La fine del Ciliegio!

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†Lu¢ifer†
view post Posted on 13/3/2011, 18:34




1° Post

Il sole all'improvviso fu coperto dalla luna.Li dove pochi secondi prima c'era la luce ora non c'era altro che l'oscurità.Itachi quella mattina aveva finalmente del tempo libero, nessun allenamento e nemmeno una singola mansione da Vice Supremo gli impedivano di godersi quella mattinata. Come suo solito quella notte aveva avuto gli incubi,immagini offuscate della atrocità che durante la sua vita aveva commesso gli venivano mostrate rendendo così un impresa riuscire a chiudere occhio e abbandonarsi tra le accogliente braccia di Morfeo il dio dei sogni.Poco prima che lui si alzasse dal letto aveva sentito un urlo terrificante provenire da un posto molto lontano e la lungo la sua schiena salì un brivido, seguendo la spina dorsale gli arrivò fino alla base del collo provocandogli una strana sensazione di disagio che non riuscì a scrollarsi di dosso.Dopo le consuete azioni mattutine come fare colazione e vestirsi era uscito a fare una passeggiata per la fortezza Lux, la sua casa.Sembrava una giornata come le altre, gente che passeggiava tra i negozi, persone che portavano a spasso i proprio animali domestici.Non sapeva come trascorrere il resto della giornata,di allenarsi non se ne parlava visto che erano tre settimane che si allenava giorno e notte.Pensò di combattere con qualcuno ma non era convinto di questo sarebbe stato comunque un allenamento.Per una volta tanto voleva rilassarsi, ripercorse mentalmente alcune delle sue gita fuori dall'assiah cercando di ripensare a qualche posto in cui si era divertito.Ma non trovò niente,scavò a fondo ma ciò che vedeva erano sempre mostri ricercati non aveva mai avuto l'opportunità di divertirsi in altri modi se non combattere.D'un tratto gli venne in mente un nome, un nome che per molti anni non era mai riaffiorato nella sua memoria.Sakura, la ragazza anzi l'unica ragazza che fu in grado di strappare ad Itachi un sentimento simile all'amore.Quei ricordi erano vaghi e offuscati dal tempo,ricordava solo frammenti del tempo passatto assieme alla ragazza e in particolare ricordava la notte dell'aggressione subita, fu in quella notte che i due si trovarono più vicini ma fu proprio quella stessa notte che tra di loro si creò una spaccatura che Itachi non riuscì mai a sanare.Sakura abitava nel villaggio della pioggia un villaggio nemico al villaggio della foglia ed era proprio da li che proveniva Itachi.Tuttavia ora quel problema non esisteva più lui era un nukenin e in qualità di ninja traditore sarebbe stato ben accolto nel paese della pioggia.Ci riflettè su mentre si avviava verso un bar per prendersi un caffè.Entrò guardò il commesso e gli disse.

"Itachi:Allora gentil uomo vorrei tanto un caffè macchiato, mia raccomando con lei che non sia bollente.Siederò qui fuori al tavolino vicino alla strada.Tenga pure il resto, la ringrazio molto"

