| Il maestoso colpo del demone Kalash stava per abbattersi al centro del villaggio e di certo questo avrebbe significato ingenti danni agli edifici più vicini e alle persone che vi abitavano, inermi di fronte ad una tale potenza devastatrice. Seppure non li ritenesse degni di essere salvati, Finwe non riusciva a disinteressarsi completamente della loro sorte. A quanto pareva il suo lato umano era più forte di quanto potesse mai immaginare e dominava le sue scelte in maniera ben più incisiva di quanto non facesse la sua metà oscura. E questo, in parte, lo rincuorava, poiché significava che in fondo era più umano che demone. Ma ora doveva dimostrare a se stesso e a tutti i presenti, che la sua vera forza era proprio la coesistenza delle due razze in se: la forza e la ferocia di un demone unite all’ integrità, alla giustizia ed alla determinazione di un uomo. Una miscela perfetta, solo ora se ne rendeva conto.
- Ora vedrai cosa è capace di fare quello che tu definisci un mezzosangue. Forse non saprò ancora sfruttare appieno il potenziale delle mie Soul Stealers, è vero, ma qualche trucchetto l’ ho imparato anch’ io –
Sguainò la seconda katana, a questo punto non poteva davvero farne a meno. Le allargò entrambe lateralmente, a mezz’ aria, mentre il loro colore e la loro forma iniziava a mutare e le lame si accendevano di un rosso ancora più intenso e luminescente, allungandosi di parecchi centimetri rispetto alla loro dimensione originale. Ora disponeva del massimo potenziale che potesse (almeno attualmente) ottenere dalle sue armi e aveva intenzione di riversarlo tutto contro quel diabolico assassino. Quando oramai l’ onda d’ urto stava per raggiungere terra, Finwe vibrò due poderosi fendenti nel vuoto verso di questa, facendo partire degli squarci luminosi a mezzaluna, simili agli artigli di una grossa bestia, che in un istante andarono ad impattare contro la tecnica nemica generando una grandioso esplosione a qualche metro da terra, la quale a sua volta scatenò una tremenda folata di vento che quasi scoperchiò i tetti delle case sottostanti. Risollevandosi da terra, dopo che la forza della deflagrazione lo aveva gettato a terra, il mezzo-demone fissò il suo sguardo, lievemente soddisfatto, sul suo oppositore, sospeso in alto, che invece appariva alquanto sconcertato.
- Come è possibile che sia riuscito a respingere la mia tecnica. Non può essere già così forte, è impossibile. La sua parte umano dovrebbe renderlo debole, non può essere in grado di competere con me… –
- Come hai appena visto anch’io, quando voglio, so tirare fuori gli artigli. Tu dici che la mia parte umana mi rende debole, ma ti sbagli. In realtà è proprio quello il mio lato più forte, ciò che mi distingue e mi rende superiore a te. La mia umanità è la mia vera forza, la determinazione che scaturisce solamente quando si desidera proteggere qualcuno di caro. O quando lo si vuole vendicare. E questo un essere ignobile come te non potrà mai capirlo! –
In preda alla collera ed ululando ferocemente, Kalash si gettò nuovamente in picchiata in un affondo in caduta libera che però non trovò che il terreno, dato che lo Shadow si era prontamente proiettato all’ indietro con una capriola, conficcandosi a terra in profondità. Mentre egli tentava di estrarre la propria arma dalle grinfie della robusta terra, l’ altro eseguì un doppio affondo al suo fianco sinistro, anch’esso schivato per un soffio da un repentino movimento di bacino. Quando finalmente riuscì a sradicare lo spadone dal solco scavato nella roccia, il demone attaccò con un colpo diagonale da destra a sinistra, faticosamente bloccato perpendicolarmente da Finwe con entrambe le katane e quindi con un altro da sinistra a destra, anch’ esso però vanificato dalla medesima doppia difesa. I due combattenti sembravano in una situazione di assoluta parità, ma in realtà qualcosa stava accadendo.
