere di incontrare.Camminava lentamente nella strada sormontata ad entrambi i lati di un infinità di alberi tipici della sua regione.Quella era la strada che lo portava al confine con il paese della pioggia ma prima avrebbe incontrato il paese della roccia,e anche li come nel villaggio in cui era diretto,non erano ben visti i ninja della foglia.Il viaggio si prospettava divertente,avrebbe potuto facilmente trovare del divertimento lungo la strada.Procedeva con calma lungo la strada di terra battuta,aveva avuto ordini precisi sul da farsi ma i tempi che la missione richiedevano era abbastanza elastici vista la grave pericolosità non aveva avuto disposizioni precise su quanto tempo aveva per portare a termine la missione.Perciò se la stava prendendo comoda,non aveva con se provviste e questo sicuramente ad un certo punto avrebbe fatto si chi si sarebbe dovuto sveltire un pò per arrivare da qualche parte dove poter mangiare e se ne sentiva bisogno anche riposare.Il tempo trascorreva lentamente,erano passate poche ore da quando aveva lasciato il suo villaggio,e ormai aveva percorso molta strada e infatti dopo poco più di una decina di minuti si ritrovò al confine.Era facile capire quale era in confine,infatti li dove inizia il paese della roccia terminavano le ampie foreste e iniziavano a sorgere alte e maestose le prime montagne. Dopotutto era chiama il paese della roccia proprio per questo,sul territorio del paese non c'era altro che quello,montagne e lande desolate con rare e occasionali oasi venitesi a formare attorno ad alcuni laghetti che Itachi presumeva di origini vulcaniche.Varcò la frontiera cercando di non farsi notare,passava velocemente di roccia in roccia nascondendosi per evitare di essere avvistato appena arrivato sarebbe stato da stupidi creare casini appena entrati nel paese e soprattutto così sarebbe stata svelata la sua presenza e non poteva permettersi un simile lusso in questa missione.Perciò decise di adottare più cautela del solito.Cercava sempre ottimi punti strategici dove poter osservare il panorama senza però rischiare di essere avvistato dal primo che passava.Questo rallentò la sua marcia,ma a Itachi non era mai mancata la pazienza e questa forse era una delle sue più grandi doti.Ancora non si era addentrato abbastanza per potersi rilassare e la notte era già calata su tutto il paese e con la notte arrivò inesorabile la prima pioggia.Itachi era ancora abbastanza lontano dal primo paesello dove poter trascorrere la notte.Continuò a marciare finchè la pioggia non lo rese impossibile e poi a malincuore decise che era giunto il momento di trovarsi un riparo per la notte.Nel momento in cui decise di fermarsi si trovava su di un sentiero che lo portava in cima ad una montagna.In tutto il pomeriggio non aveva incontrato nessuno e non si aspettava succedesse il contrario proprio di notte con quella pioggia.Ma le cose più spiacevoli accadono proprio quando meno uno se l'aspetta.Itachi sentì un mormorio soffuso dapprima,nel mentre lui si era già nascosto dietro una roccia,e poi le voci divennero sempre più chiare e distinguibili.Erano due uomini,avevano con se una lanterna e nonostante la buia notte Itachi riuscì a distinguere alcune loro particolarità.Il primo dei due uomini era basso e tarchiato,portava sul viso i segni di molti combattimenti,cicatrici ovunque ed era brutto,molto brutto.Il secondo invece non era da meno,con le uniche differenze che era altissimo,più di Itachi senza dubbio e anche lui come il primo era orribilmente sfigurato e pergiunta quando sorrise Itachi notò che gli mancavano dei denti.Ma il particolare più significativo e che li distingueva dalla massa erano i due copricapi dati in dotazione dal villaggio della foglia con il marchio dei traditori inciso su di essi,un profondo solco sopra l'emblema del villaggio.

§Bene finalmente un pò di divertimento,quei due sono dei traditori.Ho la vaga idea che nessuno si accorgerà della loro assenza§

Fu quello il solo pensiero di Itachi in quei pochi istanti,le due figure oltreppassarono il nascondiglio improvvisato del giovane ninja senza però accorgersi della sua presenza.Questo gli diede un bel vantaggio e potè inoltre ascoltare quel che dicevano,magari inavvertitamente quei due mukenin sarebbero stati oltre ad un semplice svago anche un utile fonte di informazioni.Calmò ancora di più il suo respiro tanto da essere appena udibile anche dalle sue stesse orecchie e si concentrò sulle voci che provenivano dalle due figure che ora si dirigevano verso i piedi della montagna.I due erano di spalle perciò non riuscì bene a distinguere quali dei due parlasse e non riuscì ad attribuire ciascuna delle voci alla giusta persona.Non badò molto a questo considerando che i due ninja non sarebberò stati in vita per molto altro ancora.I due parlavano ignari della presenza del ninja anbu.

"Sei:Abbiamo fatto un vero e proprio rapimento ad opera d'arte.Pensaci abbiamo rapito quella ragazzina del villaggio della pioggia,ormai lo sanno anche i sassi che in quel paese girano molti soldi e questo forse sarà il nostro biglietto per una vita piena di agi e priva di qualsiasi problema.Ah che bello non vedo l'ora che questa storia sia finita,potremo trasferirci nel villaggio del suono,si mormora che li tutti i ninja siano benvenuti e che addirittura i traditori trovano asilo ancor più facilmente."

"Ryu:Già amico mio questa volta ammetto che tu hai ragione,è stata proprio una bella fortuna trovarla in quel viale.Povera ragazza,era così disperata che ha accettato di seguirci senza fare nessuna obbiezione.Ricordo ancora bene quanto oro aveva addosso,collane,bracciali anelli.Abbiamo ricavato un bel gruzzolo vero Sei?Non avrei mai pensato che dopo anni di guerre,combattimenti e quant'altro avremmo avuto una simile fortuna.Ma ciò non toglie che dobbiamo sbrigarci,il villaggio del suono dista molto ed è proprio li che ci attendono con il riscatto per la ragazza."