Itachi poggiò alcune monete sul bancone, non le aveva contate e probabilmente un caffè non costava neanche un terzo di quella somma che lasciò al cameriere.Ricevette la conferma quando il cameriere sorrise ragiante contando le monete mentalmente.Itachi uscì per sedersi al posto che aveva indicato al barista.Nonostante ci fosse molta clientela il caffè gli fu portato subito, questo lo fece sorridere in fondo per quanta cattiveria era annidata in lui gli piaceva vedere che la sua bontà veniva apprezzata di tanto in tanto.aprì la bustina dello zucchero e verso il contenuto nella tazzina per poi prendere a girare con il cucchiano il caffè.Non seppe quanto rimase a girare il caffè, immerso come era nei suoi pensieri non riuscì a capirlo.quando bevve il caffè macchiato la bevanda si era già raffreddata ma nonostante questo aveva un buon sapore.Si alzò lentamente sistemando la sedia e riconsegnado ad un cameriere la tazzina e si avviò per le strade della fortezza.Non riusciva a decidersi.Era tentato dall'idea di incontrare dinuovo la ragazza che lo aveva quasi fatto innamorare ma era altrettanto timoroso di trovarla e scoprire che ora era felice con qualcun'altro al suo fianco.Passarono altre due ore prima che si decise a provarci.Si incamminò con estrema calma verso l'uscita dell'assiah così da poter tornare ancora una volta nel mondo esterno, arrivò al grande portone e lo oltrepassò tornando così dopo parecchie settimane nel mondo dal quale proveniva.Ora si trovava nel mondo esterno questo era vero ma si trovava molto lontano dal suo paese.Viaggiò molto, la terrà dei ninja si trovava isolata in un posto oltre il mare una grande isolta chiamata Edo.Il viaggiò fu lungo,arrivato sulla riva perse quasi mezza giornata per trovare una nave che gli permettesse la traversata.Calò la sera quando finalmente un vecchio pescatore lo accompagnò ovviamente fu necessario un lauto pagamento ma i soldi per Itachi in quel periodo.La sua nuova carica di Vice supremo aveva i suoi vantaggi e uno di quelli era proprio la paga mensile anche se a dire del mezzo demone era ancora poca cosa rispetto a quello che si sarebbe meritato in qualità di rappresentate della fazione insieme a Skullblakael.Il viaggio in mare non fu molto tranquillo durante la notte il pescatore ebbe difficoltà ad orientarsi e una tempesta improvvisa complicò le cose.Il mezzo demone lavorò molto quella notte buttando fuori l'acqua che periodicamente entrata nello scafo.Non fu uno dei suoi viaggi migliori ma la mattina del terzo giorno arrivò finalmente a destinazione.Quello che si trovò davanti non era esattamente ciò che si aspettava.Da quel che pensava doveva trovarsi su una delle coste del paese della nebbia e li trovò solo morte e delosazione.Quando fu sceso dalla barca si accorse che li a poche centinai di metri sorgeva un piccolo villaggio di pescatori, o meglio ora non c'era altro che delosazione.Case distrutte e cadaveri ovunque, non era quello che si aspettava di trovarsi difronte al suo rientro nel mondo dei ninja.

SPOILER (click to view)
Tsuru:

image

la prima parte, denominata Tsuru (蔓, Liana), Itachi estrae la sua colonna vertebrale, utilizzandola come una sorta di frusta che gli consente di attaccare o di immobilizzare l'avversario.Dura 3 turni dopo i quali la frusta d'ossa si sgretola.

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=Erin=
view post Posted on 14/3/2011, 22:52




SPOILER (click to view)
Vorrei provare ad imparare due tecniche. Nel caso non ci riesca nei post solo la prima:

Angry Blitz:Permette di scatenare una rete di fulmini dal proprio corpo,a trecentosessanta gradi,polarizzando le molecole dell'aria e creando un fortissimo campo elettrico intorno a colui o colei che usa questa tecnica

Noah's Wind:Permette di trasformare il proprio corpo in vento,eludendo una parte dei colpi che il nemico porta contro il corpo dell'utilizzatore...in forma di vento il corpo dell'utilizzatore non può essere colpito da colpi fisici e non può portare attacchi di natura fisica


Le stelle e la luna brillavano alte nel cielo, mentre le poche nuvole rimaste dopo una giornata piena di pioggia ,venivano sospinte lontano da una dolce brezza fresca. L’assiah era avvolta dal silenzio, interrotto solo dai grilli e dagli animali notturni. Gli scontri e gli allenamenti avevano cessato di disturbare la quiete della natura, mentre le ultime luci andavano via via spegnendosi nelle stradine della parte neutrale di quell’enorme fortezza.
Guerra e pace coesistevano da sempre in quel luogo, senza mai vacillare o destabilizzarsi. I cittadini comuni non erano minimamente spaventati da quell’enorme numero di combattenti che si schieravano nelle diverse fazioni: chi cercando vendetta, chi per mantenere la pace e l’equilibrio, chi per scopi personali e, ancora, chi vedeva nella guerra il divertimento più grande.
Ad un tratto un forte tonfo interruppe la tranquillità di quella visione così singolare, mentre uno stormo di uccelli volava lontano, verso il cielo, spaventati da quell’improvviso rumore.
Nella parte sud-ovest della fortezza, nella zona utilizzata per gli allenamenti dei vari membri della fazione Lux, una ragazza dai lunghi capelli argentei era seduta a terra, con la schiena contro un albero.
Le mani portate alla testa e i vestiti ricoperti di polvere.
Molto probabilmente il gran frastuono che si era sentito pochi istanti prima era stato causato proprio da lei.