§ Perché mi sento così debole? Non mi ha mai colpito e dovrei poter resistere ai suoi attacchi ancora per un po’. E allora perché? §
La sua attenzione fu poi catturata da ciò che stava avvenendo alle sue spade, ancora a contatto con quella gigantesca nemica: era come se la loro energia venisse risucchiata da una forza misteriosa, mentre l’ alone scarlatto della sua tecnica, che ricopriva le lame incrementandone efficacia e raggio d’ azione, andava piano piano affievolendosi, assorbito dalla fredda lama grigia. Finwe interruppe allora bruscamente il contatto fra i metalli e scivolò di qualche passo all’ indietro. Nel frattempo Kalash stava nuovamente sghignazzando, visibilmente compiaciuto.
- Te ne sei accorto finalmente, eh? La mia spada sta lentamente assorbendo il potere demoniaco tuo e delle tua armi. Presto sarai così vulnerabile che potrò ucciderti a mani nude, ahahahah –
Ecco cosa stava succedendo, era quello il potere segreto della Demons Slayer. No, non poteva assolutamente permettersi di rimanere senza forze. Doveva conservarne quel tanto che bastava per eliminare quel mostro. Ma come poteva fare? L’ unica possibilità era far assopire il più possibile la sua metà demoniaca e lasciar prendere il sopravvento alla metà umana. In fondo era lo stesso processo che utilizzava quando assumeva la forma di demone completo, ma al contrario. Non aveva mai immaginato di poter fare una cosa simile, ma era l’ unica soluzione che gli restava. Socchiuse gli occhi e cercò di concentrarsi il più possibile sul suo lato migliore, quello che gli consentiva di provare quei sentimenti altrimenti sconosciuti a quelle malvagie creature. Lentamente l’ ala nera che gli spuntava dalla spalla si rimpicciolì sempre più, fino a scomparire del tutto nella carne rosata della sua scapola. Quindi, lasciando cadere a terra le katane ed allargano le braccia, per godersi appieno quella sensazione di normalità mai provata prima, alzò lo sguardo al cielo con un sorriso stampato in volto come non ne aveva mai mostrato. Interpretando questo come un segno di resa, Kalash si accinse a sferrare il colpo di grazia.
- Hai dunque deciso di arrenderti? Molto bene, questo risparmierà tempo e fatica a entrambi. Ora, raggiungi i tuoi genitori! –
Il suo ultimo affondo, destinato al cuore di Finwe, fu però il suo più grande e fatale errore. Tutt’ altro che rassegnato alla disfatta infatti, il giovane si riscosse come d’ incanto dalle sue “paradisiache” sensazioni, ed afferrandone il braccio eccessivamente rilassato dalla prematura convinzione di vittoria, rivoltò l’ arma contro il suo stesso proprietario, volgendone la punta verso il suo ventre ed affondandola in profondità nelle sue viscere. Il demone, morente, ansimò e balbettò qualche ultima, incredula parola del tipo “No, non è possibile, non può essere vero”, prima di accasciarsi al suolo sotto il peso della considerevole massa di acciaio e del grosso squarcio che si apriva dal suo stomaco. La lotta era finita. Quando perse la concentrazione con la quale era riuscito a diventare un umano completo, l’ ala sulla spalla di Finwe fece nuovamente la sua comparsa. Ma non gli importava. Ormai aveva capito che poteva essere qualsiasi cosa desiderasse, perché che in lui risiedeva il meglio delle due razze e non il peggio come aveva sempre pensato. E non lo avrebbe più scordato.
§ Questo è solo l’ inizio. Ci sono altri 3 tuoi simili che devono ancora pagarla, ma tutto a tempo debito. Però direi che quella potrebbe farmi comodo. Immagino non dispiaccia se la prendo, vero? Tanto non ti servirà più §
E dopo aver estratto la Demons Slayer dal cadavere prese la via di casa, dato che un lungo viaggio lo attendeva per fare ritorno alla fortezza.
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