Il resto del discorso andò perso,coperto dal rumore della pioggia che si faceva sempre più pesante e dal fatto che oramai i due si erano allontanati di qualche decina di metri.Era giunto il momento per Itachi di muoversi,ma le parole proferite dai due lo avevano fatto riflettere forse chi era stato fortunato era stato proprio lui,quella ragazza infatti poteva rappresentare per lui un facile accesso al villaggio nemico.Si sarebbe potuto presentare come il salvatore della ragazza e non gli restava altro da fare se non scoprire dove i due la tenevano prigioniera e questo richiedeva un piccolo sforzo,doveva seguirli.Si mosse lentamente nell'ombra facendo attenzione ad ogni singolo passo,qualsiasi distrazione poteva essergli fatale per la buona riuscita del suo piano e lui non aveva intenzione di sprecare questo ghiotta occasione e perdere così il suo biglietto d'ingresso per il villaggio della pioggia.Camminò a retroso rispetto al senso di marcia che aveva tenuto fino a quel momento,infatti mentre lui aveva percorso la strada per salire la montagna i due andavano verso il basso,scendendo sempre di più lungo il sentiero della montagna.Itachi temeva di dover scendere giù fino ai piedi della montagna.Ma proprio quando si stava rassegnando all'idea di dover tornare alla base della montagna i due arrestarono il loro cammino.Si guardarono attorno come se volessero verificare di non essere guardati.Si erano fermati e osservavano il fianco della montagna tastando la roccia come se fossero in cerca di qualcosa.Uno dei due uomini disse qualcosa ma Itachi non riuscì a capire,sebbene fosse a pochi metri di distanza il rumore della pioggia.Poi vide solo le mani dei due muoversi all'unisono componendo i sigilli ninja che tutti nei vari villaggi conoscevano.Non riuscì a distinguerli,intravide solo il sigillo del drago,della scimmia e quello del topo.Il resto rimase un mistero per il ninja.Davanti ai due uomini si spalancò un apertura nel lato della montagna.Era una grotta da quel che poteva vedere,ma essendo ancora lontano non potè scorgere nulla del suo interno,ma si disse che presto avrebbe avuto l'occasione di vedere con chiarezza l'interno della caverna.La porta con sua enorme fortuna non si richiuse,da quel che capì il ninjutsu poteva essere attivato solo dall'esterno perciò non potevano richiudere l'entrata e questo andava senza dubbio a favore dell'anbu che ora li braccava.I due entrarono e Itachi non ebbe altro da fare che elaborare un'offensiva efficace.Come gli avevano insegnato all'accademia il luogo in cui si combatte era importante studiarlo per bene perchè poteva offrire vantaggio a entrambe le parti.In questo caso Itachi cercava un qualsiasi punto che poteva offrirgli il vantaggio della posizione.A quanto pareva non c'era molto,solo un paio di roccie grandi appena abbastanza da coprire una persona inginocchiata,oltre a questo c'era una piccola sporgenza sovrastante all'entrata della caverna,era profonda poco più di mezzo metro e poteva offrirgli tutti i vantaggi del caso.Salì sopra la sporgenza,saltò si aggrappò e si tirò su usando la pura forza bruta.Si mise irto sulle gambe appoggiando la schiena contro la parete rocciosa.Era un ottimo punto per attaccare dall'alto il suo nemico,ora doveva solo attirarne uno fuori.Doveva creare abbastanza baccano da metterli in allerta ma per il momento non aveva idee.La soluzione gli venne in mente quasi spontanea,pensò di far cadere una roccia,ma su di una montagna non era poi così raro che una roccia si staccasse,poi pensò di usare una bomba carta ma accantonò subito quell'idea perchè sarebbe stato uno spreco,allora penso di fare la cosa più semplice urlare a squarcia gola.

"Itachi:Aiutatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii"

Il suo urlò interruppe il silenzio della notte,sentì sin da subito alcuni movimenti nella grotta sottostante e poi il rumore di passi che si faceva sempre più distinto mano mano che uno dei due uomini si avvicinava all'entrata.Itachi scorse dapprima la testa,poi l'uomo uscì divenendo perfettamente visibile una preda ideale.E così fu deciso,colui che uscì dalla caverna fu il più alto dei due,ma ciò non preoccupò affatto Itachi,anche se avrebbe preferito misurarsi con lui in un vero combattimento non un assassinio a sangue freddo.Itachi fece un ultimo respirò poi piombò sulla sua preda così come il falco piombava sulle proprie prede.Impugnava un kunai in una mano,cadde poco dietro in ninja e il suo attacco fu simultaneo.Atterrò di proposito con un piede sulla parte posteriore del gionocchio destro del suo avversario per costringerlo ad inginocchiarsi e nel mentre gli tappò la bocca con una mano e con il Kunai lo privo del suo ultimo grido che gli si strozzò in gola.Ora doveva essere svelto,molto svelto.Infatti pur non avendo fatto il minimo rumore il compare dell'uomo appena ucciso avrebbe potuto insospettirsi e da quel che successe Itachi capì che i suoi timori erano fondati.Infatti sentì un rumore di passi,passo dopo passo il ninja basso e tarchiato si avvicinava.Itachi si guardò attorno,non c'era neanche un piccolo spiraglio dove poter nascondere il corpo così prese la decisione che al momento gli sembrava più sensata.Decise di anticipare il suo avversario e coglierlo di sorpresa.Non sarebbe dovuto essere difficile considerando che la presenza di Itachi era ancora celata,doveva solo sfruttare l'occasione e coglierla al volo.Iniziò a correre velocemente addentrandosi nella caverna.La formazione di essa era irregolare infatti capì subito che era stata scavata da uomini a causa della rozza formazione delle pareti che chiaramente erano state scavate con picconi e pale.Dopo pochi metri si ritrovò a svolatare a destra,il cunicolo si faceva sempre più stretto e basso e questo non andava di certo a favore di Itachi visto che gli limitava i movimenti e questo iniziò a farlo desistere.Dinuovo si trovo difronte ad una curvatura nella roccia con il cunicolo si faceva ancor più stretto.C'era qualcosa che non andava.La caverna sembrava uguale non importava quanto corresse sembrava che lui girasse in tondo e questo non era possibile.Sorrise quando capì cosa stava accadendo,si era talmente concentrato sull'avversario che non aveva considerato che l'avversario avesse già avvertito la sua presenza.Infatti ora si trovava in un una trappola illusoria che lui conosceva con il termine tecnico Genjutsu.I Genjutsu era un arte davvero difficile da contrastare,infatti una volta cascati nell'illusione,nel mondo esterno il corpo giaceva immobile e si rischiava anche la morte non avendo alcuna possibilità di difesa.Era interessante come il fato sceglieva di prendersi la vita di alcune persone.Infatti Itachi era immune a queste tecniche,non per meriti di qualche speciale allenamento ma semplicemente che sin dal momento che lui era venuto al mondo in lui era predisposta geneticamente un abilità che lo rendeva un temibile avversario per chiunque utilizzasse le illusioni.Quell'abilità prese il nome di Sharingan nei tempi antichi agli albori del Clan Uchiha.Senza doverci pensare più di una volta i suoi occhi subirono la trasformazione.Come gli era accaduto oramai immemorabili volte lo sharingan si manifestò,i suoi occhi si colorarono di un profondo rosso e tra quel rosso apparirono tre piccoli segni che venivano denominati tomoe.All'istante l'illusione si sciolse e Itachi fece così il suo trionfale ritorno alla realtà.Era steso per terra ai piedi del ninja il quale lentamente si chinò su di lui tenendo un piccolo kunai stretto in maniera salda tra le mani.Era in una situazione pericolosa ma il ninja non poteva sapere del potere che risiedeva all'interno degli Occhi del giovane Itachi.Decise di aspettare il momento giusto per fare la sua mossa,e arrivò ben presto quando il ninja di nome Sei avvicinò il suo braccio quel tanto che bastava per far si che Itachi potesse afferrarlo per il polso ed è proprio così che fece.Successe tutto in un batti baleno,afferrò con una mano il polso del ninja che si trovava difronte mentre con l'altra mano la appoggio nella parte interna del gomito e facendo pressione riuscì a piegare il braccio al suo avversario portando il Kunai a trapassare la gabbia toracica del suo avversario.Il sangue scaturì dalla ferita,ricoprendo la faccia di Itachi interamente.La sensazione del sangue caldo che gli colava lungo le guancie lo esortò a fare sempre più pressione fino ad arrivare a trapassare il cuore del suo aggressore.Il ninja cadde a terra morto mentre Itachi si rialzava guardandosi attorno per cercare di orientarsi.In realtà la caverna nella quale si trovava era molto piccola,vi erano poche cose alcune cianfrusaglie dei ninja e in un angolo legata e inbavagliata giaceva dormiente una bellissima ragazza bionda che nonostante la sporcizia e il sudiciume che la ricopriva appariva comunque molto bella agli Occhi del ninja.Si apprestò a liberarla,già si immaginava la scena,lei che lo ringraziava inchinata davanti a lui ma non fu proprio così che andarono le cose.Non appena lei fu libera si scagliò contro Itachi colpendo con calci e pungi alternati a qualche morso non appena Itachi era a portata della sua piccola e delicata bocca.Era proprio una seccatura,o almeno fu questo,nonostante i ripetuti tentativi di calmarla la ragazza non sembrava voler sentire ragioni così quando arrivò all'esasperazione la colpì con forza sulla nuca prendendola tra le sue braccia quando cadde svenuta ai suoi piedi.Ora aveva finalmente il suo personale bilgietto d'ingresso per il villaggio della pioggia e decise che non c'era motivo di attendere oltre per proseguire il suo cammino.Si caricò in spalla il peso morto della ragazza svenuta e uscì dalla grotta lasciandola così com'era infatti tra le varie cose dei due ninja appena uccisi non c'era nulla che gli poteva ritornare utile,solo un paio di kunai arruginiti e qualche bomba carta che probabilmente aveva perso ogni potere.E così fu dinuovo costretto ad incamminarsi lungo il ripido sentiero della montagna,con suo sommo piacere la pioggia aveva smesso di cadere e il chiaro bagliore della luna ora faceva capolino tra le nuvole che a loro volta iniziavano a diradarsi lasciando sempre più spazio alla luce che scaturiva dalle stelle.Ci mise qualche ora prima di arrivare il cima alla montagna,la salita fu faticosa specialmente considerando che sulle spalle ancora giaceva addormentata la ragazza.Lei si destò quando i primi raggi di sole illuminarono la montagna.Sembrava calma rispetto alla sera prima ma era comunque di pessimo umore e ne ebbe la conferma quando la ragazza per la prima volta pronunciò parole.