-Ma perché accidenti! Non deve essere poi così difficile
-

Era ormai passato un po’ di tempo da quando la giovane Yuuki si era recata al centro addestramenti con l’intendo di imparare una nuova tecnica. La notte purtroppo non le aveva portato il sonno e ora si ritrovava sola, nel bel mezzo delle chiare tenebre, ad allenarsi senza sosta.
Purtroppo però l’Angry Blitz sembrava richiedere molta più attenzione e impegno di quanto si immaginasse. Sfruttare ciò che aveva imparato durante l’apprendimento della magia Thunder sembrava esserle del tutto inutile. Sebbene quella tecnica sfruttasse un campo elettrico come difesa a trecentosessanta gradi, Yuuki non riusciva a controllare le scosse elettriche. Più tentava di dominarle, più si ritrovava sbalzata via, oppure con i capelli elettrizzati.
L’ultimo volo addosso all’enorme corteccia dell’albero le aveva fatto capire , una volta per tutte, che quello non era di certo il modo migliore per approcciarsi a quella tecnica difensiva.
Fece un profondo respiro, allungando le braccia verso il cielo per stiracchiarsi. Si alzò, per poi pulirsi i vestiti e riordinare i capelli ormai completamente in disordine.
Tornò a posizionarsi al centro dell’enorme spiazzo, trovando qua e la le tracce dei suoi precedenti fallimenti.
Prima di ricominciare rimase un attimo a riflettere su come poter attuare al meglio il procedimento. Riuscire a mantenere stabile quella fitta rete di fulmini che le si venivano a creare intorno, non era affatto facile. Alcuni, cozzando fra di loro, creavano piccole esplosioni, che a loro volta destabilizzavano l’intero apparato.
Forse doveva provare a fare le cose un po’ per volta: generare prima una piccola dose di fulmini distanti l’uno dall’altro , per poi aumentarli man mano che il controllo le diveniva più facini.
Cercò di calmarsi, per poi iniziare a concentrarsi. Pian piano delle piccole scintille iniziarono a generarsi intorno alla giovane. I capelli iniziarono a muoversi, sebbene in quel momento l’aria fosse completamente assente. L’atmosfera iniziò a diventare quasi soffocante, fino a che i primi fulmini non iniziarono a circondare la ragazza. Era gli uni distanti dagli altri,ma permettevano già una protezione discreta.
Di certo scavalcarli non sarebbe stato facile, ma avrebbero comunque potuto creare non pochi problemi a chi avesse tentato di avvicinare Yuuki in quel momento.
Il campo elettrico si stava pian piano facendo più forte. Ogni volta che un fulmine veniva aggiunto l’atmosfera diventava sempre più pesante.
Ad un tratto persino la ragazza iniziò a sentire il perso di tutta quella elettricità. Di certo il numero di fulmini che era riuscita a raggrupparsi intorno era di numero superiore ai tentativi precedenti, ma quel suo malstare non era, di certo, un fattore positivo.
Ad un tratto uno dei fulmini andò a scontrarsi con quello accanto, generando delle piccole scintille. Immediatamente gli occhi della ragazza, che fino a quell’istante erano rimasti chiusi per garantirle una maggiore concentrazione, si aprirono correndo a quel piccolo incidente che avrebbe potuto farla catapultare nuovamente in aria. L’unica cosa positiva erano le bruciature mancate. Per quante volte avesse riprovato era riuscita sempre a uscire da quegli incidenti senza una bruciatura.
Le piccole collisioni iniziarono ad essere più frequenti, e fu proprio poco prima di un ennesimo scontro che Yuuki interruppe la tecnica, lasciando che quell’elettricità di disperdesse nell’aria.
Finalmente potè respirare a pieni polmoni quell’aria così leggera e priva di tensione. Si massaggiò le tempie, sentendo un leggero mal di testa. Forse tutta quell’elettricità le stava davvero pesando molto. Forse era il caso di fermarsi e fare una pausa. Era riuscita a generare almeno una decina di rami elettrici in più rispetto a prima, doveva solo capire come fare per mantenere un equilibrio maggiore nel nucleo, ovvero dove si trovava lei.
Si sedette un attimo ai piedi di un albero, appoggiandosi con la schiena e chiudendo gli occhi. Qualche istante di pausa non le avrebbe di certo fatto male, inoltre avrebbe potuto riflettere sul da farsi.

Quella che però doveva essere una semplice pausa di pochi minuti si trasformò in un vero e proprio riposo. La giovane vampira si risvegliò sei ore dopo, quando i primi raggi del sole le colpirono gli occhi, infastidendola.
Si portò una mano al viso, per poi accorgersi che i primi Lux stavano iniziando a ripopolare il centro addestramenti.

-Accidenti mi devo essere addormentata-

Si alzò, stiracchiando il collo, per poi avviarsi verso le sue stanze. Era da molto tempo che non si ritrovava a dormire all’aperto, e di certo non le era dispiaciuto sentire il fresco della notte sfiorarle la pelle. Sebbene la corteccia di un albero non fosse il cuscino ideale, si sentiva molto più riposata di quando si era ritrovava a dormire nel suo letto.
Arrivata in camera si fece una rapida doccia, per poi rivestirsi e caricare le Double Ginryu in spalla e dirigersi verso il lato neutrale della fortezza. Il piano era quello di passare a fare una visita alla sede del clan centurio. Le sue finanze in quel periodo non erano delle migliori, e la paga da capitano non le garantiva delle ottime entrate, almeno così le sembrava. Guadagnare un po’ di soldi uccidendo mostri assetati di sangue le avrebbe fatto comodo sia da qual punto di vista, che da quello dell’allenamento.
Stava quasi per raggiungere la sede quando vide in lontananza un gruppo di uomini andare avanti indietro e fermare tutti coloro che possedevano un arma. Insospettita la giovane gli si avvicinò, iniziando a sentire quello che dicevano.
Quagli uomini così allarmati e presi dal panico, erano dei mercanti, venuti da un isola di nome Edo. Cercavano qualcuno che facesse loro da scorta nel viaggio di ritorno. Per poter tornare a commerciare nei vari villaggi,dovevano fare una traversata di tre giorni lungo un mare che , in quel periodo, sembrava essere solcato da molti pirati e uomini non molto rispettosi.
Senza pensarci due volte la ragazza si avvicinò al più anziano con il sorriso sulle labbra.

-Mi scusi. Ho sentito che state cercando una scorta. Se volete posso accompagnarvi io-

L’anziano la guardò un po’ stranito in un primo momento, ma quando i suoi occhi si posarono sulle due spade e sugli indumenti della giovane, i suoi occhi si tinsero di speranza e sollievo.

-Giovane ragazza, grazie al cielo. Dobbiamo assolutamente imbarcarci e tornare alle nostre famiglie. Sono ormai due giorni che cerchiamo qualcuno. Purtroppo però non possiamo offrirvi molto denaro in cambio della vostra protezione-

-Non si preoccupi. Aiutare gli altri per me è un piacere.-

Un sorriso solcò in volto stanco dell’uomo, che corse dagli altri membri dell’equipaggio per annunciare l’imminente partenza. Nel giro di poche ore le merci furono caricate e la nave lasciò il largo diretta verso le coste del villaggio della nebbia. Quella era la prima volta che Yuuki si dirigeva verso l’isola conosciuta da molti per essere la patria di ninja molto abili. Era davvero curiosa di vedere che cosa avrebbe trovato dall’altra parte di quel mare immenso , e per loro grande fortuna il tragitto non fu caratterizzato da attacchi da parte di pirati o altri loschi individui. L’unico momento in cui si trovarono in una situazione d’allarme fu una violenta tempesta che li colpì senza alcun preavviso, nascosta da un cielo completamente spoglio di nuvole e riscaldato dai raggi del sole.
Dopo tre giorni di navigazione, dopo alcune soste in vari porti per commerciare, acquistare e vendere le varie merci, le rive della tanto chiacchierata isola nacquero all’orizzonte, davanti agli occhi incuriositi della giovane Yuuki.
Quell’entusiasmo andò via via scemando. La costa era ricoperta una uno strato di nebbia che impediva di poter vedere bene quello che le si andava mostrando davanti.
Il vecchietto le si avvicinò, sorridendole e dando i primi ordini ai sottoposti. Si stavano preparando ad attraccare al porto.