"Sakura:Mettimi giù ragazzo,fino a prova contraria ho ancora le gambe e a meno che la mia mente non mi giochi brutti scherzi sono ancora capace di usarle.Esigo che tu mi faccia scendere"

Itachi sorrise tra se e se e la accontentò.La prese e la buttò a terra facendo attenzione a non farle troppo male.Ma se già la scorsa sera lei gli era da subito stata antipatica ora ne aveva avuto un ulteriore conferma.La ragazza prese a sbraitare urlando contro il ninja e tentando nuovamente di colpirlo,ovviamente senza successo.Rinunciò al suo intento dopo pochi e maldestri colpi,iniziando a battere i piedi per terra e lamentandosi che questo genere di trattamento non doveva essere riservato a lei.Itachi rimase impassibile osservandola quasi divertito dall'infatile reazione della ragazza da lui salvata.Lei alla fine dei suoi odiosi lamenti tornò a rivolgersi al ragazzo.

"Sakura:Tu dimmi come ti chiamo,suppongo mi sia concesso sapere il nome di chi mi ha salvato da quei due brutti ceffi"

"Itachi:E va bene te lo concedo,il mio nome è Caosu Shi.Sono un vagabondo di queste terre.Ma dimmi,tu chi sei e cosa ci facevi con quei due strani tipi?"


La ragazza esitò,era indecisa se rivelare al suo salvatore la verità oppure se doveva mentire e nascondergli la sua identità.In ogni caso lei vedeva in lui la concreta pissibilità di tornare a casa,se si fosse mostrata abbastanza gentile e socievole forse avrebbe convinto lo strano tipo che si era presentato come Caosu Shi ad accompagnarla da suo padre nel paese della pioggia.Itachi dal canto suo mentì,e mentì spudoratamente.Era una delle cose che nell'ultimo periodo era costretto a fare con preoccupante regolarità.Ma come il buon senso suggeriva rivelare al primo che passa la sua vera identità poteva rivelarsi fatale in qualsiasi momento.La ragazza sembrava aver creduto alle parole di Itachi e dopo due interi giorni di vagabondaggio,Itachi poteva benissimo fare la sua figura da vagabondo.La ragazza alla fine si decise a parlare,e disse la verità anche se ovviamente Itachi non potè esserne certo.

"Sakura:Il mio nome è Sakura Katari,Figlia del sommo signore Eishi Katari un nobile della terra della pioggia.Quei due ninja mi avevano rapito,credo siano passati tre o quattro giorni da quando accadde ma non posso esserne certa,per la maggior parte del tempo sono rimasta bendata è stato orribile...Comunque ti prego Caosu Shi portami a casa"

Il ninja non aspettava altro,ma per non destare sospetti fece finta di fermarsi a riflettere.Si allontanò dalla ragazza e si sedette su di una roccia.La ragazza non aprì più bocca sapendo che doveva giocarsi bene le sue carte per non rischiare di essere catturata dinuovo e la protezione di quel ragazzo così forte era una parte integrante nel suo piano dedito proprio ad evitare un altra cattura.Rimaserò in silenzio per alcuni minuti,entrambi recitavano una parte in quella piccola farsa e entrambi erano ignari delle intenzioni dell'altro.Itachi sospirò,e voltò lo sguardo incronciando così quello della ragazza.Fino a quel momenti non li aveva notati,ma la ragazza aveva due splendidi occhi verdi.Il giovane distolse lo sguardo c'era qualcosa in quegli occhi che lo attirava e non poteva permettersi distrazioni.In fine proprio quando la ragazza stava per andarsene da sola le rivolse la parola.

"Itachi:E va bene,ti accompagnerò da tuo padre.Sia ben chiaro non lo faccio per te.Voglio solo andare da un mio amico nel villaggio ergo faremo la stessa strada perciò si viaggerò con te.Ma ti avverto cerca di non attirare guai,ieri notte sei stata fortunata ma potrebbe non accadere una seconda volta."

La ragazza rimase in silenzio,lei era sempre stata viziata dal padre e sentire una persona rivolgersi con così poco rispetto verso di lei la faceva venire una rabbia dentro che lei stessa stentava a descrivere.Ma lei non era solo bella,presuntuosa e scontrosa era anche intelligente o per lo meno lo era abbastanza da capire che la persona che si trovava davanti era forse la sua unica salvezza.Così annui semplicemente senza aprir bocca.Itachi si avviò invitando ,con un cenno della mano, la ragazza a seguirlo.Così si avviarono verso la loro meta prefissata.Il viaggio fu quasi piacevole,i primi giorni nessuno dei due parlò molto,alloggiarono nelle locande più disparate cercando di dare poco nell'occhio.Il terzo giorno Sakura riuscì persino a convincere Itachi a fermarsi in un bagno termale.Era una piccola località che sorgeva sulla sommità di un vulcano inattivo,l'avaro proprietario aveva colto l'occasione al volo non appena scoprì le sorgenti di acqua calda che sbucavano nel terreno a intervalli irregolari.Itachi non era convinto di volersi fermare,ma l'insistenza della ragazza alla fine ebbe la meglio e si lasciò convincere sebbene non la riteneva una buona idea.Entrarono nella struttura tipicamente giapponese,le porte scorrevoli,l'intero edificio era di legno ma era tutto sommato un bel posto.Il proprietario era un uomo alto e bello,tant'è che Sakura trascorse molto della giornata fuori dall'acqua e a parlare con l'uomo che rivelò ai due di chiamarsi Kazuya.Itachi dal canto suo trascorse molto tempo tra le calde acque delle terme.Era raro che potesse godersi un pò di relax e visto che non aveva scelta era più che mai deciso a staccare la spina e a godersi appieno il soggiorno.Il bagno fu di suo gradimento,si trastullò nell'acqua in silenzio con l'acqua che gli arrivava fino al naso,tirava fuori la testa a intervalli regolari per respirare e poi si immergeva dinuovo.Quando calò la sera Itachi si sentiva come nuovo mangiarono nella loro stanza.Il proprietario servì loro una gran varietà di sushi che Itachi trovò ottimo,anche Sakura sembrava rinata ed era molto più tranquilla e spensierata e Itachi quella sera commise un grande errore.Era tardi,la luna era alta nel cielo e i due si trovavano nel giardino antestante alla casa nella quale dormivano e passeggiavano beati.Chiaccheravano del più e del meno anzi era solo Sakura a parlare,sembrava voler recuperare tutto il tempo stato senza parlare nei giorni precedenti.Itachi la ascoltava ad intermittenza non riuscendo a scollarsi di dosso la sensazione di essere spiati e poi la ragazza si fermò mise le mani sui suoi fianchi e stando davanti ad Itachi lo guardò in cagnesco.