-Questa è nebbia perenne. Da quel che ricordo, mai nessuno è riuscito a vedere interamente questo pezzo di costa. E’ come una barriera protettiva, che impedisce ai malintenzionati di avvicinarsi.-

-Capisco … Paese .. particolare-

Quando finalmente la nave attraccò e tutti scesero, quello che si prospettò davanti ai loro occhi fu terribile.
Quello villaggio di pescatori che, a quanto le avevano raccontato, era sempre pieno di vita, era stato ridotto ad un cumulo di macerie. Il silenzio regnava sovrano intorno a loro , mentre i membri dell’equipaggio si addentravano nelle stradine, urlando nomi di persone care, di amici. Alcune voci erano rotte dai singhiozzi, dal panico e dal pianto.
Yuuki rimase immobile dal vedere tanta devastazione. Chi poteva aver ridotto in quello stato quel piccolo paese. Invano aiutò gli uomini a cercare dei superstiti, ma quello che trovarono furono solo i corpi di donne, uomini e bambini, morti. Mai si sarebbe immaginata di assistere ad uno scenario del genere.

-Ma chi può aver fatto una cosa tanto crudele!-


Si voltò verso l’equipaggio che aveva iniziato a raggruppare i corpi, strascinandoli a terra. Forse volevano dare loro una degna sepoltura. In fondo quelle povere persone se lo meritavano.
A rompere quel momento di straziante dolore fu l’attracco di un’altra nave. Yuuki si diresse al porto, per avvisare i nuovi arrivati di quello che era successo, ma si sorprese di veder scendere dalla barca il vice supremo Lux.
Gli andò incontro, lasciando che vedesse da se quello spettacolo che poco prima era toccato a lei vedere.

-Ciao Itachi ….-

Non sapeva cosa dire, come si poteva parlare. Si fece coraggio, per poi continuare il discorso.

-Il villaggio è stato completamente raso al suolo, non c’è nessun superstite. Ho controllato in lungo e in largo con altri uomini. E’ una cosa impressionante … Non so che dire …-
 
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†Lu¢ifer†
view post Posted on 15/3/2011, 18:00




2° Post

La vita non è mai giusta, Itachi lo aveva imparato a sue spesse molti anni prima eppure ogni volta rimaneva sorpreso davanti all'ennesimo atto di ingiustizia e quella scena macabra che si trovava davanti lo faceva rattistare. Erano passati molti anni dalla sua ultima visita al villaggio della nebbia e questa era l'ultima cosa che si aspettava. Tutto sommato il paesaggio non era cambiato molto, infinite foreste si estendevano per gran parte del territorio interrotte da fiumi e ponti e rari insediamenti dell'uomo che spesso non erano più grandi di un villaggio. In definitiva nel villaggio c'era solo una grande città la capitale Mizu. Il signore di quelle terre era appunto chiamato MizuKage, in onore della capitale.Itachi aveva intrapreso il suo viaggio pochi giorni prima, dovendo anche attraversare il vasto oceano che separe il l'isola di Edo dal mondo in cui ora dimorava lo Shinobi,l'Assiah.Il viaggio fu realativamente breve calcolando l'enorme distanza da percorrere e tranne una tempesta improvvisa durante la traversata in barca non ci fu null'altro di irregolare o di preoccupante in qualche modo. Sembrava che la sua visita a Sakura fosse in qualche modo agevolata da un essere superiore ma neanche il tempo di finire di formulare questo pensiero che si ritrovò a dover ricredersi. Approdarono l'alba del terzo giorno, fu necessaria più di mezzora di lavoro per fissare la barca sulla spiaggia e fu necessaria gran parte della ciurma per portarla a riva quel tanto che bastava per evitare che la marea la trascinasse in mare.Impegnati com'erano a sistemare la barca non si accorsero dell'accaduto, anzi fu solo grazie ad uno dei mozzi del pescatore che Itachi e il resto degli uomini si accorsero di cosa era successo.Arrivò di corsa urlando a tutti mentre le lacrime sgorgavano copiose dai suoi bei occhi blu, Itachi fu il primo a girarsi e a ritrovarsi faccia a faccia con la cruda realtà.C'erano cadaveri ovunque, uomini, donne e bambini nessuno sembrava essersi salvato dalla strage.Alcuni lasciarono perdere gli ormeggi e si diressero verso il villaggio di sicuro nel tentativo di cercare qualcuno rimasto in vita.Itachi invece si avvicinò al mozzo, era un ragazzo giovane e non poteva avere più di tredici anni.Gli occhi del ragazzo erano blu profondi come l'oceano e per qualche secondo affascinarono il Vice Supremo Lux.Fisicamente non era molto diverso da com'era Itachi alla sua età, entrambi a quell'età avevano già vissuto molte anzi forse troppe avventure e nei loro occhi si poteva vedere una tristezza che non doveva appartenere ad un ragazzo così giovane.Itachi gli cinse le spalle con un braccio, gesto che fu apprezzato dal ragazzo sebbene non lo diede a vedere.Rimaserò così alcuni minuti mentre la ciurma ritornava alla nave, tutti erano scuri in volto e questo non poteva voler dire altro che l'esito della loro disperata ricerca era negativo.Il ragazzo scoppiò in un lungo pianto e Itachi non lo abbandonò mai rimanendo al suo fianco finchè non si calmò e si stacco dal Vice Supremo.In tutto quel tempo nessuno dei due aveva pronunciato una singola parola. Era uno di quei casi in cui il silenzio poteva valere più di mille parole.Itachi invitò il ragazzo a salire a bordo della nave facendo anche lui lo stesso.Continuavano a guardarsi senza parlare, iniziava a diventare quasi imbarazzante per il ninja quel silenzio e sembrava che il ragazzo iniziasse a provare lo stesso imbarazzo.Fu il mozzo a decidere di interrompere quel silenzio interminabile,si asciugò le lacrime e sforzandosi di sorridere disse.

"Yagura:Ehm, salve signore...Il mio nome è Yagura Kaguya,volevo ringraziarla molto per prima!Non mi capita spesso di piangere ormai ci sono abituato a questo tipo di scene ma qui, beh qui è dove abitavo da qualche anno.Qui è dove abitano i miei genitori adottivi.Meglio dire qui è dove abitavano i miei genitori adottivi.Sapevo sarebbe successo prima o poi.Succede la stessa cosa in tutto il paese da ormai non so quanti mesi, nessuno sa chi o cosa provochi questi massacri ma tra i popolani si è preso a chiamare Demone della Nebbia questa persona oppure questo animale che compie queste stragi.Ho paura signore, non riesco ad avvicinarmi al villaggio, penso proprio che scoprirei qualcosa che non mi piacerà...Odio questo posto, odio tutto questo dannato paese! In parte è anche per questo se ora lavoro come mozzo sulla nave dell'Anziano."

Itachi ascoltò il ragazzo, ora capiva il perchè di tanto dolore.Era molto dispiaciuto ma era anche intrigato dalla storia del demone della nebbia.Si domandava cosa potesse creare un tale scompiglio in lungo e in largo per l'intero paese della nebbia.Forse quel viaggio non sarebbe stato come programmato e forse ci sarebbe stato ancora una volta del lavoro per lui cosa che in tutta sincerità non gli piaceva molto. Tutta via non poteva evitare di interessarsi ulteriormente, se c'era un problema era suo preciso dovere aiutare in qualche modo e di solito quel modo consisteva nell'uccidere cosa in cui Itachi era ormai un esperto. Guardò il ragazzo,sembrava essersi rasserenato ma l'apparenza inganna e Itachi lo sapeva bene perciò cercò anche lui di rilassarsi in modo da far sentire più a suo agio il ragazzo.Itachi si sedette su un barile che probabilmente conteva acqua necessaria alle lunghe traversate.Finalmente Itachi si decise a rispondere, non sapeva ancora bene cosa dire nonstante si fosse trovato in situazioni simili.Aveva sempre avuto difficoltà a consolare persone che come lui avevano perso tutto ma forse era proprio quella la chiave per rendere tutto più facile raccontare al ragazzo la sua storia tralasciando alcuni particolari.