"Sakura:Ma mi stai ascoltando si o no?!Uffa Caosu sei proprio noioso,sai...Quella sera in cui mi hai salvato ero terrorizzata e mi scuso se mi sono avventata su di te..."


Sorrise,ma negli occhi della ragazza si vedeva chiaramente che in realtà lei era triste.Il ninja non sapeva perchè ma non riuscì a interessarsi del tutto anzi a malapena la ascoltava.C'era qualcosa nell'aria che lo rendeva inquieto.La ragazza continuò il suo monologo ma Itachi la ascoltava sempre meno e poi senza preavviso lei gli prese una mano,si avvicinò e poggio le sue labbra su quelle del ragazzo.Itachi fu così riportato nella realtà,fuori dalle sue paranoie e preoccupazioni e proprio quando stava per ricambiare il bacio sentì come il rumore di foglie che si muoveva dietro la ragazza.D'istinto si azionò lo Sharigan.E in pochi istanti oltre ai suoi occhi anche l'erba sulla quale camminavano si tinse di rosso.Un uomo uscì dal cespuglio dietro la ragazza,indossava un mantello lungo e nero con il viso coperto da una maschera simile a quella degli anbu.Si avventò sulla coppia di giovani ma Itachi era pronto e reagì con largo anticipo.Si parò tra la ragazza e l'aggressore,Itachi in ogni occasione era pronto a ogni evenienza.Estrasse un kunai e si avventò contro l'aggressore che brandiva una katana scadente ma ancora affilata,la lama era segnata in più punti e questo mise in allerta il giovane ninja.Infatti questo poteva significare che il loro aggressore era un nemico esperto e invece di attaccare Itachi lo attese.Dapprima i due si scambiarono qualche colpo seguito da parate precise,era una lotta impari visto che Itachi prevedeva con ampio margine di tempo le mosse dell'avversario,eppure quest'ultimo riusciva a tenergli testa.Itachi sentiva rinascere in lui quella voglia di sangue che nelle ultime settimane era stata saziata ma che negli ultimi giorni non era stata soddisfata.Il combattimento infuriò per pochi minuti perchè Itachi si stufò di quella piccola zuffa.Con un pò di gioco di gambe riuscì a trovare un apertura nella difesa del suo avversario e quel che successe dopo si augurò non succedesse mai più.Saltò portò in alto le ginocchia colpendolo con entrambe le ginocchia in pieno petto.Il suo avversario cadde sotto il suo peso e li si accanì su quest'ultimo.Lo pugnalò talmente tante volte che perse il conto nel mentre con la mano libera affondava le unghie nella carne del suo aggressore ormai morto.La ragazza lo guardò spaventato e scappò mentre Itachi continuava ad accanirsi sul cadavere.Quando riprese il controllo di se pensò bene di scoprire il volto di chi lo aveva attaccato,e con sua somma sorpresa scoprì che era stato il proprietario delle terme,quell'uomo così calmo all'apparenza in realtà era un sicario.

§Bene non dovremo pagare il conto,abbiamo già saldato il conto e alla fine chi ha pagato è proprio lui§

Itachi sorrise ironico ma improvvisamente si ricordò che non era solo,Sakura aveva assistito al massacro e lui lo aveva fatto senza pensare minimamente alla ragazza.Si girò e guardò in cerca della figura snella e bellissima della ragazza ma lei non c'era.Si alzò nascose il corpo tra i cespugli e iniziò la ricerca della ragazza.Guardò ovunque e poi la trovò in un angolo della loro stanza,piangeva disperatamente.Itachi si sedette vicino a lei,ma lei si spostò.Rimase tutta la notte sveglio vicino a lei,sakura pianse molto ma lui non si mosse,le rimase vicino.La mattina dopo partirono,le non parlò più e Itachi non la forzò a parlare.Arrivarono alla frontiera e non appena videro che Itachi era in compagnia della ragazza non fecero domande.Accompagnò la ragazza sin da suo padre e poi si separarono nonostante i ripetuti tentativi del Padre di Sakura per convincerlo a restare per la notte e accettare una piccola ricompensa.Itachi declinò con gentilezza le offerte consapevole che oramai Sakura non aveva più voglia di avere il ninja attorno a lei.Così Itachi lasciò la residenza con la consapevolezza che forse quella era l'ultima volta che i due si sarebbero visti.Mentre si allontanava si girò a guardare e da una finestra scorse il viso di Sakura che seguiva con lo sguardo il ragazzo che l'aveva conquistata e poi abbandonata.Il paese della pioggia,Itachi non si era mai domandato il perchè di questo nome.Ma gli fu presto tutto spiegato,infatti la pioggia cadeva incessante eppure nonostante ciò tutti gli abitanti vivenano la loro vita come se il sole splendesse alto nel cielo.Ora iniziava la parte difficile della missione,trovare il suddetto nascondiglio dei tipi che doveva spiare.Da quel che aveva capito li al limitare del confine nessuno ne sapeva nulla oppure evitavano di dire ad Itachi ciò che sapevano.Tutti finivano irrimediabilmente uccisi e gettati in qualche fossato o in qualche fiume onde evitare che qualcuno che avesse la lingua troppo lunga riferisse alle persone sbagliate della presenza di un ninja che ricercava il covo dell'organizzazione che stava cercando.Passarono tre giorni,tre giorni di uccisioni e ricerche senza che queste producessero alcun risultato.La sera del quarto giorno dal suo ingresso nel territorio nemico finì per doversi riparare in una locanda disparata.Il locale cadeva a pezzi,c'erano sedie rotte,tavolini rovesciati,bottiglie di liquore ovunque.Sembrava tutto abbandonato da svariati giorni.Le tavole del pavimento schricchiolavano e fu questo probabilmente a rivelare la presenza di Itachi nel locale.Un uomo basso e tarchiato si alzò da dietro al bancone,tremava ma non per il freddo era terrorizzato e quando vide Itachi esalò un sospiro di sollievo che ovviamente per il pover uomo era una grande liberazione.Sorrise al ninja prima di parlargli.

"Locandiere:Benvenuto straniero cosa ti porta in questo desolato posto?Il nostro clima non ti è di gradimento forse?Lascia che ti offra da bere,sai quando ho sentito la porta aprirsi mi sono spaventato a morte.Uff quei maledetti fanno sempre i loro porci comodi e poi se ne vanno senza sborsare neanche un soldo e io pover'uomo non riesco più a mandare avanti questa piccola locanda a conduzione familiare"

Itachi guardò l'uomo con sguardo impassibile,questi ultimi giorni lo avevano profondamente segnato,aveva conosciuto qualcosa oltre alla morte e al dolore e il drastico ritorno a questa maledetta realtà lo avevano reso ancor più scatenato di prima.Itachi rialzò uno sgabello e si mise seduto davanti al bancone mentre il locandiere gli versava del sakè.Durante i suoi molti viaggi Itachi aveva imparato ad apprezzare quella bevanda alcolica.Bevve un sorso,senti la gola che ardeva sotto l'effetto del liquore ma ancora non proferì parola.Il silenzio era troppo eloquente e forse il Locandiere lo trovò imbarazzante abbastanza da convincerlo a riprovare a instaurare una conversazione.

"Locandiere:Allora straniero,non mi hai risposto...Cosa ti porta qui nel paese della pioggia?Si vede dalla tua carnaggione più scura che hai visto la luce del sole...è davvero bella come dicono?La luce del sole intendo?Io sono nato qui proprio in questa locanda e vivo qui sin da allora mia piacerebbe tanto...."