"Itachi:Bene Yagura il mio nome è Itachi,Itachi Uchiha per essere più preciso.So come ti senti, anche io ho subito un lutto del genere, la mia intera famiglia è stata starminata da...Un demone scarlatto, non potei fare niente, mi sentivo in colpa quasi responsabile per quello che era successo ma ovviamente non fu colpa mia.Avevo la tua stessa età quando accadde.Persi tutta la mia famiglia, genitori e parenti nessuno si salvò caddi in despressione ma quello che voglio dirti è che non devi lasciare che questo ti butti giù.Anche se la vita può metterti difronte a prova apparentemente insormontabili devi lottare, è così che ora sono così forte e se non ci credi che sono forte guarda qui!"

Itachi si alzò,prese due barili alti poco più di un metro e pieni zeppi di acqua.Li mise uno sopra l'altro e senza apparente sforzo li sollevò entrambi con un sol braccio.Yagura lo guardò ammirato.Volendo o non volendo Itachi risultava sempre simpatico ai giovani spesso lo vedevano persino come un modello da imitare anche se il mezzo demone logicamente si augurava che ciò non accadesse mai.Il ragazzo gli sorrise e prese anche lui uno di quei barili ma pur sforzandosi non riuscì ad alzarlo di un millimetro.Itachi gli fece cennò di smetterla, non doveva sforzarsi così avrebbe rischiato di farsi del male.I due sospirarono guardando finalmente il sole che sorgeva in tutta la sua maestosità ringraziando gli dei per un altra bella giornata che si preannunciava molto calda.D'un tratto Itachi percepì la presenza di un guerriero, conosceva quell'energia, era un misto piacevole di forza malvagia e allo stesso tempo pura e il mezzo demone conosceva una sola persona che corrispondeva a quelle caratteristiche.Scese dalla nave e si incamminò verso il villaggio.A metà strada fu raggiunto da Yagura che si affiancò allo shinobi camminando vicino a lui per andare incontra alla persona che Itachi conosceva bene.Ed eccola li, apparire da dietro un cumulo di macerie la vampira/angelo Yuuki una guerriera della sua stessa fazione anzi per voler essere precisi un capitano della fazione a cui apparteneva Itachi.Yuuki lo salutò quasi come se niente fosse ma a quel punto la domanda sorse spontanea nella mente del mezzo demone.

§Yuuki????Cosa diavolo starà facendo qui ad Edo.La terra dei ninja, la patria dei guerrieri ombra nonchè mio luogo di nascita???§

Gli ci volle un pò per riprendersi dalla sorpresa di trovare un altro lux li nelle terre del paese della nebbia.Quel paese era famoso proprio per la nebbia e quella stessa nebbia non tardò a fare la sua apparizione non appena Itachi e Yuuki furono vicini.Il vice supremo sorrise alla sua sottoposta anche se era tale solo per grado visto che Itachi la considerava un ottima guerriera.Non si vedeva bene ma erano abbastanza vicini per potersi vedere chiaramente nonostante la nebbia che era calata inesorabile su tutto il paesaggio.La prima a salutare fu proprio la vampira e Itachi ne seguì l'esempio pochi secondi dopo.

"Itachi:Salve Yuuki, qual buon vento di porta qui...?Non avrei mai immaginato che avrei incontrato proprio un Lux qui nell'isola di Edo.Mah comunque in ogni caso sono felice di vederti.Ah a proposito questo è Yagura, e si direbbe l'unico sopravvissuto del villaggio!"

Diede una piccola spinta al ragazzo in modo che ora si trovasse davanti alla vampira.Itachi lo guardò sorridendo e gli faceva cennò di girarsi verso la ragazza e presentarsi. Alla fine Yagura si decise e sorridendo tese la mano verso la ragazza così che lei potesse stringerla.

"Yagura:Piacere di conscerla signorina Yuuki, Il mio nome è Yagura Kaguya e si sn l'unico sopravvissuto di questo villaggio.Qui abitava la mia gente, il clan Kaguya.Non era mai stato un clan pacifico ma in questi ultimi anni non avevano avuto scontri e non riesco ad immaginare il motivo che ha spinto chiunque sia stato al massacro della mia gente."

Sulla guancia di Yagura scese una lacrima,una sola.Il ragazzo la raccolse sull'indice prima che si staccasse dal suo viso e assaggiò la lacrima.Itachi sorrise, lui stesso aveva fatto quel tipo di giuramento quando aveva perso l'amore di Sakura.Era una specie di promemoria, assaggiare quel sapore salato delle lacrime e ricordarsi che mai più in vita sua avrebbe voluto sentire sulle labbra quel sapore.Itachi afferò il ragazzo per la maglia e lo spinse verso la barca con una pacca affettuosa sulla spalla, mentre Yagura si allontanava Itachi gli gridò.

"Itachi:Scusami Ya-kun ma ora io e la signorina abbiamo alcune cose di cui discutere e sarebbe meglio che tu facessi ritorno dal pescatore.A presto Yagura, spero verrete a riprendermi quando avrò concluso la mia missione qui...Stai su e inizia ad allenarti mi raccomando, non voglio ritrovarti ancora così fragile e debole prima o poi dovrai essere tu quello che difenderà la gente da mostri come questi che hanno distrutto la tua vita NON DIMENTICARLO!"

La nave salpò qualche ora dopo ma a quel punto Itachi se n'era giù andato dal villaggio.Tornando al presente ora Itachi e Yuuki erano soli,la ragazza informò Itachi delle condizioni del villaggio ma Itachi potè verificare lui stesso pochi minuti dopo, le case erano distrutte, alcune bruciate altre semplicemente buttate giù con la forza bruta.C'erano morti ovunque, e l'odore di decomposizione iniziava a farsi pungente tanto che Itachi decise di aiutare alcuni uomini che stavano seppellendo i morti.Passò quasi un ora prima che ebberò terminato il loro lavoro e la presenza di Itachi agevolò rese più facile a tutti quel compito.Una volta finito tornò da Yuuki e la guardò con gli occhi colmi di tristezza.

"Itachi:Quei mostri presentavano quasi tutte ferite di arma da taglio, ne sono certo.Perciò il Demone della nebbia di cui tutti parlano è un uomo o forse più uomini.Comunque io non ho altro da fare qui.Sono diretto in un posto.Che ne diresti di venire con me?Sono diretto verso il villaggio della pioggia.Non è esattamente un luogo dove si può trovare un bel clima ma necessito di andarci.Ma per prima cosa voglio scoprire cosa sta accadendo qui.Molti dei morti avevano il coprifronte del villaggio della nebbia ergo erano ninja e chiunque sia stato a compiere questo massacro deve essere davvero forte, che ne pensi se prima facciamo un salto a Mizu? ah giusto probabilmente dovrei spiegarti.Mizu è la capitale di questo paese.L'unica vera città che si trova nel raggio di chilometri e credo sia il posto migliore per trovare informazioni riguardanti questo così detto Demone.Decidi pure cosa fare, io purtroppo ho un pò di fretta perciò mi incammino.Se vuoi puoi seguirmi ti indicherò io la strada,non temere non ci perderemo. "

Terminato il discorso lo Shinobi si avviò verso la foresta che sorgeva dietro il villaggio,per chilometri non si vedeva altro al di fuori degli alberi.La sua andatura era lenta, avrebbe proseguito a maggiore velocità una volta che Yuuki lo avesse raggiunto sempre se la vampira decidesse di seguirlo.Dopotutto lei non era obbligata e forse era li per portare a termine qualche missione per quel che ne poteva sapere Itachi.In ogni caso procedeva lentamente ripensando ai morti appena seppelliti rivolgendo nel mentre una preghiera agli dei nella speranza che le loro anime venissero accolte in un posto migliore.Se la nebbia non bastasse dopo poco anche la pioggia prese a scendere incessante.L'unica nota positiva era che con la pioggia la nebbia si fece meno fitta e la visibilità aumentò gradualmente.In quella infausta giornata tutta via non sarebbero finite qui le brutte sorprese e il Mezzo Demone ne era certo

SPOILER (click to view)
Ho fatto 150 righe perciò sono 420-60-150=210
 
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