Il locandiere non finì la frase ma si paralizzò.Entrambi udirono il rumore di passi e di voci soffocate dalla pioggia alcuni urlavano altri ridevano e il locandiere improvvisamente divenne pallido come una bambola di porcellana e Itachi giurava che la paura lo aveva reso tale,sarebbe bastato toccarlo per frantumarlo in mille piccoli pezzi.Itachi non poteva sapere cosa stava per succedere ma l'aria preoccupata dell'uomo che si trovava difronte a lui lo lasciava indifferente.La portà volò per la stanza andando a sbattere contro il muro alle spalle di Itachi.Era stata completamente scardinata e di sicuro chiunque fosse stato non era un normale civile,nessuno poteva avere tante forze.Il proprietario della locanda scoppiò in lacrime mentre gli uomini entravano.Era sei,tutti vestiti con abiti che Itachi giudicò da ninja anche se non conosceva gli usi e i costumi del luogo in cui si trovava.Gli uomini ribaltarono uno dei tavolini che stava posato con le gambe di legno rivolte verso l'aria e con esso anche sei sedie tornarono alla posizione originale.Si accomodarono tutti e urlarono al barista di portare loro la solita bevanda,una particolare varietà di Sakè prodotta a quanto ne sapeva Itachi solo nel paese della pioggia.Inizialmente il gruppetto non diede peso alla presenza di Itachi e lui non fece nulla per farsi notare,lui era sempre stato dell'idea che si potevano ottenere più informazioni da tranquilli uomini ubriachi che da belligeranti uomini destinati a morire.Passarono poche ore quando Itachi finalmente captò qualcosa di interessante tra i noisi discorsi del suoi commensali.Unò di loro stava parlando di una grotta e dell'incredibile fastidio che provava nel sapere di doverci tornare di li a poche ore.


"Losco individuo:Ragazzi miei la pace e la tranquillità è finita!Oggi amici miei si torna del buffone mascherato.Odio quella sua maschera arancione e quella grotta oscura..."


Itachi sorrise tra se e se.Forse finalmente dopo giorni di ricerche aveva trovato tutto ciò di cui aveva bisogno.Rimase in ascolto per alcuni minuti cercando di carpire allusioni al loro ritorno alla grotta cercava in ogni modo di trovare indicazioni.Il locandiere guarda inorridito i suoi nuovi ospiti e guardava Itachi con aria curiosa.Infatti il ninja non mostrava alcuna emozione neanche l'ombra di una minima preoccupazione per la presenza di quei sei loschi tipi.I strani tipi continuarono a parlare senza però accennare altro riguardo la grotta oppure la sua ubicazione e Itachi stava perdendo la pazienza.Era quasi l'alba ormai e gli uomini erano totalmente ubriachi,distruggevano come meglio potevano l'arredamento della locanda e il povero proprietario della locanda piangeva nel vedere il suo locale venire distrutto ancora una volta.Itachi si alzò di scattò rovesciando lo sgabello in modo da attirare l'attenzione dei tizi che sedevano al tavolo che si trovava dietro rispetto alla posizione di Itachi.Gli uomini guardarono Itachi con indifferenza ma uno di loro si decise a fare la parte del bullo e il ninja non attendeva altro.l'uomo non sembrava molto pericoloso,aveva un fisico non proprio da modello anzi era leggermente sovrappeso,aveva pochi capelli,anzi non ne aveva quasi per niente.Tutto sommato era abbastanza brutto e non semrbrava particolarmente forte,ma la cosa che faceva star tranquillo era l'ingente quantità di liquori ingeriti dai suoi avversari.L'uomo si parò davanti a Itachi e alzando la mano prese il ninja per la gola,stringendo quel tanto per bastava per affondare le sue unghie nella pelle di Itachi. L'uomo barcollava ma sembrava abbastanza lucido per non cessare di strangolare Itachi,il quale lo guardava sprezzante e con profondo odio.Ero stufo di quel omuncolo ubriaco e brutto ed era soprattutto annoiato dall'atteggiamento di superiorità che aveva quella banda di ubriaconi,che si credevano i padroni della locanda facendo come se niente fosse i loro porci comodi e ora era giunto il momento di prendere provvedimenti.L'aggressore di Itachi fu il primo a fare una brutta fine,il ninja gli bloccò il polso con una mano mentre con l'altra fece pressione sul gomito fino a spezzarglielo.Non voleva ucciderlo,sembrava il più debole del gruppo e poteva rivelarsi ancora una buona fonte di informazioni.L'uomo urlò in preda al dolore della frattura,e si inginocchiò tenendosi con l'altra mano il gomito cercando di rimettere al suo posto in qualche modo l'arto che ora pensolava in maniera preoccupante.Non appena vide l'uomo inginocchiato Itachi gli sferrò un calciò violento sotto al mento,denti volarono ovunque prima che l'uomo cadesse a terra svenuto.I compagni del ninja appena preso a calci si alzarono e urlando a causa della loro ebrezza si lanciarono all'attacco senza pensarci due volte.Erano incoraggiati dalla grande quantità di alcool che avevano bevuto e non pensarono alle conseguenza subite dal loro amico pochi istanti prima e perciò non curanti si fiondarono con impeto su Itachi.Due di loro tentarono di bloccare Itachi per le braccia ma lui fu più veloce fece un passo indietro togliendosi dalla traiettoria dei due che finirono per sbattere l'uno contro l'altro.I due caddero a terra si rialzarono a fatica e a come due bambini iniziarono a litigare tra di loro cercando di attribuire la colpa dell'incidente l'uno all'altro.Ne rimanevano tre perciò,solamente tre non erano poi molti ma in ogni caso Itachi non abbassò la guardia conoscendo fin troppo bene le potenzialità nascoste che vengono fuori dalla persone quando l'acool annebbia i loro pensieri.Itachi iniziò a muoversi lateralmente tracciando una circonferenza e lo stesso fecero i suoi avversari.Si studiavano tenendosi a distanza,sicuramente la visione dell'abilità di Itachi li aveva in qualche modo frenati infatti ora i tre rimasti si tenevano a distanza e scrutavano con sguardo vacuo per il troppo sakè ingerito.Sembrava che nessuno volesse prendere l'iniziativa,ma come è solito che accade quando meno se lo aspettava i briganti fecero la loro mossa.Due di loro utilizzarono quella che doveva essere senza dubbio una tecnica acquatica sebbene l'elemento che ne venne fuori non era proprio acqua.Era più denso di un qualsiasi tipo di acqua ed era appiccicoso quasi come la resina che si trovava sugli alberi.I ninja che utilizzarono la tecnica la chiamarono arte del caramello.Era un nome insulso ma la tecnica al contrario del nome non lo era.Itachi si ritrovò le gambe bloccate a terra,non poteva muoversi in alcun modo.I tre sorrisero trionfanti estraendo le loro personali armi,i due che avevano utilizzato la tecnica immobilizzante estrassero delle mazze da guerra enormi,due volte la loro mole e il terzo invece compose una serie di sigilli con le mani attivando anche lui una tecnica.La tecnica utilizzata dal terzo uomo che Itachi fronteggiava si chiama moltiplicazione fulminea ed infatti vicino all'uomo apparve due copie identiche a lui sotto ogni aspetto con l'unica differenza che erano interamente composte da elettricità e che quindi al minimo contatto elettrizzavano chiunque le sfiorasse per poi esplodere e ustionare gravemente il mal capitato.L'attacco fu ben organizzato.Le due copie si lanciarono all'attacco seguite dai due guerrieri che brandivano la mazzata,tentarono un unico colpo potente e preciso.Colpirono solo aria.Infatti dove pochi istanti prima stava irto il ninja c'erano solo corvi,svolazzavano ovunque apparentemente senza alcuna idea di cosa fare.Invece quelli non erano semplici corvi bensì il frutto di una tecnica utilizzata pochi istanti prima di essere colpito dagli attacchi nemici.La tecnica era denominata Dilsocazione Istantanea e permetteva ad Itachi di teletrasportarsi da un posto ad un altro finchè il suo bersaglio si trovava a meno di 2 metri entro quel punto.Lo stormo di quei corvi neri si ricompattò davanti ai due ninja che brandivano le enormi mazze da guerra e Itachi riprese le sue sembianze umane.Con velocità estrasse la Katana d'ordinanza degli anbu e colpì il primo dei due alla gola.Il sangue uscì copioso si riversò sul pavimento formando un lago di dimensioni considerevoli,doveva aver tagliato l'aorta o almeno fu quel che pensò il ninja.Il secondo dei suoi avversari oppose maggiore resistenza sebbene brandiva un arma pesante riusciva a muoversi con agilità e parò alcuni dei colpi del ninja della foglia prima che quest'ultimo abbassandosi portò un calcio all'altezza del ginocchio di suo avversario facendolo cadere a terra in preda al dolore per la frattura appena subita ad opera di Itachi.La sua morte fu lenta e indolore,la katana lo trapassò all'altezza del cuore e fu così che anche il secondo avversario smise di respirare.Alla vista dei suoi compagni morti il terzo scappò via correndo come un ossesso,era veloce molto veloce.Itachi partì all'inseguimento,tenendosi però a distanza.Il suo piano ormai era chiaro, seguire il ninja che ora scappava con la coda tra le gambe fino ad arrivare alla sua meta prefissata.Se le sue intuizioni erano giuste allora quell'uomo che inseguiva era un greagario,un sottoposto delle persone che lui doveva spiare.L'inseguimento non fu breve quanto ci si poteva aspettare anzi durò ben tre giorni.Per i primi due giorni il ninja inseguito girovagò convinto che Itachi fosse ancora sulle sue traccie.Il ninja della foglia però non era uno sprovveduto e non si fece mai scoprire,la convinzione dell'uomo veniva solo da supposizioni e mai da fatti veri e propri che rivelavano la presenza di Itachi.Il terzo giorno si verificò l'evento tanto atteso dal giovane Uchiha.Era sera,il sole ormai era sull'orlo di morire per poi risorgere il giorno successivo.La sua preda finalmente sembrò decidersi a tornare nella sua tana,il covo di mostri che Itachi ora non vedeva l'ora di spiare e se le cose fossero andate male allora avrebbe combattuto ed era proprio quello che sperava nel profondo del suo cuore. Arrivare ai piedi di una montagna gigantesca,Itachi tentò di vederne la vetta senza successo.Il suo obbiettivo era ormai vicino,sentiva l'aria che si faceva quasi elettrizzante carica di tensione e Itachi la percepiva sulla sua stessa pelle.Gli vennerò i brividi lungo la schiena.Seguì l'uomo per parecchi kilometri lungo il fianco della montagna salendo e scendendo a fasi alternate fino a quando arrivò,ne era certo,era li che doveva andare sentiva odore di morte e sentiva una grande concentrazione di energia provenire dalla grotta che ora si trovava davanti.Il paesaggio offriva molti ripari,c'erano alberi a volontà,cespugli sparsi qua e la e il terreno era coperto di un sottile manto erboso il che gli permetteva di non fare troppo rumore.Le vicinanze della grotta erano caratterizzate da una folta nebbia,Itachi dovette attivare lo Sharingan per precauzione non sapendo chi potesse agirarsi per quell'oscuro luogo.Itachi intercettò il ninja che aveva seguito fin li.Il pover'uomo non ebbe il tempo di capire cosa fosse successo.Il giovane Anbu gli arrivò alle spalle di soppiatto sfruttando la sua capacità di assassino per non farsi sentire,e simultaneamente gli coprì la bocca e lo sgozzo,lasciando che il sangue fluisse sul prato verde così da tingerlo di quella tonalità di rosso che colorava i suoi stessi occhi.Ora anche l'ultima persona che sapeva della sua esistenza era fuori gioco,e poteva finalmente inizare il suo incarico.Fu molto cauto nell'avvicinamento all'entrata e rimase a pochi metri da essa per svariate ore cercando di capire se ci fossero guardie o trappole ma non vide ne l'una ne l'altra.Si addentrò così nell'antro della grotta,era enorme e oscura un tipico nascondiglio per tipi loschi come immaginava fossero le persone che doveva spiare.L'entrata era molto ampia e l'interno non era da meno,lungo le pareti scendevano rivoli d'acquae di tanto in tanto nelle pareti si intravedevano piccole gemme,simili a diamanti grezzi ma di colore nero.Itachi camminò a lungo seguendo i cunicoli nelle grotte incontrando solo qualche ratto ma nessun uomo.Alla fine arrivò in una grande stanza.C'erano poche torce e la luce che emanavano bastava appena a illuminare la stanza intera.In fondo alla camera c'era una statua,rappresentava una strana divinità con nove occhi e nove braccia, a quei tempi Itachi non conosceva il significato di quella statua.Successivamente scoprì che la statua era necessaria per attivare una tecnica di rilascio che permetteva di estrarre da una persona il suo demone, il prezzo da pagare era alto infatti una volta estratto il demone chi subiva la tecnica rimaneva privo di vita.Sembrava che nella stanza non ci fosse nessuno,Itachi si guardò attorno ma non scorse neanche l'ombra di un essere vivente,neppure un ratto.Poi tutto d'un tratto udì una voce,era una voce profonda sicuramente maschile e aveva un suono armonioso e puro.Itachi doveva scappare ma la stanza spoglia non offriva alcuna via d'uscita e nessun riparo dove nascondersi.Rimase fermo in mezzo alla stanza quando l'uomo fece il suo ingressi accompagnato da altri due loschi tipi.L'uomo non sembrava sorpreso di vedere Itachi anzi lo saluto con un cenno della mano.I tre erano davvero dei strani tipi.Il primo quello che sembrava il capo portava sul volto una maschera a spirale di color arancione era alto più o meno come Itachi e indossava un lungo mantello nero con sopra disegnate delle nuvole rosse.I due che seguivano lo strano tipo erano altrettanto particolari e tutti e due indossavano lo stesso mantello del primo.Fisicamente però erano diversi dal loro capo,infatti uno dei due era molto alto almeno 20 centimetri più di Itachi,aveva una carnaggione strana di color bluastro e i denti simili a quelli di uno squalo.L'altro non si poteva definire propriamente un uomo,sembrava più una pianta carnivora con l'unico differenza che era diviso a metà per colore,una parte nera e una parte bianca.Itachi si mostrava tranquillo e fiducioso nelle proprie capacità anche se doveva ammettere che quei tipi lo rendevano inquieto.L'uomo in testa al gurppo di avvicinò ad Itachi,non sembrava avere intenzioni ostili nei confronti del ninja,tuttavia Itachi tenne a portata di mano l'elsa della spada.L'atteggiamento di Itachi costrinse l'uomo a parlare,rivolgendosi al ninja della foglia.

"Madara/Tobi"Mio caro Itachi stai tranquillo.Non sei in pericolo,so che sei stato inviato qui dall'Hokahe per spiare i nostri movimenti.Non hai nulla da temere da noi,anzi sono certo che troveremo un modo per andare d'accordo"


Madara mostrò il suo sharingan ad Itachi e il ninja capì subito che aveva difronte il leggendario Madara Uchiha.Il più grande ninja mai appartenuto al clan Uchiha ad eccezion fatta per Itachi, infatti molti già lo paragonavano a lui.Itachi si tranquillizzò,e attese di sentire cos'altro avesse da dire.

"Madara/Tobi:Bene e così alla fine sei giunto qui da noi,ti aspettavamo ieri ma per qualche strano motivo hai tardato,vabbè inutile rivangare in passato passiamo agli affari, ma prima di tutto alle presentazioni. Immagino tu abbia sentito parlare di me...Il mio nome un tempo fu Madara Uchiha, ora puoi chiamarmi Tobi"

Gli altri due uomini si fecero avanti e a turno si presentarono anche loro,iniziando dallo strano tipo che sembrava una pianta.

"Zetsu:Piacere di fare la tua conoscenza Uchiha Itachi, la tua fama ti precede.So che molti ti considerano un genio e spero sia la verità.Il mio nome è Zetsu e sono un umile sottoposto di Tobi"

In fine toccò al secondo uomo presentarsi,aveva un aspetto strano tanto quanto quello di Zetsu.Sulla schiena portava una strana spada, la lama era avvolte nelle bende e Itachi rimase a guardarla a lungo e l'uomo che la possedeva se ne accorse e si rivolse a Itachi per dargli spiegazioni.

"Kisame:Quella che vedi è la mia spada.Pelle di Squalo oppure se preferisci puoi chiamarla Samehada.Comunuqe io sono Kisame Hoshigaki,ex membro dei spadaccini della nebbia"

Itachi li guardò torvo,scrutandoli dall'alto verso il basso.Scrollò le spalle e si rivolse a Madara,il ninja parlò chiaro e con voce ferma per nn lasciar trapelare alcuna emozione.Era in una situazione pericolosa,di solito lo svantaggio numerico non gli procurava alcun problema.Ma ora lui era difronte a tre indivudui dalle potenzialità enormi,Itachi lo percepiva erano dei ninja incredibili paragonabili ai Sanin del villaggio della foglia.Itachi rimase fermo immobile,non poteva tentare la fuga non ci sarebbe riuscito,forse l'unica possibilità di vivere era quella di assecondare quegli uomini.Lo osservava,si allarmò quando Madara infilò una mano dentro al mantelo e tirò fuori un foglietto e lo porse ad Itachi spiegandogli la provenienza del foglietto.

"Madara/Tobi:Bhè Itachi questo è tuo,abbiamo intercettato il messaggero che doveva portarti il messaggio.Prima che ti arrabbi sappì che non l'abbiamo ucciso.Era solo necessario che tu ricevessi questo messaggio e ho pensato bene di fartelo arrivare in tempo"

Itachi prese il foglietto senza rivoglere la parola a Madara.Lo aprì e come prima cosa notò il sigillo dell'Hokage in fondo al foglio.Non c'era dubbio il messaggio era autentico,Itachi aveva visto quel sigillo svariate volte ed era impossibile da copiare visto che con l'inchiosto veniva impastato anche il chakra del capo del villaggio rendendo così l'inchiostro unico nel suo genere.Itachi rilesse il messaggio ben venti volte non credeva ai suoi occhi il messaggio recitava.

-Messaggio Urgente Per Uchiha Itachi,

Io Hiruzen Sarutobi ti richiamo dalla tua missione Itachi.Abbiamo un compito della massima importanza e ti riguarda molto da vicino.Il tuo clan trama un colpo di stato devi fare immediatamente ritorno al villaggio della foglia!-

Itachi lasciò cadere il foglio.Madara di certo si aspettava una reazione simile e si avvicinò al ragazzo guardandolo con aria divertita.L'antenato di Itachi tuttavia non parlò,si limitò a spostarsi da davanti l'unica uscita della stanza e i suoi subordinati fecero lo stesso.Itachi prese al volo l'occasione e scappò via,direzione villaggio della foglia.C'era qualcosa che bolliva in pentola e lui doveva assolutamente scoprire di cosa si trattava.C'era qualcosa in quel messaggio che l'aveva turbato,era risaputo che gli Uchiha hanno sempre tramato un colpo di stato,avveniva ogni anno da decenni ormai ma nessuno realmente lo aveva tentato.Itachi in tutti quegli anni non era mai stato messo a corrente di questi preparativi di rivoluzionare il villaggio ma non riusciva a capire perchè un ninja del livello di Itachi veniva estromesso da questi preparativi.Il rancore degli Uchiha aveva origini in tempi lontani da quelli dello Shinobi.L'origine di questo rancore risaliva al periodo prima della fondazione del Villaggio della Foglia, c'erano due clan rivali fra loro e per giunta i più potenti: il Clan Uchiha e il Clan Senju della foresta. I membri dei due clan erano mercenari a disposizione di chi pagava di più, e se un contendente usufruiva dei servizi dei Senju l'altro si serviva degli Uchiha. I rispettivi comandanti, Madara Uchiha ed Hashirama Senju vennero ovviamente a trovarsi in una situazione di rivalità. Dato che le dure battaglie avevano decimato le schiere dei due clan, i Senju proposero un trattato di pace con gli Uchiha, accettato di buon grado da tutti, tranne che da Madara, che lo vedeva come un insulto a suo fratello, che si era sacrificato per lui donandogli spontaneamente i suoi occhi: i due Uchiha infatti furono i primi del loro clan a risvegliare i poteri dello Sharingan Ipnotico in seguito ad un loro combattimento, ma oltre alle sue capacità scoprirono presto che l'uso prolungato di quegli occhi portava lentamente alla cecità. Ma gli Uchiha volevano la tregua e come loro leader non poté far altro che accettare. Successivamente, i due clan si allearono con il Paese del Fuoco, e fondarono il Villaggio della Foglia, ponendo così la base del sistema di un Villaggio per ogni Paese e quindi l'inizio di un periodo di pace. Ma la disputa per la nomina di Hokage gettò Konoha nel caos. La carica venne assegnata ad Hashirama, ed era ormai chiaro che gli Uchiha avrebbero perso la loro supremazia. Così Madara, per il bene del suo clan, si oppose al Primo Hokage. Nessun Uchiha lo seguì, pensando che fosse mosso solo dalla brama di potere. Tradito da tutti lasciò il Villaggio. Per la sua vendetta sfidò Konoha, ma, sconfitto nella Valle della Fine dal Primo Hokage e creduto morto, fu dimenticato da tutti. Per evitare che qualche altro Uchiha si ribellasse, il fratello minore di Hashirama, il Secondo Hokage, relegò gli Uchiha nel corpo di polizia di Konoha, escludendoli automaticamente da qualunque carica governativa all' interno del villaggio.Questa particolare situazione con il passare degli anni rese sempre più nervoso il Clan Uchiha,molti dei membri di questo clan si resero conto che con la scusa del corpo di polizia i Senju potevano tenerli d'occhio in maniera più discreta.Questo creò ulteriore mal contento e Itachi quella sera pensava che dopo tanti anni finalmente gli Uchiha avevano iniziato a mobilitarsi.Se l'hokage stesso si era preso la briga di cercare Itachi allora la questione era di massima importanza e doveva tornare indietro il più velocemente possibile senza fermarsi a riposare a meno che non si fosse reso necessario.Si trovava fuori dalla grotta e correva a gran velocità verso la strada che lo avrebbe riportato a casa.Ci mise tre giorni per arrivare al confine del villaggio della pioggia poco meno della metà del tempo che aveva impiegato per arrivare dal confine alla grotta.Era stanco correva senza sosta da tre giorni e mentre camminava cercando di recuperare le forze notò che si trovava nei pressi del palazzo nel quale abitava Sakura,la ragazza conosciuta qualche giorno prima.Tutto d'un tratto senti un groppo alla gola,il modo in cui i due si erano lasciati non era stato molto poetico e romantico anzi,tutto il contrario e Itachi ora quasi si sentiva in colpa.Si fermò ad osservare la splendida costruzione in stile giapponese,e fu assalito dai ricordi di quella maledetta notte in cui aveva perso la testa e aveva perso l'amore della ragazza.Si fermò per un istante,quella sensazione sembrava non volersi attenuare, il senso di colpa lo assaliva e alla fine si decise.Anche se lui era in missione aveva abbassato la guardia con quella ragazza e in fondo si era abituato alla sua presenza arrivando addirittura forse ad affezionarsi a lei.Questo non glielo aveva mai detto e forse questa era la sua ultima possibilità di dirle quelle cose.Stranamente non c'era nessuna guardia al cancello e potè entrare senza problemi salì la grande gradinata che portava al portone centrale.Arrivo davanti all'imponente porta in bronzo ma prima che potesse chiamare qualcuno o più semplicemente bussare la portà si spalancò e una ragazza bassa e di bell'aspetto gli si presentò davanti.Non era Sakura bensì una delle domestiche che si curavano di lei,era una bella ragazza,snella e dal viso dolce ma quel che Itachi venne poi a scoprire è che in realtà la domestica odiava sakura,anche se non riuscì mai a scoprire perchè.La ragazza invitò Itachi ad entrare,e lo fece accomodare nel grande salone che solitamente la famiglia di Sakura usava per i banchetti.Itachi si sedette in attesa che Sakura facesse la sua entrata in scena, ma attese invano.Dopo una decina di minuti la domestica entrò nella stanza con aria sconsolata e scusandosi con Itachi le disse che Sakura non c'era.Da quel che l'Uchiha capì la ragazza si era trasferita nella residenza vicino alla capitale visto che il padre aveva degli affari da discutere con il capo villaggio e considerando che l'ultima volta che la lasciò sola, Sakura fu rapita il genitore non volle lasciarla li sola e la costrinse ad accompagnarlo.Itachi non prese bene la notizia e stava per alzarsi e andarsene quando la ragazza gli suggerì cortesemente di lasciare li un messaggio per lei.Riflettè attentamente a quella proposta, era meglio non lasciare mai traccie del suo passaggio ma in quel caso decise che poteva permettersi uno strappo alla regola.La domestica gli portò carta e penna e Itachi andò a sedersi vicino al tavolino sul quale consumavano i pasti.Teneva la penna stretta fra i denti mentre pensava a cosa scrivere.Alla fine decise di scrivere solo quello che gli veniva in mente null'altro che la verità evitando però di fare riferimento al suo vero nome o al motivo per cui era stato costretto a recarsi li nel paese della pioggia.

Cara Sakura,
Ti scrivo questa lettera perchè ormai non mi è rimasto niente.Sono di ritorno dall'amico di cui ti avevo parlato.Sta bene per fortuna.Ma la verità è che non volevo parlarti di questo, anzi questa è l'ultima cosa di cui vorrei parlarti.La verità è che da quella notte niente è più stato lo stesso,mi dispiace che tu abbia assistito a quello spettacolo giuro che non ero in me.Sai quel bacio mi aveva sorpreso piacevolmente, e l'interruzione non ha giovato a quelle sensazioni che provavo e mi sn lasciato prendere la mano.Non mi scuso di quello che ho fatto, lui cercava di ucciderti e ti salverei altre mille volte se potessi ma forse cambierei il modo in cui mi sono comportato.Oltre a questo volevo dirti che nonostante mi mostrassi distaccato e disinteressato io apprezzavo molto la tua compagnia, anche quando da brava bimba viziata iniziavi a battere i piedi per terra, e rimanga tra noi trovavo delizioso e buffo quel tuo modo di fare.Ho trascorso con te il tempo migliore del viaggio e vorrei tanto che ti rapissero dinuovo così che io possa tornare dinuovo a salvarti ma questa volta farei le cose per bene, evitando inutili screzi con sconosciuti.Non so se ti può interessare ma mi sono affezionato a te.Quando sono passato davanti casa tua mi sono dovuto fermare e la notizia che non eri qui mi ha lasciato con una sensazione di tristezza mai provata prima.Spero di incontrati dinuovo un giorno, quando il tempo sarà propizio.Mi mancherai dolce Sakura, Addio


Itachi firmò la lettera usando il nome inventato che aveva detto alla ragazza.La piegò a metà e la consegnò alla domestica.Uscì dal portone mentre una singola lacrima gli rigava la guancia,non la asciugo ma aspettò che scendesse giù fino al bordo del suo labbro così che con la lingua potè assaggiare quel sapore salato in modo che si sarebbe ripromesso di non dover mai più piangere per nessuno.Itachi si incamminò dinuovo verso il villaggio.Dieci minuti dopo che lui fu andato via Sakura fece ritorno alla sua dimora,infatti la domestica aveva mentito ad Itachi,Sakura non si era reca alla capitale del paese ma semplicemente era andata a fare la spesa per la cena ad un mercato non troppo distante da li.Quando sakura entrò in casa trovò la domestica che accendeva il fuoco, e tra il fuoco c'era anche la lettera di Itachi.La sua amata Sakura non avrebbe mai letto quella lettera e non avrebbe mai saputo cosa provava lo Shinobi per molti anni a venire.Itachi dal canto suo si trovava ora a superare il confine e si addentrò per la seconda volta nel paese della roccia.Anche la traversata del villaggio della roccia non fu lunga come la precedente al contrario il tempo volò via ancor più in fretta di quando era in compagnia della ragazza che aveva forse addiruttura amato.Arrivò nel paese del fuoco dopo soli 3 giorni di marcia e si presentò davanti all'hokage la notte del terzo giorno.Arrivò di soppiatto nell'edificio senza farsi notare da nessuno e scivolò come un ombra silenziosa nella stanza del Kage il quale lo aspettava seduto su una sedia posta vicino ad una finestra e la luce della luna illuminava il volto del supremo capo del villaggio della foglia.Itachi si ingocchiò a disse.

"Itachi:Hokage sama,sono di ritorno dalla mia missione nn ho avuto la possibilità di compierla sono tornato il prima possibile.Mi dica cosa devo sapere"

L'Hokage non gli rispose,si limitava a guardare fuori dalla finestra.Itachi guardava verso il basso non alzava la testa in segno di rispetto ma dopo alcuni minuti alzo la testa per effettivamente controllare se l'Hokage fosse ancora nella stanza con lui.Non si aspettava di vedere quell'immagine una volta alzato il volto.L'uomo più potente del villaggio,il ninja che da solo comandava il paese del fuoco giaceva seduto con le lacrime che gli rigavano il volto.Itachi si alzò per avvicinarsi all'Hokage quando egli parlò rivolgendosi con voce spezzata al ragazzo.

"Hokage:Itachi,mio adorato ragazzo.Devi sterminare il tuo stesso clan.Ti chiedo di farlo per il paese della foglia,non possiamo rischiare una guerra per colpa dei tuoi parenti e amici.Mi dispiace ma è un ordine.Ma prima seguimi."

Itachi non fece obiezioni,seguì l'hokage in un altra stanza adiacente a quella in cui si trovavano e li gli fu mostrato qualcosa.Itachi non ne fece parola con nessuno.Quando uscì dalla stanza aveva delle ferite su un braccio, e un espressione sofferente.Sparì nella notte nello stesso modo in cui era arrivato,come un ombra.Quella notte aveva imparato più di quanto credesse.

Edited by †Lu¢ifer† - 11/3/2011, 21:55
 
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†Lu¢ifer†
view post Posted on 11/3/2011, 21:33




Hana:

image

La seconda parte, chiamata Hana (花, Fiore?), è la continuazione della tecnica precedente. Una struttura ossea estremamente compatta si sviluppa a partire dalla mano di Itachi, avvolgendosi come il bocciolo di un fiore (da qui il nome) e assumendo, al termine del processo, la forma di una lancia perforante.Questa tecnica può essere attivata a partire dal turno seguente dell'attivazione della prima parte e dura 3 turni.Questa lancia che si forma è in grado di preforare difese di livello inferiore al livello critico ed è in grado di perforare la magia Protect.

Vorrei apprendere questa tecnica e ricevere 5 cadaveri ninja.
 
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Dark Squall
view post Posted on 11/3/2011, 21:56




ottima prestazione,complimentoni!Allora,per la tecnica dò il mio OK,per i corpi anche,e vediamo...uhm...diciamo 15 exp,250 ap e 1000 guil di premio
 
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2 replies since 9/3/2011, 22:55   40 views
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